Per un welfare sostenibile Claudio De Vincenti Sapienza Università di Roma ANCI XXVIII Assemblea annuale Brindisi, 5-8 ottobre 2011.

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Per un welfare sostenibile Claudio De Vincenti Sapienza Università di Roma ANCI XXVIII Assemblea annuale Brindisi, 5-8 ottobre 2011

Struttura della presentazione A che punto siamo dopo la manovra di bilancio E in prospettiva? Hic Rhodus hic salta Servizi pubblici locali e investimenti infrastrutturali: efficienza e risorse programmazione, regolazione e mercato il finanziamento Servizi sociali: lempowerment del cittadino laderenza dei servizi ai bisogni costruire i mercati la compartecipazione e leffetto leva Per concludere: una questione di fondo

A che punto siamo dopo la manovra di bilancio Gli impegni italiani nel quadro del Patto di stabilità e crescita UE: pareggio di bilancio nel 2013 mantenimento avanzo primario al 5% di Pil a partire dal 2014 La manovra (DL 98 + DL 138): riduzione deficit: 28 mld nel 2012, 54 nel 2013, 60 nel 2014 composizione a regime (2014): entrate 39,2; spese 20,4 I tagli a regioni ed enti locali (compresa sanità): , , ,4 Sul fronte investimenti: in base al DEF tra il 2010 e il 2012 la spesa in c/K scende dal 3,5 al 2,7% del Pil; ulteriore riduzione a seguito dei tagli apportati dalla manovra ai fondi strutturali e agli enti locali

In prospettiva Il Patto di stabilità interno (PSI): obbligo di un saldo di bilancio definito per ciascun anno del triennio in proporzione allammontare delle spese correnti registrato in media nel triennio e un vincolo stringente alla crescita nominale del debito allocazione delle risorse e PSI dopo il 2014 Il Federalismo fiscale: percorso di convergenza ai costi e ai fabbisogni standard entro il quadro del PSI il fondo perequativo opererà entro questi limiti il fondo di riequilibrio infrastrutturale risentirà della flessione della spesa in c/K a livello nazionale

Si possono allentare questi vincoli? In parte no: va evitato un ulteriore aumento della pressione fiscale, che già da questanno è ai massimi storici e con la manovra raggiunge il 44,4% ulteriori tagli di spesa centrale sono possibili (spending review, pensioni) ma devono essere destinati a evitare il taglio di 20 mld nelle detrazioni Irpef (lavoro, pensione, famiglia, tax expenditures) e a finanziare le parti sottodimensionate del welfare (ammortizzatori sociali, assistenza) lauspicabile ricomposizione delle entrate va destinata a ridurre il carico fiscale su lavoro, famiglia, impresa In parte sì: se si tagliano altre spese centrali, si liberano risorse per investimenti e servizi e, per questo verso, anche per i Comuni il tema è lallocazione delle risorse tra livelli di governo ma anche lefficienza nelluso delle risorse da parte di goni livello di governo

Hic Rhodus hic salta La via duscita: un salto di qualità nella capacità di governo e nellefficienza dellazione pubblica centrale e locale Due settori chiave su cui puntare a livello comunale: servizi pubblici locali e investimenti infrastrutturali servizi sociali Loro centralità: per la crescita per la coesione sociale Un analogo salto di qualità devono fare le amministrazioni centrali: crescita e coesione sociale sono essenziali in sé, ma anche per riportare a sostenibilità il debito pubblico e allentare i vincoli di bilancio

Servizi pubblici locali (1) Efficienza e risorse: urgente una ripresa degli investimenti nei servizi pubblici locali (in particolare idrico, rifiuti, TPL) necessario innalzare lefficienza di gestione dei servizi per generare risorse per lautofinanziamento riducendo al minimo limpatto sui cittadini in termini di tariffe o di imposizione locale necessario coinvolgere risorse finanziarie private in forme che non si risolvano in aumento del debito pubblico per memoria, regole di contabilità europee: finanziamenti a debito contratti da società in-house o da enti pubblici economici ed aziende speciali vengono contabilizzati on-balance (debito pubblico degli enti locali proprietari); per i concessionari non in-house è essenziale il trasferimento dei rischi (lavori e domanda) sul soggetto gestore

Servizi pubblici locali (2) Programmazione, regolazione, mercato: distinzione dei ruoli tra ente locale rappresentante degli interessi dei cittadini e soggetti gestori dei servizi orientati alleconomicità della gestione; lefficienza dipende dal disegno della rete (programmazione) e dalla tensione cui è sottoposto il gestore del servizio (regolazione e mercato) la programmazione da parte dellente locale della rete e dellestensione del servizio (necessario aggregare in ATO – economie di scala e di varietà - e potenziare le capacità tecniche di programmazione) la regolazione da parte dellente locale (ATO) dellattività del gestore per orientarlo a soddisfare gli obiettivi della programmazione nelle forme più efficienti; il ruolo di Autorità indipendenti nazionali nel supportare lattività di regolazione dellente locale (ATO) il ricorso al mercato (concessione a terzi e società mista) come strumento per ampliare le possibilità di scelta dellente locale (ATO): la questione dellasimmetria informativa nella produzione diretta (commistione di ruoli) e nel ricorso al mercato (disegno delle gare e durata degli affidamenti); il contrasto di interessi e il contratto di servizio una critica allart. 4 del DL 138/2011: la questione della transizione; come passare dallin-house al mercato

Servizi pubblici locali (3) Il finanziamento: ricomposizione spesa pubblica verso investimenti capacità tecnica di programmazione e certezza del quadro di regolazione come precondizioni essenziali per attrarre capitali privati corporate finance vs. project finance: PF utile per opere singole dove il rischio di costruzione prevale e la gestione ha natura di routine (esempi); CF si adatta meglio ad attività di servizio che sono caratterizzate da abilità imprenditoriale nel gestire condizioni di costo e di domanda variabili sfruttare la nuova mission di CDP e linteresse dei LTI verso gli investimenti infrastrutturali con rendimenti limitati ma stabili e prolungati nel tempo

Servizi sociali (1) Lempowerment del cittadino: i fallimenti del mercato nei servizi di prossimità: esternalità positive che il mercato non processa e meritorietà dei servizi vincoli di bilancio individuali e divisione del lavoro familiare mercati sottili e offerta frammentata i fallimenti dellintervento command & control: lorganizzazione secondo procedure burocratiche invece che in base alla valutazione dei risultati produce autoreferenzialità delle strutture di produzione quantità dei servizi limitata da inefficienza e alti costi di produzione qualità che spesso non incontra i bisogni dei cittadini mettere il cittadino al centro del sistema di welfare: un intervento pubblico volto a rafforzare il potere di scelta del cittadino

Servizi sociali (2) Laderenza dei servizi ai bisogni: universalità del diritto alla fruizione dei servizi di qualità sociale natura differenziata dei bisogni individuali in questo campo lo spazio di scelta individuale nei servizi di prossimità dotare il cittadino di capacità dacquisto su un mercato che lintervento pubblico cura dai suoi fallimenti

Servizi sociali (3) La domanda potenziale, specie per i servizi allinfanzia e alla non autosufficienza, è molto elevata e insoddisfatta Il mercato esiste già, ma funziona molto male: insufficiente capacità di acquisto dei cittadini, frammentazione dellofferta, lavoro irregolare Costruire i mercati nei servizi di prossimità: programmazione pubblica della rete di servizi modificare luso delle risorse pubbliche destinandole a finanziare buoni-servizio nominativi e non trasferibili, che il cittadino può spendere solo per lacquisto di servizi offerti da erogatori accreditati e regolati dagli enti locali differenziare il valore dei buoni-servizio in relazione alle condizioni economiche dei cittadini (prova dei mezzi) in modo da allargare la quantità di servizi a disposizione della popolazione a parità di risorse pubbliche impegnate costruire un mercato dei servizi, regolato dallautorità pubblica nei prezzi e nella qualità, dove i servizi sono offerti da imprese – cooperative sociali, organizzazioni non profit, imprese for profit – in grado di organizzare il lavoro in modo più efficiente rispetto alle prestazioni individuali e in forme regolari, migliorando costi e qualità dei servizi

Servizi sociali (4) La compartecipazione e leffetto leva delle risorse pubbliche: nei servizi di prossimità il ruolo della compartecipazione è triplice: sostenere una espansione dei servizi per ogni dato ammontare di risorse pubbliche impegnate (effetto leva) fare da rivelatore delle preferenze effettive del cittadino per un servizio: la completa gratuità deresponsabilizza dare potere al cittadino come acquirente nei confronti della struttura di erogazione del servizio la differenziazione in base alle condizioni economiche è essenziale per realizzare le tre funzioni indicate: ampliare le possibilità di accesso ai servizi e quindi espanderne la domanda consentire di esprimere realmente le proprie preferenze anche ai cittadini in condizioni economiche svantaggiate mettere tutti in grado di esprimere un potere di acquisto adeguato

Per concludere: una questione di fondo Nella consapevolezza dei fallimenti del mercato, e quindi della necessità del ruolo pubblico di programmazione e regolazione, ho posto laccento - sia con riferimento alle local utilities che ai servizi sociali - sulla questione del rapporto da costruire tra pubbliche amministrazioni e mercato e del coinvolgimento di risorse imprenditoriali e finanziarie private Pur rispondendo ai vincoli stringenti di finanza pubblica con cui ci confrontiamo e allesigenza di rientro del debito pubblico, la questione sollevata ha un valore più di fondo, quello di costituire in realtà il modo con cui lintervento pubblico rafforza la sua capacità di governo effettivo sui processi economici in funzione delle proprie finalità sociali Il tema è quello dei modi con cui i poteri pubblici possono più efficacemente orientare lallocazione complessiva delle risorse (pubbliche e private) verso obiettivi di interesse generale, ossia costruire un sistema di convenienze che porti il mercato a servire gli interessi della collettività La crisi di finanza pubblica di fronte a cui ci troviamo e i vincoli che ne derivano per tutti i livelli di governo, compresi quelli locali, è una strettoia in cui non ci saremmo mai augurati di dover passare. Ma questo passaggio ci costringe anche a misurarci con un tema che per troppo tempo abbiamo pensato di poter rimuovere, quello delluso più efficiente delle risorse in funzione dellinteresse generale ovvero quello del governo pubblico dei mercati