L'autonomia Universitaria: aspetti introduttivi
art. 33 Cost. >. Il sistema universitario italiano è stato regolamentato da: –" legge Casati" del 1859 –"riforma Gentile" del 1923
Autonomia: –normativa –organizzativa –finanziaria e contabile –didattica e scientifica
Autonomia normativa: capacità di darsi un ordinamento mediante l'emanazione di norme (che hanno la stessa efficacia delle norme emanate dallo Stato). –STATUTI: manifestazioni primarie di autonomia –REGOLAMENTI: manifestazioni secondarie di autonomia Autonomia organizzativa: indica l'indipendenza di alcune figure soggettive rispetto ad altre figure omogenee (ministro)
L. 168/1989 riconosce alle Università autonomia –didattica –scientifica –organizzativa –finanzaria e contabile –ed anche la facoltà di dotarsi di propri ordinamenti autonomi (dotati di statuti e regolamenti).
art. 16 c. 4 legge 168/89: le Università sono disciplinate >.
STATUTO: detta criteri organizzativi che assicurino l'individuazione delle responsabilità e l'efficienza dei servizi. Inoltre deve disciplinare l'istituzione, l'organizzazione e il funzionamento delle strutture didattiche, di ricerca e di servizio. Limiti posti dalla 168/89 al contenuto delle norme statutarie: –il Rettore deve essere elettivo, –il S.A. deve rappresentare le facoltà –il CDA deve garantire la rappresentanza delle diverse componenti, –osservanza delle norme sullo stato giuridico del personale docente, ricercatore e non docente.
REGOLAMENTI: –Regolamento generale d'Ateneo –Regolamento di amministrazione, contabilità e finanza, –Regolamenti interni d'ateneo e delle singole strutture
Il Regolamento generale d'Ateneo ha come presupposto lo statuto. Infatti esso contiene le norme che servono ad attuare i dispositivi presenti nello statuto. La sua approvazione è di competenza del CDA
Il Regolamento di a.c.f. : disciplina i criteri della gestione, le procedure amministrative e finanziarie e le connesse responsabilità. Disciplina le procedure contrattuali, le forme per il controllo interno della gestione dell'ateneo e dei singoli centri di spesa. Il principio ispiratore del regolamento deve essere quello di >.
Regolamenti interni: anche questi hanno come presupposto lo statuto, in quanto ne integrano e ne sviluppano la normativa. Esempi: regolamento didattico d'ateneo; regolamento sul personale tecnico e amm.vo; regolamento sulle strutture didattiche e di ricerca; ecc...
Autonomia finanziaria e gestionale: Art. 5 legge 537/1993: –Interviene sulle modalità di finanziamento delle università. –Razionalizza le misure d'intervento. Prevede nel bilanciodi previsione del Ministero solo 3 capitoli di finanziamento. –Istituisce il FFO (Fondo di Finanziamento Ordinario)
DPR. 382/80 –Disciplina l'organizzazione della struttura universitaria. –Prevede la istituzione dei dipartimenti ed attribuisce ad essi (come pure agli atenei) autonomia amministrativa, finanziaria e contabile. –Prevede la definizione di uno schema-tipo regolamentare attraverso il quale realizzare tale processo di autonomia. DPR 371/82 –Definisce lo schema tipo in base al quale le università adottano il proprio regolamento amministrativo-finanziario e contabile. –per quanto riguarda il bilancio il DPR ne definisce lo schema. L. 168/89 –Istituisce l'autonomia statutaria e regolamentare delle università. –Prevede, ai fini del controllo della spesa pubblica la riclassificazione dei conti consuntivi in base ad una redazione omogenea. L. 537/93 DPR 509/1999, Riforma universitaria (3+2)
La legge 537/93 ha previsto l'istituzione di soli 3 capitoli di bilancio: – Fondo per il finanziamento ordinario delle università (FFO) –Fondo per l'edilizia universitaria e per le grandi attrezzature scientifiche (FEU) –Fondo per la programmazione dello sviluppo del sistema universitario (FPS)
Il FFO è comprensivo dei finanziamenti destinati –alle attività istituzionali delle università (compreso il personale), –ordinaria manutenzione delle strutture –ricerca scientifica. Il FEU: infrastrutture edilizie, grandi attrezzature scientifiche, impianti sportivi. Il FPS: finanzia specifiche iniziative, attività e progetti, ed anche nuove attività didattiche.
Il sistema di finanziamento prima della 537/93: – si fondava sul rispetto dei vincoli di destinazione dei trasferimenti dello Stato –le risorse erano destinate ai centri autonomi di spesa Il sistema di finanziamento dopo la 537/93 –è razionalizzato –fondato su principi che favoriscono l'autonomia e la competitività del sistema –comporta un aumento dell'autonomia di spesa delle università
Il sistema pubblico di finanziamento prima della L. 537/1993 MINISTERO Ricercatori Dotazione ric.60% Edilizia Non docenti (in parte) Docenti Ricerca 40% Non docenti (in parte) ATENEI FACOLTA E ALTRI CENTRI DI GESTIONE Tasse e contributi Altre entrate
Il sistema pubblico di finanziamento dopo la L. 537/1993 MINISTEROATENEI FACOLTA E ALTRI CENTRI DI GESTIONE Tasse e contributi Altre entrate FFO FEU FPS Altre spese di funzionamento Altre spese per ledilizia Ricerca sc. (ex 40%)
Il FFO comprende: – una quota base da ripartirsi tra le università in proporzione alla spesa storica, – una quota di riequilibrio da ripartirsi in base a criteri che tengano conto dei risultati della gestione (costi di produzione per studente, qualificazione della ricerca ecc...) il FFO a regime dovrebbe essere composto: –50% domanda di formazione; –20% risultati della ricerca; –20% risultati della formazione; –10% incentivi. Il FEU è suddiviso in relazione alle necessità di riequilibrio edilizio, Il FPS è ripartito in conformità ai piani di sviluppo nazionali.
L'autonomia didattica L. 341/90 Riforma degli ordinamenti didattici universitari –prevede la definizione e gli aggiornamenti degli ordinamenti didattici dei corsi di diploma universitario, dei corsi di laurea e delle scuole di specializzazione. –Con lo scopo di dare omogeneità ai corsi di studio. (Omogenea attribuzione del valore legale dei titoli).
strumenti Il Regolamento didattico di ateneo il Regolamento delle strutture didattiche –(sono adottati dal Senato Accedemico ed inviati al ministero per l'approvazione) devono contenere: –l'articolazione dei corsi –i piani di studio con gli isegnamenti obbligatori, –le propedeuticità –i limiti alle possibilità di iscrizione ai fuori corso –i moduli didattici –le tipologie delle forme didattiche –le forme di tutorato, –ecc...
L'autonomia della ricerca L. 168/89 : le università perseguono le finalità istituzionali nel rispetto della libertà di ricerca dei docenti e dei ricercatori nonchè dell'autonomia di ricerca delle strutture scientifiche. Si introduce la valutazione della ricerca. Viene prevista dalla 537/93 il Nucleo di Valutazione interno che ha il compito di verificare – la corretta gestione delle risorse pubbliche – la produttività della ricerca e della didattica, – l'imparzialità e il buon andamento dell'azione amministrativa