Emozione e cognizione.

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Emozione e cognizione

2.3. Studi neurofisiologici sull’emozione (pp.153-156) Paragrafi da eliminare del cap. V “Le emozioni”: 2.3. Studi neurofisiologici sull’emozione (pp.153-156) 2.4 Il corpo, il cervello, la persona (pp. 156-161) 4.2 Attivazione e cognizione nell’ottica processuale-costruttivistica (pp. 167-169) 7.2 Emozioni, marcatori somatici e ragionamento (pp. 178-181) Eliminare integralmente il cap. VIII “Sé e identità”

Molti autori definiscono l’emozione come un’esperienza multicomponenziale: antecedenti valutazioni cognitive reazioni fisiologiche/espressive tendenza all’azione comportamenti regolazione

Il termine emozione indica un processo che comporta dei cambiamenti nell’organismo e che si verifica in risposta a un evento scatenante, che ha un significato fondamentale per l’individuo

L’emozione è un processo dinamico con un inizio ed una fine e di durata relativamente breve L’umore è uno stato generalmente più diffuso, di durata assai maggiore e non necessariamente scatenato da un evento concreto.

Dopo il contributo di James (1884) gli psicologi abbandonano gli studi sulle emozioni. Al contrario, già dal 1910-1920 intenso è stato il lavoro dei neurofisiologi.

La psicologia è tornata ad occuparsi dello studio delle emozioni a partire dal 1960 L’interesse è quello di coordinare - i dati fisiologici - i dati psicologici

Alcune teorie hanno enfatizzato la presenza di nuclei innati di emozioni primarie (aspetti espressivi) Altre teorie hanno enfatizzato la presenza di processi cognitivi alla base delle emozioni

1) Le teorie somatiche Presuppongono dei centri nervosi specifici (centrali o periferici), deputati alla produzione di specifiche emozioni

La teoria alla base dei modelli somatici è quella di James-Lange (1885), detta anche “posizione periferica”, poiché si concentra sul sistema nervoso periferico

L’emozione è provocata dalla consapevolezza di specifici cambiamenti a livello corporeo

Il processo emotivo per James-Lange STIMOLO RISPOSTA SITUAZIONI ESTERNE REAZIONI CORPOREE EMOZIONE PERCEZIONE MECCANISMO INNATO/ISTINTUALE

Cannon (1927) Teoria centrale delle emozioni: per ciascuna delle principali emozioni esistono dei meccanismi nel sistema nervoso centrale che producono cambiamenti fisiologici appropriati

Quando gli psicologi riprendono a occuparsi delle emozioni (1960-70) il clima è caratterizzato dalla predominanza della ricerca psicofisiologica

EMOZIONI PRIMARIE EMOZIONI SECONDARIE Biologicamente predisposte nell’organismo: Strutture formatesi nell’esperienza, connesse alle emozioni primarie e che sono innescate da una valutazione conscia della situazione paura rabbia gioia tristezza disgusto

Teoria del feedback facciale (Izard, 1977): Per questi autori esiste un piccolo numero di emozioni universali con specifici modelli di risposte espressive e fisiologiche.

Esistono dieci pattern di base (attività elettrochimica del sistema nervoso) che danno vita alle dieci emozioni fondamentali (paura, dolore, gioia, disgusto, interesse, sorpresa, disprezzo, vergogna, tristezza, colpa)

L’emozione è attivata da un evento che modifica il livello di attività elettrochimica del sistema nervoso; tale modificazione si dirige al sistema espressivo facciale e il feedback sensoriale ne deriva genera l’esperienza soggettiva dell’emozione.

Per Darwin (1872) l’espressione delle emozioni ha uno scopo fisiologico ed uno relazionale

Ekman (1973) studia l’espressione facciale delle emozioni in culture profondamente diverse tra loro. Universalità delle emozioni di base come strutture biologiche identiche in tutti gli uomini

2) Le teorie cognitive All’inizio degli anni ’60 lo psicologo sociale sperimentale Schachter fu uno dei primi a proporre una teoria cognitiva delle emozioni.

Per Schachter sono necessari due fattori per suscitare le emozioni: -la percezione di un aumento di attivazione somatica (arousal) -cognizioni riguardanti l’interpretazione della situazione.

Cosa accade se attivazione somatica e interpretazione non sono collegati? Esperimento atto a manipolare: Stato di arousal fisiologico Informazioni situazione

Formazione di 4 gruppi sperimentali: Gruppo ignorante Gruppo informato Gruppo disinformato Gruppo placebo Manipolazione della situazione: euforia rabbia

“Processo di ricerca di informazioni e autoattribuzioni”: Se una persona avverte un aumento di attivazione per il quale non c’è spiegazione immediata, esaminerà il suo ambiente e, sulla base di indizi rilevanti, deciderà qual è l’emozione appropriata.

Ancora negli anni ’60 M. Arnold sostiene che è il significato attribuito a un evento a provocare un’emozione. Appraisal: valutazione immediata tra buono e cattivo, che consente di generare un impulso di avvicinamento/allontanamento.

Alcuni anni dopo, Lazarus (1966) introdusse i concetti di appraisal primario e appraisal secondario. È un modello transazionale perché viene valutata la relazione persona-ambiente.