Depressione e Demenza Angiola Maria Fasanaro Giovanna Gaeta

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I Seminari de Il Ricino Rifiorito
Advertisements

Prognosi di sopravvivenza, comorbidità e qualità di vita
SENSIBILITA’ AUMENTATA PER LA VISITA CLINICA
I sintomi comportamentali e psicologici
L’articolo scientifico
Microemboli: revisione
La diagnosi neuropsicologica: definizione e utilizzo
PANORAMA NAZIONALE N° pazienti con tumore
L’Astenia Federica Aielli
Stato darte della terapia della demenza di Alzheimer Ferrara, venerdi 26 ottobre 2012.
DEMENZE.
Alessandro Iadanza UOC Emodinamica AOUS Siena
Ricerca non sperimentale: La ricerca survey (inchiesta)
LA VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA
Basi farmacologiche della terapia dell’ipertensione
La terapia con inibitori della acetilcolinesterasi tra mito e realtà: osservazione longitudinale degli effetti clinici P.A. Bonati, G.Miselli, G.Deldin,
Quale trattamento per i pazienti con compromissione cognitiva lieve?
STRUMENTI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI:
Esempio di regressione ordinale
Riconoscere le mamme depresse; è utile lo screening ?
DALLA RINITE ALLERGICA ALL’ ASMA BRONCHIALE
Depressione in età evolutiva e in adolescenza un problema diagnostico
CORSO DI FORMAZIONE Nycomed Modena, 6-7/8-9 Settembre 2011
SGRQ1 CCQ2 MRC Dyspnoea Scale3
Il triangolo curanti, paziente e famiglia
Il declino cognitivo nei pazienti con disturbi del movimento
Teorie e tecniche di psicologia clinica
Disturbo dell’attenzione e Iperattivita’ ADHD
Malattia di Alzheimer: terapia
Terapia della depressione acuta
LESIONI del TALAMO classificazione e clinica
La gestione ospedaliera del paziente con declino cognitivo A. M. Fasanaro, 2004 La gestione ospedaliera del paziente con declino cognitivo: una proposta.
Definizione di invecchiamento
Neurofisiologia Clinica
Depressione in gravidanza e allattamento Annunziata Mastrogiacomo
Modello Assistenziale Pediatrico nel bambino con patologia cronica
U.V.A. di primo e secondo livello:
Cartella clinica on line: caratteristiche tecniche ed utilità clinica
DIPARTIMENTO DI MEDICINA MOLECOLARE
Il Disturbo Bipolare Diagnosi e terapia mario savino
Patogenesi della depressione: modello biopsicosociale Mind
Riconoscere i problemi della persona anziana con disturbi del tono dell’umore ed i relativi interventi infermieristici, anche di tipo preventivo,basati.
IPOTIROIDISMO SUBCLINICO
riconoscimento del deficit cognitivo
LA RIABILITAZIONE RESPIRATORIA è un programma multidisciplinare e personalizzato di cura per il paziente con un danno respiratorio cronico EFFETTO SULLA.
“La valutazione della qualità di vita nella fase terminale”
Marco Armando, Maria Pontillo Protocollo UHR/Esordi Psicotici
La stimolazione cognitiva: un approccio sostenibile
I DISTURBI DI MEMORIA 2. I DISTURBI DI MEMORIA 2.
MALATTIE CARDIOVASCOLARI
Survey Efficacia clinica delle trasfusioni piastriniche:
Genetica delle malattie complesse LA MALATTIA DI ALZHEIMER
Il Diabete Mellito di Tipo 1 oltre il Futuro
Disturbo dello sviluppo della coordinazione motoria (DCD)
La depressione nell’anziano
Parkinsonismi con demenza: quadri clinici ed aspetti diagnostici
“Formare salute : alimentazione,fumo e attività fisica” Collepasso ( prima edizione), Carmiano ( , seconda edizione), Lecce ( ,terza.
Ambulatorio Parkinson e Disturbi del Movimento, Varese
Istituzioni di linguistica
PERDITA memorizzare nuove informazioni valutazione critica e giudizio organizzazione e pianificazione di azioni e gesti parlare correttamente vestirsi.
Incontro di informazione sulla malattia di Alzheimer.
Cristina Paci UOC Neurologia Area Vasta 5
E MALATTIE NEURODEGENERATIVE
Progetto BAITAH FORMAZIONE – OF 1 – PON 01_00980 PON R&C 2007 – 2013 DISABILITA’ COGNITIVA D.ssa Filomena Addante U.O.C. Geriatria IRCCS “Casa Sollievo.
Necessità assistenziali nel disease management del paziente con demenza Maria Del Pesce U.O. di Neurologia Senigallia ( AN) Gestire la cronicità in un’ottica.
La Demenza e la cura della persona
DEMENZA perdita organica della funzione intellettiva
CTSS Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria di Bologna Anziani: nuove frontiere per la valutazione multidimensionale 11 MAGGIO ORE
Riserva cognitiva, demenza e differenze di genere Massimo Musicco ITB-CNR Fondazione IRCCS Santa lucia.
L’AMBULATORIO DEI DISTURBI COGNITIVI L’esperienza della
Transcript della presentazione:

Depressione e Demenza Angiola Maria Fasanaro Giovanna Gaeta Aorn A. Cardarelli

(Era seduta a letto, con una espressione disperata) “ come ti chiami? “ “ Augusta. ” “ed il cognome ?” “ Augusta ” “ e tuo marito?” “ Augusta, credo ” (Era seduta a letto, con una espressione disperata) come ti chiami? “ “ Augusta. ” “ed il cognome ?” “ Augusta ” “ e tuo marito?” “ Augusta, credo ” Augusta D. la storia della malattia di Alzheimer inizia con questa celebre descrizione

NELLE SUCCESSIVE SLIDES : D. DIFFERENZIALE DEPRESSIONE - DECLINO COGNITIVO CONCOMITANZA DEPRESSIONE - DECLINO COGNITIVO DEPRESSIONE RISCHIO DI DECLINO COGNITIVO ?

LA DIAGNOSI DIFFERENZIALE Depressione e demenza presentano sintomi comuni la depressione la demenza si puo’ presentare si puo’ presentare con sintomi cognitivi con sintomi affettivi difficolta’ a gestire evidente ritiro attivita’quotidiane dai rapporti sociali

La d. differenziale richiede quindi : TEST COGNITIVI TEST PER DEPRESSIONE MMSE Test preliminare Clock drawing Memoria di prosa Copia di disegni complessi Test di conferma Fluenza verbale fonemica Fluenza verbale semantica Raven PM 47 Giudizi

I primi due items per screening , gli altri per conferma TEST DI CONFERMA   1. POCO O NIENTE INTERESSE A FARE COSE 1 2 3 2. NOIA, SENTIRSI SENZA SPERANZA 3. INSONNIA O IPERSONNIA 4. STANCHEZZA CONTINUA 5. POCO APPETITO O BULIMIA 6. SENSI DI COLPA VERSO SE’ O I CARI 7. DIFFICOLTA’ A CONCENTRARSI 8. ECCESSIVA LENTEZZA O IRREQUIETEZZA 9. IDEE DI SUICIDIO I primi due items per screening , gli altri per conferma Mai Talora Spesso Sempre

Il test “patient health questionnaire” ha .. PHQ-9 88% 88% Sensibilita’ Specificita’

Reports of the Quality Standard Committee of the American Academy of Neurology: Knopman et al 2004 Practice parameter for the diagnosis of dementia E’ NECESSARIO USARE CRITERI STANDARDIZZATI Petersen et al 2001 Mild cognitive impairment . Early detection Doody et al 2003 Practice parameters in management of dementia

L’uso di criteri diagnostici standardizzati si associa a conferma diagnostica tra prima visita e controllo ad un anno nel 95% dei casi Larson 1998 Forelle 1998

Mild Cognitive Impairment alterazioni della memoria ma normali funzioni cognitive , attivita’ quotidiane non alterate, e funzioni sociali conservate conversione in AD in un anno nel 15%

Diagnosi differenziale tra depressione e demenza Depressione Demenza Sforzo per compiti semplici scarso notevole Sintomi peggiorano di notte non peggiorano Risposte non lo so approssimate Confabulazioni no si’ Dist memoria breve e lungo termine breve termine Lacune mnesiche selettive si no Gradiente temporale no si Dist linguaggio no si Sintomi vegetativi si no Disorientamento topografico raro frequente Risposte ai tests variabili costanti

CONCOMITANZA : variabilita’ depressione nel 0% dei pz con declino cognitivo depressione nel 83% dei pz con declino cognitivo Cummings 1987, Butch 1983, Troisi 1993 metodo ( Hamilton vs DSM) Variabilita’ provenienza (ambulatoriali vs ricoverati)

STORIA NATURALE DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER FASE INIZIALE FASE INTERMEDIA FASE AVANZATA MMSE 26-23 MMSE 23-I4 MMSE 14- 9 Depressione Ipotesi biologiche : sbilancio neurotrasmettitoriale Ipotesi psicologiche: consapevolezza , insight, pesonalita’

Cholinergic–serotonergic imbalance in AD neuropsychologia 2005 5HT NA ACH depression ACH 5HT NA depression Cholinergic–serotonergic imbalance in AD neuropsychologia 2005

STORIA NATURALE DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER FASE INIZIALE FASE INTERMEDIA FASE AVANZATA MMSE 26-23 MMSE 23-I4 MMSE 14- 9 apatia Apatia : Un fenotipo clinico che non coincide con la depressione

Totale pazienti valutati :403 Ambulatorio per la Memoria e Unita’ Alzheimer A. Cardarelli

Prevalenza di depressione nei pz Alzheimer Unita’ Alzheimer A. Cardarelli Mmse 26-23 Mmse 23-14 Mmse 14-10 d. 70% d. 30% d. 10%

LA APATIA, CHE E’ PIU’ TIPICA DELLA FASE INTERMEDIA DELLA DEMENZA NON COINCIDE NECESSARIAMENTE CON LA DEPRESSIONE SU 1OO DEPRESSI 50 NON SONO APATICI LA APATIA

INIBITORI DELLE COLINESTERASI Homme 228 pz donepezil iniziativa MC Keith 102 pz rivastigmina apatia Tariot 978 pz galantamina ansia

For clinicians treating patients with cognitive impairment the most important message is to routinely assess for depression and to treat it

Associazione tra storia di depressione e rischio di demenza La depressione come rischio per demenza Associazione tra storia di depressione e rischio di demenza Esordio di d. Odds ratio Int di confidenza 1 anno prima 4.6 da 2 a 7 Da 1 a 25 anni prima 1.4 da 1 a 1.9 Piu’ di 25 anni prima 1.6 da 1 a 2.8 Mai 1. 9 da 1 a 3.2 Groan 2003 Jorm 2001

Ipotesi La terapie farmacologiche per la depressione sono fattore di rischio di ? La depressione e’ stadio precoce di demenza? I glicocorticoidi associati a depressione causano danno ippocampale e demenza ? Depressione e demenza condividono comuni fattori di rischio ? (Green et al., 2003; Wilson et al., 2003).

La depressione del caregiver: impegno Tre ore al giorno pz lieve Otto ore al giorno pz grave Ma se 10 gg di training Il 50% dei familiari continua l’assistenza a 4 aa

Depressione e declino cognitivo sono malattie indipendenti, ben distinguibili anche in fase iniziale, spesso concomitanti In AD iniziale oltre la meta’ dei pazienti presenta depressione In Ad intermedio si possono presentare aspetti solo fenomenologicamente simili. Il piu’ frequente e’ l’apatia CONCLUSIONI 1

Conclusioni 2 I pazienti con stroke dei gangli della base hanno un rischio maggiore di sviluppare depressione e demenza Essa e’ correlata alla disconnessione delle aree frontali

? Conclusioni 3 La presenza di depressione raddoppia il rischio di sviluppare demenza in un ampio intervallo temporale ? energia

“ come ti chiami? “ “ Augusta. ” “ed il cognome ?” “ Augusta ” “ e tuo marito?” “ Augusta, credo ” …...the day is approaching where early diagnosis will be commonplace and effective disease modifying treatments will be a reality