Rapporto annuale sui bilanci delle società vercellesi. Edizione 2012

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Rapporto annuale sui bilanci delle società vercellesi. Edizione 2012 Roberto Strocco Coordinatore Area Studi e Sviluppo del Territorio Unioncamere Piemonte

Gli obiettivi La metodologia Introduzione: gli obiettivi e la metodologia utilizzata Gli obiettivi L’analisi di bilancio delle società di capitale con sede legale nella provincia di Vercelli nel loro complesso L’analisi della performance economica, finanziaria e patrimoniale settoriale La valutazione della prosecuzione o meno del cammino di ripresa intrapreso nel 2010, in seguito alla crisi economica e finanziaria del 2009, il cosiddetto ”annus horribilis” per le società di capitale vercellesi La metodologia Consultazione della banca dati AIDA – Bureau van Dijk Costruzione di un campione chiuso delle società di capitale vercellesi: soltanto le società di capitale, con sede legale in provincia di Vercelli, che hanno depositato il bilancio di esercizio in tutti e tre gli anni 2009, 2010, 2011 ad esclusione di quelle con bilancio consolidato Aggregazione dei bilanci (i c.d. “bilanci somma”), a partire dai quali sono stati calcolati i principali indici di bilancio reddituali, finanziari e di produttività

Fatturato (2011) dati in euro Il campione Struttura del campione delle società di capitale vercellesi (Anno 2011) Distribuzione del campione per settore (Anno 2011) Settore N. imprese Fatturato (2011) dati in euro Agricoltura 16 38.419.000 Industria in senso stretto 192 1.598.941.000 Industrie alimentari 20 169.475.000 Industrie tessili 13 50.800.000 Industrie dell'abbigliamento(a) 8 448.552.000 Industrie della meccanica 46 336.523.000 di cui rubinetteria e valvolame 28 304.217.000 Costruzioni 97 145.301.000 Commercio 133 993.965.000 Turismo 19 5.206.000 Altri servizi 266 245.304.000 Totale 723 3.027.136.000 (a) escluso pelliccia e pelletteria   Il campione è costituito in prevalenza da società che operano nel settore Altri Servizi (il 37% del totale, settore che comprende una miscellanea di comparti, vale a dire Trasporto e magazzinaggio", "Servizi di informazione e comunicazione", "Attività finanziarie e assicurative", "Attività immobiliari", "Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese", "Amministrazione pubblica", "Istruzione", "Sanità e assistenza sociale", "Attività artistiche, sportive di intrattenimento e divertimento", "Altre attività di servizi", "Attività di famiglie e convivenze", "Organizzazioni ed organismi internazionali") e nell’Industria in senso stretto (il 27% del totale). Considerando la classe di fatturato il 53% delle società appartiene alla classe 0-500mila euro, il 22% alla classe 500mila-1 milioni di euro, il 12% a quella 1- 5 milioni di euro e il 5% a quella 5-10 milioni di euro. Fonte: Unioncamere Piemonte su dati AIDA – Bureau van Dijk

La dinamica del Pil italiano I trimestre 2008 – III trimestre 2012 Valori concatenati con anno di riferimento 2005 Variazioni congiunturali trimestrali Pil dati destagionalizzati II trim 2008-I trim 2008: -0,5% III trim 2008-II trim 2008: -1,3% IV trim 2008-III trim 2008: -1,6% I trim 2009-IV trim 2008: -3,6% II trim 2009-I trim 2009: -0,2% III trim 2009-II trim 2009: +0,4% IV trim 2009-III trim 2009:-0,1% I trim 2010-IV trim 2009:+0,9% II trim 2010-I trim 2010: +0,7% III trim 2010-II trim 2010: +0,4% IV trim 2010-III trim 2010:+0,2% I trim 2011-IV trim 2010: +0,1% II trim 2011-I trim 2011: +0,3% III trim 2011-II trim 2011: -0,2% IV trim 2011-III trim 2011: -0,7% I trim 2012-IV trim 2011: -0,8% II trim 2012-I trim 2012: -0,7% III trim 2012-II trim 2012: -0,2% Fonte: Elaborazione Unioncamere Piemonte su dati Istat

La produzione industriale in Piemonte II trimestre 2000 – III trimestre 2012 Fonte: Elaborazione Unioncamere Piemonte su dati Istat Fonte: Unioncamere Piemonte, Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera piemontese, trimestri vari

Una buona performance reddituale Gli effetti della prosecuzione del cammino di ripresa sulle imprese vercellesi Nel 2011 il fatturato complessivo delle 723 imprese che costituiscono il nostro campione ha continuato a registrare un aumento, seppur di minore intensità (+3,13%, nel 2010 l’incremento era del +17,14%). L’incremento del fatturato si è tradotto in un aumento dei margini e degli utili ed in un incremento dell’output prodotto. L’indice che indica la redditività lorda delle vendite (EBITDA/vendite) si colloca su un livello ampiamente positivo (8,38%) e, addirittura in crescita nei tre anni che costituiscono il nostro orizzonte temporale di osservazione. Buona anche la capacità di trarre utili di esercizio dai ricavi delle vendite (ROE) che si attesta, nel 2011, su livelli che possono essere considerati ottimi. Fonte: Unioncamere Piemonte su dati AIDA – Bureau van Dijk

Principali poste del conto economico in % del fatturato Gli effetti della prosecuzione del cammino di ripresa sulle imprese vercellesi Italia Piemonte Vercelli 100,0 100,0 100,0 Fatturato -81,04 -79,81 -76,66 Acquisti 18,96 20,19 23,34 Valore aggiunto -11,64 -13,74 -14,96 Costo del lavoro 7,32 6,45 8,38 EBITDA -4,41 -4,98 -3,33 Ammortamenti e accantonamenti 2,91 1,47 5,05 EBIT +0,81 +1,75 +0,36 Proventi e costi della gestione atipica -1,85 Vercelli: Ponendo uguale a 100 il fatturato emerge la forte incidenza degli acquisti (di materie prime) e del costo del lavoro sui ricavi, che porta ad un rapporto EBITDA/vendite ad un livello pari a 8,38. Anche gli ammortamenti e gli accantonamenti hanno un peso significativo sul reddito totale delle imprese (EBIT), portandolo a rappresentare il 5,05% del fatturato. Un peso delle imposte sul fatturato pari al 2,03%, superiore a quello piemontese e italiano non impedisce alle imprese vercellesi di ottenere maggiori utili rispetto a quelle italiane e piemontesi (queste ultime hanno registrato una perdita). Per quanto concerne, invece, il Piemonte e l’Italia si nota una maggiore incidenza degli acquisti e delle materie prime piuttosto che quella del costo del lavoro sul margine operativo lordo. Inoltre, dal confronto con la provincia di Vercelli si nota come per le società di capitale piemontesi e nazionali sia maggiore il peso della gestione atipica e finanziaria. -1,84 -1,06 Oneri finanziari -1,55 -1,50 -2,03 Imposte 0,32 -0,12 2,32 Utile/Perdita netta di esercizio

La performance patrimoniale e finanziaria Gli effetti della prosecuzione del cammino di ripresa sulle imprese vercellesi La liquidità L’indebitamento finanziario Le società di capitale vercellesi si caratterizzano per una situazione caratterizzata da una sufficiente liquidità (l’indice di liquidità immediata segnala una situazione di equilibrio finanziario appena sufficiente, mentre l’indice di disponibilità assume valori che possono essere considerati buoni), una buona solidità patrimoniale e un basso indebitamento verso il sistema finanziario. Anche la situazione patrimoniale è più che soddisfacente (indice di indipendenza finanziaria su livelli ottimi). Fonte: Unioncamere Piemonte su dati AIDA – Bureau van Dijk

Il benchmark con il Piemonte e l’Italia La redditività, la situazione finanziaria e patrimoniale (anno 2011) EBITDA/Vendite (%) = (EBITDA/(ricavi vendite + altri ricavi) ROE (%) = Utile o perdita d’esercizio/capitale proprio Indice di liquidità immediata = Attivo corrente (escluso magazzino)/ Passività a breve Indice di disponibilità = Attivo corrente/ passività a breve Indice di indip. Finanziaria (%) = Capitale proprio/totale attivo Il benchmark con il Piemonte e l’Italia conferma che le società vercellesi godono di uno stato di salute finanziario e patrimoniale più buono. Buona anche la performance reddituale con un indice della redditività lorda superiore sia rispetto a quello italiano sia rispetto a quello piemontese. Fonte: Elaborazione Unioncamere Piemonte su dati AIDA – Bureau van Dijk Fonte: Elaborazione Unioncamere Piemonte su dati AIDA – Bureau van Dijk

La performance economica, finanziaria e reddituale settoriale La variazione del fatturato La variazione del fatturato media totale è pari a +3,13%. Quasi tutti i comparti rilevano un incremento del volume d’affari durante il 2011, ad eccezione delle Costruzioni, del Commercio, del Turismo e degli Altri Servizi. Tra i macrosettori buona la performance dell’Agricoltura, silvicoltura e pesca e dell’Industria in senso stretto (e al suo interno soprattutto dell’Abbigliamento). Fonte: Elaborazione Unioncamere Piemonte su dati AIDA – Bureau van Dijk

La performance economica, finanziaria e reddituale settoriale La redditività Per quanto concerne l’EBITDA/Vendite è interessante rilevare gli ottimi valori raggiunti dai comparti della Confezione Articoli Abbigliamento, Rubinetteria e valvolame, dalla Meccanica, dalle Industrie Tessili e dal macrosettore Industria in senso stretto. Se si considera il ROE emerge la situazione di utile che caratterizza la maggior parte dei settori, ad eccezione di quelli che hanno raggiunto perdite di esercizio, ovvero le Costruzioni e il Commercio. Fonte: Elaborazione Unioncamere Piemonte su dati AIDA – Bureau van Dijk

La performance economica, finanziaria e reddituale settoriale L’ indebitamento rispetto al patrimonio netto e l ‘indebitamento finanziario rispetto al fatturato L’indebitamento rispetto al patrimonio netto (capitale proprio), dato dal rapporto tra i debiti di natura onerosa e il patrimonio netto, è pienamente sostenibile per tutti i settori. Se si considera, invece, l’indebitamento finanziario sul volume d’affari, quest’ultimo è di scarsa rilevanza per tutti i settori, ad eccezione delle Industrie Tessili e del Turismo. Fonte: Elaborazione Unioncamere Piemonte su dati AIDA – Bureau van Dijk

Industrie Tessili a confronto: Vercelli e Biella La performance reddituale del settore Industrie Tessili (codice ATECO 2007 C13) Fonte: Elaborazione Unioncamere Piemonte su dati AIDA – Bureau van Dijk

Rubinetteria e valvolame a confronto: Vercelli, Novara, VCO e Brescia La performance reddituale del settore Rubinetteria e valvolame (codice ATECO 2007 C28.14) Fonte: Elaborazione Unioncamere Piemonte su dati AIDA – Bureau van Dijk

Conclusioni Il 2011 è stato l’anno della prosecuzione del cammino di ripresa, intrapreso nel corso dell’anno precedente, in seguito alla crisi economica e finanziaria internazionale che ha aggravato il 2009, il cosiddetto “annus horribilis per le società di capitale vercellesi. In termini di redditività, la performance migliore è stata realizzata dalla Confezione Articoli Abbigliamento, dalla Rubinetteria e valvolame e dalla Meccanica… …. anche la solidità patrimoniale e l’equilibrio finanziario sono risultate buone e il grado di indebitamento nei confronti del sistema finanziario si è rivelato basso… … per quanto concerne la produttività delle aziende, emerge un leggero decremento sia del valore aggiunto pro-capite che del fatturato medio per addetto rispetto al 2010.

GRAZIE PER L’ATTENZIONE