Il sistema della subfornitura artigiana per il settore dei mezzi di trasporto terrestre in Toscana Regione Toscana Sala Pegaso P.zza del Duomo, Settembre 2008 Laboratorio di Economia dellInnovazione Keith Pavitt Mauro Lombardi
Struttura del Rapporto 1.IL QUADRO DI RIFERIMENTO 2.MICRO- UNIVERSO DELLINDUSTRIATOSCANA DEI MEZZI DI TRASPORTO TERRESTRI (automotive, camperistica, due ruote, ferrotranviario) 3.METODOLOGIA DI COSTRUZIONE DELLINDAGINE 4.LA FILIERA DEI TRASPORTI TERRESTRI IN TOSCANA: RISULTATI DELLINDAGINE SUL CAMPO 5.LA PERFORMANCE ECONOMICA DEL SETTORE MEZZI DI TRASPORTO ATTRAVERSO LANALISI DI BILANCIO
Struttura della Presentazione 1.ELEMENTI DI SCENARIO 2.LO STATO DELLARTE PER LE VARIE COMPONENTI 3. METODOLOGIA DI COSTRUZIONE DEL CAMPIONE 4.LA FILIERA DEI TRASPORTI TERRESTRI IN TOSCANA: RISULTATI DELLINDAGINE SUL CAMPO 5.INTERPRETAZIONE 6. IPOTESI PER DIRETTRICI STRATEGICHE DI AZIONE
1. Elementi di scenario Evoluzione dellexport italiano ( ) i)mantenimento delle posizioni acquisite nella produzione di macchinari industriali specializzati ii)crisi della produzione di autoveicoli, specialmente rispetto agli altri paesi europei iii)abbandono dei settori legati allelettronica
Evoluzione della meccanica toscana
Analisi comparata dellexport regionale Toscana: regione più dinamica tra il 1997 e il 2005, grazie al maggiore incremento delle esportazioni (+158%). Hanno contribuito in particolar modo: autoveicoli (+159%), carrozzerie (+327%) componentistica auto (+237%) Ruolo significativo di cicli e motocicli
Imprese meccaniche e sistemi di subfornitura nelleconomia globalizzata Quale interpretazione? Spunti di riflessione iniziali 1.Assenza di veri e propri sistemi localizzati di subfornitura 2.Presenza di un sistema localizzato 3.Asimmetria delle relazioni di dipendenza strategica allinterno della filiera 4.Aree produttive specializzate: cicli e motocicli, cantieristica, produzioni ferroviarie
Tre ipotesi interpretative Convergenza verso regioni più sviluppate Sistemi ed aree trainati da spinte esogene Visione interattiva Problemi inerenti a: Dinamica globale e processi di agglomerazione
2.Lo stato dellarte : il comparto ferrotranviario Il comparto ferrotranviario Tenuta sul piano economico-finanziario Contenuta ma apprezzabile capacità innovativa Diversificazione della committenza Significativi cambiamenti strategici della committenza (in atto) Prime conclusioni: Potenziale innovativo di natura adattativa Tendenze in atto verso il coordinamento progettuale tra differenti imprese Necessità di sviluppare propensioni verso lesplorazione di nuovi spazi tecnico-produttivi
A livello nazionale Prospettive difficili, volumi in calo, tendenza alla compressione dei costi Strategie di risposta: diversificazione e internazionalizzazione 2.Lo stato dellarte: la componentistica automotive
A livello toscano Effetti di contrazione conseguenti a strategie decise a livello extra-locale Processo di diversificazione è tuttora incompleto e insufficiente Potenziale innovativo limitato Difficoltà di costituire un efficiente parco fornitori locale, limitata complementarità produttiva, problemi di adattamento tecnologico, problema critico della certificazione di qualità 2.Lo stato dellarte: la componentistica automotive
Crescita dei volumi prodotti e venduti Incrementi occupazionali Cambiamenti proprietari e arrivo di capitali esteri Combinazione di management endogeno, competenze tecnico-produttive locali, decisioni strategiche di gruppo 2.Lo stato dellarte: la camperistica (prima della crisi attuale)
Tendenza alla riduzione dei volumi di prodotto a partire dal 2000 (in Italia) Aumento della circolazione su due ruote Profondi cambiamenti delle strategie delle grandi imprese committenti verso le tre filiere della componentistica Tendenze molteplici verso modelli di diversificazione 2.Lo stato dellarte: le DUE RUOTE
3. Metodologia di costruzione del campione Approccio multi-livello e multi- dimensionale Obiettivi molteplici: 1) costruzione di unarchitettura informativa funzionale alla ricerca, 2) creazione di un sistema informativo dinamico
Sotto-insieme dei committenti (12 imprese strutturate) verso piccole imprese nellambito delle filiere del trasporto terrestre 77 imprese di vari comparti 3. Metodologia di costruzione del campione
Il profilo congiunturale Sotto-insieme dei committenti Il periodo : differenti performances economiche e produttive Camperistica: crescita consistente di fatturato e occupazione Produzione di moto e autoveicoli: contrazioni significative. Ferrotranviario: andamento intermedio tra i due è rilevabile per il ferrotranviario. 4. La filiera dei trasporti terrestri in Toscana: risultati dellindagine sul campo
Il profilo congiunturale Sotto-insieme dei fornitori 4. La filiera dei trasporti terrestri in Toscana: risultati dellindagine sul campo
Previsioni per il prossimo triennio Sotto-insieme dei fornitori 4. La filiera dei trasporti terrestri in Toscana: risultati dellindagine sul campo
Caratteristiche strutturali Modello imprenditoriale 4. La filiera dei trasporti terrestri in Toscana: risultati dellindagine sul campo Conduzione personale-familiare Matrice prevalentemente artigianale Significativi segnali di processi di trasformazione aziendale: 1) tendenze diffuse al rafforzamento delle strutture aziendali, 2) politiche investimento in capitale fisso, 3) capacità di acquisire unidonea dotazione di capitale umano dedicato allinnovazione
Caratteristiche strutturali Dotazione di capitale fisico e umano 4. La filiera dei trasporti terrestri in Toscana: risultati dellindagine sul campo
Caratteristiche strutturali Dotazione tecnologica 4. La filiera dei trasporti terrestri in Toscana: risultati dellindagine sul campo
Relativa debolezza nella dotazione di risorse umane 4. La filiera dei trasporti terrestri in Toscana: risultati dellindagine sul campo
Forte densità relazionale a livello intersettoriale 4. La filiera dei trasporti terrestri in Toscana: risultati dellindagine sul campo
Tipologie aziendali Unità conto-terziste Fornitori di componenti Fornitori indipendenti 4. La filiera dei trasporti terrestri in Toscana: risultati dellindagine sul campo
Stima del potenziale innovativo (1) 4. La filiera dei trasporti terrestri in Toscana: risultati dellindagine sul campo
Stima del potenziale innovativo (2) 4. La filiera dei trasporti terrestri in Toscana: risultati dellindagine sul campo
5. Interpretazione Potenziale innovativo contenuto e di natura adattativa 1. livello tecnologico mediamente non elevato, 2. preminenza delle relazioni con i clienti per innovazioni incrementali 3. importanza di attività consulenziali esterne per realizzare adattamenti e variazioni indotte dalla clientela.
Propensioni strategiche Tendenza allaggregazione Spinte verso la diversificazione delle attività Ricerca di nuovi committenti
6. Ipotesi di direttrici strategiche di azione Ulteriore sviluppo e ampliamento del ventaglio di applicazione delle competenze accumulate. Elaborazione di disegni mirati di allargamento delle attività su specifiche esigenze settoriali, attualmente non soddisfatte, ma che devono essere prontamente individuate. Creazione di micro-sistemi, ovvero di raggruppamenti tra aziende su basi stabili, e organizzazione di funzioni sistemiche.