Economie locali e filiera della nautica da diporto Livorno, 24 febbraio 2012 Riccardo Perugi Unioncamere Toscana - Ufficio Studi.

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Economie locali e filiera della nautica da diporto Livorno, 24 febbraio 2012 Riccardo Perugi Unioncamere Toscana - Ufficio Studi

Economie locali e filiera della nautica da diporto 1. I sistemi territoriali 2. La rappresentazione della filiera 3. La struttura imprenditoriale

Premessa IMPRESE, UNITA LOCALI E ADDETTI la Toscana incide per circa il 15% sul totale nazionale tanto in termini di imprese che di unità locali ed addetti presenta tuttavia una specializzazione nettamente superiore nelle attività manifatturiere, contribuendo per il 19% in termini di unità locali al totale nazionale delle attività di riparazione- manutenzione, e per il 18% a quelle di costruzione di imbarcazioni

1) I sistemi territoriali

I sistemi territoriali (1) COSTRUZIONE DI IMBARCAZIONI DA DIPORTO lasse produttivo è decisamente spostato nella parte centro-settentrionale del Paese: il 42% delle localizzazioni dimpresa è nelle regioni del Nord Italia ed il 31% in quelle centrali, mentre il contributo del Sud e delle Isole è pari al 27% Toscana e Liguria si contendono la leadership, con rispettivamente 764 e 579 unità locali, seguite da Lombardia (447), Campania (370) e Lazio (341)

I sistemi territoriali (2) RIPARAZIONE E MANUTENZIONE IMBARCAZIONI le attività di riparazione evidenziano un più spiccato livello di concentrazione territoriale: le prime cinque province per n. di unità locali contribuiscono al totale nazionale per il 38%, le prime venti per il 74% Liguria e Toscana si collocano su livelli analoghi (rispettivamente 439 e 417); distanziate si trovano Campania (198), Sicilia (163) e Sardegna (133) le province toscane della costa si riconfermano ai vertici nazionali

I sistemi territoriali (3) NOLEGGIO DI IMBARCAZIONI DA DIPORTO nel caso del noleggio le caratteristiche localizzative sono in parte diverse dalle precedenti: si riduce in particolare il peso delle province del Nord (29%) e del Centro (19%), cresce quello del Sud-Isole (52%) Sardegna (429 unità locali) e Sicilia (401) si collocano in testa a questa graduatoria, seguite da Campania (398), Toscana (261) e Lazio (240) in Toscana emergono con maggiore forza i sistemi locali della costa centro-meridionale

I sistemi territoriali (4) TOTALE NAUTICA DA DIPORTO in generale, la distribuzione territoriale delle attività legate alla nautica da diporto mostra un elevato grado di concentrazione spaziale in Italia sono 33 le province che presentano indici di specializzazione superiori alla media nazionale, 17 con valori pari ad oltre il doppio della media italiana il ruolo delle infrastrutture portuali emerge quale rilevante fattore di attrazione e localizzazione di iniziative imprenditoriali

2) La rappresentazione della filiera

La rappresentazione della filiera (1) UNA RICOSTRUZIONE PER LA TOSCANA il 28,2% delle unità locali appartiene alla costruzione e riparazione di imbarcazioni da diporto un ulteriore 12,6% realizza altre attività manifatturiere (fra cui: meccanica, elettronica, legno-mobile, gomma e materie plastiche, tessile) il 21,7% svolge attività di servizi alle imprese o alla persona, che vanno dai servizi avanzati (es. studi tecnici), allinformatica, alle scuole nautiche, alle attività turistico-ricreative per il 37,5% comprende attività commerciali, di noleggio, edilizie ed immobiliari (oltre ad un 9,0% di attività non classificate) rapporto fra unità locali dellintera filiera e quelle delle sole attività di costruzione di imbarcazioni da diporto = 5,7 (3,5 considerando sia costruzione che riparazioni)

La rappresentazione della filiera (2) APPROCCIO PER SETTORE vs. PER FILIERA il passaggio da un approccio "per settori" (quello alla base delle classificazioni ufficiali) ad uno "per filiera" modifica in modo sostanziale la percezione del fenomeno anche da un punto di vista territoriale

La rappresentazione della filiera (3) INFRASTRUTTURE E FILIERA NAUTICA l'utilizzo di una "maglia" territoriale più fine consente di apprezzare maggiormente l'esistenza di cluster locali dove si concentrano le attività legate alla nautica insieme ad altre condizioni di contesto favorevoli allo sviluppo di attività economiche per il diporto, la presenza di infrastrutture portuali dedicate sembra esercitare un impatto non trascurabile in termini di attivazione ed attrazione di iniziative imprenditoriali

3) La struttura imprenditoriale

La struttura imprenditoriale (1) LA VARIETA DELLE FORMULE IMPRENDITORIALI la componente artigiana resta tuttavia di grande importanza tanto nella costruzione di imbarcazioni (45% del relativo totale) che nelle attività di riparazione e manutenzione (62%)

La struttura imprenditoriale (2) LO SVILUPPO DEL TESSUTO IMPRENDITORIALE in Toscana, nellultimo biennio, la vitalità del tessuto imprenditoriale legato alla nautica da diporto ha rallentato rispetto a quanto osservato a livello nazionale: le performance sono fortemente eterogenee da una provincia allaltra

La struttura imprenditoriale (3) LEVOLUZIONE DEI SINGOLI COMPARTI sono inoltre molto diversificate anche le performance a livello dei singoli comparti economici: si accentua il processo di terziarizzazione e di sviluppo della filiera a valle delle attività di costruzione di imbarcazioni

La struttura imprenditoriale (4) LA DINAMICA PER FORMA GIURIDICA la stessa varietà delle tipologie imprenditoriali sembra messa in discussione: a fronte di un incremento delle società di capitali si osserva una contrazione delle imprese individuali e di quelle artigiane

GRAZIE PER LATTENZIONE