Vallone di Saint-Barthélemy Bottel Nicole Borroz Angelica
L'AMBIENTE Il vallone di St. Barthélemy fa parte del comune di Nus. Situato all'adret rispetto alla Dora Baltea, confina a nord con i comuni di Bionaz e Oyace, a est con Verrayes e Torgnon, a sud con Fénis e a ovest con Quart. Esso è percorso dal torrente omonimo che serpeggia nei monti fra la Valpelline e la Valtournenche, stretto ed aspro fatta eccezione della conca di Champ-Pleisant.La morfologia del torrente St. Barthelemy è il segno dell'erosione glaciale ed è alimentato dalle nevi della Becca di Luseney e della cima Livourneaz.La vallata di St Barthélemy si ripartisce in tre zone: pianura, collina e montagna. - In pianura si trovano il maggior numero di insediamenti, strade e colture, e il borgo storico, capoluogo del comune di Nus (529 m di altitudine e 12 km da Aosta). Flora: frutteti (meli, castagni, peri, ciliegi, peschi, noci), pioppi, salici, ippocastani. Bestiame da allevamento: mucche, capre, pecore, galline. - La collina, costituita da terrazzamenti, è popolata da piccoli villaggi. Flora: vigneti, frutteti, boschi di latifoglie e conifere. Fauna: uccelli (civetta, gufo, fagiano, picchio, cuculo, merlo, pettirosso, usignolo, cinciallegra), mammiferi (scoiattolo, volpe, talpa, lepre, riccio,cervo, cinghiali), è diffusa l'apicultura. - “le pont de où”(1400 m di altitudine) segna l'inizio della zona di montagna, che si estende dalle più alte cime della catena di nord-ovest (punta Pisonnet, Montagnaia, cima Livourneaz,la più alta è la becca di Luseney -3504 m-) fino al pianoro di Lignan; mentre la catena situata a est funge da spartiacque (monte Cimebianche, Méabé, becca d'Aver, cima Longuède, monte Ander). Flora: fino ai 2000 m boschi di conifere (pino silvestre, pino nero, abete bianco, abete rosso, larice), fiori selvatici (genzianella, stella alpina, rododendri, genepy, licheni). Fauna: uccelli (aquila reale, falco, pernice, picchio,corvo), mammiferi (stambecco, camoscio, lepre, marmotta). Veduta del vallone di St. Barthélemy
LA POPOLAZIONE Gli bitanti di Nus (“Neuveuns”) sono 2687 (1345 maschi/1342 femmine) Densità: 47,08 abitanti/km² Festa patronale: Sant’Ilario (13 gennaio) Dialetto: 3 varietà di patois, una parlata nel borgo, l'altra in collina, l'altra a Lignan. Dall'unità d'Italia fino al 1901: popolazione stabile. Dal 1901 al 1951: diminuzione della popolazione dovuta all‘emigrazione e alle vicissitudini legate alle due guerre mondiali. Dal 1951 al 1981: aumento demografico in seguito al boom economico e all'immigrazione dal sud Italia e dal Veneto. Ancora oggi la popolazione è in crescita costante, poiché Nus è diventato un centro residenziale che attrae per la sua disposizione a l'adret; inoltre è relativamente vicino ad Aosta e dispone di buoni servizi. Feste tradizionali: “Vien de Nus” (giugno), “Lo net des traditions” (agosto), “Star Party” (settembre), castagnata (ottobre), carnevale storico (febbraio) Associazioni culturali: Banda musicale “La Lyretta”, “Chorale Neuventse”, gruppo storico “I signori di Nus”, sezione dell'A.V.I.S., “Viticulteurs de Nus” Luoghi di culto: Chiesa parrocchiale, cappella del borgo, chiesa di Saint Barthélemy, Santuario di Cunéy (il più alto d'Europa). Luoghi storici medievali: Castello dei Seigneurs de Nus (1287), Castello di Pilato situato nel borgo (1295), Borgo storico. Chiesa di Lignan (St. Barthélemy)
L’ECONOMIA Settore primario Agricoltura: la presenza attiva della popolazione sul territorio è sempre più debole. Lo sviluppo del settore terziario e del turismo hanno aumentato il divario tra la popolazione attiva e la montagna. L'amministrazione del territorio agricolo e boschivo di Nus è gestita da consorzi. Il consorzio “Viticulteurs de Nus” si occupa della gestione dei 20 ettari di vigne presenti sul territorio e produce vini D.O.C. (Nus Rouge, Gamay, Muller, Thurgau, Pinot Noir, Fumin). Allevamento: la “Société d'élevage de Nus” promuove la razza di mucca valdostana (pezzata nera, pezzata rossa e chataigne); conta 59 allevamenti per un totale di 1300 bestie. Produzione di Fontina e di miele. Settore secondario L'artigianato è molto fiorente in tutti i settori della produzione artigianale (intaglio, scultura, vannerie, ferro battuto, scultura della pietra, falegnameria). Settore terziario Turismo e sport: la vallata vive del turismo invernale con l'apertura delle piste da sci, e con lo sci alpinismo; mentre d'estate di escursioni, mete i rifugi Cunéy e Luseney. Associazioni sportive: Sci club Saint Barthelemy, scuola calcio “Nonus lapis”, pallavolo “Nus-Fénis”, tsan, palet, fiolet. L'osservatorio astronomico inaugurato nel 2003, (www.oavda.it) è situato a Lignan (1600 m), luogo strategico per il poco inquinamento luminoso, ed è uno tra gli osservatori più all'avanguardia d'Europa. Santuario e Rifugio di Cunéy