POTERE E POLITICA
Contenuti della lezione: I concetti di potere e politica; lo Stato-nazione I principali attori del sistema politico Movimenti sociali
Parte I: i concetti di potere e politica; lo Stato-nazione
Il potere è la capacità di individui o gruppi di far valere la propria volontà, anche contro le resistenze altrui. Il potere così inteso può essere: economico: esercitato da chi possiede beni materiali o risorse finanziarie; ideologico:esercitato da chi è in grado di influenzare le opinioni altrui (es. intellettuali, predicatori, giornalisti); politico: esercitato da chi detiene gli strumenti della forza fisica (nelle società moderne è lo Stato).
L’autorità è una forma legittima di potere quanti sono soggetti all’autorità acconsentono spontaneamente” a essa. L’autorità conferisce “forma” e stabilità alla potenza. Max Weber (1922), secondo un’impostazione largamente utilizzata sino ad oggi, distingue tre tipi di potere legittimo (autorità): potere tradizionale; il potere è sempre esistito potere razional-legale; l’autorità deriva dalla legittimità delle leggi potere carismatico. Limitato ai leader
Il potere è dunque un relazione sociale asimmetrica; in base ai rapporti di forza presenti nella società tra i soggetti culturali, politici ed economici, si impone un certo ordine sociale e si determinano alcune possibilità di mutamento; chi esercita potere è definito élite o classe dirigente (economica, ideologica, politica): in ogni campo, è sempre una minoranza che si impone e governa la maggioranza
In senso lato, con il termine politica ci si riferisce all’attività decisionale che viene espletata in un qualunque ambito; in senso specifico, la politica ha a che fare con il potere politico (=esercizio o possibilità dell’esercizio della coercizione fisica). In questo senso la politica, che si gioca sempre sul sottile filo consenso\uso della forza, presenta due dimensioni: Politics: regole del gioco politico, relazione amico\nemico. Dinamiche attivate dai partiti o dai gruppi di pressione per ottenere il potere politico. Policy: amministrazione e governo. Leggi attuate dal potere politico per gestire la Cosa Pubblica.
Lo Stato consiste in un apparato politico che esercita su un determinato territorio il monopolio legittimo della forza fisica. Lo Stato-nazione è uno Stato in cui la grande maggioranza della popolazione è composta da cittadini che si considerano parte di una medesima nazione. La maggior parte delle società moderne sono Stati- nazione (forma dominante della politica contemporanea).
Le caratteristiche dello Stato-Nazione: Sovranità: esercizio dell’autorità su un territorio dai confini chiaramente definiti, all’interno dei quali chi la detiene ha il monopolio legittimo della forza fisica; Cittadinanza: la maggior parte degli individui sono cittadini con eguali diritti e doveri, membri a pari titolo della stessa comunità politica. Cittadino: colui che è soggetto alla sovranità di uno Stato. Nazionalismo: insieme di simboli e credenze che danno un senso di appartenenza a una comunità nazionale. Nazionalità: appartenenza ad uno Stato Nazione
Due forme fondamentali di regime (o sistema) politico Democrazia Autoritarismo = governo del popolo - limitazioni o assenza della partecipazione popolare; - precedenza degli interessi dello Stato su quelli del cittadino; diretta rappresentativa - assenza di procedure sancite giuridicamente per l’alternanza di governo. decisioni prese da rappresentanti eletti dai detentori dei diritti politici decisioni prese insieme dai detentori dei diritti politici
Paradosso della democrazia La democrazia si diffonde in tutto il mondo Crescono l’insoddisfazione e l’indifferenza per la democrazia Daniel Bell i governi nazionali sono: - troppo piccoli per affrontare le grandi questioni (concorrenza economica mondiale, distruzione dell’ecosistema terrestre); - troppo grandi per affrontare le piccole questioni (problemi locali).
Parte II: i principali attori del sistema politico
La modernità porta con sè l’idea della reciproca autonomia tra “società politica” e “società civile”; tuttavia, società politica e società civile fanno parte del medesimo sistema e dunque sono interdipendenti; ne consegue che gli ATTORI POLITICI sono strettamente interdipendenti con i soggetti sociali (classi, gruppi economici, ecc.) e, in forme diverse, li “rappresentano” (formalmente o sostanzialmente)
L’attività politica si può esercitare in forme ortodosse eterodosse - rivoluzioni; - partiti politici; - movimenti sociali. - elezioni; - rappresentanza. La rivoluzione consiste nel rovesciamento di un ordine politico attraverso un’azione violenta di massa.
Un PARTITO è un’organizzazione orientata alla conquista del potere politico. Sistema di partitico: insieme di partiti legati tra loro da una relazione logica. dipende da: vicende storiche; cultura politica; tipo di sistema elettorale. Sistema monopartitico: Siatema Bipartitico: Sistema multipartitico:
Sistemi monopartitici. Sono distinti da Sartori in tre tipi: Partito unico. Un solo partito è legale. Cina – Corea del Nord Partito egemonico. Legalmente esistono altri partiti, ma non sono che satelliti di quello principale: sono creati per rappresentare alcune minoranze o interessi. È il caso del Messico e della Polonia comunista. Partito predominante. Esistono vari partiti, ma nei fatti a vincere le elezioni è sempre uno solo di essi. Per essere “predominante”, si assume che questo partito abbia ottenuto la maggioranza assoluta almeno 3 volte consecutive nelle competizioni elettorali. È il caso della Svezia e con l'Italia della Dc ci si è andati molto vicini. Il rischio è una degenerazione autoritaria del partito predominante. Sistemi Bipartitici: Due partiti principali che spingono verso il centro emarginando le posizioni radicali. Gran Bretagna - Usa
I sistemi multipartitici. Sono distinti da Sartori in tre tipi: Pluralismo moderato. I partiti che contano non sono superiori a cinque, e vi sono governi di coalizione. La struttura è bipolare; due coalizioni che competono l'una contro l'altra, tendendo a conquistare il sostegno dell'elettorato moderato di centro. La polarizzazione ideologica è scarsa. Pluralismo polarizzato. I partiti che contano sono superiori a cinque. 1) presenza di partiti antisistema, (partiti comunisti e fascisti); 2) presenza di due opposizioni bilaterali che non potrebbero mai allearsi tra loro; 3) il centro è occupato; 4) il sistema è ideologicamente polarizzato, con due poli (destra- sinistra) caratterizzati da posizioni estreme; I Repubblica Italiana Pluralismo atomizzato o segmentato. I partiti che contano sono nove o più, ma c'è bassa polarizzazione ideologica, alta frammentazione, presenza di coalizioni poco coese e dispersione del potere. È il caso delle giovani democrazie africane e latino- americane, nonché dell'India.
Sistema bipartitico sistema elettorale maggioritario Sistema multipartitico sistema elettorale proporzionale
Un movimento sociale è un’azione collettiva tesa a perseguire un interesse o un obiettivo comune di trasformazione, attraverso iniziative esterne alle istituzioni. I MOVIMENTI SOCIALI Caratteristiche: - A differenze dei partiti sono composti da reticoli debolmente connessi di individui che si sentono parte di uno sforzo collettivo. Elaborano di visioni del mondo e sistemi di valori alternativi rispetto a quelli dominanti Avanzano rivendicazioni mediante un’azione di sfida diretta, rivolta contro autorità politiche, determinati codici culturali o altri gruppi. Adottano forme particolari di comportamento politico, in primis l’utilizzo della protesta come modo di fare pressione politica
Movimenti sociali : si definiscono in base a tipo di conflitto espresso (materialisti versus post- materialisti); identità e progetto (ideologia politica e utopia sociale versus pragmatico); modo di svolgimento dell’azione collettiva o repertori di protesta (logica del numero, del danno, della testimonianza); forme organizzative (verticali versus reticolari).
I movimenti sociali e i contro-movimenti si trasformano in base ad un ciclo: Blumer Stato nascente – Agitatore Fermento sociale - Mobilitazione – Profeta (Diffusione del messaggio, adesione) Consolidamento – Amministratore se i leader del movimento generano un’organizzazione più solida, si ha il Consolidamento, altrimenti si giunge alla Smobilitazione, in cui il movimento sociale ha cattiva amministrazione e dunque non riesce a consolidarsi; calano le adesioni ed aumenta il pericolo di nascita di gruppi minori o terroristici. Istituzionalizzazione – Uomo di Stato (il movimento si fa partito, rete associativa, innerva delle sue innovazioni il tessuto sociale)
I contro-movimenti si oppongono a quelli sorti per provocare un cambiamento (animati spesso dal contro-soggetto del conflitto); adottano il medisimo “stile” complessivo; inizialmente si dispiegano per difendere uno status quo; alcuni si trasformano promuovondo un contro-progetto (rielaborazione ideologico- utopica di una qualche “tradizione”)
Dopo l’ascesa e il consolidamento del movimento operaio (il principale movimento della società industriale) dalla seconda metà del XX secolo i movimenti sociali si sono diffusi in tutto il mondo: - movimenti femministi e per i diritti civili (anni ’60 e ’70); movimenti antinucleare ed ecologico (anni ’80); movimenti per i diritti degli omosessuali (anni ’90); movimenti no global (inizio del XXI secolo). Essi sono definiti nuovi movimenti sociali prodotti della società tardo-moderna che differiscono dalle forme di azione collettiva precedenti per: obiettivi, metodi, orientamenti
L’uso delle tecnologie informatiche da parte dei nuovi movimenti sociali consente di: - costruire reti internazionali diffuse in tutto il mondo; - la coalizzazione dei movimenti sociali di tutto il mondo in reti internazionali; - rispondere immediatamente agli eventi; - accedere a fonti di informazione; - premere su multinazionali, governi e organismi internazionali. Netwars: conflitti internazionali generalizzati, che hanno per oggetto l’informazione e la capacità di richiamare l’attenzione pubblica.