Etica Allora insegnami quale sia mai questa idea in sé, affinchè partendo da essa e servendomi di essa come modello, io possa dire santa quellazione, tra quante tu o un altro facciate, che le somigli; non santa, invece, quella che non le somigli. (Platone, Eutifrone, 6, d-e. Traduzione di M.Casaglia).
Essendo la morale un concetto astratto, esso non determina dei comportamenti specifici ma può concretizzarsi in azioni diversissime a seconda delle situazioni e del contesto culturale in cui ci si ritrova ad agire. Uno stesso comportamento può infatti risultare il più santo in una certa situazione, e allo stesso tempo essere considerato il più turpe in unaltra. Nellambito delle valutazioni delle azioni umane, per definire la santità o la non santità di una di esse ognuno di noi deve e può ispirarsi ad una morale assoluta, ovvero allinsieme di quei principi che si rivolgono al bene della comunità e permettono agli individui di vivere nel miglior modo possibile e nel pieno rispetto delle libertà naturali.
Lassassinio è lazione più turpe che un uomo possa commettere, ma non è in alcun modo condannabile se perpetrato per legittima difesa. La vita, infatti, è degna di essere vissuta e non può essere violata solamente se si vuole viverla. Egualmente la tutela della vita umana può essere considerata un valore assoluto,ma questa diventa sbagliata in alcuni casi. E giusto, per esempio, fare tutto il possibile per mantenere in vita un uomo, ma se questi desidera porre fine alla propria esistenza, sarebbe un atto di assoluta violenza negargli lesercizio della sua volontà.
Allo stesso modo, le azioni umane sono profondamente influenzate dalla cultura dei diversi popoli. Se nei poemi omerici,ad esempio, la massima onoranza funebre era lincinerazione, nellAtene periclea, tale pratica, riabilitata per evitare la diffusione della peste che straziava la città, veniva vista da molti come empia e avversata dal popolo. Entrambi questi comportamenti, seppur opposti, risultano dettati dalla volontà di onorare al meglio il principio della sacralità della morte. Rappresentazione della peste di Atene
Se si proponesse a tutti gli uomini di fare una scelta fra le varie tradizioni e li si invitasse a scegliersi le più belle, ciascuno, dopo opportuna riflessione, preferirebbe quelle del suo paese: tanto a ciascuno sembrano di gran lunga migliori le proprie costumanze. (Erodoto, Storie III, 38) Busto di Erodoto
Il rapporto tra i principi assoluti e la loro applicazione è analogo a quello che intercorre tra le leggi di uno stato e le sentenze dei suoi tribunali. Come alla magistrature spetta il compito di adattare le norme generali ai casi particolari, così è dovere di ogni uomo adottare nelle situazioni che vive i comportamenti che risultano di volta in volta più congrui alla morale assoluta. Allegoria del buon governo, Palazzo pubblico di Siena, Ambrogio Lorenzetti
I principi che costituiscono questa morale sono intrinseci ad ogni essere umano, frutto della ragione e della capacità di discernimento che lo differenziano dagli animali. È grazie a questo innatismo che tutti noi possiamo condannare unanimamente azioni e comportamenti che ci appaiono ripugnanti e ingiustificabili. La nostra stessa umanità respinge, ad esempio, lolocausto degli Ebrei e qualsiasi altro genocidio. Chiunque può rendersi conto dei propri errori e correggerli proprio in virtù della sua natura umana; ad ognuno dunque è lasciata la possibilità di autodeterminarsi nella comprensione della vera essenza delle azioni che compie.
Alla tua domanda, Socrate, non possiamo rispondere fornendoti unidea che faccia da modello per qualsiasi azione determinandone la santità o non santità. Non esiste infatti un comportamento sempre valido a prescindere dalla realtà in cui si inserisce. Vi è invece, un sistema di valori sempre validi che indirizza luomo nelle sue scelte permettendogli di capire in cosa risieda il giusto.
Bibliografia: -Platone, Eutifrone, 6, d-e. Traduzione di M.Casaglia. -Erodoto, Storie, III, 38. Discografia: -Ennio Morricone, Once upon a time in the west, 1968.