Corso sul Matrimonio Lezione 3 Amore e mutuo sostegno Corso sul Matrimonio Lezione 3
I beni del matrimonio Tutti questi, dice Sant’Agostino, sono i beni per i quali le nozze sono buone: La prole: in vista di essa i coniugi sono chiamati a una speciale partecipazione all’amore e al potere di Dio creatore La fede, cioè la vicendevole fedeltà che unisce l’uomo e la donna in una comunità di vita fedele che protegge l’amore reciproco e rende fiduciosa e stabile la comunione interpersonale Il sacramento, che designa l’indissolubilità del vincolo e lo eleva a segno efficace della grazia inserendolo nel mistero dell’unione sponsale di Cristo con la Chiesa
I fini del matrimonio Nella dottrina di San Tommaso si distinguono due fini del matrimonio, uno principale ed uno secondario: La procreazione ed educazione dei figli Il mutuo aiuto o bene dei coniugi La Gaudium et spes riprende questa dottrina, compresa la dipendenza del secondo dal primo, in base alla quale viene anche intesa l’inseparabilità tra il fine unitivo ed il fine procreativo dell’atto coniugale (inoltre nel bene dei coniugi si deve intendere in modo positivo anche il rimedio alla concupiscenza)
Prospettiva personalista “Poiché, secondo il disegno divino, [la famiglia] è costituita quale intima comunità di vita e di amore, [in una prospettiva che giunga alle radici della realtà] i compiti della famiglia sono ultimamente definiti dall’amore. Per questo la famiglia riceve la missione di custodire, rivelare e comunicare l’amore quale riflesso vivo e reale partecipazione dell’amore di Dio per l’umanità [e di Cristo per la Chiesa]” (FC, 17) “In tal senso [sono indicati] quattro compiti generali: La formazione di una comunità di persone Il servizio alla vita La partecipazione allo sviluppo della società La partecipazione alla vita e alla missione della Chiesa” (FC, 17)
Il bene degli sposi La dedizione generosa al bene e alla felicità dell’altro sprigiona le più nobili energie della persona che trova nel dono di sé la sua perfezione, potenziata dalla reciprocità da parte del coniuge La comune opera di costruire quotidianamente la vita familiare in tutti i suoi aspetti, da quelli esterni e materiali a quelli affettivi e di comunione, accresce le qualità dei coniugi, che si cimentano nelle virtù umane e sopranna-turali e si arricchiscono reciprocamente negli aspetti intellettuali e spirituali In tale compito comune spicca la cura ed educazione dei figli, che arreca un gran bene ai figli, ma anche a loro stessi
Moralità dell’atto coniugale “Gli atti coi quali i coniugi si uniscono in casta intimità (intime et caste) sono onorevoli e degni, e, compiuti in modo veramente umano, favoriscono la mutua donazione che essi significano e arricchiscono vicendevolmente in gioiosa gratitudine gli sposi stessi” (GS, 49) “La sessualità […] non è affatto qualcosa di puramente biologico, ma riguarda l’intimo nucleo della persona umana come tale. Essa si realizza in modo veramente umano, solo se è parte integrante dell’amore con cui l’uomo e la donna si impegnano totalmente l’uno verso l’altra fino alla morte. La donazione fisica totale sarebbe menzogna, se non fosse segno e frutto della donazione personale totale” (FC, 11)
Diritto e dovere dell’atto coniugale L’atto coniugale è espressione dell’amore e deve essere motivato dall’amore; ma anche l’amore, in virtù del patto coniugale, da gratuito diventa dovuto e pari-menti lo diventano determinate azioni appartenenti alla convivenza coniugale L’obbligo di rendere il debito coniugale è grave a patto che la richiesta del coniuge sia ragionevole: non lo sarebbe se contraccettiva o in stato di ubriachezza Il fatto che non vi sia il proposito di generare o che non vi si pensi nel momento dell’atto coniugale non impedisce che esso sia conforme al disegno di Dio
La fedeltà coniugale Dopo il matrimonio, l’amore da dono reciproco gratuito diviene anche un preciso obbligo morale di giustizia che richiede la fedeltà verso l’altro coniuge Non è sufficiente l’esclusione dell’adulterio, la fedeltà richiede un impegno costante di crescita e maturazio-ne dell’amore attraverso le giuste manifestazioni di affetto e di attenzione nella vita quotidiana, superando le insidie dell’egoismo
L’aiuto mutuo degli sposi “Dal matrimonio deriva l’obbligo reciproco alla fedeltà, all’assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell’interesse della famiglia e alla coabitazione. Entrambi i coniugi sono tenuti, ciascuno in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale o casalingo, a contribuire ai bisogni della famiglia” (Art.143 del Codice Civile italiano)