HEGEL Valentina Torre 5°LA
CONCEZIONE DELLA STORIA Per HEGEL c’è una stretta connessione tra la filosofia e la storia. Ha una concezione ottimistica della storia: si procede sempre verso la libertà. Egli ritiene che il senso unico del processo storico sia divino. L’intera realtà non è altro che il progetto di Dio che si attua (ciò spiega la sua visione ottimistica). La realtà storica è quindi la realizzazione dell’assoluto che prende coscienza di sé. La storia è un principio assoluto che si identifica con la ragione.
REALTA' DIALETTICA E ASSOLUTO L’assoluto per Hegel è ricostruire il processo di dispiegamento della realtà, attraverso il movimento di opposizione dei suoi diversi aspetti e momenti. L’opposizione è l’essenza, la vita. La realtà è dialettica, perché sa riconoscere la dimensione contraddittoria dal reale e superiore. Supera il dualismo infinito e finito: l’assoluto (infinito) è la sintesi del finito. Reale per Hegel è solo l’intero e non le parti, l’insieme, la totalità, che è infinito, sintesi di tutte le determinazioni finite. È un processo circolare il cui soggetto è l’assoluto, la ragione, Dio.
FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO In essa Hegel tenta di comprendere l’assoluto. Descrive il graduale processo dello spirito di prendere consapevolezza di sé. Si divide in due momenti: Primo momento : COSCIENZA. Secondo momento : AUTOCOSCIENZA.
COSCIENZA Indica la convinzione che l’oggetto che l’io conosce sensibilmente abbia piena e autonoma realtà. La coscienza si divide in : certezza sensibile: aspira a conoscere l’oggetto nell’ immediatezza percezione: coincidenza di particolare e universale Forza e intelletto: fenomeno e mondo ultrasensibile
AUTOCOSCIENZA La certezza che la coscienza ha di se stessa. Il processo dell'autocoscienza non si manifesta solo a livello teoretico, ma soprattutto attraverso esperienze pratiche in cui l'io è in rapporto con gli altri.
DIALETTICA SERVO PADRONE Nel rapporto tra due persone uno dei due avverte il timore di morire, una paura nel profondo, perciò si sottomette e diventa servo del padrone lavorando per lui ed il padrone sfrutta il servo per i suoi bisogni. Il servo impara ad essere autonomo e a governare la natura, il padrone invece diventa dipendente dal servo.
STOICISMO E SCETTICISMO Stoicismo: afferma la libertà come interiorità e quindi indipendenza dalle cose. Scetticismo: negando l’assenso al reale, pretende di pensarsi stabile ma si scopre parte dell’accidentalità, del mutevole, delle cose.
DIALETTICA DELLA RAGIONE Il sistema dell’assoluto è quello dialettico, che coglie le opposizioni e le conduce ad unità. Le opposizioni vengono superate ma non annullate. L’intelletto coglie le singole cose in sé, le unità, la ragione coglie il tutto.
La dialettica della ragione si divide in 3 momenti: Tesi : è costituita da un’affermazione che definisce un oggetto nella sua astratta immediatezza Antitesi : ciò che è escluso dalla sua definizione, che è a lui opposto Sintesi : le differenze presenti nella tesi e nell’antitesi
LA LOGICA È l’indagine della realtà che si articola in 3 momenti : Logica dell’essere: prende in esame i concetti più astratti, primo dei quali è quello di "puro essere indeterminato", che è principio di tutto Logica dell’essenza: prende in esame le radici dell'essere nella loro concretezza, in quanto l'essenza si esprime nell'esistenza. Logica del concetto: prende in esame la realtà come sviluppo vivente in se stessa, come divenire.
FILOSOFIA DELLO SPIRITO Lo spirito, ossia la realtà umana e storica, è l’idea che ritorna in se stessa. Avviene in 3 livelli: SPIRITO SOGGETTIVO SPIRITO OGGETTIVO SPIRITO ASSOLUTO
SPIRITO SOGGETTIVO riflessione anima: oggetto di studio dell’antropologia, l’uomo in rapporto con l’ambiente. sviluppo coscienza: fenomenologia dello spirito la presa coscienza di sé è lo spirito: psicologia.
SPIRITO OGGETTIVO I momenti dello spirito oggettivo sono: il diritto astratto la moralità l’eticità
DIRITTO ASTRATTO Il diritto astratto riguarda la libertà esterna della persona. Questa trova il suo primo compimento nella proprietà privata che diviene tale solo in virtù del reciproco riconoscimento fra le persone, ossia tramite l’istituto giuridico del contratto. L’esistenza del diritto rende possibile l’esistenza del torto. Grazie alla pena vi è una riaffermazione potenziata del diritto nei confronti del torto ed appare quindi come una necessità oggettiva del nostro razionale e giuridico vivere insieme.
MORALITA’ La moralità è la sfera della volontà soggettiva, quale si manifesta nell’azione. L’azione scaturisce da un proponimento: affinché il soggetto riconosca le azioni come sue debbono rispondere a un suo deliberato proposito. Il proponimento, provenendo da un essere pensante, si caratterizza come intenzione, il cui fine è il benessere. Il benessere sollevato all’universalità è il bene in sé. Il bene è ancora un’idea astratta, così come il male: si genera una separazione tra la soggettività e il bene che deve essere realizzato, tra essere e dover essere.
LO STATO Lo Stato rappresenta il culmine dell’eticità. Hegel rifiuta tanto il modello liberale che quello democratico e prospetta uno Stato etico, incarnazione della moralità sociale e del bene comune. Lo Stato non deriva contrattualmente dagli individui, ma ha in sé la propria ragion d’essere. Lo Stato non è tuttavia dispotico, perché è regolato da leggi che deve osservare. La forma è la monarchia costituzionale: il sovrano incarna l’unità dello Stato, le sue deliberazioni danno esistenza alle leggi. Gli stati sono individui assoluti.
SPIRITO ASSOLUTO È la più alta forma del sapere. Arte: simbolica: rappresentazione della forma (architettura) classica: equilibrio tra materia e forma (scultura) romantica: poesia e musica
Religione: Il sentimento, nel sentire, connette l’uomo con l’infinito, cioè Dio. La migliore delle religioni è quella cristiana. Filosofia: Coglie il concetto, è l’idea che coglie se stessa, è il compimento.
FINE