STORIA DELLA CHIESA DI S. ANDREA Per capire l’origine della chiesa e torre di S. Andrea, da un punto di vista grafico vediamo la chiesa di Santa Maria di Ravenna del 1080 ( che ora non c’è più, ne parla Dante ). Così si costruivano le chiese: la torre era un faro, mentre la chiesa era in origine un magazzino che conteneva la pece, il legno, ecc.; così, in origine doveva essere utilizzata anche la torre e il magazzino a S. Andrea. 1080 ravenna Nel 1209 la chiesa era a una sola navata, 20x8 metri, come attesta la mappa del Sabbadino (1549), da cui si vede che la chiesa ha una navata sola, il campanile e la scuola collegata alla chiesa da un ponte, con a fianco il cimitero, dove oggi c’è un palazzo e il ristorante “IL gatto”. 1209-1549 1549 Mappa del Sabbadino
Quando portano i Santi Patroni nella Chiesa di S Quando portano i Santi Patroni nella Chiesa di S. Andrea (nel 1624), la chiesa viene allargata, viene fatto il “transetto”, con i due altari di S.Andrea a dx e l’Addolorata a sx, e le due navate laterali (quindi diventa a tre navate), come ci spiega nel 1640 lo storico Morari. ANTICHE MAPPE dal1640 al 1773 1640-1743 Antica mappa di chioggia
Mappa Della Mula
DAL 1743 AL 1878 Nel 1743 la chiesa viene allargata verso riva per 8,40 metri ed è costruita l’abside. 1815 Riconsacrazione della chiesa. Nel 1855 viene fatto il corridoio dietro la chiesa, con le due sacrestie, e sopra quella nord, nel 1878, sarà costruita la casa del parroco. Poi, verso nord, sarà concesso dal comune un campetto adiacente la chiesa per la sepoltura dei “morti annegati”, come si vede dalla mappa napoleonica. mappa part. 1743-1815
Il Battistero Era l’antico altar maggiore. Si trova appena entrati a sx. Le due cerve vanno alle acque come dice il salmo, i sacramenti sono il fiume, mentre le pecore sono gli apostoli col Cristo. L’antico tabernacolo del 1440 diventa poi parte del battistero (dossale), probabilmente è del Lombardo anche se erroneamente è attribuito al Sansovino. Nel 1814 portano una lapide con l’iscrizione OPUS SANSOVINI, ma pare non essere veritiera.