Raggi cosmici solari ed intrappolati Sorgenti di raggi cosmici nel sistema solare: Particelle solari energetiche. Raggi cosmici anomali. Particelle intrappolate: Fasce di Van Allen. Particelle di albedo.
I Raggi Cosmici
Solar structure Core Radiative zone Convection zone Photosphere Chromosphere Corona
Il Sole L’energia del Sole, originata dalle reazioni di fusione al suo interno, irradia in tutte le direzioni, mantenendo un livello stabile (Sole quieto). La fotosfera, che è la superfice visibile del Sole, ha una temperatura T=6000 ºK, ma la corona sovrastante ha una temperatura T superiore a 106 ºK. \ A queste temperature, parte del gas ionizzato dell’ambiente solare ha una velocità sufficiente per sfuggire alla attrazione gravitazionale del Sole. Vento Solare
Caratteristiche del Vento Solare E’ composto da protoni ed elettroni (anche He e elementi più pesanti), particelle neutre; Il gas è altamente ionizzato; Il flusso trasporta un campo magnetico; A causa della rotazione del Sole, il flusso di particelle viene emesso come da un annaffiatoio da giardino (spirale di Archimede); Ad una distanza di 50-100 AU il Vento Solare finisce improvvisamente in un fronte di “shock”, una complessa linea di confine tra le regioni interplanetarie ed interstellari.
Sole calmo ed attivo Il Vento Solare è una manifestazione di Sole calmo. I Raggi Cosmici Solari (SEP: Particelle Energetiche Solari ) sono invece una manifestazione a vita-breve del Sole attivo, e sono associati ad eventi solari che sviluppano alte energie. I due gruppi di particelle sono distinguibili dalla loro energia: Protoni del Vento Solare: Energia ~ KeV Protoni dei R.C. solari: Energia ~ MeV
Origine degli eventi SEP Solar Flares: sono un rilascio esplosivo di energia sotto forma di radiazione elettromagnetica e di particelle cariche entro una regione relativamente piccola (ma più grande della Terra). Coronal Mass Ejections (CMEs): violenti eruzioni di massa coronale. Spesso, non sempre, associate ad un flare. Le rapide esplosioni producono all’interno del vento solare un’onda d’urto che accelera le particelle.
Evidences for the Solar Flares The existence of the Solar Flares was firmly established only in 1960, by summing up several evidences: Sunspots: observed to have a 27 days period (the Sun rotation), but modulated over intervals of 11 years. Magnetic storms: disturbances in Earth electrical power systems and telecommunications, often accompanied by auroras in polar regions. They were also correlated with the sunspot number.
SUNSPOTS Sunspots are darker zones due to intense magnetic field which inhibits convection and allow plasma cooling Bss=0.3 T Bsun10-4T source of solar flares
Differential rotation: the engine of sunspot formation and of the solar cycle
Eventi di Particelle Solari
Particelle Solari Energetiche Time (day) Particles *100 /(cm2 sr s)
Ciclo Solare L’attività solare è variabile, con un andamento ciclico della durata di circa 11 anni, corrispondenti ad una inversione del campo magnetico solare. Da un minimo di attività durante il quale il campo è dipolare si passa ad un massimo nel quale il campo magnetico è diffuso e irregolare, per tornare al prossimo minimo con campo magnetico di nuovo dipolare, ma invertito. Un ciclo solare completo dura 22 anni circa.
Raggi cosmici anomali I raggi cosmici anomali sono particelle neutre presenti nel mezzo interstellare che vengono ionizzate ed accelerate al Solar Wind Termination Shock. 1) I flussi di nuclei come l’He, C, N, O nell’intervallo energetico fra 1 e 30 MeV/n sono maggiori di quelli galattici. 2) Vi è una forte modulazione sia a breve (27 giorni) che a lungo (22 anni) termine legata all’attività solare.
Eliosfera Three boundaries: Solar wind termination shock (R 160AU) Heliopause Bow shock
Modulazione solare dei raggi cosmici L’attività solare modula il flusso dei raggi cosmici tramite il vento solare ed il campo magnetico ad esso associato. Al massimo solare vi è un abbassamento del flusso di raggi cosmici di origine galattica. L’effetto e’ maggiormente evidente a basse energie (sino ad 1 GeV). E’ possibile vedere che le sonde più lontane dal sole (Voyager e Pioneer) misurano un flusso maggiore di IMP, posto in orbita vicino alla Terra Questo è dovuto al campo magnetico trasportato dal vento solare che devia i R.C. che penetrano nell’eliosfera.
Annual Variation of P spectrum Proton fluxes at TOA Annual Variation of P spectrum Kinetic Energy (GeV)
Comparison of p/p ratio with model Time variation of p/p ratio at solar maximum Observed data by BESS Charge dependent model prediction(Bieber et al.) Charge dependent solar modulation model well follows the suddenly increase of p/p ratio observed by BESS at the solar polarity reversal between 1999 and 2000
Campo MagneticoTerrestre E’ originato da correnti elettriche che scorrono entro il nucleo della Terra. In prima approssimazione è un: Campo dipolare Coordinate: 79°N, 70°W and 79°S, 110°E, invertito rispetto ai Poli geografici, circa 11° inclinato rispetto all’asse terrestre e spostato di 320 km. Il campo cambia negli anni lentamente, producendo un drift secolare dei Poli magnetici.
La Magnetosfera Le regioni esterne del campo magnetico terrestre sono influenzate dal campo magnetico trasportato dal Vento Solare, effetto importante per orbite distanti. Una regione a distanza di 10 RE (dalla parte del Sole) è considerata come il confine della magnetosfera. Il sole comprime un lato della magnetosfera ed allunga quello opposto. Quando i due campi magnetici si incontrano si viene a formare una regione molto complessa.
Magnetosfera Terrestre Sampex, NINA, Mir, ISS Simile all’Eliosfera. Il campo geomagnetico deflette le particelle cariche e scherma la terra dal vento solare e dai raggi cosmici. Può essere utilizzato come un gigantesco spettrometro per identificare la carica e la massa delle particelle entranti. Poli: Ingresso preferenziale per i raggi cosmici galattici e solari. Basse latitudini: raggi cosmici intrappolati (Fasce di Van Allen):
Magnetopausa e Magnetosfera Il Vento Solare è altamente supersonico quando incontra la terra ed il suo campo magnetico, i quali, in prima approssimazione agiscono come un ostacolo sferico rispetto al vento solare. Vi è un Bow Shock alla distanza di circa 14 RE dal centro della terra nella direzione di incidenza del Vento Solare. Ad una distanza di circa 11 RE vi è un confine, chiamato Magnetopausa che può essere considerata la superficie della regione entro la quale il campo magnetico terrestre è dinamicamente dominante. Questa regione interna è la Magnetosfera. Il vento Solare oltrepassa la terra passando fra il bow shock e la magnetopausa.
Distorsione del campo magnetico terrestre La distorsione più significativa alla struttura dipolare del campo magnetico a causa del fluire del Vento Solare si ha con l’allungamento della cavità magnetosferica in una lunga regione cilindrica che ha un raggio di circa 25 RE ad una distanza di circa 60 RE. Questa regione è nota come Magnetotail. Le linee del campo magnetico hanno direzioni opposte sui due lati del piano equatoriale; quelle nella regione Nord puntano verso la Terra, quelle della regione sud puntano in direzione opposta alla Terra. Tra le due regioni vi è un sottile strato di plasma caldo conosciuto come plasma sheet. Poiché il campo magnetico va in direzioni opposte sui due lati del plasma sheet, deve esistere una superficie di separazione fra le due regioni nella quale il campo magnetico ha valore nullo ed è nota come neutral sheet. Inoltre, sempre a causa del cambiamento di segno del campo magnetico attraversando il neutral sheet, si produce una corrente elettrica indotta che scorre nel plasma sheet e, pertanto le particelle possono essere accelerate nelle vicinanze del neutral sheet.
Aurore Boreali Particelle accelerate nella regione della Magnetotail possono scorrere lungo le linee del campo magnetico ad alte latitudini geomagnetiche. Gli elettroni con energia compresa fra 0.5-20 KeV entrano negli strati superiori dell’atmosfera a circa 90-130 Km, possono eccitare gli atomi di ossigeno, che diseccitandosi emettono luce nel verde e nel rosso, caratteristica dell’aurora.
Altri effetti: Aurore e correnti indotte
Other effects... 34 AD – Tiberius 1840-1880 Telegraph (without batteries!) In the Atlantic Cable between Scotland and Newfoundland, voltages up to 2,600 volts were recorded during the March 1940 magnetic storm. A February 9-10, 1958 storm caused severe interruptions of telephone service on Western Union's North Atlantic telegraph cables, and disrupted phone calls carried by the Bell System's coaxial cable link between New Foundland and Scotland. On August 2, 1972, the Bureau of Reclamation power station in Watertown, South Dakota was subjected to large swings in power line voltages up to 25,000 volts. A 230,000-volt transformer at the British Columbia Hydro and Power Authority exploded, and Manitoba Hydro in Canada recorded power drops from 164 to 44 megawatts in a matter of a few minutes, in the power it was supplying to Minnesota. On March 13, 1989 , for 9 hours, large portions of Quebec were plunged into darkness.
...other effects... Satellite failures Oil duct corrosion: On June 4, 1989 a powerful gas pipeline explosion demolished part of the Trans-Siberian Railroad engulfing two passenger trains in flames. Rescue workers at the Ural Mountain site worked frantically to rescue passengers. Of the 1200, all but 500 could be saved. Many of the victims were children bound for holiday camps by the Black Sea. Apparently gas from a leak in the pipe line was ignited by the two passing trains. The gas settled into the valley that the trains were passing through at the time. Rumors of sabotage were wide spread among the local population, but no one suspected the aurora and the invisible corrosive currents it spawned over time.
Equazioni del Campo Magnetico In coordinate sferiche: Br = -2Msinl/r3 B (r, l) = M(1+3sin2l)1/2 /r3 Bl = Mcosl/r3 dove M è il momento di dipolo magnetico e l è la latitudine magnetica. M~ 8.1x1025 Gauss cm3 . Pertanto, B(RE) ~ 0.31 Gauss. Le linee di campo hanno la forma seguente: r = r0 cos2l Il modulo del campo B lungo la linea ha il suo minimum per l=0. Se l=0, r= r0 e questa è la distanza radiale dalla linea di campo sopra l’equatore. Ponendo R=r/RE, in raggi terrestri, l’equazione della linea di campo diviene: R = R0 cos2l
B Intensità del campo magnetico in P. E’ una misura La rappresentazione dipolare è accurata al 30% per distanze 2-3 RE. Una migliore empirica rappresentazione è basata su una espansione multipolare, con coefficienti dipendenti lentamente dal tempo. Per descrivere il campo anche nell’approssimazione non dipolare si utilizzano normalmente le coordinate di McIlwain (B,L). Un punto P nello spazio è definito da: L distanza (in RE) della linea di campo passante per P, misurata sul piano equatoriale. E’ una misura del “ raggio equatoriale”. L è analogo a R0 (campo dipolare); L-shell indica l’insieme dei punti con lo stesso valore di L. B Intensità del campo magnetico in P. E’ una misura di “latitudine”.
Influenza del campo magnetico sul flusso dei raggi cosmici Effetto latitudine Il flusso dei Raggi Cosmici dipende dalla latitudine; è più alto ai Poli che all’Equatore. I Raggi Cosmici sono in massima parte elettricamente carichi. Essi arrivano da tutte le direzioni e vengono deflessi dal campo magnetico. Ogni latitudine ha un valore di soglia (cut-off) della “rigidità magnetica” delle particelle, definita come pc/ze, sotto il quale nessuna particella che arriva in direzione verticale rispetto alla Terra può raggiungere il suolo. Cut-off geomagnetico G = 14.9 Z cos4 () L’ effetto latitudine non dipende dal segno della carica elettrica delle particelle.
Influenza del campo magnetico sul flusso dei raggi cosmici Effetto Est-Ovest Il valore del cut-off dipende dalla direzione di arrivo e dal segno della carica. I Raggi Cosmici positivi che arrivano in direzione non verticale penetrano a più bassa energia se provengono da Ovest, mentre i negativi sono più facilitati se provengono da Est. Poichè vi sono più particelle di bassa energia che di alta energia nei raggi cosmici, l’effetto Est-Ovest predice che, se i raggi cosmici hanno in massima parte carica positiva, un telescopio Geiger che guarda verso Ovest rivela più raggi cosmici di uno che guarda verso Est. Sperimentalmente, nel 1938, è stata osservata un’asimmetria Est-Ovest . I Raggi cosmici hanno in gran parte carica positiva!
Traiettoria delle particelle Consideriamo una particella di carica Z ed impulso p rivelata in un punto X; ripercorriamo all’indietro il percorso della particella verso la sua origine ( carica elettrica che si muove in un campo magnetico statico non omogeneo). Troviamo: a) la traiettoria origina sulla superficie della Terra o nell’atmosfera; b) la traiettoria rimane confinata nel volume RE < r < ; c) la particella nel passato era molto distante dalla Terra. Le traiettorie a) and b) sono considerate come “proibite” perchè non permettono a nessun raggio cosmico primario di raggiungere la Terra da una grande distanza percorrendo una di queste traiettorie. Le altre sono “permesse”. Se noi consideriamo una posizione x ed una direzione fissata n, con buona approssimazione le traiettorie delle particelle cariche con rigidità più grande del cut-off sono permesse, le altre sono proibite. L’effetto del campo geomagnetico (statico) è di rimuovere le particelle dalle traiettorie proibite senza deformare lo spettro. Questo può essere dedotto dal teorema di Liouville con l’assunzione che il campo sia statico.
Particelle Intrappolate Le orbite proibite non furono prese in considerazione, sebbene già conosciute matematicamente, fino alla loro scoperta (Van Allen, Explorer I and II, 1958). I rivelatori di Raggi Cosmici a bordo sembravano bloccarsi ad un’altezza oltre i 2000 km:--> saturazione! Si scopri’ l’esistenza di due fasce di radiazione intorno alla Terra, una interna the (Inner) formata principalmente da protoni, ed una esternathe (Outer) ricca di elettroni. L’intensità della radiazione dipende dalla latitudine magnetica e non da quella geografica.
Particelle Intrappolate - fasce di Van Allen
Inner Radiation Belt Inner Radiation Belt: protoni con Energia fino a centinaia di MeV. Vita media: anni. E’ centrata intorno 1.5 RE. Origine: I Raggi Cosmici di alta energia interagiscono con l’atmosfera residua, producendo neutroni che, essendo neutri, possono penetrare entro lo schermo magnetico della Terra. Decadono poi in elettroni e protoni che rimangono intrappolati. Collisioni con l’atmosfera nei punti specchio e tra le stesse particelle degradano il contenuto delle fasce. Come risultato finale dei vari processi di collisione (scambio di carica, collisioni nucleari), l’ “Inner Radiation Belt” è ricca di protoni più che di elettroni.
Outer Radiation Belt Outer Radiation Belt: elettroni con E di alcuni MeV. Possibili anche protoni di energia fra 1-5 MeV. Vita media: giorni. E’ centrata intorno a 4.5 RE, L>3. Non è ancora ben noto come questa fascia si possa essere formata. Le particelle cariche vengono certeamente dall’esterno della magnetosfera, ed entrano nella magnetosfera esterna tramite le cuspidi dalla parte del sole e subiscono una non chiara accelerazione locale. La diffusione del pitch-angle è la causa della perdita di particelle in questa zona.
Moto delle particelle intrappolate Combinatione di 3 moti periodici: Rotazione circolare intorno alle linee di forza ; Oscillazione lungo la linea di forza intorno al piano equatoriale tra due punti specchio quasi simmetrici. Pitch-angle a0: angolo tra p e B all’ equatore. Condizione per intrappolamento: |sin a0| R0-5/4 (4 R0-3)-1/4 Drift longitudinale. E’ causato dalla disomogeneità del campo e dalle variazioni del giroradio. Le particelle positive si muovono verso Ovest, le negative verso Est.
Meccanismo di intrappolamento L’inversione della rotta verso la Terra della particella ai mirror point non può essere spiegata in approssimazione di campo uniforme. Se B fosse infatti costante, la traiettoria rimarrebbe circolare senza possibilità di abbandonare la posizione. In realtà, all’avvicinarsi della superficie terrestre le linee di forza tendono a convergere . Nel punto A il campo ha una componente parallela ed una ortogonale alla linea di campo centrale di B: la componente ortogonale produce una forza che allontana la particella dal punto speculare facendole invertire la traiettoria.
Condizione dei punti specchio
Moto di drift Una particella intrappolata ha anche un moto di drift intorno alla Terra. Ciò è dovuto a due meccanismi. Il primo consiste nel fatto che la particella si trova in un campo leggermente più debole quando si trova sulla parte della traiettoria circolare più lontana dalla terra e ciò introduce uno spostamento laterale dell’orbita. La seconda causa è la curvatura delle linee di campo, che produce una forza centrifuga alla quale le particelle rispondono con un moto di drift laterale. La combinazione di questi due effetti è chiamata la “ gradient-curvature drift” Il gradient-curvature drift manda gli elettroni verso Est ed i protoni verso Ovest. Nel caso reale di campo non dipolare il percorso di drift è più complesso.
Moto di drift laterale delle particelle
Moto di drift
Anomalia Sud Atlantica Circa 200-300 km dalla costa del Brasile, e su un’area che copre una notevole parte del SudAmerica, la parte delle fasce di Van Allen più prossima alla Terra forma quella che viene chiamata l’ Anomalia Sud Atlantica. Questa è un’area in cui la radiazione è molto elevata ed è dovuta all’offset e al tilt dell’asse geomagnetico rispetto all’asse di rotazione terrestre che, variando la configurazione del campo rispetto a quello dipolare, portano parte delle fasce di radiazione a quote più basse (sotto i 500 km per la parte più interna della fascia dei protoni).
Regioni Polari Raggi Cosmici Galattici Periodi di sole calmo ad alta latitudine
Flussi in Orbita Regioni polari: Media-latitudine: GCRs ACRs SCRs Intrappolate Quasi-intrappolate Albedo
Spettro totale
Particelle di Albedo Le particelle di albedo sono prodotte nell’interazione dei raggi cosmici con l’atmosfera (40 km). Esse vengono deviate verso l’alto dal campo magnetico terrestre ed hanno energie sotto il cut-off. A seconda dell’angolo che la traiettoria fa con le linee di campo si ha: Un solo rimbalzo lungo la linea di forza : albedo Più di un rimbalzo: quasi-intrappolate Intrappolate Hanno flussi all’incirca uguali (Grigorov, 1977). Rispetto alle “vere” intrappolate, le particelle di albedo hanno: il punto origine più in basso (nell’atmosfera o al livello del suolo); tempo di volo più breve (dalla sorgente al luogo di confinamento). energie fino al GeV.
Correlations between earthquakes and PBs TEQ-PB distributions ORR (Orbit Rate Rotation; July 1992 - May 1994) MIR mission 1985-2000 METEOR-3 mission 1985-1986 GAMMA mission 1990-1992 SAMPEX/PET mission 1992-1999 Altitude: 400 km Altitude: 1250 km Altitude: 350km Altitude: 520 740 km Inclination: 51° Inclination: 82° Inclination: 51° Inclination: 82° Ee: 20 200 MeV Ep: 20 200 MeV Ee: 30 MeV Ee: > 50 MeV 4 Ee 15 MeV
ESPERIA Physical Model 3 ULF/ELF WAVES GENERATE PERTURBATIONS IN THE LOWER IONOSPHERE: IONOSPHERIC MOTIONS, JOULE HEATING, PLASMA INSTABILITIES 4 5 ULF/ELF WAVES INTERACT RESONANTLY WITH CHARGED PARTICLES OSCILLATING AT BOUNCING FREQUENCY IN THE INNER RADIATION BELT. PARTICLE PITCH ANGLE CHANGES MIRROR POINTS LOWERING PARTICLE PRECIPITATION 2 ATTENUATION OF THE HIGHER WAVE FREQUENCIES ULF/ELF WAVES REACH EARTH’S SURFACE AND ENTER INTO THE IONOSPHERE. PBs 6 PBs PROPAGATE AROUND THE EARTH ALONG THE L-SHELL (LONGITUDINAL DRIFT) PBs DETECTABILITY AT ANY LONGITUDE 1 EME WAVES GENERATED IN THE FUTURE HYPOCENTRAL VOLUME.
ESPERIA
SCIAMI IN ATMOSFERA
Flusso di raggi cosmici a terra Il flusso di particelle a terra per area orizzontale ammonta a 180 part/(m2s) La maggior parte (75%) di esse è composta da muoni, in quanto protoni ed elettroni sono per lo più assorbiti dall’atmosfera (ad esempio la percentuale di protoni ad 1 GeV/c è pari al 3.5%
UNITA’ DI MISURA Le unità di misura della radiazione sono molteplici a seconda dell'effetto che si intende misurare. Le più usate (attualmente od in passato) sono: BEQUEREL - unità di attività. - SI 1 Bq = 1 disintegrazione /s CURIE 1 Ci = 3.7 1010 disintegrazioni/s 3.7 1010 Bq. E’ approssimativemente la radioattività di 1 g di radio. GRAY - unità di dose assorbita. SI Rappresenta l'energia assorbita per unità di massa. 1 Gy = 1 Joule/kg Rad - dose assorbita. 1 rad = 100 erg/g = 0.01 Gy. Unità di esposizione. E’ la quantità di radiazione x o gamma in un dato punto dello spazio integrata nel tempo espressa in termini di carica ionizzante prodotta in un piccolo volume d'aria. = 1 Coul/kg d'aria (cgs = 1 esu/cm3 ) ROENTGEN - esposizione. 2.1 109 cariche/cm3 = 2.58 10-4 C/kg (STP). E’ la più antica unità di misura di radioattività. Sievert - Unità di dose equivalente 1 Sv = 100 rem (Roentgen equivalent for man = dose in Gy * wr (fattore di merito).
DOSE EQUIVALENTE Dosi uguali di particelle diverse producono effetti molto diversi. Il motivo è legato alla differente quantità di energia trasferita al mezzo attraversato. Maggiore è la carica della particella e maggiore è il danno biologico. Si definisce dunque la Relative Biological Effectiveness - RBE tramite un fattore moltiplicativo che dipende dalla radiazione (fattore di merito). L'effetto biologico dell'organo irradiato è descritto dalla dose equivalente Ht, ottenuta moltiplicando i fattori di merito wr per le dosi assorbite Dr: Ht=wrDr
DOSE EFFETTIVA Ogni organo subisce in maniera diversa l’effetto della radiazione Si definisce dunque un fattore di merito del tessuto wt La somma dei wt è pari ad uno. In tal modo, per una esposizione uniforme su tutto il corpo, la dose effettiva ed equivalente sono uguali.
Gli effetti cellulari possono essere classificati in: EFFETTI BIOLOGICI Gli effetti cellulari possono essere classificati in: Morte della cellula Alterazione della cellula con insorgenza di malattie Alterazione della cellula e sua successiva trasmissione a generazione successive (anche evoluzione).
EFFETTI DETERMINISTICI E STOCASTICI Dal punto di vista dell’organismo i danni da radiazione possono essere divisi in due categorie: Effetti deterministici. Si hanno in presenza di alte dosi ricevute (>1Gy in alcune ore). Le cellule perdono la capacità di riprodursi. I primi effetti sono riscontrabili nel sangue (e.g. nei globuli bianchi) per cui la morte può insorgere per danno diretto da radiazione o per infezioni causate dalla distruzione del sistema immunitario. Al di sopra delle dosi di soglia vi è una probabilità molto elevata di contrarre gli effetti descritti in tabella.
EFFETTI DETERMINISTICI E STOCASTICI (2) Effetti stocastici. Sono legati a basse dosi assorbite (<0.2Gy). E’ difficile ottenere dati isolati da altri effetti (fumo, agenti chimici, ecc.) NON presentano una soglia. Ossia non vi è un valore minimo sotto cui questi effetti non sono osservati. NON dipendono dalla dose assorbita in un intervallo di tempo ma dalla dose totale accumulata. Ciò si traduce in termini di probabilità di contrarre tumori a seconda della radiazione assorbita ed in termini di abbassamento della vita media.
LIMITI CERN: 15mSv/anno USA: 50mSv/anno (a seconda dei lab.) Dose mortale: in assenza di trattamento 50% di mortalità in 30 giorni 2.5-3.0Gy misurati sulla linea longitudinale centrale del corpo. Prevenzione Attenzione
DOSI AMBIENTALI TIPICHE Altre cause: EPA (Environmental Protection Agency) raggi cosmici: 0.26 mSv/anno (lezione = 84 nSv) Pacemaker: 1mSv/anno EPA bagagli: 0.02 micro3Sv Lampade da campeggio: 0.03 micro Sv Edificio di pietra o cemento: 0.07m Sv/anno TV 0.01mSv/anno Computer 0.001 mSv/anno (?) 50 km da centrale a carbone: 0.3 mSv/anno 50 km da centrale nucleare (!) : 0.09microSv/anno
Dosi a bordo di aerei
Livello di radiazione a bordo di aerei Route (geomagnetic cutoff) Height Duration 1000-6000 1year Occupational 70 645 Amsterdam- Vancouver 51 605 Stockholm-Tokyo 10 180 Dublin-Rome 4.5 95 Dublin-Paris Dose (Sv) Duration (min) Route
Outside the Magnetosphere?
10Sv 1Sv 0.1Sv