placca a compressione dinamica l’impianto di chiodi endomidollari

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Transcript della presentazione:

placca a compressione dinamica l’impianto di chiodi endomidollari L’efficacia degli interventi chirurgici per la riduzione della frattura di omero negli adulti: placca a compressione dinamica vs l’impianto di chiodi endomidollari Ventura M, Asta F, Pinnarelli L, Davoli M, Fusco D

Introduzione La maggior parte delle fratture diafisarie dell’omero negli adulti viene trattata incruentemente La fissazione chirurgica primaria (fissazione chirurgica di una frattura acuta o fissazione precoce dopo fallimento del trattamento conservativo), può essere necessaria in caso di fratture esposte, bilaterali, per pazienti politraumatizzati, ecc. Opzioni: placche a compressione dinamica impianto di chiodi endomidollari Non è ancora chiaro quale dei due metodi sia più efficace.

Obiettivo Confrontare l’efficacia delle due tecniche chirurgiche di riduzione della frattura diafisaria dell’omero Definire indicatori di esito attraverso i SIS per condurre studi di efficacia degli interventi chirurgici di riduzione della frattura di omero

Systematic Review (Kurup H, Hossain M, Andrew JG) “Dynamic compression plating versus locked intramedullary nailing for humeral shaft fractures in adults” 5 trials randomizzati 260 pazienti sottoposti a intervento chirurgico per frattura acuta o per fallimento del trattamento conservativo 14 OUTCOME

Risultati Outcome: unione della frattura

Risultati Outcome: compromissione della spalla

Risultati Outcome: necessità di rimuovere materiale metallico

Risultati Non ci sono differenze statisticamente significative tra le due tecniche in termini di : operating time perdita di sangue durante l'intervento chirurgico lesioni iatrogene del nervo radiale possibilità di riprendere l’attività entro 6 mesi ASES score

Conclusioni I risultati mostrano che l’impianto di chiodi endomidollari è associato ad un incremento del rischio di lesioni della spalla con il conseguente peggioramento della mobilità articolare e la necessità di rimozione del materiale metallico. Non ci sono sufficienti evidenze per determinare l’esistenza di ulteriori importanti differenze, in termini di outcome funzionali, tra i due tipi di intervento

POTENZIALI SVILUPPI Sviluppo di indicatori di esito basati sui Sistemi Informativi Sanitari

I Sistemi Informativi Sanitari In Italia, la disponibilità di dati registrati di routine nei SIS consente di effettuare un’analisi per tutte le strutture ospedaliere italiane per confrontare gli esiti del trattamento chirurgico per le fratture diafisarie dell’omero. Il Sistema Informativo Ospedaliero (SIO) raccoglie informazioni sugli episodi di ricovero in acuzie e post-acuzie registrati negli istituti pubblici e privati. Per ogni paziente: dati demografici informazioni inerenti il ricovero e l’intervento chirurgico (codici ICD9-CM) tipologia dell’istituto di ricovero/intervento.

Ad esempio… Indicatori di esito: “REINTERVENTO” Indicatori di processo: “DEGENZA PRE/POST OPERATORIA” Da SIO, il record linkage all’interno dello stesso archivio permette di: - individuare i casi incidenti di una patologia (non c’è evidenza di interventi per frattura di omero precedenti l’episodio in studio); - caratterizzare i pazienti inclusi nella coorte, in funzione della loro gravità “a priori” (ricerca di comorbidità, sia nel ricovero in studio, sia in ricoveri precedenti); - individuare l’occorrenza di riammissioni del paziente per ulteriori interventi chirurgici per frattura di omero in un dato intervallo di tempo dal ricovero in esame.

Ad esempio… Selezionando dalle SDO 2010 (1/1-31/12), tutti i ricoveri con diagnosi di frattura del corpo dell’omero (ICD9-CM 812.21 o 812.31) e intervento di riduzione cruenta con fissazione interna (ICD9-CM 79.31) 3665 ricoveri

Confondimento negli studi osservazionali In uno studio osservazione mirato alla valutazione di efficacia di una procedura chirurgica ortopedica si deve tener conto di quei fattori che modificano l’associazione tra esposizione ed esito I metodi di risk adjustment permettono di studiare le differenze tra trattamenti, “al netto” del possibile effetto confondente della disomogenea distribuzione delle caratteristiche dei pazienti.

Conclusioni Molte potenzialità dei SIS per lo sviluppo di indicatori di esito utilizzabili per valutare l’efficacia degli interventi chirurgici di riduzione di fratture diafisarie dell’omero Necessità di definire protocolli ad hoc di analisi e selezione di coorti specifiche di ricoveri