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DIVISIONE UNIVERSITARIA DI UROLOGIA II (Dir.: Prof. Dario Fontana)

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Presentazione sul tema: "DIVISIONE UNIVERSITARIA DI UROLOGIA II (Dir.: Prof. Dario Fontana)"— Transcript della presentazione:

1 DIVISIONE UNIVERSITARIA DI UROLOGIA II (Dir.: Prof. Dario Fontana)
Università degli Studi di Torino Dipartimento di Discipline Medico-Chirurgiche DIVISIONE UNIVERSITARIA DI UROLOGIA II (Dir.: Prof. Dario Fontana) Ospedale Molinette - Torino

2 SINDROME DI VON HIPPEL-LINDAU
CARCINOMA DEL RENE Paolo Destefanis

3 FORME EREDITARIE DI CARCINOMA DEL RENE
Verine J, Eur Urol 2010

4 Verine J, Eur Urol 2010

5 CARATTERISTICHE DEL RCC
NELLA SINDROME DI VHL Età media alla diagnosi precoce (~ 40 anni) Istologia convenzionale (cellule chiare) Bilaterale e multifocale Presenza di cisti e di carcinomi cistici Rischio di mts (25%) per lesioni > 3 cm Significativo di rischio di morte (70%)

6 RISCHIO DI RCC NEI VARI “TIPI” DI VHL
Emangioblastomi SNC e retinici RCC Tipo 1 Tipo 2 Emangioblastomi Feocromocitoma (RCC) A B C Emangioblastomi Feocromocitoma RCC Feocromocitoma Maher ER, 2011

7 TERAPIA Chirurgia conservativa (nephron sparing) Terapie mini-invasive
Nefrectomia radicale o palliativa Crioterapia Termoablazione con RF Tradizionalmente le lesioni vengono poste in follow-up fino a che raggiungono la dimensione di 3 cm

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9 TERAPIA MEDICA? Recente introduzione nella pratica clinica degli inibitori delle tirosina-chinasi Descrizione di un solo caso di VHL con RCC metastatico, trattato con Sunitinib (19 mesi di sopravvivenza libera da malattia) Tsimafeyeu I, 2010 Maher ER, 2011

10 SCREENING / FOLLOW-UP A partire dai 16 anni
Esame d'immagine almeno ogni 12 mesi Preferenzialmente RM o ecografia Migliore accuratezza diagnostica per la TC

11 ESPERIENZA DEL CENTRO MULTIDISCIPLINARE DI ASSISTENZA AI PAZIENTI AFFETTI DA SINDROME DI VHL DELL'OSPEDALE MOLINETTE

12 CASISTICA 22 pazienti 12 pz (57%) con almeno un RCC prima o durante il follow-up Quando possibile, proposta termoablazione con radiofrequenze < 4 cm Accessibili Anche lesioni cistiche

13 Sorgente di energia elettromagnetica
Infissione di elettrodi Sviluppo di calore Coagulazione del tessuto Tutti i trattamenti sono stati effettuati dallo stesso radiologo interventista (Prof. A. Veltri - Istituto di Radiologia – Dir. Prof. Gandini)

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15 RISULTATI 13 lesioni renali in 8 pazienti 8 termoablazioni percutanee
con RF 1 termoablazione laparoscopica 1 nefrectomia parziale 3 nefrectomie radicali Follow up = 32,7 (5-76)m Diametro = 2,57 (1,5-3,5) cm Non complicanze In tutte le lesioni trattate con RF si è osservata una risposta completa e in nessuno si è registrato un peggioramento della funzione renale

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20 CONCLUSIONI Il carcinoma del rene si presenta in età più giovane rispetto a quanto accade per il carcinoma renale sporadico ed ha localizzazioni multiple e bilaterali I soggetti affetti da VHL hanno un elevato rischio di morire a causa del carcinoma del rene e di perdere la loro funzione renale (dialisi) a causa di trattamenti troppo aggressivi

21 CONCLUSIONI Occorre offrire a questi soggetti uno screening e un follow-up accurato che consenta di individuare le lesioni renali e permettere un trattamento meno invasivo possibile Nella nostra esperienza il trattamento con radiofrequenza si è dimostrato sicuro ed efficace


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