Un valore per crescere: la fede religiosa Accettare la religione dei genitori? Credere è fidarsi di una persona Qualche risposta ai primi dubbi A cura di Marco S. e Cecilia D.
Accettare la religione dei genitori? Dubbi a non finire: su Dio, l’aldilà, la Bibbia, la confessione, i preti, i miracoli…. Numerosi sono gli interrogativi presenti nella testa degli adolescenti, un gruppo di terza media si chiese se era proprio vero ciò che gli era stato insegnato fin da bambini sulla religione, da piccoli ci credevano ma ora vogliono ragionarci. Questi ragazzi fecero delle domande alla propria insegnante di religione: “Se fossi nato altrove ora sarei di sicuro un buddista o un mussulmano. Sono nato in Italia mi ritrovo cristiano e questo significa che sono cristiano solo per caso…”. “Io non vado più in chiesa dall’anno scorso, mi annoiavo, facevo finta di fare il bambino cristiano come mi volevano in famiglia e in parrocchia; ma adesso credo a modo mio, non sono sicuro di fare bene”.
Qualche risposta ai primi dubbi All’insegnante non bastò tutta l’ora per rispondere a tutte quelle domande ma riassunse le cose più importanti: A. È normale che, crescendo, i ragazzi cominciano ad avere qualche dubbio di fede; B. Il dubbio può portare a due risultati differenti: Può portare qualcuno ad abbandonare la fede e altri a maturare; C. L’educazione religiosa ricevuta da bambini non è un imposizione dei genitori ma, un dono gratuito come lo sono, ad esempio, il cibo o la casa dove viviamo; D. La fede religiosa ricevuta per tradizione familiare deve diventare però una fede vissuta per convinzione personale; per questo esistono i sacramenti dell’iniziazione cristiana; E. Per avviare a una fede cristiana convinta, occorrono alcune condizioni: partecipare alla messa in Chiesa, leggere, meditare e vivere la Bibbia; F. Ciò che fanno i cristiani per diventare credenti adulti lo fanno in varie forme, come anche i credenti delle altre religioni perché la natura dell’uomo è simile, è l’esperienza degli uomini quando cercano una via per avvicinarsi a Dio.
Credere è fidarsi di una persona Avere una fede religiosa, credere in Dio, è un valore che fa crescere. Le persone che vivono correttamente la loro fede non restano immature, ma trovano un senso per vivere. Questo è vero per tutte le grandi religioni ed è vero per il cristianesimo. Credere significa dare la propria fiducia a qualcuno e quindi credere in Dio significa fidarsi di lui. Tanti personaggi della Bibbia hanno sperimentato che è davvero così: - Abramo credendo per primo a Dio divenne il padre di molti popoli. - Mosè credette alle rivelazioni del Sinai e divenne il condottiero del popolo eletto verso la terra promessa. - I profeti credettero al Signore e divennero i maestri del popolo umiliato nell’esilio e sbandato. - Maria di Nazaret credette alle parole dell’angelo Gabriele e divenne madre di Gesù - I discepoli di Gesù credettero al maestro e divennero i fondatori del nuovo popolo di Dio.