Prof. ANTONELLO MARIENI

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Transcript della presentazione:

Prof. ANTONELLO MARIENI LEZIONE FRONTALE Le INVENZIONI CLASSI SECONDE

La Macchina a Vapore E’ un motore che funziona con un getto di vapore ad alta pressione che viene prodotto in un’apposita caldaia. E’ un motore alternativo, con uno stantuffo spinto avanti e indietro dal getto di vapore che fa girare la ruota motrice. Dentro al cilindro entra il vapore, che spinge avanti e indietro il pistone. La macchina a vapore è nata con la rivoluzione industriale ed è stato il motore principale del 1800. Fu usata maggiormente nelle fabbriche per azionare le macchine operatrici, nelle locomotive ferroviarie per azionare le ruote, nelle navi per muovere le eliche e infine nelle centrali termo-elettriche per azionare i generatori di corrente.

la Pila Elettrica Il primo generatore di corrente è stato realizzato da Alessandro Volta nel 1801. Se prendiamo una lastrina di rame e una di zinco e tra le due mettiamo un feltro imbevuto di acido solforico e le colleghiamo con un filo metallico, le cose cambiano: nel filo si verifica un trasferimento regolare di cariche elettriche e quindi una corrente. Infatti l’acqua acidulata attacca i due metalli e si sviluppano delle reazioni chimiche che liberano energia aumentando il potenziale e 1.8 V. La pila di Volt venne realizzata mettendo uno sopra l’altro dei cerchietti di rame e zinco separati da un feltro imbevuto d’acqua acidulata.

La lampadina Durante il periodo della seconda rivoluzione industriale, contemporaneamente all'invenzione dell'energia elettrica, Thomas Edison inventò la lampadina elettrica utilizzata come fonte di illuminazione. Questa fu senza dubbio una invenzione molto importante che rivoluzionò molte coseLa lampada di Edison, la prima lampadina elettrica, si diffuse rapidamente sia negli Stati Uniti sia in Europa.

La Fotografia Il termine fotografia si riferisce sia alla tecnica che permette di creare immagini per effetto della luce, sia ad una un'immagine ottenuta con tale tecnica, sia più generalmente ad una forma d'arte che utilizza questa tecnica. La storia della fotografia descrive le vicende che portarono alla realizzazione di uno strumento capace di registrare il mondo circostante grazie all'effetto della luce. Utilizzando le scoperte e gli studi iniziati già nell'antica Grecia, la fotografia si concretizzò agli inizi dell''800 e si sviluppò arrivando alla riproduzione del colore e all'utilizzo di supporti digitali, imponendosi inoltre come mezzo artistico capace di supportare e affiancare le altre arti visuali.

il Il cinema cinema, nella sua storia, ha attraversato diverse fasi e periodi, che l'hanno portato dai primi rudimentali "esperimenti" dei fratelli Lumière ai moderni film, ricchi di computer grafica ed effetti speciali. I primi film proiettati con il sistema del cinematografo erano poco più che dimostrazioni, scene di vita quotidiana filmate e proiettate per meravigliare il pubblico attonito. Ricordiamo la famosa proiezione di un treno in corsa che sembrava venire nella direzione degli spettatori: si dice che alla prima visione il pubblico scappò dalla sala nel timore che il treno bucasse lo schermo. Tuttavia le enormi potenzialità del mezzo come intrattenimento di massa non tardarono ad essere meglio sfruttate: i primi a intuire le sue reali capacità furono Georges Méliès in Francia.

La bicicletta Fin dal 1990 la ICHC si riunisce ogni anno in un paese differente con lo scopo di offrire un spazio per condividere idee e risultati di ricerche scientifiche sulla storia della bicicletta e del ciclismo. La ICHC ha permesso di riconciliare molte delle idee riguardanti la storia della bicicletta, che erano state per la maggior parte sbagliate ed influenzate da nazionalismi, smontando così alcuni miti sviluppatisi intorno alla sua nascita. La ICHC non fa più distinzione tra una prima "vera" bicicletta a pedali e qualsiasi suo precursore, come sua nascita infatti considera l'applicazione del principio del veicolo a due ruote che richiede il mantenimento dell'equilibrio ed è la base del ciclismo. Quando nacquero i velocipedi a pedali già erano trascorsi cinquanta anni di storia di veicoli a due ruote. Il termine “bicicletta” nacque in Francia verso la fine degli anni 1860 e rimpiazzò il termine "velocipede" dal modello della High Bicycle in poi.

Il ciclomotore ciclomotori, secondo il codice della strada italiano, sono le categorie di veicoli aventi motore con cilindrata fino a 50cc e velocità massima di 45Km/h. La maggior parte sono dotati di motori a 2 tempi, ma le recenti normative anti inquinamento stanno velocizzando la diffusione dei motori a 4 tempi. In Italia si possono guidare al compimento di 14 anni e solo dopo aver conseguito il Certificato alla guida dei Ciclomotori. Sono suddivisi in varie categorie: Scooter: categoria di motoveicoli spesso piuttosto piccoli, maneggevoli e comodi, con 1 o 2 posti a sedere. Molto spesso non hanno le marce ma un dispositivo denominato variatore, che modifica il rapporto di trasmissione in base alla velocità. Moto: motoveicoli sportivi, dall'aspetto di una vera moto, anche se più piccola. I posti a sedere sono 1 o 2, molto spesso hanno le marce ma non il vano sottosella. Tra loro si suddividono ulteriormente in "enduro", "motocross", "motard", "sportive da strada" ecc. Tricicli a motore: sono veicoli a tre ruote generalmente adibiti al trasporto di merci, aventi una cabina anteriore e un pianale di carico posteriore. Quadricili a motore: hanno la forma di un'automobile in miniatura, sono solitamente a 2 posti. Offrono maggiore sicurezza e comfort dei precedenti ma sono anche ingombranti e costosi.

L’ automobile Il 22 agosto del 1882 il prof. Co. Enrico Bernardi brevettò il suo motore a scoppio alimentato a benzina, un piccolo monocilindrico di 130 cc e con potenza di una frazione di cavallo/vapore, adatto a far funzionare piccole macchine utensili. Lui lo sperimentò a lungo prima di brevettarlo sulla macchina da cucire della moglie. E’ il primo motore a benzina del mondo. Daimler brevetterà il suo nell’ottobre, Benz nel dicembre dello stesso anno.

L' aereo L’ interesse dei fratelli Wright per il volo ebbe inizio in gioventù. Incoraggiati dal successo del loro piccolo aquilone, nel 1900 e 1901 i due fratelli costruirono e pilotarono due alianti a grandezza intera. Oltre alla questione della manovra, dovettero sviluppare un efficiente profilo aerodinamico e risolvere fondamentali problemi di progetto strutturale. Come l'aquilone, anche questi alianti erano biplani. Per controllare la salita e la discesa essi avevano degli equilibratori montati orizzontalmente; nessuno dei due aveva la deriva.