La diversificazione come strategia d’impresa. Il caso Fiat Group

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La diversificazione come strategia d’impresa. Il caso Fiat Group Università degli studi di Firenze Facoltà di Economia Tesi di laurea in Economia e gestione delle imprese II La diversificazione come strategia d’impresa. Il caso Fiat Group Relatore: Chiar.mo Prof. Andrea Paci Tesi di laurea di: Jonathan Pucci

La Corporate strategy, strategia di business aziendale L’evoluzione degli studi di strategia: dalle radici alle teorie moderne La Corporate strategy: definizione Le opzioni strategiche: un modello di riferimento Nel corso del tempo gli studi di strategia si sono sviluppati dando vita a quattro diverse scuole di pensiero: La scuola prescrittiva; La scuola descrittiva; La “Configuration School”; Il “Capabilities approach”. “La corporate strategy è la via lungo la quale un’azienda cerca di creare valore attraverso la configurazione e il coordinamento delle sue attività multimercato (multimarket activities)”.

Concetto di diversificazione La diversificazione come strategia d’impresa La scelta dei Business e le modalità di espansione I motivi della diversificazione Concetto di diversificazione “Un’impresa diversifica le sue attività produttive ogniqualvolta, senza abbandonare le vecchie linee di prodotto, inizia la produzione di nuovi prodotti … che implicano, quindi, qualche differenza rilevante nei programmi di produzione o di distribuzione” Si possono identificare quattro diverse configurazioni di espansione diversificata: diversificazione orizzontale; diversificazione concentrica; diversificazione conglomerata; diversificazione verticale. Le motivazioni che possono spingere un’impresa a diversificare sono per lo più di natura offensiva e si possono ricondurre a quattro diverse prospettive: Power market view Risk view Agency view Resource based view Anche se in nessun caso è possibile avere garanzia di successo, una strategia di diversificazione può essere attivata in diversi modi: Fusioni ed Acquisizioni Sviluppo interno Alleanze

La Fiat oggi: La Corporate Governance e il portafoglio di Business Il caso Fiat Group L’evoluzione della strategia di diversificazione all’interno del Gruppo La Fiat oggi: La Corporate Governance e il portafoglio di Business Negli anni ’50 alcuni dubbi sull’eccessiva espansione e complessità del portafoglio iniziavano a nascere; infatti, analizzando il bilancio del 1950, si scopre che Fiat all’epoca aveva un fatturato di circa 150 miliardi verso terzi. Si può stimare che questo fatturato sia composto più o meno in questo modo: le produzioni veicolistiche concentrano circa l’80-85%; le produzioni di grandi motori diesel per propulsione navale e impianti fissi contribuiscono probabilmente con un po’ meno del 10%; le produzioni di materiale ferrotranviario rappresentano circa il 5% così come le produzioni aereonautiche. Al di là delle cifre, è evidente che il vasto e complicato “sistema Fiat” ruota fondamentalmente attorno al perno del suo core business, quello di fabbricare “gli automobili”, come si diceva una volta. La diversificazione è certamente importante, ma la sua dimensione relativa rispetto al core business è ancora limitata. . Fin quasi dagli albori della sua storia, FIAT è stata caratterizzata da una diversificazione delle attività al suo interno, poiché i dirigenti dell’azienda, nata per la produzione di automobili, sono sempre stati dell’idea che questo era un mercato di ricchi “hobbisti” che si sarebbero potuti stufare ben presto di questo giocattolo. Inoltre si trattava, già allora, di un mercato affollato di concorrenti, con poche barriere all’ingresso; nella sola Torino, nel 1906, si contavano alcune decine di aziende automobilistiche. Fiat svolge le sue attività industriali e di servizi finanziari attraverso società localizzate in 50 paesi.