CCM–FORMEZ : Attivita fisica Censimento degli Interventi nelle Regioni Partner punti di forza e criticità Patrizia Beltrami Assessorato Politiche per la salute Regione Emilia-Romagna Modulo formativo sul Modello di Pianificazione Ottobre 2009
Obiettivi Trarre spunti di riflessione in merito alla realtà esistente nei contesti regionali coinvolti nel progetto CCM- Attività fisica Valutarne punti di forza e criticità Sostenere la diffusione di una maggiore cultura nella pianificazione e realizzazione degli interventi sul territorio nazionale
Premessa metodologica La sintesi che viene presentata è il risultato: dei documenti prodotti dai componenti del Gruppo di Pilotaggio Referenti delle Regioni Partner del Progetto (Emilia-Romagna, Marche,Piemonte,Toscana, Puglia, Veneto) secondo una traccia condivisa, per facilitarne una lettura più omogenea e trasversale Si è tenuto conto in questa fase solo dei progetti censiti in quanto non tutte le regioni hanno completato la mappatura
Items rilevati Contesto territoriale di riferimento Carattere interfattoriale Setting di intervento Destinatari Metodologia di progettazione Obiettivi Strumenti di Valutazione
Progetti inseriti nella Banca FORMEZ relativi alla PROMOZIONE DELLATTIVITA FISICA A tuttoggi sono stati inseriti 98 progetti, così articolati Emilia-Romagna 32/66 Marche 8; sono stati rilevati altri 6 progetti non censiti Piemonte 12/16 Toscana 14/16 Puglia 2 ;è in corso una più ampia mappatura di progetti (46 - dato non definitivo) a tuttoggi non inseriti nella banca dati Veneto 30/42 Tutte le regioni partner, seppur in maniera diversificata, hanno evidenziato una sottostima dei progetti inseriti nella Banca Dati
Contesto Territoriale valenza Nazionale (es. Diamoci una Mossa-Nuovi stili di vita attivi per bambini e famiglie; Ridiamoci una mossa …..UISP – Unione italiana Sport per tutti; Pronti, partenza, gnamm – Cittadinanza attiva onlus………) Valenza Inter-regionale (es. Counseling sul fumo e lattività fisica rivolto alle fumatrici che afferiscono ai centri di screening – CSPO); Regionale (Es. Fattorie aperte e fattorie didattiche; progetti a valenza regionale promossi dallASL 20 di Verona per lintera regione Veneto) Provinciale/Locale (Aziendale /Distrettuale/Comunale) DISCRETA DIFFORMITA TRA LE REGIONI frutto delle diverse modalità carattere organizzativo nella realizzazione di alleanze o di reti a livello territoriale
Capillarità Territoriale Dallanalisi delle schede di sintesi pervenute risulta che: (salvo per la Regione Marche e Veneto) Ciascuna regione ha province non rappresentate nella mappatura attuale Vi è necessità di completare il censimento a livello regionale
Interfattorialità Dei 98 progetti censiti a tuttoggi 68 pari al 69,3% hanno carattere interfattoriale prevalente con larea tematica alimentazione Scarsamente rappresentati, nel complesso, gli approcci a carattere trasversale ai quattro fattori di rischio previsti dal Programma Guadagnare Salute
Progetti Premiati Tematica attività fisica Progetti intersettoriali di Comunità per la promozione di una sana alimentazione e di una regolare attività fisica a partire dallinfanzia Programma di interventi per la prevenzione dellobesità infantile e Il gusto di stare insieme Magia (Movimento alimentazione Gioco Iniziativa amicizia) e Proteggiamo la salute Salute e Benessere e Pedibus BMI e sviluppo motorio: intervento multilaterale su bambini obesi Alimentazione/attività fisica
Enti Proponenti Dei 98 progetti censiti Proposti dalle ASL/Regioni (67) Proposti da Associazioni (17) Proposti da Enti Locali (11) Proposti dalla Scuola (3) Prevale la tendenza ad un approccio interistitizionale citato da tutte le regioni partner.
Setting Prevalenti I progetti intersettoriali ed interistituzionali hanno setting molteplici i prevalenti sono: Il mondo della scuola (studenti, insegnanti e famiglie) Il mondo dello sport e del tempo libero Il mondo del lavoro (operatori sanitari, altri lavoratori) Approccio di prevenzione primaria (promozione di stili di vita individuali) I soggetti o i gruppi a rischio o francamente malati Approccio di prevenzione secondaria o terziaria Meno capillarmente rappresentato lapproccio di empowerment di comunità e ai setting ambientali
Mercato del Lavoro Sistema Educativo Posizione Socioeconomica Genere Etnicità Sessualità Ambiente Comporta- mento -Stili di vita Assistenza Sociale e Sanitaria SALUTE E BENES- SERE DETERMINANTI DISTALI (STRUTTURA SOCIALE) POSIZIONE SOCIALE DELLINDIVIDUO DETERMINANTI PROSSIMALI ESITI DI SALUTE Coesione Sociale Welfare Mobilità
… E necessario un approccio ampio poiché molti di questi fattori sono interrelati. Può essere inefficace concentrarsi in un unico punto della catena se non vengono adottate azioni complementari in grado di influenzare fattori collegati, appartenenti a unaltra area di interesse. Le strategie devono essere a monte (upstream) e a valle (downstream). … Rapporto Acheson Independent Inquiry into Inequalities in Health (Acheson Inquiry) HMSO, 1997
… Noi quindi raccomandiamo entrambe le strategie, sia a monte (sui determinanti distali) quelle che hanno un maggiore impatto sulle disuguaglianze nella salute (come la distribuzione del reddito, leducazione, la sicurezza, la casa, lambiente di lavoro, loccupazione, le reti sociali, i trasporti e linquinamento), che a valle (sui determinanti prossimali) quelle che hanno uninfluenza più ristretta come gli interventi sugli stili di vita. Rapporto Acheson Independent Inquiry into Inequalities in Health (Acheson Inquiry) HMSO, 1997
Destinatari prevalenti La griglia di rilevamento non esplicita chiaramente i destinatari intermedi e quelli finali dei progetti censiti. Il target prevalente risente del setting La popolazione scolastica: target prevalente (tutte le età sono rappresentate, in primis la prima infanzia, così come sempre più frequentemente la famiglia e gli insegnanti) la popolazione anziana, i gruppi a rischio o francamente patologici, il mondo del lavoro: meno rappresentati o comunque si rileva un diverso investimento a livello territoriale gli amministratori locali sono più frequentemente coinvolti attivamente nei progetti di empowerment di comunità o di approccio ai determinanti ambientali.
Metodologia di Progettazione Questo item pare di difficile rilevazione dalle schede di sintesi prodotte Si avverte lo sforzo di lavorare per obiettivi, con modalità condivisa, anche se ancora paiono prevalenti progetti a preminente progettazione sanitaria Spesso non si evince il modello di salute che soggiace alla progettazione e che dovrebbe guidare qualsiasi intervento di comunità
Obiettivi Viene rilevato da alcune regioni che i progetti censiti prevedono obiettivi generici e non facilmente misurabili o con una scarsa coerenza tra obiettivi specifici e strumenti di valutazione In alcuni contesti si assiste invece ad una volontà di sviluppare una reale cultura di progettazione partecipata e una definizione di obiettivi condivisi a partire dalla diagnosi epidemiologica, sociale ed educativa del territorio
Strumenti di Valutazione La valutazione rappresenta una delle criticità diffusamente rilevate; scarsa cultura della valutazione nel campo della promozione della salute e concreta difficoltà a prevedere, già in fase progettuale strumenti di valutazione Prevalgono strumenti dichiarati di valutazione di processo rispetto a quelli di risultato; I documenti di sintesi sostengono lesistenza di strumenti di valutazione, scarsamente prodotti in allegato
Parole chiave: Punti di debolezza Progettazione partecipata: formazione e contesto Supporto istituzionale e non (condivisione di intenti) Valutazione Comunicazione Risorse umane e finanziarie
Parole chiave: Punti di forza Ricchezza di iniziative Motivazione degli operatori Rete intraregionale e inter- regionale Letteratura e documentazione a supporto Strumenti di carattere legislativo
21 Grazie per lattenzione