Letteratura italiana C L-FIL-LET/10 LETTERATURA/LETTURA E FORMAZIONE IL TESTO LETTERARIO: GENERI, TIPOLOGIE, TEMI. Docente: prof.sa Erminia ARDISSINO.

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Transcript della presentazione:

Letteratura italiana C L-FIL-LET/10 LETTERATURA/LETTURA E FORMAZIONE IL TESTO LETTERARIO: GENERI, TIPOLOGIE, TEMI. Docente: prof.sa Erminia ARDISSINO Tutor di riferimento: dott.sa Ornella CASTIGLIONE Corso di laurea in Scienze dell’educazione A.A. 2010/2011 Modulo A – 6 cfu – (codice scf0205, codice da 9cfu scf0289)

Obiettivi formativi del corso Il modulo A intende trattare dei fondamenti della scrittura letteraria per imparare a conoscere il valore cognitivo, immaginativo ed estetico di testi narrativi e poetici. Saranno forniti dunque utili strumenti alla futura scelta e fruizione della letteratura nella scuola di base. Si tratteranno i generi (fiaba, favola, mito, racconto, ecc.), le tipologie (testi descrittivi, narrativi, lirici, ecc.), i temi (miti delle origini, il mondo, la società, l'io, l'immaginario, ritratti e autoritratti, viaggi, ecc.).

Esame Programma: Chines/Varotti, Che cos'è un testo letterario, Roma, Carocci, 2001 Renzi, Come leggere la poesia, Bologna, Il Mulino, 1991 - Ardissino (a cura di), L'infanzia nella poesia del Novecento, Genova, San Marco dei Giustiniani, 2008 - Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo, Milano, Feltrinelli, 2008

Esame Modalità: La valutazione delle competenze acquisite avverrà con un colloquio orale.

Esame SESSIONE INVERNALE 24 gennaio 2011 ore 10 Date degli appelli: SESSIONE INVERNALE 24 gennaio 2011 ore 10 16 febbraio 2011 ore 10

Mercoledì 19 gennaio 2011 STRUTTURA DELL’INTERVENTO Presentazione corso e materiali Manuale: saperi fondamentali per affrontare lo studio di un qualsiasi testo letterario Poesia: ripasso collettivo (lettura e commento, osservazioni stilistiche, metrica) Il Gattopardo: ripasso collettivo.

IL TESTO LETTERARIO: GENERI, TIPOLOGIE, TEMI Chines/Varotti Che cos'è un testo letterario Roma Carocci 2001

Che cos'è un testo letterario CAPITOLO 1 1. IL SEGNO POETICO 1.1. La letterarietà (valori denotativi e valori connotativi – emotività o affettività nella percezione da parte del lettore - della parola → funzione evocativa del linguaggio letterario e soprattutto poetico. Funzione poetica (Jacobson): atto comunicativo incentrato sul messaggio stesso) 1.2. L’ipersegno = in lett. le parole trasmettono significato anche attraverso fattori quali il suono, il ritmo, ecc. Codice: insieme di segni che consentono la comunicazione, parola = significante + significato, segno iconico = parola + immagine

Che cos'è un testo letterario CAPITOLO 1 2. CONVENZIONI E ISTITUZIONI 2.1. Il letterario come sistema ‘sistema lingua’ = tutto ciò che caratterizza una lingua e la distingue da un’altra, Saussure: langue sistema della lingua = materiale a disposizione dello scrittore/parole = lingua individuale, scelte operate dallo scrittore. Codice primario = lingue naturali che compongono codice secondario = letteratura. 2.2. Il lettore competente comunicazione: mittente, destinatario, codice condiviso. Messaggio dell’autore letterario, ricezione da parte del lettore. 2.3. Genere letterario aspettative e orientamento nel lettore, scelte in campo tematico e formale dell’autore. Evoluzione dei generi perché considerati in un’ottica storica. Non più normativo ma valore nella letteratura di consumo.

Che cos'è un testo letterario CAPITOLO 1 2.4. Intertestualità confronto dinamico tra una singola opera e le altre come fattore profondo della comunicazione letteraria. La parodia come caso estremo. Tradizione letteraria. Intert. come preciso richiamo (fonti) - e intert. come affiorare di elementi (non opera o autore precisi ma elementi della tradizione, temi o situazioni). 2.5. Il problema della ricezione Teoria della ricezione: destinatario “ideale o socializzato” in primo piano, idea della letteratura variabile nel tempo ma coerente all’interno dei singoli periodi → orizzonte di attesa dei lettori in quell’epoca. Storicità della letteratura coniugata con il principio di letterarietà.

Che cos'è un testo letterario CAPITOLO 1 3. L’EXTRALETTERARIO Specificità del testo letterario individuata sull’uso di una lingua basata sull’ipersegno o segno iconico Espressione nella comunicazione letteraria di altri fattori (ideologici, storici, ecc.) Testo letterario come documento Determinismo: da alcune condizioni storico-sociali o individuali derivano alcune forme letterarie. Studio delle biografie degli autori al fine di una lettura critica dell’opera Sociologia della letteratura si occupa della destinazione sociale della letteratura Analisi di carattere antropologico (archetipi presenti in forme popolari – es. fiaba – ma anche colte, immaginario collettivo grandi simboli della collettività legati al quotidiano proiettati nell’universo letterario) Studio delle ideologie

Che cos'è un testo letterario CAPITOLO 1 4. LA FILOLOGIA 4.1. L’edizione critica di un testo impossibile scindere la forma dal contenuto, la filologia si occupa di far giungere al lettore l’opera in forma corretta = il più possibile vicina alla forma elaborata dall’autore → edizione critica curata da un editore. Originale, testimone, autografo, errori nella trasmissione, codici descripti, stemma.

Che cos'è un testo letterario CAPITOLO 1 4.2. Varianti d’autore = modifiche apportate dall’autore stesso. Stesura: abbozzo, scrittura, revisione/riscrittura. Intervento del filologo nell’allestimento dell’edizione critica attraverso le sue varie fasi. 4.3. La filologia e la circolazione dei testi codicologia (studio del supporto dei codici = antichi manoscritti) e paleografia (studio della scrittura) → esatta collocazione di un testimone nel tempo e nello spazio

Che cos'è un testo letterario - CAPITOLO 2 LA SPECIFICITÀ DEL LINGUAGGIO LETTERARIO - Linguaggio poetico concentrato su se stesso supera la contingenza e l’occasionalità dagli elementi da cui trae ispirazione - Livelli di esame: orizzontale (coerenza interna), verticale (reciproca relazione) - Analisi pluriprospettica: livello fonologico (fonemi), livello morfologico (morfemi), livello lessicale (parole) + registro e livello sintattico + enjambement

Che cos'è un testo letterario - CAPITOLO 2 2. IL LIVELLO FONOLOGICO Nesso profondo tra aspetto fonico e semantico del testo. 2.1. La poesia nei giochi fonici complicità tra segni e suoni come sensi e significati 2.2. La prosa giochi fonici per proverbi e detti popolari, aforismi ecc. Allitterazione = parole che cominciano o terminano con lo stesso suono, onomatopea = parola che imita il suono naturale. Uso delle potenzialità foniche nella cultura popolare (proverbi, massime, giochi mnemonici).

Che cos'è un testo letterario - CAPITOLO 2 3. IL LIVELLO METRICO-RITMICO 3.1. La poesia pensiero che diviene parola, percezione fisica e sonora 3.2. Metro e ritmo “la convenzione metrica è tutt’uno con la convenzione poetica” in quanto segno della poesia, nota al lettore 3.3. Metro e sintassi sconfinamento (enjambement)

Che cos'è un testo letterario - CAPITOLO 2 3.4. Forme metriche e generi letterari forma metrica fin dalle origini strettamente legata al genere dell’opera → nascita simultanea di forma e contenuto (canzone, sonetto, ballata ecc.) 3.5. Prosa e ritmo elementi: cursus = collocazione ritmica dell’accento sulle ultime due parole all’interno di una frase, ruolo della punteggiatura “costrutto molto virgolato è costrutto molto bacato [come] certo cacio vermicoloso d’Abruzzi” (D’Annunzio, Faville del maglio), pause logiche e naturali

Che cos'è un testo letterario - CAPITOLO 2 4. IL LIVELLO SINTATTICO E RETORICO Codice linguistico formato da coerenza, organizzazione del periodo in modi da fornire informazioni al destinatario = sintassi. Paratassi (= coordinazione) e ipotassi (= subordinazione). 4.1. Sintassi e retorica uso delle figure retoriche (= artificio nel discorso volto a creare un particolare effetto) per variare il ritmo o aumentare il senso del testo

Che cos'è un testo letterario - CAPITOLO 2 5. IL LIVELLO MORFOLOGICO Forme e modi delle categorie morfologiche (pronomi, aggettivi, tempi e modi dei verbi) al fine di creare il senso del messaggio.

Che cos'è un testo letterario - CAPITOLO 2 6. IL LIVELLO SEMANTICO Significato del messaggio poetico (contenuto del testo) Conoscenza dei significati nello spazio e nel tempo

Che cos'è un testo letterario - CAPITOLO 3 IL BISOGNO DI STORIE 1.1. Mito e tradizione poema omerico caso estremo di trasmissione della cultura orale di una civiltà. Ricorso alla narrazione per tramandare i valori tipico delle società arcaiche. Nel mito legame profondo di tradizione e racconto. 1.2. Narrare per conoscersi narrazione come facoltà antropologica primaria. Racconto tradizionale e mito tra narrativa letteraria e narrativa naturale.

Che cos'è un testo letterario - CAPITOLO 3 2. SULLA SOGLIA DEL NARRARE 2.1. In principio: la Storia romanzo genere letterario più diffuso a partire dall’Ottocento, racconto in versi, racconto per immagini. La Storia è un insieme di dati preesistente la forma narrativa attraverso uno o più mezzi espressivi. Storia = insieme degli eventi che vengono narrati – Racconto = forma concretamente assunta dall’opera narrativa. La Storia è pura astrazione, è preletteraria, il Racconto deve servirsi delle tecniche narrative. 2.2. Finzione e convenzione come se fosse vero nello spettatore, mondo narrativo come ‘piccolo mondo’ in cui viene presentato solo quanto è funzionale al racconto, patto finzionale: sistema di regole che il lettore accetta, “differenza fondamentale tra persone della vita quotidiana e persone dei libri”, rapporto tra mondo narrativo e mondo reale, verosimiglianza stabilita sull’ammissibilità convenzionale stabilita dal genere.

Che cos'è un testo letterario - CAPITOLO 3 3. LO STUDIO NARRATOLOGICO Narratologia = disciplina che studia gli aspetti e le componenti del racconto: Strutture profonde dei contenuti narrativi: la Storia (personaggi, azioni, concatenazione degli eventi) Tecniche verbali: il Racconto (prodotto letterario finito). Si applica a qualsiasi medium! → i contenuti testuali sono qualcosa di preverbale

Che cos'è un testo letterario - CAPITOLO 3 4. L’ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI NARRATIVI 4.1. Motivi. Fabula e intreccio Raccontare una Storia è presentare una sequenza di eventi in una dimensione temporale. Individuare la struttura significa selezionare gli eventi essenziali e gli snodi fondamentali. Formalisti russi (Motivo = contenuto narrativo minimo, Intreccio del racconto = diversa combinazione dei motivi nell’ordine scelto dallo scrittore, Motivi statici = descrizione e Motivi dinamici = trasformazione, Fabula = sequenza degli eventi nell’ordine logico e cronologico, Anacronie: analessi (flashback) o prolessi Condensazione = riduzione dei dettagli)

Che cos'è un testo letterario - CAPITOLO 3 4.2. L’analisi funzionale del personaggio elemento fondamentale della narrazione, invenzione fittizia ma paradossalmente più vera. Propp (strutture che accorpano modelli di azioni comuni in personaggi diversi dal medesimo effetto nella narrazione: funzione o sfera d’azione) Greimas (modello attanziale = modello strutturale del racconto basato sui ruoli narrativi dei personaggi. Eroe, Antagonista, Oggetto di valore, Destinante, Aiutante e Oppositore) Sistema dei personaggi (relazioni all’interno di un racconto).

Che cos'è un testo letterario - CAPITOLO 3 5. IL NARRATORE E LE ISTITUZIONI NARRATIVE 5.1. Il narratore come dispositivo voce che narra, Narratore = io narrante se in prima persona, voce impersonale se in terza distinzione tra autore reale (la figura reale dello scrittore) e narratore (un dispositivo che permette il fluire delle informazioni e delle tecniche del racconto) se il narratore sa tutto si dice onnisciente, l’autore reale è sempre onnisciente autore implicito = immagine che può farsi il lettore dell’autore attenendosi esclusivamente al testo lettore reale = quanti leggono effettivamente l’opera lettore implicito = ipotesi di pubblico che fa lo scrittore al momento della stesura dell’opera lettura ‘competente’ del testo = conoscenza degli strumenti in possesso al lettore implicito dell’epoca in cui è stato scritto il romanzo narratario = destinatario del racconto, presente come personaggio nel testo

Che cos'è un testo letterario - CAPITOLO 3 5.2. Tipologie del Narratore rapporto narratore/storia, distinzione tra narratore interno (omodiegetico, la storia è raccontata da uno dei personaggi) e narratore esterno (eterodiegetico, la voce che narra non appartiene a nessuno dei personaggi) narrazione opaca = atto della narrazione chiaramente mostrato narrazione trasparente = si cela la storia come prodotto di un atto di narrazione, creando cioè illusione di realtà (es. Verismo)

Che cos'è un testo letterario - CAPITOLO 3 5.3. La distanza e le parole e i pensieri dei personaggi da Aristotele IV sec. a.C. due modi di esporre una storia: in forma narrativa/diegesi = narrazione (es. epopea omerica mediata da una voce narrante) o in forma drammatica/mimesi = imitazione, (es. tragedia non mediata da una voce narrante). Distanza storia-lettore maggiore se forte la mediazione del narratore (es. minima nel racconto di parole) Discorso narrativizzato = riassunto delle parole di un personaggio riportate dal narratore Discorso diretto = parole dei personaggi riportate dal narratore Flusso di coscienza = rappresentazione del pensiero del personaggio, monologo interiore Discorso indiretto = parole del personaggio riportate all’interno del discorso del narratore

Che cos'è un testo letterario - CAPITOLO 3 6. IL PROBLEMA DEL PUNTO DI VISTA 6.1. La focalizzazione La narrazione presuppone il punto di vista. Genette: Focalizzazione = il racconto della visione di una persona in particolare 6.2. F. interna = narratore sa e vede quanto un personaggio, adotta il suo punto di vista 6.3. F. esterna = narratore osservatore esterno a tutti i personaggi, non sa cosa pensano o cosa faranno 6.4. Racconto non focalizzato = il narratore sa più cose di tutti i personaggi e non entra nello sguardo di uno in particolare, è onnisciente, il suo punto di vista è mobile e simultaneo, può anticipare o creare suspense

Che cos'è un testo letterario - CAPITOLO 3 7. LA DIMENSIONE DEL TEMPO 7.1. L’ordine degli eventi dimensione del tempo come successione di eventi strutturati in una semplice o complessa concatenazione di eventi. Tempo della storia = effettiva durata degli eventi narrati Tempo del racconto = scelta operata dal narratore Anacronia = modifica del reale rapporto cronologico tra gli eventi

Che cos'è un testo letterario - CAPITOLO 3 7.2. La durata dilatazione necessaria alla lettura. Genette in Figure III rapporti tempo della storia (TS) e tempo del racconto (TR): scena dialogata TS=TR sommario TR<TS ellissi TS=n TR=0 pausa TS=0 TR=n estensione TS<TR

Che cos'è un testo letterario - CAPITOLO 3 8. LA DIMENSIONE DELLO SPAZIO La fabula comprende solo i motivi dinamici mentre l’intreccio comprende anche i motivi statici vale a dire quando non succede nulla e il narratore descrive gli esistenti (personaggi, luoghi ecc.) Distinzione tra narrazione (rappresentazione di eventi) e descrizione (rappresentazione di esistenti) non troppo rigida Digressione, concentrazione dell’attenzione su un particolare, topoi = stereotipi che il lettore si aspetta.

IL TESTO LETTERARIO: GENERI, TIPOLOGIE, TEMI Renzi Come leggere la poesia Bologna Il Mulino 1991

Come leggere la poesia […] la poesia è sempre la rappresentazione ideale d’un sovramondo liberato dalle costrizioni sociali, è la liberazione […] dal «malessere della civiltà». (Renzi: 21)

IL TESTO LETTERARIO: GENERI, TIPOLOGIE, TEMI

IL TESTO LETTERARIO: GENERI, TIPOLOGIE, TEMI Giuseppe Tomasi di Lampedusa Il Gattopardo Milano Feltrinelli 2008