Razionalità - Mariachiara Colucci Riferimenti bibliografici: Herbert Simon* “Administrative Bahavior” (1947) *Premio Nobel per l’Economia nel 1978
Razionalità Parlare di teoria organizzativa implica l’approfondimento della razionalità degli agenti Gli attributi della razionalità sono: Intenzionalità Limitatezza L’azione org.va è guidata da razionalità: consiste in un processo che mette in relazione mezzi-fini, ma la relazione non è ottimale. La razionalità è perseguita in maniera intenzionale, ma le decisioni sono prese in condizioni di incertezza. Perché la razionalità è limitata?
Razionalità pura/piena/oggettiva Teoria economica classica: un individuo, che si trova davanti a prezzi dati ed è limitato nella spesa totale, sceglie la combinazione di beni che è più alta nella sua gerarchia di preferenze. Le scelte effettuate rispecchiano preferenze che si ipotizzano stabili e precedenti la scelta. L’individuo effettua cioè una scelta razionale Razionalità pura: il decisore ottimizza una data funzione obiettivo sotto i vincoli esistenti.
L’idea di razionalità pura Il decisore conosce tutti i possibili corsi d’azione alternativi. Le conseguenze di ciascuna alternativa sono conosciute. Il decisore “possiede” una funzione di utilità che gli consente di attribuire un livello di preferenza a ciascun corso d’azione individuato. La scelta consiste nel selezionare l’alternativa che comporta l’insieme di conseguenze preferibili. Massimizzazione della funzione di utilità
Qualità e problemi della razionalità pura Può essere utilizzata per spiegare comportamenti aggregati (ad es. il mercato). Può dare buoni risultati nella predizione di comportamenti aggregati. E’ poco verosimile come descrizione del comportamento di singoli attori o gruppi di attori.
Perché non descrive “bene” il comportamento? Problemi di attenzione Problemi di memoria Problemi di comprensione (es. relazioni causa-effetto) Problemi di comunicazione
L’idea di razionalità limitata La scelta viene esercitata tenendo conto di un “modello” della realtà semplificato, approssimativo e limitato che possiamo chiamare “definizione della situazione”. Gli elementi della definizione della situazione non sono dati ma sono il risultato di processi sociologici e psicologici.
Da dove nasce l’idea di razionalità limitata? Di solito non tutte le alternative sono note (in generale, il set di informazioni è incompleto). Di solito non tutte le conseguenze vengono prese in considerazione (la conoscenza delle conseguenze è frammentaria). Non tutte le preferenze vengono prese in considerazione contemporaneamente (non sono perfettamente ordinabili e il loro variare nel tempo non è prevedibile) Incompleta conoscenza delle alternative possibili e dei risultati ad esse associati; Capacità finita dell’individuo di trattare le informazioni
Come avviene il processo di scelta in questo caso? Tipicamente le alternative vengono considerate e confrontate a due a due in modo sequenziale. Il confronto tra le alternative avviene su un numero limitato di dimensioni. Il processo di scelta si esaurisce, tipicamente, non appena venga individuata una alternativa “soddisfacente”. L’individuo non massimizza la sua funzione d’utilità ma cerca la soluzione soddisfacente.
Quale vi sembra più realistica?