Obiettivi dell’intervento

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Transcript della presentazione:

Comunicare la responsabilità sociale L’esperienza dell’Osservatorio di Comunicazione Ambientale e Sociale della Fondazione Eni Enrico Mattei di Sabina Ratti e Ilaria Lenzi Bologna, 19| 01 | 05

Obiettivi dell’intervento Presentare l’attività dell’Osservatorio di Comunicazione Ambientale e Sociale della Fondazione Eni Enrico Mattei Mostrare l’evoluzione degli strumenti tradizionali di comunicazione ambientale e sociale adottati dalle organizzazioni (Bilanci e Rapporti Ambientali, Bilanci Sociali, Bilanci di Sostenibilità) Individuare alcuni cambiamenti nelle “logiche di rendicontazione ambientale e sociale” (modalità di gestione, partecipazione e comunicazione) Sottolineare alcune linee di tendenza nella comunicazione di responsabilità sociale nelle Imprese, nelle Organizzazioni e negli Enti Pubblici

Prima parte: l’Osservatorio Dieci anni di Osservatorio: 1994: la Fondazione Eni Enrico Mattei promuove il Forum sul Rapporto Ambientale. Comincia la raccolta di Bilanci e Rapporti Ambientali. Negli anni si aggiungeranno Dichiarazioni EMAS, Bilanci Sociali, Bilanci di Sostenibilità… E’ nato l’Osservatorio di Comunicazione Ambientale e Sociale 2004: L’Osservatorio ha compiuto dieci anni. I suoi compiti: Monitoraggio e Ricerca sulla Comunicazione di Responsabilità Sociale

Prima parte: l’Osservatorio Un Archivio di oltre 1000 documenti, sottoposti a valutazione (check list GRI, elaborazione FEEM) e disponibile per ricercatori interni ed esterni Un Centro di Ricerca e Monitoraggio della Comunicazione Ambientale, Sociale e di Sostenibilità, che analizza l’evoluzione del settore Un centro per la promozione della Responsabilità Sociale delle Organizzazioni e del dialogo fra stakeholders (Partecipazione a Networks italiani e internazionali)

Prima parte: l’Osservatorio

L’evoluzione qualitativa e quantitativa Il grafico mostra l’evoluzione temporale degli strumenti di Comunicazione Ambientale e Sociale “tradizionali”: Fra 1990 e 2003 lo sviluppo delle pubblicazioni è stato esponenziale I Rapporti Ambientali sono molto numerosi fino al 2000, poi la crescita tende a ridimensionarsi I Bilanci Sociali aumentano a partire dal 1997 L’andamento dei Rapporti Socio- Ambientali si sta stabilizzando Cresce il Bilancio di Sostenibilità

Imprese e com. di Responsabilità Sociale La comunicazione di Responsabilità Sociale è un percorso: una volta intrapreso, porta a necessarie innovazioni Un numero crescente di Imprese, a partire dai primi anni Novanta, redige Bilanci e Rapporti Ambientali. Si comincia a discutere della “comunicazione con gli stakeholders” (comunità locali, gruppi di opinione, dipendenti, fornitori, media…) L’interesse per la relazione con gli stakeholders spinge alla redazione di Bilanci Sociali, strumenti particolarmente idonei per alcuni tipi di Imprese (ad esempio: il settore dei Servizi) Per molte Imprese, il passaggio successivo è quello del Bilancio di Sostenibilità, che integra aspetti economico - finanziari, sociali e ambientali in un unico documento

Il dibattito Cresce l’interesse nei confronti della comunicazione di Responsabilità Sociale: Convegni, seminari, gruppi di lavoro Linee guida a livello nazionale e internazionale, per tutti i settori e per tutti i tipi di rapporti (Esperienza della Global Reporting Initiative) Le pratiche di Responsabilità Sociale non riguardano più soltanto le grandi imprese, ma anche nuovi soggetti...

Le ragioni del cambiamento Un numero sempre crescente di imprese e organizzazioni, a livello nazionale e internazionale, decide di intraprendere un percorso di Responsabilità Sociale Il dibattito si arricchisce… Con esso, gli strumenti di comunicazione… L’ingresso di nuovi attori sociali determina opportunità e cambiamenti

Integrazione e ridefinizione degli strumenti La Comunicazione Ambientale e Sociale “scopre” nuove forme, anche grazie all’ingresso di nuovi soggetti: gli strumenti si evolvono e modificano la propria funzione La partecipazione da parte degli stakeholders ai processi di rendicontazione diventa un tema centrale Gli strumenti di comunicazione vengono sempre più intesi come supporti alla gestione delle relazioni interne ed esterne (funzione di governance) La comunicazione si fa integrata, per raggiungere e coinvolgere una gamma di stakeholders più ampia e dettagliata Si comincia a parlare di una rete della responsabilità sociale, che coinvolga Imprese, Enti pubblici e Organizzazioni

Schematizzando... PARTECIPAZIONE COMUNICAZIONE FRUIZIONE Strutture di GOVERNANCE METODOLOGIA Preparazione COMUNICAZIONE PARTECIPAZIONE Costruzione del sistema Redazione FRUIZIONE

Schematizzando... Comunicazione di responsabilità sociale Valutazione risultati emersi e ridefinizione degli obiettivi gestionali/comunicativi Comunicazione di responsabilità sociale Analisi della fruizione del Bilancio di Sostenibilità da parte degli stakeholder Processi partecipati e partnerships

Nuovi attori Le iniziative (nazionali e internazionali) dimostrano la diffusione fra nuovi attori delle pratiche di comunicazione di responsabilità sociale. Piccole e Medie Imprese Enti Pubblici Distretti (in senso industriale, turistico, culturale) Organizzazioni Non Profit (Fondazioni, Associazioni, NGOs…)

Il caso dell’Ente Pubblico N.B. La raccolta 2003 è in corso

Il caso dell’Ente Pubblico In Italia, un numero crescente di Enti Pubblici (In particolare Comuni, Province e Regioni) ha intrapreso pratiche di rendicontazione Le tipologie di documenti prodotti sono diverse fra loro (Bilancio Sociale, Bilancio Ambientale, Bilancio Territoriale, Bilancio di Mandato, Gender Budgeting…) Modalità di realizzazione e fini (comunicazione e gestione) sono molto vari Il “paradosso del bilancio sociale nell’Ente Pubblico” (Il Bilancio dell’Ente Pubblico è necessariamente sociale!)

Il caso dell’Ente Pubblico La pratica della reportistica negli Enti Pubblici nasce a seguito della diffusione di questi strumenti di comunicazione e gestione nelle grandi imprese La rendicontazione degli Enti Pubblici si sviluppa in Italia con modalità originali rispetto al contesto internazionale Non si è diffusa una sindrome “imitativa” rispetto a esperienze precedenti --> ricerca di modalità di rendicontazione innovative, diverse da quelle dell’impresa, peculiari per le singole tipologie di Ente

I tentativi di codifica... Nel 2004, il GRI convoca un gruppo di lavoro di lavoro internazionale per elaborare un modello comune di rendicontazione per gli Enti Pubblici (Edizione prevista della Draft Version: novembre 2004) Nel 2003, il Dipartimento della Funzione Pubblica, nell’ambito del Programma Cantieri, inaugura un gruppo di lavoro per realizzare un “Manuale per la rendicontazione sociale degli Enti Pubblici” (Presentato a Roma, presso il Forum PA il 12 maggio 2004) Il Gruppo Bilancio Sociale (GBS) sta elaborando Linee Guida per il bilancio sociale dell’Ente Pubblico

Un confronto “forzato”

Opportunità e rischi dei gruppi di lavoro I gruppi di lavoro e riflessione tesi ad elaborare linee guida per gli Enti Pubblici costituiscono certamente delle opportunità per: migliorare le possibilità di comparazione fra documenti diversi incentivare attraverso parametri condivisi la rendicontazione da parte di nuovi Enti suscitare un dibattito teorico che consenta il miglioramento e la diffusione di best practices Occorre però fare attenzione ad alcuni rischi: eccesso di standardizzazione, che “appiattisca” espressioni variegate che sono segno di vitalità adeguamento rispetto ai modelli adottati dall’impresa e più diffusi semplificazione (esempio dei “confini”)

Il Progetto PARCO Obiettivo generale del Progetto = sviluppare metodologie di comunicazione e rendicontazione ambientale e sociale per le Aree Protette Prima finalità = redazione di un Bilancio di Sostenibilità del Parco Naturale Regionale del Beigua

Il “Numero Zero” del BS L’avvio del processo prevede la stesura di un Numero Zero del Bilancio di Sostenibilità, che sarà redatto in base allo stato dell’arte dei dati e delle informazioni disponibili Il Numero Zero può rappresentare: Uno strumento di comunicazione destinato a stakeholder interni ed esterni La piattaforma di dibattito, confronto e connessione tra gli attori sul territorio e soggetti (istituzionali e non) nell’area L’origine di un processo partecipato per la realizzazione di progetti ambientali, sociali e di sostenibilità nel contesto del Parco del Beigua

Fasi del Progetto FASE I FASE II FASE III Avvio Analisi diffusione e impatti del Numero Zero Analisi contesto di riferimento 1° step: definizione metodologia 1° output: case study Avvio processi di consultazione Metodologia per il Parco del Beigua Comunicazione e Formazione Raccolta dati 2° step: applicazione metodologia 2° output: preview Analisi, trattamento, sintesi dati FASE III Avvio processi partecipati e definizione nuovi obiettivi REDAZIONE DEL NUMERO ZERO DI BILANCIO DI SOSTENIBILITA’

1° step: Definizione metodologia Analisi della letteratura di riferimento: Letteratura e standard di riferimento nell’ambito della comunicazione di responsabilità sociale degli Enti Pubblici; contesto istituzionale delle Aree Protette; stato dell’arte di eventuali strumenti di comunicazione di responsabilità sociale adottati da Aree Protette Analisi del contesto territoriale specifico: Stato dell’arte e caratteristiche del Parco del Beigua, progetti e processi in corso, stakeholder di riferimento ecc. Metodologia per il Parco del Beigua: Definizione di una metodologia di stesura di Bilancio di Sostenibilità per il Parco del Beigua, attraverso l’individuazione di macro-aree significative e i relativi set di indicatori specifici

1° output: case study Costruzione di un modello di Bilancio di Sostenibilità sulla base dello studio metodologico realizzato e dei primi rilevamenti effettuati nel contesto del Parco

2° step: Applicazione metodologia Raccolta dati: La fase di acquisizione dei dati avverrà attraverso la rassegna ragionata delle seguenti fonti : Dati esistenti (ambientali - paesistici, socio – economici, politico – istituzionali) Dati predisposti e aggregati nell’ambito di processi gestionali in corso (Certificazione ISO 14001, Agenda 21, ambito Rete Natura 2000, ecc.) Informazioni provenienti dalla consultazione di stakeholder già attivi sul territorio Analisi, trattamento e sintesi dati: I dati acquisiti saranno organizzati e sintetizzati secondo il modello predisposto

2° output: preview e redazione Realizzazione di una preview esemplificativa della redazione finale Consegna del materiale definitivo per l’editing

Redazione Redazione Numero Zero: Organizzazione del materiale (testo, tabelle, grafici, ecc.) secondo il modello Revisione del prodotto pre-editing attraverso il confronto con l’Ente Parco in previsione della pubblicazione Preparazione per la fase di editing, ausilio nella selezione di supporti iconografici, indicazioni per le impostazioni grafico-comunicative (foto, grafiche, cromia prevalente …)

Opportunità offerte dal Numero Zero La raccolta e l’analisi dei dati necessari alla costruzione del Numero Zero può costituire per il Parco un’occasione per: Individuare punti di forza e di debolezza nella gestione delle proprie risorse Definire circoli virtuosi e snodi problematici nel flusso di comunicazione

Diffusione e processi partecipati Analisi della diffusione e della ricezione del Numero Zero da parte dei fruitori (in termini di efficacia e leggibilità, percezione di utilità e di completezza) Avvio di un processo di consultazione che coinvolga una pluralità di stakeholder, finalizzata alla creazione di partnership fra attori individuali e istituzionali sul territorio Analisi e valutazione dei risultati attesi/ottenuti

Comunicazione e formazione Attività di disseminazione riguardanti non soltanto il prodotto, ma il processo in corso (Best Practice) Divulgazione dei risultati attraverso il network FEEM Partecipazione e organizzazione incontri, convegni e seminari Possibili temi: Comunicazione di responsabilità sociale negli Enti Pubblici con focus specifico sulle Aree Protette Diffusione di responsabilità sociale nella gestione delle Aree Protette (tematiche connesse al turismo sostenibile, all’educazione ambientale, alla conservazione e valorizzazione delle risorse territoriali locali, ecc.) Attività di formazione (possibili temi: responsabilità sociale delle organizzazioni, comunicazione ambientale e sociale, gestione delle risorse territoriali del Parco, turismo sostenibile)

La “scoperta” di nuovi mezzi di comunicazione La Comunicazione Ambientale e Sociale “scopre” nuove forme, anche grazie all’ingresso di nuovi soggetti: gli strumenti si evolvono e modificano la propria funzione La comunicazione si fa integrata, per raggiungere e coinvolgere una gamma di stakeholders più ampia e dettagliata

Il caso di una birra La Heineken pare aver scelto strumenti differenziati per la propria comunicazione di responsabilità sociale: Rapporto “Health, Safety and Environment” Sito Web con sezione dedicata Spot “Fai la cosa giusta” Eventi “Fai la cosa giusta”

BNFL L’impresa inglese BNFL ha scelto una varietà piuttosto ampia di strumenti per comunicare la propria responsabilità sociale: Report sintetico cartaceo Bilancio di sostenibilità completo, “navigabile” sul sito Web Video sulla CSR del Gruppo

Altri esempi: Il Rapporto di responsabilità sociale di GAP Inc. Il “Guided Tour” Henkel

L’integrazione della comunicazione L’integrazione e l’utilizzo congiunto di diversi mezzi di comunicazione può: Favorire la diffusione di un dibattito più ampio sulla CSR Il raggiungimento di una gamma più vasta e differenziata di stakeholders Avere effetti benefici non solo sull’immagine, ma anche sull’identità dell’impresa (fidelizzazione dei dipendenti, crescita della fiducia nella supply chain…)

Rischi Rischi possibili: Uso tattico e non strategico del “cause related marketing” (con possibili scollamenti rispetto alle percezioni degli stakeholders) Effetto “moda” nella comunicazione di responsabilità sociale (dissociazione fra funzione di comunicazione e funzione di governance)

corso Magenta 63 20123 Milano - Italy tel +39 | 02 | 5203.6975 fax +39 | 02 | 5203.6946 web http://www.feem.it