Epidemiologia dell’infezione da HPV e del carcinoma della cervice uterina Presentazione a cura di Giambi Crisitna – Istituto Superiore di Sanità.

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Transcript della presentazione:

Epidemiologia dell’infezione da HPV e del carcinoma della cervice uterina Presentazione a cura di Giambi Crisitna – Istituto Superiore di Sanità

I Papillomavirus Sono virus a DNA a doppia elica contenuti in un capside icosaedrico di 55 nm di diametro. Ne esistono oltre 200 tipi di cui 100 ben caratterizzati. Sono strettamente specie specifici e più di 80 tipi infettano l’uomo. Circa 40 tipi infettano le mucose genitali e di essi circa 15 sono definiti a rischio oncogeno.

Storia dell’ HPV 1932 - Dimostrata attività oncogenica dell’HPV sul coniglio domestico (Shope et Hurst J EXP Med ,1933)‏ 1983 - Isolamento HPV16 in tessuto di Carcinoma Cervicale , e HPV6 su Condiloma Acuminato (Zur Hausen Proc Natl Acad Sci USA, 1983)‏

Patologie attribuibili all’infezione da HPV tipo 6,11,16 e 18 patologie tassi di incidenza % attribuibile all’HPV ―――――――――――――――――――――――――――――――――――――――――――――― Ca. cervice 10/100.000 100% (70% HPV 16,18)‏ Ca. pene <1/100.000 40% (63% HPV 16,18)‏ Ca. vulva 0,5-1,5/100.000 40% (80% HPV 16,18)‏ Ca vagina 0,3-0,7/100.000 40% (80% HPV 16,18)‏ Ca. ano <1/100.000 90% (92% HPV 16,18)‏ Ca. bocca 10/100.000 3% (95% HPV 16,18)‏ Ca. oro-faringe 10/100.000 12% (89% HPV 16,18)‏ Condilomi ano-genitali 100% (100% HPV 6,11) Papillomatosi respiratoria giovanile ricorrente 100% (100% HPV 6,11)‏ ―――――――――――――――――――――――――――――――――――――――――――――――― Fonte: Vaccine 2006; AIRT Rapporto 2006 Epid Prev.

HPV che infettano la cervice uterina Sono stati suddivisi in HPV: “a basso rischio” (6, 11, 42, 43, 44 ecc.) quasi mai associati a carcinomi invasivi della cervice “a medio rischio” (35, 39, 51, 56, 59 ecc.) associati, ma non di frequente, con il carcinoma della cervice “ad alto rischio” (16, 18, 31, 33, 45, 52, 58 ecc.) frequentemente associati ai carcinomi della cervice. Fonte: IARC 2003

L’infezione da HPV E’ la più comune delle infezioni a trasmissione sessuale e la trasmissione può avvenire anche tramite semplice contatto nell’area genitale. Il 50-80% dei soggetti sessualmente attivi si infetta nel corso della vita con un virus HPV e fino al 50% si infetta con un tipo oncogeno. La storia naturale dell’infezione è fortemente condizionata dall’equilibrio che si instaura fra ospite ed agente infettante L’infezione può regredire, persistere o progredire L’80% circa delle infezioni sono transitorie, asintomatiche e guariscono spontaneamente. Baseman JG et al. J Clin Virol 2005; 32 Suppl 1; S1624; Brown DR et al. J Infect Dis 2005; 191: 182–92; Bosch FX et al. J Natl Cancer Inst Monogr 2003; 313;

Possibili esiti di un’infezione da HPV a basso rischio ad alto rischio 6, 11, altri 16, 18, altri Condilomi genitali Infezione cervice Outcomes of HPV infection Infection with low-risk HPV types, such as HPV 6 and HPV 11, can lead to the development of anogenital warts. These may regress spontaneously in 3–4 months, stay the same or increase in size and number. These low-risk HPV types do not lead to the development of cervical cancer and rarely to other HPV-related cancers1. The warts occur in the vagina, on the cervix, or around the anus. In men, they usually develop on the tip or shaft of the penis or around the anus. Treatment options include application of salicylic acid tape, podophyllin or imiquimod, cryotherapy (freezing off) and surgical or laser removal. Infection with oncogenic HPV types is the first step in a potentially progressive process that starts with formation of abnormal cells. These can progress first to neoplasia (intraepithelial dysplasia) and eventually on to cervical cancer.1 Regression is possible in the early stages, CIN I/CIN II (cervical intraepithelial neoplasia), but becomes less likely once neoplastic cells have started to form (CIN II/CIN III). The risk of progression is greatest with persistent infections with HPV types 16 and 18.2 Reference: Clifford G M et al. Brit. J Cancer 2003: 89: 101-105. Bosch FX et al. J Clin Pathol 2002; 55: 244–65. Terapia CIN I/II CIN II/III Regressione Carcinoma cervice Regressione

Progressione della malattia Mesi Decenni Anni Screening Trattamento Tempo CIN II CIN III Carcinoma Infezione da HPV coilocitosi Epitelio normale CIN I Disease progression The progressive development of cellular changes from HPV infection to cervical cancer is shown visually on this slide. The whole process generally takes 10–40 years although, in a very few cases, it may only take 1–2 years.1 CIN I changes can arise within 3 months of infection, CIN II within 6 months and CIN III within 1–2 years. As shown in the slide, abnormal infected cells and CIN I can also be termed low-grade squamous intraepithelial lesions (LSILs), while CIN II and CIN III can also be termed high-grade squamous intraepithelial lesions (HSILs) 1,2 Cytological screening works by detecting cells scraped from the surface of these lesions, which are then classified as LSIL or HSIL by cytology. In addition, there are cytology categories of ASC-US (atypical squamous cells of uncertain significance) for abnormal cell changes thought to show possible minor, low-grade changes and ASC-H for abnormal cells that might show high-grade abnormality. There is also a pathway to glandular (adeno) carcinoma that includes adenocarcinoma in situ (AIS) and atypical glandular cells of undetermined significance (AGUS). Additional references: Burd EM. Clin Microbiol Rev 2003; 16: 1–17. Solomon D et al. JAMA 2002; 287: 2114–9. Lesioni squamose intra-epiteliali di basso grado (LSIL)‏ Lesioni di alto grado (HSIL)‏

IL CARCINOMA DELLA CERVICE E’ UN ESITO RARO DI UN’ INFEZIONE COMUNE L’infezione persistente con HPV oncogeni è la condizione necessaria per l’evoluzione a carcinoma. Fumo di sigaretta, uso prolungato di contraccettivi orali, coinfezione da HIV ed elevata parità sono cofattori certi nella carcinogenesi cervicale. Il DNA dell’HPV è presente nel 99.7% dei carcinomi cervicali. Per ogni milione di donne infettate con un qualunque tipo di HPV: 100.000 svilupperanno un’anomalia citologica cervicale 8.000 svilupperanno un CIN III (ca in situ)‏ 1.600 svilupperanno un carcinoma della cervice

I tipi 16 e 18 di HPV sono identificati più frequentemente nei tumori cervicali 53.5% 70.7% 77.4% 80.3% 82.9% 85.2% 87.4% 88.8% Casi di carcinoma della cervice attribuiti ai genotipi di HPV (%)‏ Genotipo 53,5 2,3 2,2 1,4 1,3 1,2 1,0 0,7 0,6 0,5 0,3 4,4 2,6 17,2 6,7 2,9 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 X altri 82 73 68 39 51 56 59 35 58 52 33 31 45 18 16 Munoz N et al. Int J Cancer 2004; 111: 278–85.

Prevalenza dei diversi tipi di HPV per regione OMS Per ogni milione di donne infettate con un qualunque tipo di HPV:

L’incidenza dell’infezione è maggiore nelle giovani donne 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-69 Age Baseman et al, J Clin Virol 2005, Bosch et al. J Natl Cancer Inst Monogr 2003

Prevalenza HPV in Italia ►popolazione generale (1990-2004): Torino 1025 donne 25-70 anni prevalenza 8,8% screening Brescia 1500 donne 18-63 anni prevalenza 6,6% controlli ginecologici Genova 503 donne screening prevalenza 15,9% Roma 753 donne 17-57 anni prevalenza 18,3% controlli ginecologici ►donne con citologia anormale (1995-01): Vicenza 15-60 anni prevalenza 35,3% Catania prevalenza 53,9% ►donne con CIN2+ (2000-01): Firenze prevalenza 97,5%

Incidenza età-specifica di CC e prevalenza di infezione HPV per età in Italia Fonti: AIRT 2006 e Ronco 2006

Epidemiologia del carcinoma della cervice uterina in Italia Fonti di dati: Registri tumori che coprono il 25% della popolazione italiana (37% al Nord, 25% al Centro, 11% al Sud)‏ Cause di morte ISTAT

Epidemiologia del carcinoma della cervice uterina in Italia Anni 1999-2002: 3500 nuovi casi annui (tasso di incidenza 10/100.000 donne tutte le età)‏ Circa 1000 morti annue 370 decessi ca cervice 1800 morti per ca utero in sede non specificata. Tasso di mortalità corretto per misclassificazione: 3/100.000 donne. Fonte: AIRT Working Group. Italian Cancer Figures - Report 2006. Incidence, mortality and estimates. Epidemiologia & Prevenzione. January-February 2006 (2).

Conclusioni (1)‏ Il carcinoma della cervice è un esito raro di una infezione frequente L’infezione il più delle volte è destinata alla regressione spontanea Il lungo tempo di latenza fra infezione ed alterazioni cervicali, e fra alterazioni cervicali e insorgenza del cervicocarcinoma consente la prevenzione attraverso lo screening

Conclusioni (2)‏ Le conoscenze del ruolo eziologico dell’HPV hanno permesso lo sviluppo di: L’utilizzo di test per la ricerca dell’HPV che probabilmente avranno un ruolo importante nello screening cervicale Lo sviluppo dei vaccini contro alcuni genotipi dell’HPV