Rapporto sugli incidenti stradali in provincia di Ferrara Anno 2003 Ferrara, 7 aprile 2004 Provincia di Ferrara sservatorio per leducazione e la sicurezza.

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Rapporto sugli incidenti stradali in provincia di Ferrara Anno 2003 Ferrara, 7 aprile 2004 Provincia di Ferrara sservatorio per leducazione e la sicurezza stradale della provincia di Ferrara

Introduzione I dati qui presentati derivano dallesame delle schede che le FF.OO. operanti sul territorio trasmettono alla Provincia di Ferrara grazie ad una Convenzione stipulata con lISTAT un paio danni fa. Sono dunque dati ufficiali eppure perfettibili in quanto il sistema di rilevazione dellISTAT non tiene conto né del rapporto strade-mezzi circolanti, né di quanto accade nelle strutture sanitarie a seguito degli incidenti. Poi bisogna ricordare la territorialità di competenza delle schede forniteci dalle FF.OO. che riguardano solo gli eventi incidentali occorsi sul territorio amministrativo della Provincia, indipendentemente dallEnte proprietario delle strade: Stato, Provincia, Comuni. Sono 4 anni che, in primavera, la Provincia di Ferrara produce un Report Provinciale sulla incidentalità mortale, ma solo dallanno scorso il Report è realizzato sulla base delle schede ISTAT e comprende anche i feriti e lincidentalità in generale. Questa prima serie di esperienze ha messo in luce che serviranno ulteriori e indispensabili incroci con altri dati per giungere ad una conoscenza ancora più approfondita del fenomeno. In particolare occorrerà confrontare i dati delle schede ISTAT compilate dalle FF.OO con quelli della quantità di circolante, dei residenti e dei non residenti, e con quelli delle Aziende Sanitarie e dei Pronto Soccorso. Provincia di Ferrara sservatorio per leducazione e la sicurezza stradale della provincia di Ferrara Pag. 1

Provincia di Ferrara sservatorio per leducazione e la sicurezza stradale della provincia di Ferrara Per quanto riguarda il presente Report si è cercato di inquadrare le ultime due annualità allinterno di alcuni dati, sia assoluti che relativi, dellultimo decennio per cercare eventuali linee di tendenza capaci di orientare al meglio le azioni degli enti interessati a vario titolo nel contrastare un fenomeno dalle tante e gravi implicazioni: umane, economiche, psicologiche, educative, infrastrutturali. Il rapporto fra 2002 e 2003, sul dato della mortalità, è certo incoraggiante, visto che si passa dai 97 ai 77 decessi, ma inserito in una serie decennale mostra la sua labilità e incertezza. L oscillazione attorno alla media di 83 decessi lanno nel decennio è fin troppo evidente. Alcune tendenze, comunque, si confermano, altre andranno meglio indagate nei prossimi anni. Intanto non ci sono né mesi né giorni della settimana particolarissimi su cui concentrare massimamente gli sforzi, anche se lunedì,sabato e domenica mantengono caratteristiche di preminenza. Ma le ore del giorno più pericolose si confermano quelle della andata e del ritorno dal lavoro, quando la circolazione è massima e la soglia dellattenzione cala vistosamente. Abbiamo poi una serie di sostanziali conferme dei dati degli ultimi anni. Nel 90 % circa dei casi in cui avvengono incidenti mortali al volante siede un guidatore di sesso maschile. Le strade con il più elevato tasso di promiscuità (pedoni,cicli,motocicli,autovetture private,camion,autobus) sono quelle più pericolose: le urbane, la Romea, la Provinciale per Copparo, la Virgiliana, e non solo. Oscilla di poco la tendenza nel decennio ad avere un 5% di pedoni, un 10% di ciclisti, un 20% di motocicli e un 45-50% di autovetture private coinvolte negli incidenti mortali e non. Mentre altre variabili non paiono indicare vere e proprie linee di tendenza diverse da quelle già note alla casistica più recente. Le classi di età coinvolte sono uniformi anche se una certa preminenza si trova nella fascia fra i 30 e i 50 anni. Pag. 2

Provincia di Ferrara sservatorio per leducazione e la sicurezza stradale della provincia di Ferrara Le modalità più numerose riguardano scontri frontali-laterali, in rettilineo o agli incroci, anche se si registra una oscillazione significativa, fra il 12 e il 18 % allanno di eventi mortali dovuti a fuoriuscita di carreggiata con scontro (platano,muretto,palo della luce…) o immersione nel canale adiacente. Infine un commento ai 2 grafici dedicati alle cause presunte per gli anni 2002 e Come si vede sono molto simili e la loro interpretazione si presta a molte valutazioni anche diverse fra loro. Pure le schede compilate dalle FF.OO. ci parlano di un fattore fretta che è sul 50% (mancata precedenza, velocità eccessiva, mancata distanza di sicurezza) e di un fattore distrazione che è sul 30%. Sono dati che inducono a ritenere determinante il fattore educativo e culturale. Fin qui i dati essenziali del Report e del nostro lavoro. In altre sedi le proposte e le indicazioni per avvicinare e poi raggiungere lobiettivo del dimezzamento dellincidentalità mortale entro il 2010 indicato dalla Unione Europea. Ferrara, aprile 2004 Pag. 3

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