MEDIA E PROCESSI SIMBOLICI

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Presente e futuro della religiosità nel nord est DIFFERENZE TRA GENERAZIONI figli e padri italo de sandre 1ids.
Advertisements

Valutazione d’Istituto A.S. 2008/2009
I profili di apprendimento
1 MeDeC - Centro Demoscopico Metropolitano Provincia di Bologna - per Valutazione su alcuni servizi erogati nel.
LA COSTRUZIONE DELLA RETE Collaborare= Considerare laltro come soggetto che: presenta delle potenzialità presenta delle potenzialità è in grado di autodeterminarsi.
RICERCA - AZIONE Macro-concetto Portatore di
AUTOVALUTAZIONE d’ISTITUTO
Adempimento dell’obbligo d’istruzione (D.M. n°139 del 22/08/2007)
Comprensione e interpretazione del testo
Frontespizio Economia Monetaria Anno Accademico
DEFINIZIONE DI COMUNICAZIONE
Quadro di riferimento INValSI Scienze I livelli di competenza
I. Teoria e metodo normale competenza sociale;
NARRAZIONE E RESOCONTO
LA COMUNICAZIONE E’ un’attività eminentemente sociale
DIFFICOLTA’ DEL LINGUAGGIO
linguistico-artistico-espressiva
Università della Calabria Corso di laurea: Scienze della Formazione Primaria anno accademico Università della Calabria Corso di laurea: Scienze.
Tenendo conto della Finalità della scuola: Offrire un contributo significativo alla formazione delluomo e del cittadino che dovrà vivere ed operare nella.
Comunicazione e significato
DEFINIZIONE DI COMUNICAZIONE Comportamento Categoria psicologica molto vasta che comprende qualsiasi azione motoria compiuta in modo più o meno consapevole.
Cosè la comunicazione? Attività sociale Attività cognitiva Legata allazione.
Canale A. Prof.Ciapetti AA2003/04
MEDIA EDUCATION A Paradigmi della comunicazione
Test di ipotesi X variabile casuale con funzione di densità (probabilità) f(x; q) q Q parametro incognito. Test Statistico: regola che sulla base di un.
Le tre dimensioni della conoscenza
Teoria trasformativa: i fondamenti
Master universitario di II livello in Ingegneria delle Infrastrutture e dei Sistemi Ferroviari Anno Accademico 2012/2013 Cultura dimpresa, valutazione.
La partita è molto combattuta perché le due squadre tentano di vincere fino all'ultimo minuto. Era l'ultima giornata del campionato e il risultato era.
MP/RU 1 Dicembre 2011 ALLEGATO TECNICO Evoluzioni organizzative: organico a tendere - ricollocazioni - Orari TSC.
Cos’è un problema?.
Master in Cure Palliative Biella 20 aprile 2004
Tipologie di comunicazione
Gli italiani e il marketing di relazione: promozioni, direct marketing, digital marketing UNA RICERCA QUANTITATIVA SVOLTA DA ASTRA RICERCHE PER ASSOCOMUNICAZIONE.
“La mediazione familiare: prassi, risultati e rappresentazioni” Marina Lucardi Società Italiana di Mediazione Familiare (S.I.Me.F.) Centro per l’età.
XIV Convegno Organizzativo AVIS Provinciale Guiglia, Sabato 4 Dicembre 2010 Le prospettive della raccolta del sangue in Provincia di Modena Esiti dei questionari.
La teoria delle rappresentazioni sociali
Lingua italiana (CT) La comunicazione (2)
PSICOLOGIA SOCIALE DELLA COMUNICAZIONE
PSICOLOGIA SOCIALE DELLA COMUNICAZIONE
CHARGE PUMP Principio di Funzionamento
Settimana: 3-7 marzo Orariolunedimartedi Mercoledi 5 Giovedi 6 Venerdi lezione intro alla fis mod DR lezione intro alla fis mod DR.
a cura del prof. P. Vezzoni
Riassumendo le teorie sulla comunicazione
Psicologia della GESTALT:
“QUESTIONARIO SUL GRADIMENTO”
(o anche mappe cognitive)
Q UESTIONI ETICHE E BIOETICHE DELLA DIFESA DELLA VITA NELL AGIRE SANITARIO 1 Casa di Cura Villa San Giuseppe Ascoli Piceno 12 e 13 dicembre 2011.
1 Negozi Nuove idee realizzate per. 2 Negozi 3 4.
ORDINE DI CHIAMATA a 1minuto e 2 minuti PRINCIPALI TEMPI DELLA COMPETIZIONE ORDINE DI CHIAMATA a 1minuto e 2 minuti PRINCIPALI TEMPI DELLA COMPETIZIONE.
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. BATTAGLINI” MARTINA FRANCA (TA)
GEOGRAFIA DEI NUMERI Accademia dei Lincei - Roma 18 Ottobre2011
Un trucchetto di Moltiplicazione per il calcolo mentale
Prima rilevazione sullo stato di attuazione della riforma degli ordinamenti nelle istituzioni scolastiche in LOMBARDIA Attuazione del D.L. 59/2003 a.s.
Esempi risolti mediante immagini (e con excel)
RITUALITÀ LA COMUNICAZIONE È DETERMINATA DA REGOLE SOCIALMENTE STABILITE PER OGNI PARTICOLARE SITUAZIONE. IN CERTE.
Il Gruppo di Lavoro.
IL LINGUAGGIO VERBALE.
NO WASTE Progetto continuità scuola primaria scuola secondaria Salorno a.s. 2013_
AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
Watzlawick: pragmatica della comunicazione
Psicologia dei gruppi e delle organizzazioni
Psicologia dei gruppi e delle organizzazioni
Multimedialità: uso contemporaneo e sinergico di diversi media (testo, immagini, suoni); intreccia tra loro linguaggi tradizionalmente originati da media.
Laboratorio didattica dell’area antropologica
Psicologia dei gruppi e delle organizzazioni
De Saussure e Jakobson.  Langue, è il sistema, socialmente accettato, dei segni linguistici e delle relative regole di combinazione e di esclusione che.
ELEMENTI DELLA CARATTERIZZAZIONE DEL PERSONAGGIO (pp )
Costruire comunità di pratiche riflessive nei contesti formativi e professionali Maura Striano Università degli Studi di Napoli Federico II.
L’analisi dell’esperienza: alcuni concetti chiave Competenze emergenti e occupazione nel turismo A.A
Transcript della presentazione:

MEDIA E PROCESSI SIMBOLICI Prof. Carlo GALIMBERTI Anno Accademico 2005/2006 Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione STRUTTURA DEL CORSO LA PSICOLOGIA SOCIALE: introduzione all’ottica di analisi PSICOSOCIOLOGICA Definizione di COMUNICAZIONE: I modelli fondamentali. L’INTERAZIONISMO COMUNICATIVO: le funzioni del linguaggio IL SIMBOLO ed L’ATTRIBUZIONE del SIGNIFICATO MEDIA e PROCESSI SIMBOLICI Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione STRUTTURA DEL CORSO IMMAGINE e IMMAGINARIO SIMBOLICO: caratteristiche e metodologie di funzionamento LE STRUTTURE ANTROPOLOGICHE DELL’IMMAGINARIO: archetipi, simboli, miti INTERPRETARE ed ANALIZZARE IL TESTO: elaborazione del materiale, lettura ed analisi. INTERPRETAZIONE ed ANALISI nella CONVERSAZIONE INTERPRETAZIONE ed ANALISI NEI PRODOTTI AUDIOVISIVI Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione STRUTTURA DEL CORSO IL MONDO COSTRUITO dai MEDIA: i media e l’interazione coi sistemi economici, politici e culturali L’IMMAGINARIO NELLA RETE IL BLOG: esempio della “maturità” della L’IMMAGINARIO nell’AUDIOVISIVO:il rapporto fra musica ed immagini, le implicazioni cognitive ed emotive. IL VIDEOCLIP: prodotto audiovisivo con la massima potenzialità pervasiva Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione STRUTTURA DEL CORSO PROSPETTIVE FUTURE: I MODELLI DI ANALISI INTERPRETATIVA: presentazion di casi attuali attraverso du focali. Focale conversazionalista; il blog Focale percettivo-semiotica ; il videoclip ESERCITAZIONI PRATICHE DI ANALISI INTERVENTI DI ESPERTI DEL SETTORE. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

APPROCCIO PSICOSOCIOLOGICO Ψ Vertice di osservazione Psicologico: La soggettività. φ Vertice di osservazione Sociologico: L’ intersoggettività. φ Vertice di osservazione Psicosociale: L’ articolazione fra il livello soggettivo e quello intersoggettivo. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Ψ φ : DUE LIVELLI INDISSOCIABILI SOGGETTIVITA’: Affonda le sue radici nell’ intersoggettività. INTERSOGGETTIVITA’ : E’ mediata dalla nostra percezione , ovvero esiste solo come rappresentazione mentale. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

PRIMA PRECONDIZIONE PER STUDIARE IN OTTICA PSICOSOCIOLOGICA Occuparsi di “oggetti” in cui è possibile cogliere l’articolazione fra il livello individuale e quello sovraindividuale. Es: L’ epidermide: un “punto di passaggio” con proprie caratteristiche funzioni. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione LA PSICOLOGIA SOCIALE IL SUO FOCUS E’ IL PUNTO DI CONTATTO, L’ ARTICOLAZIONE DEI DUE LIVELLI. La collocazione della Psicologia Sociale è stata oggetto di un lungo dibattito: secondo la “Social Cognition” doveva focalizzarsi maggiormente sulla struttura sociale. ATTUALMENTE ESISTE UN SOSTANZIALE ACCORDO NEL CONSIDERARE LA PSICOLOGIA SOCIALE: Studio dell’ articolazione fra i due livelli. Dotata di uno “spazio” di studio esclusivo. Una diciplina autonoma. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione L’ INTERAZIONISMO L’ INTERAZIONISMO E’ LA CORRENTE PSICOSOCIALE STORICAMENTE PIU IMPEGNATA NELLO STUDIO DELL’ ARTICOLAZIONE FRA I DUE LIVELLI. Il suo oggetto di studio privilegiato è l’ Interazione Comunicativa, ovvero il livello verbale della comunicazione. Privilegiare il livello verbale è un’ “opzione metodologica”, perché l’ interazione complessiva si articola a diversi livelli. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

L’ INTERAZONE CONVERSAZIONALE L’ INTERAZIONE CONVERSAZIONALE E’ LA “VIA REGIA” ALLO STUDIO DELL’ INTERAZIONE. “La conversazione è l’ ambito naturale dove avviene la fondamentale attività di condivisione, attraverso cui l’ uomo realizza l’ incontro fra le menti…” “Trognon” Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

SECONDA PERCONDIZIONE PER STUDIRE IN OTTICA PSICOSOCIOLOGICA RAGIONARE SU CONCETTI TIPICAMENTE “PSICOSOCIALI”. Norma. Ruolo. Istituzione. Organizzazione. Pratiche sociali. SONO OGGETTI DI STUDIO IN CUI E’ POSSIBILE COGLIERE I DIVERSI ELEMENTI CHE CONTRIBUISCONO AL PROCESSO DI COSTRUZIONE CONGIUNTA DEL SIGNIFICATO. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

LA PROSPETTIVA PSICOSOCIOLOGICA LA CREAZIONE DEL SIGNIFICATO E’ UN PROCESSO PROFONDAMENTE RADICATO NELLA DIMENSIONE SOCIALE Per comprendere un significato è necessario considerare i tre vertici d’ osservazione e i punti di contatto che vengono ad avere nel ragionamento complessivo sull’ evento in atto. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

IL TRIANGOLO BASE DELLA PSICOLOGIA SOCIALE SOGGETTO OGGETTO (Anche mentale ) CONTESTO (Anche mediato dalle Rappresentazioni sociali ) Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione Cum – munus ovvero ricchezza comune da mettere in circolazione Cum – mœnia ovvero costruzione di barriere a difesa del proprio patrimonio Cum – humus ovvero terreno fertile comune di riferimento Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione Il modello di Shannon e Weaver La comunicazione come semplice trasmissione dell’ informazione. Emittente Ricevente Fonte Messaggio Codifica Decodifica Messaggio Destinatario Rumore Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

IL MODELLO DI SHANNON E WEAVER la presentazione della comunicazione come passaggio di informazioni. come messaggio in forma di segnale da una sorgente ad un destinatario attraverso la mediazione di un’emittente e di un ricevente. il trasferimento può essere influenzato o disturbato da fenomeni intervenienti connotati come “rumori”. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

I limiti del modello di Shannon e Weaver La Lingua non è solo un codice. Mancanza di processi di costruzione dei significati. Mancanza di processi inferenziali. Dinamica basata sull’alternanza: in realtà i soggetti sono sempre contemporaneamente attivi. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

La Funzione Inferenziale La comunicazione non si basa esclusivamente su di un codice condiviso, ma comprende anche il sistema di codifica, decodifica e conferma delle inferenze. COMUNICAZIONE = CODICE + SISTEMA DI INFERERENZE Es: “Le parti sociali si sono sedute al tavolo delle trattative”. ( La frase sollecita un’ inferenza che ne rivela il valore metaforico ). Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

OGNI FRASE E’ UN’ INTERPRETAZIONE Ci si deve stupire quando ci si capisce. ( Sperber e Wilson ) Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione LE INFERENZE VANNO STUDIATE IN TERMINI PSICOSOCIOPRAGMATICI PSICO: Il livello individuale. SOCIO: Il livello sovraindividuale. PRAGMATICO: gli “strumenti” a disposizione. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Interazionismo sommario (1) Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione Interazionismo sommario (2) Secondo tale prospettiva un’interazione è un’azione (o reazione) che passa da un soggetto (S1) all’altro (S2); è un’influenza retroattiva reciproca che ogni soggetto esercita sulle azioni verbali dell’altro. L’interazione è vista come un susseguirsi di comportamenti caratterizzati da una relazione d’ordine, una sorta di “modello dell’alternanza” Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Interazionismo comunicativo (1) Opposto al modello di Shannon e Weaver è il MODELLO DIALOGICO-CONVERSAZIONALE di Jacques: Rifiuta l’alternanza: “io, mentre parlo con te, ti presto l’ascolto della mia parola” (cit.) Le INFERENZE sono uno dei luoghi principali della SIMBOLIZZAZIONE; se ne operano già nella conversazione naturale Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Interazionismo comunicativo (2) Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Interazionismo comunicativo (3) Per l’interazionismo comunicativo, attorno al circuito che lega i due interlocutori viene a delinearsi un sistema d’ordine superiore rispetto alla coppia S1 e S2 tendente a mantenere caratteristiche autonome e una propria organizzazione (SR). SR Jacques parla di SPAZIO LOGICO DELL’INTERLOCUZIONE: quando si parla con qualcuno si tende a stabilire uno spazio costruito congiuntamente, che è la messa in comune di rappresentazioni, oggetti, referenti, contenuti, modalità, etc. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Interazionismo comunicativo (4) Nella prospettiva di interazione comunicativa le parole pronunciate da ciascuno dei due attori sono indirizzate sia a sé sia all’altro dando luogo ad un fenomeno di doppio ascolto: significare e comprendere non sono più azioni indipendenti nello stesso soggetto, e sono interdipendenti tra i diversi soggetti. (In un certo senso, si comprende nel significare e si significa nel comprendere) Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Interazionismo comunicativo (5) Viene riconosciuta la natura contrattuale (Ghiglione) della comunicazione intesa come situazione caratterizzata da: una posta in gioco, più di tipo psicosociale che non semiotico (riferito cioè al contenuto proposizionale), un gioco di reciprocità, un’attività congiunta finalizzata alla costruzione di uno spazio dialogico. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione “Comunicare è co-costruire una realtà con l’aiuto di sistemi di segni accettando un certo numero di principi che permettono lo scambio e un certo numero di regole che lo gestiscono. I tre sistemi di segni – verbale, non verbale, paraverbale – sono in continua interazione tra loro nel lavoro di co-produzione del senso e co-costruzione del processo interlocutorio messo in atto dagli interlocutori”. Ghiglione Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Codice + Sistema di inferenze LA COMUNICAZIONE Codice + Sistema di inferenze Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione è UN ATTO.. INTERATTIVO INTENZIONALE e RECIPROCO CONSAPEVOLE CONDIVISO: In base a CODICI SIMBOLICI E CONVENZIONALI secondo UN FRAME CULTURALE DI RIFERIMENTO Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione ..è ATTO GLOBALE L’iterazione comunicativa è composta dall’azione sinergica di segni VERBALI e NON VERBALI che concorrono alla definizione dei PERCORSI DEL SENSO Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

La COMPETENZA COMUNICATIVA di un individuo si compone di: conoscenza dei CODICI abilità di CODIFICA E DECODIFICA capacità di CONNESSIONE AL CONTESTO Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Le funzioni del linguaggio referenziale espressiva relazionale + argomentativa Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Funzione REFERENZIALE Denominare oggetti Indicare stati del mondo Deissi Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione Funzione ESPRESSIVA Referenzialità rivolta al mondo interno Come il linguaggio parla degli oggetti del mondo interno Studiata soprattutto dalla psicologia: rapporti tra linguaggio ed emozioni Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione Funzione RELAZIONALE Creazione e alimentazione del legame sociale Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Funzione ARGOMENTATIVA (1) Passare da determinate premesse ad alcune conclusioni attraverso: induzione: si parte dal particolare per arrivare al generale deduzione: da una regola generale si arriva al caso particolare abduzione: si parte dal particolare, si passa ad una regola generale per tornare sul particolare Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Funzione ARGOMENTATIVA (2) Si possono cercare nella SIMBOLIZZAZIONE eventuali percorsi, procedure privilegiate all’argomentazione. Si potrebbe allora aggiungere una quinta funzione del linguaggio: la funzione ARGOMENTATIVA DI SIMBOLIZZAZIONE. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

L’ATTRIBUZIONE DEL SIGNIFICATO È un processo MULTICOMPONENZIALE, articolato e contemporaneo. Esso si svolge in funzione della referenza, della denotazione e del senso di un segno, verbale o non verbale, socialmente condiviso. L’atto di attribuzione avviene in relazione al proprio schema semantico interpretativo, derivato dalla soggettiva presentazione e segmentazione del mondo. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione IL SIMBOLO METTERE INSIEME; FAR COINCIDERE; GETTARE CON; IL TERMINE “SIMBOLO” DESIGNAVA IL MEZZO DI RICONOSCIMENTO CONSENTITO DAI DUE LATI DI UNA MONETA “Umberto Eco” LE DUE META’ DELLA MONETA RAGGIUNGONO LA PIENEZZA DELLA LORO FUNZIONE QUANDO SI RICONGIUNGONO A RICOSTRUIRE UN’ UNITA’ Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione IL SEGNO E IL SIMBOLO LA CARATTERISTICA DISTINTIVA DEL SIMBOLO E’ LA SUA NATURA ARBITRARIA IL SEGNO: ogni volta che lo si interpreta si scopre qualcosa in più e il rinvio fra i due termini aumenta. IL SIMBOLO: c’e’ l’idea di un rinvio che in qualche modo trova il proprio termine, di una ricongiunzione con l’ origine. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione SIMBOLO E SIGNIFICATO IL MODELLO STRUTTURALISTA CONCEPIVA I DUE TERMINI DEL RAPPORTO SEGNICO ( Significante e Significato) COME DUE PIANI SEPARATI IL RAPPORTO FRA I DUE PIANI ERA VISTO COME FISSO E NON MODIFICABILE LINGUA (SISTEMA DI SEGNI): sistema di differenze di suoni combinati ad un insieme di differenze fra significati. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

IL SIMBOLO COME INFERENZA OGGI ESISTE ACCORDO NEL RIFIUTARE: LA RIGIDA SEPARAZIONE FRA I DUE PIANI LA CONCEZIONE STABILE DEL SIGNIFICATO L’ ACCENTO VIENE POSTO SULL’ INTERPRETAZIONE SIGNIFICATO E SIGNIFICANTE: stanno insieme per convenzione. SIMBOLEGGIATO E SIMBOLEGGIATE: stanno insieme per convinzione. ES:diverse letture della religione, diverse interpretazioni. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

IL SIMBOLO COME CONTRATTO: LA DIMENSIONE SOCIALE DEL SIGNIFICATO L’ UNIVERSO SIMBOLICO IN CUI SIAMO IMMERSI SI ORIGINA E SI MODIFICA NELLA DIMENSIONE INTERATTIVA, SOCIALE IL SIMBOLO RIMANDA ALLA NOZIONE DI CONTRATTO PERCHE’ IN ENTRAMBI I CASI SI CREA UN “ACCORDO FRA LE PARTI” LA DIMENSIONE SOCIALE DEL SIGNIFICATO: La produzione/condivisione del significato si basa su un accordo intersoggettivo. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione L’ UNIVERSO SIMBOLICO OGNI SIMBOLO DEFINISCE E RIDEFINISCE COSTANTEMENTE IL SUO SIGNIFICATO ALL’ INTERNO DI UNA RETE DI LEGAMI OGNI SIMBOLO E’ PRIVO DI SIGNIFICATO AL DI FUORI DEL SUO UNIVERSO SIMBOLICO DI RIFERIMENTO L’ “Interpretante” può essere o meno un soggetto. Può anche essere un altro segno che traduce e spiega il segno precedente, diventando egli stesso segno, in una semiosi illimitata.” “Umberto Eco” Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

MEDIA E PROCESSI SIMBOLICI I MEDIA SVOLGONO UNA FUNZIONE DI MEDIAZIONE NELLE CONTINUE TRASFORMAZIONI DEL NOSTRO UNIVERSO SIMBOLICO. PRODUZIONE DI SIGNIFICATO: INTERPRETANO IL MONDO E CI PROPONGONO UNA VISIONE CONDIVISA RELAZIONE MOLTEPLICE FRA LORO STESSI E GLI ATTORI/FRUITORI Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione I MASS MEDIA SONO ARTEFATTI: Dispositivi di mediazione uomo/ambiente RISORSE: Organizzano e danno una forma alla Comunicazione VINCOLI: Non determinano la Comunicazione in modo COMPLETO CLASSIFICATORI COGNITIVI: aiutano la distribuzione sociale dei Significati Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

IL MOTORE DEI MEDIA: le immagini ICONA: rapporto di somiglianza con l’oggetto che rappresenta. INDICE:riproduzuine fisica e dinamica del reale SIMBOLO: senza alcun rapporto di somiglianza, arbitrario. IL FUMO E SEGNO DEL FUOCO: DIVENTA SIMBOLO SE CE NE APPROPRIAMO CULTURALMENTE (Umberto Eco) LE IMMAGINI ORGANIZZANO L’ ESPERIENZA E SONO POTENTI MOTORI PER LA FORMAZIONE DEL SIGNIFICATO MODO MASSICCI Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

IMMAGINE E SIGNIFICATO L’ IMMAGINE E’ UN’ICONA Essa è ARTICOLATA: SI REGGE SUL COMPLESSO INTRECCIO DI ANALOGIE COL MONDO CHE RAPPRESENTA, DEFINENDO SIGNIFICATI MOLTEPLICI. MOLTI SIGNIFICATI SFUGGONO AL CONTROLLO ATTENTIVO: ogni volta che vediamo un’immagine solo una parte dei suoi “rimandi” e’ oggetto della nostra attenzione, ma tutti contribuiscono alla formazione complessiva del significato. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione L’ IMMAGINE E IL SEGNO SEGNO IMMAGINE ( ES: LA SMORFIA NAPOLETANA ) ( ES: INTERPRETAZIONE DEI SOGNI ) CONVENZIONALE NATURALE NON PROPOSIZIONALE IN SE NON SIGNIFICA NON CONTIENE IL SUO OGGETTO CONTIENE IL SUO OGGETTO L’ IMMAGINE E’ SPESSO “ARCHETIPICA”, OVVERO FONDAMENTO DELL’ OGGETTO A CUI E’ RIFERITA BACHELARD : AFFERMAVA L' ANTERIORITA' DEL SIMBOLISMO SU OGNI PROCESSO DI SIGNIFICAZIONE. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

L’ IMMAGINE COME ELEMENTO ORGANIZZATORE DELL’ UNIVERSO SIMBOLICO “ L’IMMAGINE E’ UN DINAMISMO ORGANIZZATORE” “Bachelard” L’IMMAGINE ORGANIZZA GLI ELEMENTI DELL’ESPERIENZA RENDENDOLI OMOGENEI “GESTISCE” LE DIFFERENZE SENZA ANNULLARLE ES: nelle organizzazioni le relazioni vengono regolate per ottenere l’obbiettivo prefissato. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione L’ IDEOLOGIA SISTEMA DIMENTICO DI SE STESSO ATTIVITA’ DI ORGANIZZAZIONE SEGNICA CHE REIFICA SE STESSA L’ IDEOLOGIA E’ UN SISTEMA DI PENSIERO “PRE-RAZIONALE”: perde la capacità di confronto con il sistema simbolico di riferimento e diviene AUTOREFERENTE Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

L’ ASSIMILAZIONE SOGGETTIVA L’ ANTROPOLOGIA DIMOSTRA CHE LA CLASSIFICAZIONE DEI SIMBOLI E’ ESTREMAMENTE COMPLESSA Una possibile spiegazione è l’ ASSIMILAZIONE SOGGETTIVA: la messa in funzione della nostra sensibilità personale come elemento di mediazione fra l’ INTERSOGGETTIVITA’ e la SOGGETTIVITA’ L’ ASSIMILAZIONE SOGGETTIVA E’ “MEDIUM” FRA MONDO DEGLI OGGETTI E MONDO DEI SOGGETTI Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

LE MATRICI MITOLOGICHE Dumezil (Storico delle religioni) INDIVIDUA TRE MATRICI MITOLOGICHE DELLA SOGGETTIVITA’ LE MATRICI CORRISPONDONO ALLA RAPPRESENTAZIONE DI TRE “PERSONAGGI”, TRE FIGURE “ORIGINARIE” DELL’ ORGANIZZAZIONE SOCIALE: SACERDOTE (RAPPORTO CON IL SACRO) GUERRIERO (LA FUNZIONE DI PROTEZIONE) PRODUTTORE (IL RAPPORTO CON LE RISORSE) Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione GLI ASSUNTI DI BASE Bion (Psicoanalista) INDIVIDUA TRE “ASSUNTI DI BASE”, TRE MODALITA’ DI FUNZIONAMENTO FONDAMENTALI, IN CUI E’ POSSIBILE RITROVARE LE MATRICI MITOLOGICHE DI DUMEZIL Secondo Bion la società “delega” le diverse funzioni degli Assunti di base a tre fondamentali strutture sociali: ATTACCO_FUGA (ESERCITO) (Guerriero) ACCOPPIAMENTO (COPPIA) (Produttore) DIPENDENZA ( CHIESA) (Sacerdote) LE TEORIE DI DUMEZIL E BION RAPPRESENTANO DUE TENTATIVI DI FORNIRE CATEGORIE UNIFICANTI SUI PROCESSI DI SIMBOLIZZAZIONE DELL’ IMMAGINARIO Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

LA DINAMICA DELL’ IMMAGINARIO IL SIGNIFICATO DELLE IMMAGINI E’ IN CONTINUA TRASFORMAZIONE L’ IMMAGINE E’ DENSA DI RINVII CONNOTATIVI:col passare del tempo possono perdersi o modificarsi. Fra i diversi autori ad aver studiato la dinamica dell’ immaginario, due risultano particolarmente significativi: GOFFMAN: dinamica Scena/Backstage. MOSCOVICI: teoria delle Rappresentazioni Sociali. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione LA SCENA E IL BACKSTAGE GOFFMAN PARAGONA LA VITA SOCIALE AD UNA RAPPRESENTAZIONE TEATRALE (SCENA) DOVE OGNUNO E’ COSTANTEMENTE IMPEGNATO A PRESENTARSI, A DARE UN’ IMMAGINE POSITIVA DI SE’ Dietro a questa costante recitazione esiste un mondo di interessi e scopi in costante conflitto, ma Goffman li colloca dietro le quinte (BACKSTAGE) LA CREAZIONE DEL SIGNIFICATO NON SI COLLOCA SOLO NELLA SCENA Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

SCENA,BASCKSTAGE E DINAMICA DEI MEDIA LA DINAMICA FRA MEDIA E SCENA SOCIALE RIPROPONE IL RAPPORTO FRA SCENA E BASCKSTAGE SCENA: rappresentazione dei media. BACKSTAGE: interazione quotidiana. I MEDIA nella loro funzione METATESTUALE riproducono il BACKSTAGE ES: Reality, “Making of..”, Real Life.. Ma è l’ osservatore che, con la sua presenza, influenza l’ oggetto osservato. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

LE RAPPRESENTAZIONI SOCIALI RAPPRESENTAZIONI SOCIALI (Moscovici):sistema di idee coerenti a cui i soggetti si rifanno per la loro rappresentazione del mondo, a volte logico-scientifiche, a volte arbitrarie e socialmente costruite. SULL’ ORIGINE DELLE R.S. ESISTONO ALMENO DUE VISIONI: NEL SENSO DEBOLE: diffuse fra i gruppi sociali. NEL SENSO FORTE(Moscovici):prodotte e riprodotte dall’ interazione sociale. ES: una ricerca sulla Psicoanalisi in Francia ha dimostrato che le R.S. si formano e rinnovano continuamente nelle conversazioni/chiacchiere quotidiane. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

LE STRUTTURE ANTROPOLOGICHE DELL IMMAGINARIO ( Durand,1963) Durand individua due modalità di elaborazione simbolica, una mappatura antropologica dell’ immaginario: REGIME DIURNO: simboli Teriomorfi, Mictomorfi, ecc.. ES: animali, vestiario, archetipo dell’ orco. REGIME NOTTURNO: Simboli dell’ inversione. ES: Intimità e Tomba. SECONDO DURAND IL SISTEMA DINAMICO DEL NOSTRO UNIVERSO SIMBOLICO SI BASA SUL MITO Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione IL MITO INTENDEREMO PER MITO: sistema dinamico che sotto la spinta di uno schema tende a comporsi in narrazione. Per descrivere la dinamica del Mito Durand si appropria di alcuni classici concetti psicologici, rileggendoli in funzione della sua visione antropologica: ARCHETIPO: viene “liberato” dall’ originario carattere universale. L’ archetipo resta un organizzatore simbolico, ma nell’ ambito della cultura di riferimento. SCHEMA: viene sottratto alla visione meccanicista che lo “reificava”, relegandolo però al ruolo di “semplificazione funzionale della realtà”. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

LA DINAMICA DELL’ IMMAGINARIO IL MITO DIVENTA UN SISTEMA DINAMICO DI SIMBOLI SCHEMA: struttura sovraordinata che organizza le relazioni funzionali; scheletro dinamico dell’ immaginario; generalizzazione dinamica/affettiva dell’ immagine. (Paragonabile allo schema funzionale di Piaget). ARCHETIPO: organizzatore simbolico sovraindividuale. (L’ Archetipo si lega ad immagini diverse in ogni cultura). ES: RUOTA = ARCHETIPO / SERPENTE = SIMBOLO SCHEMA: ESTENSIONALE (struttura sovraordinata ed invariante) ARCHETIPO: FRECCIA (“matrice” simbolico/culturale) SIMBOLO: AEREO, ATLETA (configurazione simbolica ) Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

L’ INTERPRETAZIONE DEL TESTO Dove inizia la lettura? UNO SCRITTO RARAMENTE SI COMPONE DI SOLO TESTO PARATESTO METATESTO IPERTESTO Questi elementi non sono secondari perché permettono di “avvicinarsi” al testo, ci parlano di ciò che succede al suo interno, lasciano tracce dell’ autore. “IL SIGNIFICATO SI CREA ANCHE IN GIARDINO” (Galimberti, 2004) Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

L’ INTERPRETAZIONE DI UN TESTO Scomponendo analiticamente il processo complessivo di comprensione di un testo, è possibile individuare diversi momenti operativi: ELABORAZIONE PRIMARIA b) ANALISI DEL MATERIALE 1) Asse Paradigmatico. Denotazione. 2) Asse Sintagmatico. Connotazione. 3) Isomorfie. Metafore. 4) Isotopie. Ricerca dei dati sensoriali. 5) Riepiloghi complessi ed 5) Ricerca dei dati spazio-temporali Ipotesi interpretative. e cinetici. c) LETTURA 1) Prosa Letterale. 2) Interpretazione. 3) Eventuale verifica e critica. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

L’ ELABORAZIONE PRIMARIA DEL MATERIALE LA DENOTAZIONE DENOTAZIONE: ricerca del significato comunemente attribuito; degli elementi più convenzionali del significato. A questo livello la comprensione di una poesia non è sostanzialmente diversa da quella di un testo tecnico: si cercano gli elementi strutturali, gli assi fondamentali e condivisi per una prima attribuzione di significato. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione LA CONNOTAZIONE CONNOTAZIONE: gli elementi di specificazione; le conoscenze personali; gli aspetti soggettivi e meno condivisi; la parte di significato che deriva dal contesto d’ uso. IL PROCESSO DI CONNOTAZIONE “APRE E RICHIUDE LO SPAZIO SEMANTICO”: di fronte alle molte possibili interpretazioni si deve comunque giungere ad attribuire un significato. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

IL PROCESSO DI CONNOTAZIONE LA CONNOTAZIONE UN PROCESSO MOLTO COMPLESSO E SI BASA SU DIVERSE DIMENSIONI DELLA SIGNIFICAZIONE: L’ ALONE SEMANTICO: l’ aurea di significati connotativi che derivano dal contesto in cui si costruisce il significato; la contestualizzazione. L’ INDIVIDUAZIONE DELLE RISONANZE: “i rimandi interni”; le emergenze che colpiscono in funzione della sensibilità personale. LE IMMAGINI MENTALI: e’ quella parte di connotazione che utilizza il significante; i molti rimandi contenuti nel simbolo. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione LA METAFORA LA METAFORA E’ IL LUOGO PRIVILEGIATO PER LA MANIFESTAZIONE DEL SENSO ALL’ INTERNO DEL TESTO INSERISCE NEL TESTO IMPORTANTI “ALONI SEMPANTICI”, ELEMENTI CONNOTATIVI DI DIFFICILE DESCRIZIONE ANCHE I MEDIA UTILIZZANO LE METAFORE IN MODO MASSICCIO ES: la trasmissione “Gli invisibili”. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione LA RICERCA DEI DATI SESORIALI/SPAZIALI,TEMORALI E CINETICI I CINQUE SENSI, SPAZIO, TEMPO E MOVIMENTO FONDANO LA CULTURA DEL MEDITERRANEO (Greimas) I CINQUE SENSI E LA PERCEZIONE DEL MOVIMENTO SONO ATTIVAMENTE COINVOLTI NELLA FORMAZIONE DEL SIGNIFICATO COMPESSIVO ES:L’ARCHITETTURA DEI NEGOZI: Forme, luci, suoni, materiali(tatto), aspetti spaziali, nessun aspetto viene trascurato: la “presentificazione” del prodotto passa anche per la simbolizzazione del luogo. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione B) L’ ANALISI INDIVIDUARE GLI ELEMENTI IN GIOCO MA SOPRATTUTTO LE DIVERSE RELAZIONI CHE PERMETTONO LA FORMAZIONE DEL SIGNIFICATO COMPLESSIVO ASSE PARADIGMATICO E ASSE SINTAGMATICO ASSE PARADIGMATICO: (SELETTIVO)Associazione per continuità. ASSE SINTAGMATICO: (COMBINATORIO)Associazione per equivalenza. ISOMORFIE E I ISTOPIE ISOMORFIE: gli elementi invarianti. ES: Gli elementi invarianti nell’ arredamento di un ambiente. ISTOPIE: le regolarità nel posizionamento. Es: La posizione degli elementi all’ interno dello spazio. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione C) LA LETTURA “LECTOR IN FABULA” (Umberto Eco):sottolinea l’ importanza della collaborazione col lettore nell’ interpretazione del testo. IL LETTORE NON E’ UN FRUITORE PASSIVO MA PARTECIPA ATTIVAMENTE ALLA COSTRUZIONE DEL SIGNIFICATO LA PROSA LETTERALE LA PROSA LETTERALE SNATURA IL TESTO LA POESIA E’ PENSATA PER LASCIARE SPAZIO ALL’ INTERPRETAZIONE, PER NON ESAURIRE I MAI LE POSSIBILI INTERPRETAZIONI Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione L’ INTERPRETAZIONE FRA LE NOSTRE ATTIVITA’ QUOTIDIANE L’ ASPETTO PIU’ VICINO ALL’ INTERPRETAZIONE E’ LA FORMULAZIONE DI IPOTESI NEL SENSO FORTE:attribuzione di senso. NEL SENSO DEBOLE:semplice descrizione. TRIONFO DELLA TECNICA VS RITIRO SOLIPSISTICO INTERPRETARE TUTTO O NON INTERPRETARE NULLA PORTANO ALLO STESSO RISULTATO: L’ INCAPACITA’ DI DESCRIVERE IL MONDO L’ INTERPRETAZIONE E’ NEL MEZZO Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione INTERPRETARE: Organizzare in modo diverso i mondi di significato. Dare un senso altro. Portare alla luce un significato già presente. L' INTERPRETAZIONE E' IL RISULTATO DI UNA LOTTA FRA IL LETTORE E IL TESTO Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

ARTE E INTERPRETAZIONE L' OPERA D' ARTE E’ UNA MACCHINA PER PRODURRE SIGNIFICATI “L’ unica cosa misurabile nella storia dell’ arte è il variare del gusto”. (CRITICO INGLESE) IL GUSTO ARTISTICO COME DIMENSIONE INTERSOGGETTIVA LETTURA CULTURALE PROPRIA DI UN DETERMINATO PERIODO STORICO CHE MEDIA L’ INTERPRETAZIONE INDIVIDUALE Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

INTERPRETAZIONE E ANALISI DELLE CONVERSAZIONI L’ ANALISI DELLE CONVERSAZIONI COMPIE SUL TESTO DIVERSE “OPERAZIONI ANALITICHE” TURNI DI PAROLA STRUTTURE LOGICO_DIALOGICHE MESSA IN SEQUENZA DEGLI ATTI LINGUISTICI QUESTI TRE LIVELLI NON RODUCONO UN’ INTERPRETAZIONE MA SONO RILEVATORI DELL' INTERAZIONE COMUNICATIVA IPOTESI PSICOSOCIALE: momento interpretativo dove si formula un’ ipotesi complessiva (Ipotesi di funzionamento psicosociale). Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione L’ INTERPRETAZIONE DEVE ESSERE: APERTA PROSPETTICA DINAMICA RELAZIONALE L’ INTERPRETAZIONE NON DEVE SPIEGARE TUTTO INTERPRETARE: strutturare il campo, sulla base dei dati empirici, senza saturarlo. UN’ INTERPRETAZIONE DEVE ESSERE FALSIFICABILE: sottoporre a critica le ragioni della particolare configurazione data al fenomeno. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione INTERPRETAZIONE E ANALISI DEL PRODOTTO AUDIOVISIVO Ci avvaleremo della definizione di immagine fin ora fornita, cioè di ICONA ARTICOLATA e POLISEMICA L’immagine innesca due tipologie di piacere: STUDIUM: piacere OGGETTIVO, dato dalla decodifica delle informazioni PUNCTUM: piacere SOGGETTIVO , asociazioni interpretative soggettive. Essa può, quindi, avvalersi di diverse significazioni, quella corretta o preferenziale è determinata dagli ANCORAGGI. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione Gli ancoraggi Sono i dispositivi testuali che danno un forte impatto percettivo e chiudono il senso interpretativo del testo dandone una DEFINIZIONE. Sono le delimitazioni duttili del percorso del senso, veicolato dal testo audiovisivo Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

IL PRODOTTO AUDIOVISIVO E’ PLURICODICO Concorrono CODICI SPECIFICI DEL MEZZO ( montaggio, movimenti di mdp, immagini in movimento..) CODICI VISIVI CODICI NARRATIVI CODICI CULTURALI Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

NON E’ UN CODICE ACCESSIBILE A TUTTI Ha una struttura base tecnico-sensoriale SPECIFICA Propone una materia di espressione unica: L’IMMAGINE MOSTRA, NON SIGNIFICA, non si spiegherebbe altrimenti la nostra capacità diegetica di immaginare mondi “altri”, paralleli, senza rimanere ancorati alla funzione iconica più stretta della rappresentazione Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione IL MONDO COSTRUITO Il Mondo è ontologicamente complesso : la sua conoscenza per l’individuo contemporaneo avviene soprattutto tramite esperienze INDIRETTE e MEDIATE. I MASS MEDIA sono fucine di significato e sopperiscono a funzioni srutturali come quelli cognitivi-informativi: conoscere le notizie ludici-evasivi: lo svago sociali: più conosco, più posso argomentare Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione LA COMUNICAZIONE MEDIATA DA COMPUTER TECNOLOGIA DIGITALE:modificabile, integrabile, memorizzabile, meno sensibile a rumore CMC sincrona ed asicrona MULTIMEDIALITA’ LA DISCOMUNICAZIONE Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione LA RETE ED IL BLOG rapporto Mass Media e Rete: Tecnologie Agenda Setting Manipolazione dell’attenzione e della visibilità Tempi di Fruizione La Rete: nuove prospettive cognitive Il Blog: Definizione, nascita e problemi di classificazione Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione LA BLOGOSFERA DIFFICOLTA’ DI DEFINIZIONE COMUNITA’ DI PRATICHE GESTIONE DELL’INFORMAZIONE Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione DEFINIZIONE BLOG Web + log E’ un CMS ( Content Manager System) Non è possibile classificarli per : Contenuto Format genere Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione IL VIDEOCLIP Nasce come spot di un brano musicale ed oscilla fra il poli di Arte e commercio. Non bisogna mai dimenticarne le origini di mercato Mutua linguaggi televisivi, cinematografici e pubblicitari E’ legato all’industria discografica e ne riflette oneri ed onori. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

IL VIDEOCLIP: Modello di analisi Contesto produttivo: Regista Casa di produzione Casa Discografica Gruppo Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

IL VIDEOCLIP: Modello di analisi Il Contesto sociale e la costruzione identitaria: La star o il gruppo Il genere di riferimento Posizionamento del personaggio Eventuali integrazioni con supporti mediali( telefonino, pc, playstation ecc..) marketing (sito, fanclub, tour, presentazioni di dvd, ecc..) Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

IL VIDEOCLIP : prodotto pluricodico I codici generali sono tipici del sistema cinematografico nella sua organicità e sono potenzialmente presenti in tutti i testi (quindi anche nel testo videoclip). I codici particolari sono tipici di un certo modo di “fare cinema” (quindi, qualificanti un genere, una scuola, un periodo, un regista) ed appaiono solamente in alcune classi di testi; I codici singolari sono tipici di un solo testo e solitamente mutuati da altri sistemi di significazione, di per se stessi autonomi come possono essere i codici della musica, della pittura, dell’abbigliamento, della danza. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

IL VIDEOCLIP: Modello di analisi Approccio semiotico Struttura narrativa e/o concettuale Ancoraggi usati Simboli I 5 strumenti (l’immagine e il testo;voci, musica, rumore) Rapporto musica/immagine Coerenza compositiva Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

IL VIDEOCLIP: Modello di analisi Approccio psicosociale Pregnanza Percettiva Pregnanza Cognitiva Immaginario simbolico evocato Strutture archetipe dell’immaginario coinvolto Rapporto con la ritmica musicale. Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione LE CONCLUSIONI Conclusioni Valutazione estetica Eventuale valutazione commerciale Proispettive future Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Il BLOG: modello d’analisi Fase Denotativa: Analisi strutturale: il template Coefficiente di usabilità: semplicità di accesso e di fruizione dell’artefatto Usabilità: le funzioni Analisi grafica: immagini, colori, ampiezza del testo, posizionamento dei contenuti Analisi del testo (brani esemplificativi raccolti in un arco di tempo di minimo tre settimane) Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Analisi del blog: le funzioni dell’ usabilità Funzione comunicativa: elementi grazie ai quali il blogger può comunicare con gli altri attori. Funzione informativa: elementi grazie ai quali il blogger può ottenere informazioni più o meno specifiche, più o meno aggiornate. Funzione strumentale: elementi grazie ai quali il blogger può ottenere servizi, con differenti livelli di interesse e mediazione Funzione orientativa: elementi grazie ai quali il blogger può individuare il modo di ottenere una data informazione e/o un dato servizio Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Il BLOG: modello d’analisi Fase Connotativa: gli elementi identificativi/esclusivi del blog Gestione dei contenuti e potenzialità espressive Identità costruite nel blog: il network sociale Identità del blogger Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione

Il BLOG: modello d’analisi Conclusioni Prospettive future Modulo 4 – Dalla comunicazione alla conversazione