“…Qualche volta mi sento soffocata dai problemi, dalla tristezza che leggo negli occhi degli altri ed ho imparato a rispettarla perché non è importante.

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Transcript della presentazione:

“…Qualche volta mi sento soffocata dai problemi, dalla tristezza che leggo negli occhi degli altri ed ho imparato a rispettarla perché non è importante dare una soluzione alle difficoltà altrui, quanto piuttosto capirle e lasciare che la soluzione la si trovi insieme” (Lucia ha lavorato alla Scuola Media “De Pisis”) “… Un’altra cosa bella che mi è successa oggi è stata che uno dei due bambini che mi dicevano che mi dovevano sparare, è venuto da me e mi ha detto: “Maria Rosa, lo sai che i cannoni che avevo li ho bruciati tutti …” “ (Maria Rosa ha lavorato alla scuola materna di Pontelagoscuro – Ferrara)

“…Il lavoro con G., oltre a spingermi a trovare sempre ed efficaci modalità di interazione con lei, mi ha costretta a demolire stereotipi e a ristrutturare molti miei schemi mentali …” (Eleonora ha lavorato nella Scuola Materna “G. Rossa”, presso l’Istituto “Einaudi” e nella Scuola Media “Tasso” di Ferrara) “…Ricordo ancora il primo abbraccio di C. come dimostrazione di accettazione, di affetto, che mi ha aiutata ad essere più naturale con lei e a sentirmi meno tesa …” (Marianna ha lavorato presso l’Istituto Magistrale “G. Carducci” di Ferrara)

“…E’ bellissimo, ti fa pensare molto a quanto siano speciali i bambini, soprattutto questi bambini, è una sensazione di felicità, dolore, paura …. Diciamo un “minestrone” di emozioni che io mai avrei pensato di sentire nel mio cuore e nella mia mente …” (Martina ha lavorato alla Scuola Materna Comunale di Cassana – Ferrara) “ … Ho conosciuto E. aldilà del suo disagio, ho conosciuto la persona speciale che egli rappresenta, le sue emozioni, la sua contagiosa voglia di vivere … Insieme e grazie ad E. , ho fatto grandi passi, sono cresciuta e maturata …” (Maura ha lavorato presso l’Istituto Comprensivo “C. Tura” di Pontelagoscuro – Ferrara)

“… All’inizio ti senti sola e spaesata, non ti accorgi che attorno a te c’è chi invece aspetta solo un tuo sguardo per iniziare a collaborare e insegnarti quello che lui già sa …” (Irene ha lavorato presso l’Istituto “Einaudi” e presso la Scuola Materna Comunale “Pacinotti” e ha sostituito le colleghe che erano in malattia o in permesso) “… Mi sono seduta su un lettino senza attirare la sua attenzione, E. mi ha retto il gioco, finchè si è girato, mi ha osservata e con un enorme sorriso mi è corso incontro a braccia aperte. È stato un bellissimo pomeriggio” (Roberta ha lavorato alla Scuola Materna Comunale “Casa del bambino” e all’Istituto Einaudi di Ferrara)

“… In solo tre mesi, l’opinione di me stessa, delle mie potenzialità, del mio amore per il prossimo e per me stessa, è cambiata tantissimo, mai prima d’ora avevo pensato di riuscire a ricevere e a dare così tanto, e mai pensavo di poter “soffrire” per e con un bambino…” (Elena ha lavorato alla Scuola Elementare “A. Costa” e alla Scuola Media di Barco – Ferrara) “È un’esperienza faticosa soprattutto se l’affronti per la prima volta, ricca di vantaggi ma anche svantaggi come qualsiasi nuova situazione che ti si pone davanti. Alle volte senti che vuoi mollare perché non ce la fai più, ma poi ti chiedi: -“ perché devo negare loro il mio aiuto? No! voglio ottenere dei risultati”- e col tempo ti accorgi che quei risultati erano già presenti, semplicemente non te ne accorgevi” (Clara ha prestato servizio alla Scuola Alberghiera “O. Vergani”)

“Quante emozioni ti donano queste persone per me così “speciali”. Mi sono resa conto di quanto l’osservazione e il contatto diretto siano una guida preziosa per l’analisi dei loro bisogni, e quanto l’osservazione rappresenti il momento iniziale dell’incontro, della relazione e della comunicazione con il ragazzo e quindi non si tratta solo di “ stare a guardare”. È necessario un esercizio all’ascolto e al riconoscimento dell’altro come soggettività.” (Marcella ha prestato servizio presso la scuola elementare Alda Costa e ha operato presso le scuole media De Pisis e Bonati)