La flora.

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Transcript della presentazione:

La flora

La palma nana La palma nana è la pianta caratteristica della riserva. Il suo aspetto è cespitoso, acaule o con fusti multipli alti fino a 2 m, coperti da fibre e dai resti dei piccioli fogliari. Le foglie sono persistenti, a ventaglio, rigide, dritte, con lunghi e sottili piccioli muniti di spine laterali e lamina. I fiori sono piccoli, gialli, riuniti in dense pannocchie che si originano tra i piccioli fogliari, avvolte da una spata bivalve. I frutti sono carnosi, ovoidali, di colore giallo-rossastro, lunghi 2-3 cm, non commestibili.

Il ficus carica Questa pianta ha una corteccia grigia, liscia e sottile. La specie riesce a vegetare in ambienti ingrati adattandosi a substrati sassosi, rupestri, aridi, purché caldi e riparati. Raggiunge dimensioni discrete sia nella statura, che nel diametro dei tronchi. Fornisce legno tenero, color bianco avorio, che ha scarse applicazioni ed è mediocre anche come combustibile. Comunemente si coltiva per i frutti eccellenti, molto dolci e nutrienti

Il lentisco Specie tipica della macchia mediterranea, è un piccolo albero sempreverde, dal caratteristico odore resinoso. I fiori nascono in grappoli dall'ascella fogliare durante il periodo primaverile. I frutti sono piccole drupe rosso scuro che contengono un seme di colore verde brillante a forma di lenticchia (da qui il nome lentisco). Dal seme si ricava per pressione un olio, un tempo usato sia nell'alimentazione (anche se molto amaro), sia per l'illuminazione (era utilizzato già nelle lanterne romane).

Mandragora La mandragora, o mandragola, è una pianta appartenente alla famiglia delle solanacee, in pratica una parente stretta delle nostre patate. Diffusa in tutto il bacino mediterraneo dove cresce spontaneamente, è stata oggetto di un gran numero di leggende e storie circa i suoi tanto decantati poteri magici. Le sue radici sono narcotiche e velenose ed hanno un odore nauseabondo, che provoca allucinazioni, nausea e vertigini.

Finocchio di mare E' una pianta alta massimo 50 cm che cresce sulle rocce più vicine al mare. E' un sempreverde con un fusto molto ramificato e foglie carnose di colore verde glauche a contorno triangolare. I fiori ad ombrello giallo-verdi sono presenti dall'estate al tardo autunno.

Barbabietola Vi sono diverse varietà di barbabietole. Per l'alimentazione vengono utilizzate le radici rosse della barbabietola da orto e le foglie della bietola (vedi Bieta). Altre varietà sono quelle da foraggio, quelle destinate all'alimentazione del bestiame e le barbabietole da zucchero. Quest'ultima è una pianta mediterranea che viene intensamente coltivata in Italia nelle province di Ferrara e Rovigo, dove si trova la maggior parte degli zuccherifici per la lavorazione delle barbabietole.

Euforbia arborea L’Euphorbia arborea si presenta come un arbusto arrotondato o come un alberello. I rami partono fin dalla base del tronco e sono di colore grigio chiaro. Le foglie lanceolate, tenere e di color verde chiaro sono presenti solo sulle estremità dei rami. La pianta secerne un lattice urticante. E’ di origine tropicale, ma si è ben adattata al clima mite delle costiere liguri e siciliane. Una caratteristica tipicamente tropicale della pianta è l’estivazione: perde infatti le foglie all’inizio dell’estate per limitare la traspirazione e affrontare così meglio la siccità. Al termine della stagione calda la pianta rimette le foglie e torna verdeggiante.

Asfodelo Questa bella e vistosa liliacea allieta con i suoi fiori le asciutte praterie mediterranee. Ha radici tuberose, fusiformi, ricche in sostanza amilacee e pectiche che, in periodi di carestia, furono utilizzate come alimento. Presenta infiorescenze riccamente ramificate e piramidali, che poggiano su un robusto scapo. Il suo nettare ha potere cicatrizzante.

Il carrubo L'albero del carrubo è parte integrante del territorio siciliano e sin dai tempi remoti ha influenzato la vita quotidiana, lasciando tracce indelebili nella storia del nostro territorio. E’ stato utilizzato come foraggio a basso costo per gli animali da soma, nei dolci, nei preparati alimentari che si facevano con le silique e negli infusi che i nostri antenati utilizzavano per curare malattie di ogni genere. Gli esperimenti effettuati sul carrubo e sui prodotti da esso derivati hanno evidenziato le sue grandi potenzialità. Per questo recentemente il carrubo è stato rivalutato sia in termini economici che in termini di arboricoltura. Oggi, infatti, la coltura di questo prezioso albero è praticata con più criterio. Il carrubo è la nostra realtà territoriale e come tale va protetto e tutelato.

Il frassino Nella riserva si trovano circa 20.000 frassini. Questa pianta può raggiungere i 40 m di altezza e 1 m di diametro ed è abbastanza longeva. E' una specie a rapido accrescimento, con tronco dritto e slanciato, chioma leggera e ovale-piramidale in gioventù, che diventa più arrotondata con l'età. La corteccia giovane rimane per molti anni liscia. I rametti annuali, sono robusti, lisci e verdi-grigi, con lenticelle ben visibili. A volte tali rametti sono leggermente vellutati presso l'apice. La linfa di quest’albero è la manna, un sostanza zuccherina che a contatto con l’ossigeno si solidifica.