MODULO 1 UNITÀ 1.3 Additivi alimentari e coadiuvanti tecnologici.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
ALIMENTAZIONE.
Advertisements

Succursale - Via Ancina, 15 GLI ADDITIVI ALIMENTARI
Istituto comprensivo A D’Angeli di Cantalice scuola secondaria
I glucidi Idrati di carbonio o zuccheri o carboidrati
Istituto Comprensivo Montecorvino Pugliano classe 2A L’alimentazione.
Alimenti – energia – dieta equilibrata.
I CEREALI.
Fiumefreddo di Sicilia Classe IIA A.S. 2007/2008
La conservazione degli alimenti Realizzato dalla classe 1a
Conservazione degli alimenti
Istituto comprensivo A D’Angeli di Cantalice scuola secondaria
La conservazione degli alimenti
La conservazione degli alimenti
La conservazione degli alimenti
La conservazione degli alimenti
Le conservazione degli alimenti
La conservazione degli alimenti
L’ IMPORTANZA DI UNA ALIMENTAZIONE SANA
LA CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI
Regolamenti (CE) 834/ / /2008.
Preparazione alimentare Novità introdotte dal Reg. 834/2007/CE
MODULO 1 UNITÀ 1.4 NUOVI ALIMENTI E OGM.
LA CORRETTA ALIMENTAZIONE
Obesità infantile 29/03/2017.
VIVERE SANO :3.
Cosa mangio? Cosa mangiano? Perché mangiamo?
Da usare come informazione generale
Chimica degli Alimenti
I gruppi alimentari Carne, pesce, uova, legumi secchi Latte e derivati
Frutta e noci.
Analisi cromatografica su strato sottile di coloranti alimentari
CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI
3 - Cottura degli alimenti
Sappiamo cosa mangiamo... ???
Conservazione degli alimenti.
Fattori che condizionano le scelte alimentari A livello nazionale - Società ( rurale, industriale, inurbamento ); - Tecnologia ( conservazione, materiali.
Alimenti modificati,funzionali, biologici, OGM. “novel foods”
La funzione degli alimenti
ETICHETTE E CALORIE! EDO ERGO SUM CLASSE IIA.
Dr Laura Paganini – IRSAM Istituto ricerche sant’Alberto Magno Campus Biomedico di Roma 24/25 febbraio 2005.
Scelte alimentari come comportarsi??? I dolci come e quando come comportarsi???  Tenere conto della quantità e della frequenza di consumo di alimenti.
Laboratorio di Botanica e Fitotecnologie, Dipartimento di Biologia
Christian Rando & Moreno Vanzini
Principi nutritivi energetici
Gli aromi e i condimenti
L'ALIMENTAZIONE.
L’importanza del saper leggere e capire
I LIPIDI o GRASSI Sono definiti composti ternari perché formati generalmente da 3 elementi: C (carbonio), H (idrogeno), O (ossigeno). Sono sostanze non.
1.2 Nuovi prodotti alimentari
sostanze non essenziali
GLI ADDITIVI ALIMENTARI
Progetto "Ecoscuole in rete“
MERINGA ITALIANA: COMPOSTO ARTIGIANALE IN CUI VIENE UNITO INSIEME UNO SCIROPPO DI ZUCCHERO CALDO (120°C) E LA MERINGA MONTATA. PATE à BOMBE: (base.
VADEMECUM PER UN CORRETTO REGIME ALIMENTARE
Alimentazione *.
Elementi base di pasticceria
4.2 Dolcificanti e prodotti dolciari.
5.4 Bevande alcoliche distillate e liquorose
3.2 IL SISTEMA AGROALIMENTARE
I NUTRIENTI.
TECNOLOGIE ALIMENTARI PER LA CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI
MICrorganismi e alimenti
La qualita’ alimentare Principi di base
Comparazione fra età del gatto ed età dell’uomo
LE FRODI ALIMENTARI.
Additivi Alimentari. Additivi definizioni legislative Sostanze aggiunte intenzionalmente per fini tecnologici nella fasi di produzione, imballaggio, immagazzinaggio.
Pag. 333 Propagazione del calore
Dieta nell’anziano Nell'età senile, il ritmo delle funzioni vitali si rallenta; infatti, nella maggioranza delle persone, si ha la cessazione dell'età.
Corso di Merceologia (I Modulo) a.a  Variazione 1° trimestre 2009/2008 dati Nielsen 2.
4.1 Oli e grassi.
Transcript della presentazione:

MODULO 1 UNITÀ 1.3 Additivi alimentari e coadiuvanti tecnologici

Pag. 58 Gli additivi alimentari “Qualsiasi sostanza, normalmente non consumata come alimento in quanto tale e non utilizzata come ingrediente tipico degli alimenti, indipendentemente dal fatto di avere un valore nutritivo, aggiunta intenzionalmente ai prodotti alimentari per un fine tecnologico nelle fasi di produzione, di trasformazione, di preparazione, di trattamento, di imballaggio, di trasporto o di immagazzinamento degli alimenti, che si possa ragionevolmente presumere diventi, essa stessa o i suoi derivati, un componente di tali alimenti direttamente o indirettamente” (DM 209/1996)

Pag. 59/1 Requisiti legali degli additivi alimentari I principali requisiti a cui deve rispondere un additivo sono: deve risultare necessario, cioè senza di esso non deve essere possibile ottenere l’alimento o evitare grossi scarti l’assunzione dell’additivo, alle normali quantità, non deve causare alcun rischio alla salute, anche se il consumo dura per l’intera vita non deve reagire con l’alimento o con uno dei suoi costituenti originando un composto tossico non deve mascherare alterazioni nell’alimento deve rispondere a standard di purezza definiti, specie per quanto riguarda residui di lavorazione, come le tracce metalliche deve figurare in liste positive, a cura dell’Amministrazione sanitaria

Pag. 59/2 Classificazione degli additivi alimentari In base alla funzione che svolgono nell’alimento, si possono raggruppare in: additivi impiegati per prolungare la conservazione o per evitare le ossidazioni, es. antimicrobici additivi impiegati per modificare i caratteri organolettici, es. coloranti e aromatizzanti additivi impiegati per modificare la consistenza dell’alimento, es. emulsionanti e addensanti Sistema di codificazione degli additivi: vengono contraddistinti dalla lettera E seguita da un numero, di solito formato da 3 cifre possono essere indicati anche con i loro nomi scientifici gli additivi utilizzati nella produzione dell’alimento devono essere riportati sulle etichette alimentari nell’elenco degli ingredienti

Pag. 60 I conservanti antimicrobici Servono a impedire la crescita di batteri, muffe e lieviti all’interno o sulla superficie del prodotto Conservanti con azione antimicrobica: acido sorbico  in natura è presente nelle bacche del sorbo (usi: bevande analcoliche e alcoliche, frutta essiccata, olive, ecc.) acido benzoico  nelle comuni dosi di impiego non presenta problemi tossicologici (usi: bevande analcoliche, confetture, ecc.) anidride solforosa e suoi derivati  hanno azione anche antiossidante, presentano tossicità acuta e cronica (usi: vino, birra, succhi di frutta, confetture, frutta secca, ecc.) Conservanti utilizzati con scopi particolari: difenile  impiegato per il trattamento superficiale degli agrumi lisozima  l’uso è consentito nella produzione di alcuni formaggi stagionati

Pag. 61 Gli antiossidanti Sostanze che prolungano la durata di conservazione degli alimenti proteggendoli dai deterioramenti provocati dalle ossidazioni (es. irrancidimento dei grassi, variazioni di colore della frutta tagliata) Alcuni antiossidanti di uso comune e di origine naturale, quindi considerati sicuri, sono: tocoferoli  usi: oli e grassi, insaccati lecitine  usi: prodotti da forno, dolci, ecc. acido ascorbico  usi: bibite, succhi di frutta Un antiossidante di uso comune ma di origine sintetica, per cui il suo uso può destare preoccupazioni, è: BHA  usi: salse, zuppe, carne disidratata, condimenti, ecc.

Pag. 62 Gli additivi ad azione fisica/1 Addensanti, gelificanti e stabilizzanti: vengono utilizzati per modificare la consistenza dell’alimento e renderla stabile nel tempo sono perlopiù di origine naturale e quindi sicuri dal punto di vista tossicologico Tra i più comuni: pectine (polisaccaridi presenti nella frutta)  usi: budini, gelatine alginati, agar-agar, carragenine (estratti da alghe)  usi: prodotti da forno e dolciari carruba e guar (estratti da semi di leguminose)  usi: confetture, gelatine

Pag. 63 Gli additivi ad azione fisica/2 Amidi modificati sostanze ottenute da amidi alimentari, mediante uno o più trattamenti di tipo fisico, chimico o enzimatico hanno un impiego maggiore e un’azione più efficace dell’amido naturale usi: creme per pasticceria, budini, salse, dolciumi, ecc. Emulsionanti servono a conferire una consistenza uniforme al prodotto e a impedire la separazione dei vari ingredienti che lo costituiscono usi: margarina, creme da spalmare, gelato, maionese emulsionanti di largo utilizzo sono la lecitina, i mono- e di-gliceridi degli acidi grassi e i sucresteri (esteri del saccarosio)

Aromatizzanti  sostanze impiegate per dare sapore o odore al cibo Pag. 64 Additivi che esaltano o accentuano le caratteristiche sensoriali/1 Coloranti  sostanze che conferiscono un colore a un alimento o ne restituiscono la colorazione originaria Possono essere: inorganici organici naturali, es. caramello, clorofilla, antociani organici sintetici, es. tartrazina, giallo di chinolina. Destano molti dubbi sulla loro innocuità L’uso dei coloranti è vietato nella maggior parte dei prodotti di largo consumo (es. pane, pasta, carne, oli, caffè e nei prodotti per la prima infanzia) Aromatizzanti  sostanze impiegate per dare sapore o odore al cibo Possono distinguersi in: aromi naturali aromi natural-identici (sostanze chimicamente identiche alle sostanze naturali ma ottenute mediante processi chimici) aromi artificiali Il termine aromi naturali viene utilizzato per indicare sia gli aromi ottenuti per estrazione da ingredienti naturali, sia quelli natural-identici

Pag. 65 Additivi che esaltano o accentuano le caratteristiche sensoriali/2 Edulcoranti  anche detti dolcificanti, sono sostanze che conferiscono sapore dolce agli alimenti e sono utilizzati al posto del saccarosio (prodotti ipocalorici e prodotti dietetici per diabetici) Possono essere: calorici, es. i polialcoli (derivano da molecole glucidiche), tra cui sorbitolo, maltitolo, xilitolo, ecc. Sono acariogeni  gomme da masticare intensivi, es. acesulfame K, aspartame, ciclamati, saccarina. Sono molto più dolci dello zucchero e privi di calorie. Per lo più sintetici, destano preoccupazioni tossicologiche (specialmente la saccarina e i ciclamati) Esaltatori di sapidità  sono sostanze che accentuano il sapore dei prodotti a cui vengono aggiunti il più noto è il glutammato monosodico usi: salse, zuppe, dadi per brodo, ecc. in dosi elevate può scatenare la “sindrome da ristorante cinese” (nausea, formicolio, mal di testa)

Pag. 66 I coadiuvanti tecnologici Un coadiuvante tecnologico è una “sostanza che non viene consumata come ingrediente alimentare in sé, che è volontariamente utilizzata nella lavorazione o trasformazione di materie prime, prodotti alimentari o loro ingredienti, per rispettare un determinato obiettivo tecnologico” (DM 209/1996) Si tratta di materiali utilizzati per recuperare l’alimento dalla derrata grezza, oppure per ottenere un prodotto con migliori caratteristiche organolettiche Non dovrebbe rimanere traccia dei coadiuvanti nell’alimento finito  non sono dichiarati nell’etichetta Devono avere un altissimo grado di purezza

Pag. 67 Principali categorie di coadiuvanti tecnologici Agenti di distacco per pasticceria, come siliconi, olio di vaselina, polietilenglicoli, che hanno sostituito i grassi Materiali per filtrazione, farine di diatomee, sabbie silicee, fibre vegetali e sintetiche Chiarificanti organici e inorganici per bevande alcoliche e per succhi di frutta Decoloranti, utilizzati per oli, grassi, zucchero Demetallizzanti, che agiscono legando i metalli, utilizzati in enologia Detergenti e disinfettanti Enzimi puri o associati Solventi per estrarre sostanze nutritive da materie prime (solventi per estrazione di oli e grassi ) o per allontanare sostanze indesiderate da alimenti (es. nella decaffeinizzazione del caffè)