radiazioni non ionizzanti nei luoghi di lavoro AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE Abteilung 29 – Landesagentur für Umwelt Ripartizione 29 – Agenzia provinciale per l’ambiente Amt 29.8 – Labor für physikalische Chemie Ufficio 29.8 – Laboratorio di chimica fisica radiazioni non ionizzanti nei luoghi di lavoro 17/12/2009 Luca Verdi
Lo spettro elettromagnetico
Radiazioni ionizzanti Radiazioni non ionizzanti Popolazione Decreto legislativo 230/1995 Legge 36/2001 DPCM 8/7/2003 Alte frequenze Basse frequenze Ambienti di lavoro Decreto legislativo 81/2008
D. lgs. 81/2008, Titolo VIII, Capo IV Slittamento al 2012 Valori limite di esposizione basati direttamente sugli effetti sulla salute accertati Valori di azione espressi in termini di parametri direttamente misurabili Coordinamento tecnico interregionale della prevenzione nei luoghi di lavoro, Coordinamento tecnico per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle regioni e delle Provincie autonome in collaborazione con ISPESL, “Decreto Legislativo 81/2008, Titolo VIII, Capo I, II, III e IV sulla prevenzione e protezione dai rischi dovuti all’esposizione ad agenti fisici nei luoghi di lavoro – Prime indicazioni applicative”, versione aggiornata al 18 dicembre 2008, http://www.ispesl.it/linee_guida/Fattore_di_rischio/FAQAgFisici081218C1C2C3C4_ok.pdf D. lgs. 81/2008, Titolo VIII, Capo IV Slittamento al 2012 Valori limite di esposizione basati direttamente sugli effetti sulla salute accertati Valori di azione espressi in termini di parametri direttamente misurabili Coordinamento tecnico interregionale della prevenzione nei luoghi di lavoro, Coordinamento tecnico per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle regioni e delle Provincie autonome in collaborazione con ISPESL, “Decreto Legislativo 81/2008, Titolo VIII, Capo I, II, III e IV sulla prevenzione e protezione dai rischi dovuti all’esposizione ad agenti fisici nei luoghi di lavoro – Prime indicazioni applicative”, versione aggiornata al 18 dicembre 2008, http://www.ispesl.it/linee_guida/Fattore_di_rischio/FAQAgFisici081218C1C2C3C4_ok.pdf
Con la formulazione adottata dal legislatore all’articolo 306 del Testo Unico e stante l’emanazione della direttiva 2008/46/CE, l’applicazione degli specifici principi di prevenzione e protezione previsti dal Capo IV del Titolo VIII del DLgs.81/2008 ha subito uno slittamento temporale di 4 anni e l’entrata in vigore è prevista per il 30/04/2012. Si sottolinea tuttavia il principio generale di cui all’art.28 del Testo Unico e ribadito relativamente agli agenti fisici all’art.181 che impegna il datore di lavoro alla valutazione di tutti i rischi per la salute e la sicurezza inclusi quelli derivanti da esposizioni a campi elettromagnetici, in relazione ai quali esiste quindi l’obbligo (sanzionabile) alla valutazione ed all’identificazione delle misure preventive e protettive per minimizzare il rischio. In pratica e per quanto riguarda i compiti di vigilanza, con lo slittamento al 30/04/2012, fino a tale data non saranno richiedibili e sanzionabili le inottemperanze agli obblighi specificamente previsti dal Capo IV del Titolo VIII del DLgs.81/2008, ma resteranno validi, richiedibili e sanzionabili i principi generali affermati nel Titolo I e nel Capo I del Titolo VIII.
Induzione magnetica misurata in prossimità di un forno a induzione
Tabella: attrezzature e situazioni giustificabili
Tabella: impianti e situazioni che richiedono ulteriori valutazioni
Elettrodotti: fasce di rispetto
FASCIA DI RISPETTO DAGLI ELETTRODOTTI 3 µT
Induzione magnetica misurata in prossimità di elettrodotto Decreto 29 maggio 2008 del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Procedura di misura e di valutazione del valore di induzione magnetica utile ai fini della verifica del non superamento del valore di attenzione e dell’obiettivo di qualità – Art. 5 DPCM 8/07/03 (GU 200 del 29/08/03) Correlazione fra induzione magnetica e corrente circolante
Alte frequenze: Misure in banda larga Misure in banda stretta (analisi spettrale) Intensità del campo elettrico
Spettro di un segnale GSM. Sono visibili le frequenze dei vari canali di traffico e di controllo (BCCH)
Spettro delle frequenze radio a modulazione di frequenza. Ad ogni picco corrisponde una singola emittente radiofonica