Costruire lo Stato Le infrastrutture.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Il Decentramento dopo l’unità d’Italia
Advertisements

L’Italia dall’unità alla guerra
17 Marzo Marzo 2011.
Il Risorgimento e l’Unità d’italia
Tito Favaretto Direttore ISDEE – Istituto di studi e documentazione sullEuropa comunitaria e lEuropa orientale – Trieste 1) Linterscambio dellItalia con.
Parigi Luca IIB Emanuele Scalise IIB
APPUNTI DI STORIA DELLA CLASSE II A
Guerre d’indipendenza e nascita del Regno d’Italia
Carra Sebastiano II^A Molinari Jacopo II^B
150° ANIVERSARIO DELL’ UNITA’
Il Risorgimento italiano
L’Italia dopo il Elezioni politiche: vota solo il 7%
RISORGIMENTO E UNITA' D' ITALIA
Direzione Servizi Operativi Evoluzione dei Poli Territoriali di Back Office Milano, 9 novembre 2007.
I 150 anni dItalia attraverso gli anniversari Gargnano, 27 marzo 2011 Marco Cuzzi Università di Milano.
L LE COMPAGNIE FERROVIARIE slides Lezione ovvero del big business.
I fattori di attrattività del comprensorio sud della Provincia di Caltanissetta Piano di marketing ed analisi di posizionamento Realizzato da Sviluppo.
Fare l’Italia Capitolo I.
L’ITALIA UNITA ( ) UNO SGUARDO D’INSIEME LA DESTRA AL POTERE
L’impresa dei 1000 Nel marzo 1860 i mazziniani siciliani chiedono a Garibaldi di guidare una spedizione per liberare l’isola Cavour è contrario, ma Vittorio.
L’ITALIA DOPO L’UNIFICAZIONE
L’Italia dall’unità alla guerra
I limiti del mercato: la scelta liberista
LA FINANZIARIA 2008 IN MATERIA DI ENTI LOCALI Torino, 17 gennaio 2008 Enrico Sorano Enrico Sorano.
Entrate ed uscite dei Comuni: analisi delle principali voci e rapporto con la articolazione organizzativa.
ELEZIONI REGIONALI 2010 PRIMI RISULTATI E SCENARI 14 aprile 2010.
1 Le province lombarde e il commercio internazionale. Brescia A cura di Prometeia per Unioncamere Lombardia 10 Maggio 2004 PROMETEIA.
La “Destra Storica” e i problemi postunitari ( )
Dal 1850 al 1900 il mondo è diventato… più piccolo, più conosciuto, più popolato, più moderno, …con nuovi diritti da conquistare, con nuove scoperte da.
Periplo s.n.c. Via Valsolda Milano - Tel Fax Il sistema educativo daneseIl sistema.
Risorgimento italiano
Ropol09anci INDAGINE SU PATTO DI STABILITA 2009 IN PIEMONTE ANCI PIEMONTE Torino, 29 giugno 2009.
Gli alunni della II A di via A. Ferrentino e lUnità dItalia.
Il Risorgimento e l’unità d’Italia
Fare l’Italia 2.
Fare l’Italia 3.
La Spedizione dei Mille
Il 17 marzo 2011 lItalia unita ha compiuto 150 anni.
La città verticale di Hilberseimer
Ciao, sono uno dei 1089 garigaldini, un acquarellista, che ha ritratto da vicino i miei compagni di viaggio nella loro avventura per la realizzazione.
Zona Ovest zona Sud zona Est zona Nord.
I MIEI PERCORSI … MOTTOLA FEDERICA. IL PERCORSO DALLA MIA ABITAZIONE ALLUNIVERSITA.
150 o Unità d’ITALIA
"INNO DI MAMELI".
L’Unità d’Italia.
Scuola media statale “Virgilio” Paternò anno scolastico 2010/2011
Nutrire il pianeta Energia per la vita 1 maggio – 31 ottobre 2015
L’Italia dopo il
La Sicilia.
L’ITALIA PRIMA DELL’UNITA’
L’impresa dei 1000 Nel marzo 1860 i mazziniani siciliani chiedono a Garibaldi di guidare una spedizione per liberare l’isola. Cavour è contrario, ma Vittorio.
Lezione 4 L’Europa degli stati nazionali
Lezione 8-9 I nuovi stati nazionali. Italia e Germania
La Questione Meridionale
Il bilancio preventivo 2007 del Comune di Milano Giovanni Azzone, Politecnico di Milano
PROBLEMI DELL’ITALIA UNITA
METROPOLITANA DI PARMA
L’unificazione italiana
I PROBLEMI DELL’ITALIA DOPO L’UNITÀ
Unità d’Italia.
L'EUROPA DOPO L'ETA' NAPOLEONICA
1 DOSSIER STATISTICO Conoscere per Programmare Gli alunni con cittadinanza non italiana Anno Scolastico 2001/2002.
Istituto Comprensivo N. 7 Orsini
GROTTAFERRATA «Nel 1960, Roma non arrivava a due milioni di abitanti, con una superficie urbanizzata di circa 70 chilometri quadrati. Roma,
Che cosa rappresenta questa immagine?
LO STATO DELL’ARTE E LE PROSPETTIVE FUTURE PER PATRIMONIO STRADALE DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO. Torino, 13 luglio 2015.
Città Metropolitane I tagli nel periodo
I PRIMI GOVERNI DELLA DESTRA STORICA Il nuovo stato 18 febbraio 61 prima riunione del Parlamento italiano. 18 febbraio 61 prima riunione del.
La dimensione territoriale nel Quadro Strategico Nazionale Stato d’attuazione e ruolo dei Comuni Quarta edizione – 2014 Principali evidenze Roma,
Fondi comunitari e programmi FAS Quale futuro per le infrastrutture in Calabria? Convegno Ance Calabria 22 febbraio 2012 Ing. Romain Bocognani Direzione.
Transcript della presentazione:

Costruire lo Stato Le infrastrutture

Le strade L’importanza delle strade Un’economia “aperta” Il nuovo Stato e le infrastrutture Le strade degli Stati pre-unitari Nord: 13.000 km Sud: 3.200 km

La spesa per le strade al Sud: 1865-1925 (750 milioni su un miliardo) 1861-1871: + 27% di strade in Sicilia L’impegno dei governi della Destra oltre la repressione: strade, ferrovie, ponti, porti, scuole, istituti economici

Le strade in Sicilia prima dell’Unità Il piano (non realizzato) del 1778 Il viaggio di Paolo Balsamo nella contea di Modica (1808) Decreto del 1824: le strade regie La rivoluzione commerciale di primo ottocento Le trasformazioni fondiarie delle aree costiere e la riconversione economica delle aree interne

1824-1838: 469 miglia di strade 1838-1852: 477 miglia 1852-1860: 307 miglia I ponti Le aree costiere: Catania e Siracusa-Noto

L’Unità La legge del 20 novembre 1859: la Direzione generale ponti, acque e strade L’allegato F della legge del 1865: strade nazionali, provinciali, comunali e vicinali La Luogotenenza: le scarse risorse finanziarie> 600.000 ducati

Sicilia 1861: 2.468 km di strade in pessime condizioni; 244 comuni privi di strade nazionali; le distanze enormi La necessità di infrastrutture (“le aspirazioni del nostro cuore”), p. 208 Gli ostacoli e le resistenze: rottura degli equilibri precedenti

Legge del 30 marzo 1862: le strade nazionali in Sicilia (Palermo come capolinea) La relazione Possenti del 1865: privi di strade 4 capoluoghi di circondario, 63 di mandamento e 177 comuni, una popolazione di 700.000 abitanti; 84 metri linerari per kmq e 0,9 per abitante (Nord: 600 e 6)

Le strade siciliane e le proposte di Possenti: 960 km (199 erano già costruite o appaltate al 1862 e 327 erano in progetto); ne mancavano 432 km per una spesa di 15 milioni; ma erano stati costruiti 100 ponti per una spesa di 10 milioni (= 285 km); sarebbero bastati quindi altri 147 km, pari a 5 milioni di lire

In tutto era necessaria una spesa di 30 milioni in 17 anni I restanti 4.000 km necessari alla Sicilia (costo: 120 mln)> comuni e province come nel Nord (60.000 su 74.000 km) Alienazione degli stabili, mutui, tasse La condizione delle strade siciliane Gli ostacoli: la natura franosa e accidentate del suolo

La mancanza di strade comunali: 228 su 20.000 circa 1868: la legge sulle strade obbligatorie (collegamenti con il capoluogo, le ferrovie e tra le frazioni) La sovrimposta del 4% e una tassa speciale La facoltà di esproprio Il prefetto

1869: il ministro Mordini e il prefetto Medici I risultati di Medici 1875: 458 km di strade nazionali e 134 in costruzione; 52 ponti costruiti, 9 in costruzione e 44 non appaltati

La “cura del ferro” La “cura ricostituente” di Cavour Italia 1860: 2.000 km (Francia 17.000 e GB 9.300 km) 1860-66: 314 mln di lire (interessi e comitati di affari) Le concessioni e il capitale straniero Ferrovie meridionali, Vittorio Emanuele, Strade ferrate romane

La legge del 14 maggio 1865: ferrovie romane; calabro-sicule; liguri-toscane-lombarde; Italia centrale L’intervento dello Stato La decisione di nazionalizzare le ferrovie e la caduta del governo Minghetti (1876)

Italia Condizioni geomorfologiche, mancanza di capitali e di industrie adatte 1866: 700 km di nuove linee 1876: 6.000 km 1881: 9.300 km

Sicilia 1860: 0 km di ferrovie 1859: Gaspare Ciprì e Maggiore Perni Garibaldi: Giovanni Raffaele e il progetto della linea ferroviaria Palermo-Messina-Caltanissetta-Catania L’affaire Adami e Lemmi

La società “Vittorio Emanuele”: la Palermo-Trapani-Marsala La Sicilia dello zolfo e le ferrovie 1864: Catania-Messina (attivo di 9.000 lire annue per km) Gli ostacoli delle élites locali (p. 232)

La prefettura Medici e le ferrovie 1863-1871: 329 km e 66 mln di lire 1873-76: completamento delle 3 direttrici principali (Palermo-Messina-Catania) Sicilia 1876: 469 km Le nuove gerarchie territoriali: Catania vs Messina; Girgenti e il nisseno

I porti L’importanza delle città costiere siciliane dopo il medioevo Dal centro alla costa> il mercato internazionale La legge del 1859: lavori di costruzione e di manutenzione di porti, moli e fari La legge del 1865: 4 classi di porti

I porti siciliani: Palermo, Messina, Catania, Trapani La frantumazione degli approdi (51) Possenti: la manutenzione e le scarse risorse L’urgenza di lavori ordinari: banchine, sbarcatoi, scali di alaggio 1866: Messina e Palermo di I classe; Catania, Milazzo, Siracusa, Porto Empedocle II classe

L’aumento del naviglio e del tonnellaggio nei porti siciliani L’aumento della superficie ancorabile Il porto di Catania: un sistema integrato (ferrovia, vino e agrumi, zolfo, stabilimenti)

Poste e corrieri Le poste e l’Unità La riforma postale del 1850: il francobollo Il regno delle Due Sicilie: ministero dello Finanze> direttore generale, direttori di I, II e III classe

L’appalto del 1859 a Paolillo: un sistema di collegamenti con carrozze e cavalli 70 “rilievi” (uffici postali), 463 cavalli, 32 carrozze; 2-3 corse settimanali (44 h la Palermo-Messina, 16 h la Pa-Marsala, 22 h Catania-Ragusa)

L’unificazione del sistema postale italiano: 1861 (regolamento e ordinamento personale periferico: una Direzione generale divisa in 4 divisioni; compartimenti e direzioni locali) Un modello gerarchizzato e uniforme La legge postale del 5 maggio 1862: la privativa postale statale

Le poste in Sicilia nel dicembre 1860 (p. 260) 1861: i corrieri supplenti (p. 261) Gli “assalti alla diligenza” I corrieri “agenti dell’unificazione” L’aumento degli uffici postali: da 138 del 1861 ai 197 del 1869; rapporto uffici/abitanti da 17.000 a 12.000) Il telegrafo: 1868 Torino-Modica-Malta