La globalizzazione incerta

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
: FINE DEL MONDO O FINE DI UN MONDO?. DOTT.PIER PAOLO RICCI SUPERVISORE REFERENTE PER LUGO DI RETE ITALIA.
Advertisements

La crisi Irlandese Relazione eseguita da: Valeria De Santis
Il monitoraggio della Congiuntura A cura di: Giuseppe Capuano - Economista Treviso, 7 maggio 2010.
La moneta, le banche e l’inflazione Le funzioni della moneta
L’economia italiana negli anni Duemila
A cura di : Marco Sala Samuele Pirovano
Bilancia commerciale italiana (in milioni di ) Fonte: Istat.
 La crisi economica del 1873.
Alcuni problemi della politica economica nellepoca della globalizzazione Fedele De Novellis Parte II 10 marzo
Alcuni problemi della politica economica nellepoca della globalizzazione Fedele De Novellis Parte II 28 febbraio
Storia dei mercati finanziari 12
Focus 4 Il patto di stabilità e crescita.
La Globalizzazione dei mercati e dell’economia
Le ondate della globalizzazione
Capitolo 1 Introduzione
La seconda rivoluzione Industriale
Finanza Internazionale e Crescita dei Paesi in via di sviluppo
COMMISSIONE EUROPEA DG Occupazione e Affari Sociali Laura BARDONE DG Economia e Finanza Leconomia italiana: congiuntura, prospettive ed aspetti strutturali.
1 Crisi delle banche - punti di vista e prospettive Il meccanismo dei prestiti immobiliari a) – sistema tradizionale mutuatario banca Gli effetti dellinadempimento.
I mercati finanziari e reali in economia aperta
Principali strumenti internazionali per la RSI Cecilia Brighi Dipartimento Internazionale CISL 30 settembre 2010.
neocolonialismo Alla fine della seconda guerra mondiale
Nord e Sud del mondo Una ineguale distribuzione della ricchezza
COMPETITIVITA’ E DIVARI DEL SISTEMA PRODUTTIVO ITALIANO
Che cos’è la globalizzazione
La salute come diritto Responsabilità collettiva (la salute come investimento collettivo) Finanziamento in proporzione al reddito Universalità nellaccesso.
Globalizzazione: la “governance” dello sviluppo economico
La cooperazione in ambito economico- finanziario: accordi di Bretton Woods, International Monetary Fund, World Bank (Lezione del )
La moneta, le banche e l’inflazione Le funzioni della moneta
Economia Internazionale
L’economia mondiale tra sviluppo e crisi
Laboratorio di Alfabetizzazione Finanziaria
EVOLUZIONE, FORME E CRISI DELLO STATO
Europa: crescita media annua nei periodi e (%)
Globalizzazione dell'economia.
L’economia internazionale
LA GLOBALIZZAZIONE a cura prof.sse Marilena Esposito e Liliana Mauro
Istituto comprensivo “G.B. Rubini” Andrea Rizzo Pinna 3^B
Il pericolo deflazione
Urbanistica & Ecologia cosa può fare l’architetto per garantire alle generazioni future un mondo ecologicamente sostenibile? Lungo ciclo di espansione.
Lo schema di questa relazione
1 Controversie e conflitti le regole concorrenza stato programmazione monopolio mercato liberismo.
La crisi del ‘29.
La crisi dell’Occidente
RICERCA DI GEOSTORIA Brandolino d’Adda Brandolini, Mattia Ferraro, Marco Monaco Thomas Tennison e Francesco Nava.
Storia Economica Lezione 26
Le ondate della globalizzazione
ISTITUTO COMPRENSIVO “PASCOLI”-URBINO
Ingordini Alessia Classe 3’B
Storia dei mercati finanziari Storia dei mercati finanziari 10 Le politiche economiche.
Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © Capitolo 5: L’economia aperta Capitolo 5 L’economia aperta.
Salvare il capitalismo dai capitalisti
IL POTERE DEI GIGANTI PERCHÉ LA CRISI NON HA SCONFITTO IL NEOLIBERISMO COLIN CROUCH.
LA STORIA ANNO 2008 ANNO 2009 ANNO 2010 GLI ATTORI GLI ACCADIMENTI
Chiara Oldani, La misurazione dei fenomeni Contabilità cinese e standard internazionali (non rispettati); Misurazione parziale (nel tempo e nello.
L’economia e il mondo.
ARGENTINA E BRASILE: COME INTERNAZIONALIZZARSI NELL'AMERICA LATINA PROTEZIONISTA 21 Marzo 2014 Informanager.
GLI STATI UNITI DAL PRIMO DOPOGUERRA AL NEW DEAL
Dagli anni Settanta a oggi. La crisi degli anni 70 - Affermarsi di numerosi paesi (Giappone, Germania) economicamente forti e competitivi - Venuto meno.
1 LA GRANDE DEPRESSIONE AMERICANA E IL NEW DEAL. 2 Ci occuperemo di: I Ruggenti Anni Venti Il crack del Ventinove e la Grande Depressione Il New Deal.
LA CRISI DEL 1929 © Pearson Italia spa.
La crisi: a che punto siamo ? Francesco Giavazzi Università Bocconi Triennio Cles 20 Novembre 2008.
La “Grande depressione” e la “Grande recessione” Una comparazione PROF. RICCARDO FIORENTINI.
Dagli anni settanta a oggi. La crisi - Affermarsi di numerosi paesi (Giappone, Germania) economicamente forti e competitivi - Venuto meno il «gap tecnologico»
IL CAPITALISMO DEMOCRATICO. IL PASSATO IL COMPROMESSO TRA CAPITALISMO E DEMOCRAZIA REALIZZATO DURANTE IL FORDISMO VIENE OGGI VISTO COME UNA PARENTESI.
Il grande crollo La crisi del '29 e le sue conseguenze ITIS “ALESSANDRO ROSSI”
Copyright © 2012 Pearson Prentice Hall. All rights reserved. PART ONE INTRODUCTION Introduzione.
«Gli economisti si assegnano un compito troppo agevole e troppo poco utile se, nei periodi di tempesta, riescono a dirci soltanto che una volta passato.
La Globalizzazione.
Transcript della presentazione:

La globalizzazione incerta

DOMANDA Che cosa è e quando comincia la GLOBALIZZAZIONE?

La globalizzazione La progressiva estensione del mercato, dei traffici, degli scambi, dei movimenti demografici a tutto il mondo Inizia già nel ‘500, con le grandi scoperte geografiche e il primo colonialismo Il predominio dell’Occidente

I fattori della globalizzazione Rivoluzione tecnologica Progressiva liberalizzazione degli scambi e dei movimenti di capitale

Produzione di manufatti + servizi La rivoluzione informatica: Internet e l’intensificazione degli scambi tra produttori e consumatori; tra gestori dei servizi e utenti; tra investitori e mercati finanziari La delocalizzazione della produzione industriale dall’occidente verso Asia e America Latina: basso costo manodopera Le multinazionali Riduzione delle tariffe doganali

DOMANDA Quale è la DOTTRINA ECONOMICA imperante negli ultimi decenni di globalizzazione?

Liberismo Deregulation, ridimensionamento spese sociali, taglio delle tasse ai ceti più ricchi “Lo Stato non è la soluzione ma il problema” “Meno Stato e più mercato” Milton Friedman (Nobel Economia 1976) vs Keynes I keynesiani e l’eccessiva dilatazione della spesa pubblica

Monetarismo Limitare il ruolo dello Stato al governo della moneta: una quantità compatibile con il tasso di sviluppo desiderato Lasciar fare al mercato La privatizzazione delle imprese pubbliche e la chiusura delle miniere in GB> ripianato il deficit La reaganomics: deregulation e riduzione delle tasse ma aumento del deficit

L’eccessiva dilatazione del mercato finanziario e il crollo di Wall Street dell’ottobre 1987 Il risanamento dei conti pubblici dei paesi europei per creare una nuova moneta unica e garantire una maggiore unificazione politica Una espansione ipertrofica dei poteri pubblici: le aziende di Stato Le privatizzazioni

Un capitalismo regolato La necessità di regole tali da assicurare la libera concorrenza e un buon governo della finanza pubblica Clinton negli USA e Blair in GB USA: dal welfare al workfare Tra il 1990 e il 2000 la quota USA del PIL mondiale salì dal 25 al 30%; le esportazioni aumentarono e il budget federale fu risanato GB: investimenti nella tecnologia e nell’istruzione pubblica> formazione permanente

DOMANDA Che cosa si intende per TERZA VIA?

La “terza via” Tra capitalismo e socialismo L’ideologo: Anthony Giddens Un laburismo pragmatico Riforme nel campo fiscale, occupazionale, sindacale Sistema economico competitivo + equa redistribuzione della ricchezza

Lo sviluppo delle tecnologie e il labour saving> disoccupazione La concorrenza dei paesi in via di sviluppo Meno lavoro fisso e più flessibilità (il problema della “flexsecurity”) La nuova occupazione: terziario avanzato, telecomunicazioni, biotecnologie, marketing, commercio elettronico

Parigi Berlino l’UE e il trattato di Maastricht (1992): debito pubblico non oltre il 60% del PIL; rapporto deficit-PIL non superiore al 3% 1995: dal Gatt (General agreement on tariffs and trade) al WTO (World trade organization) Il G8 e il movimento no (o new) global L’eccessiva crescita dei titoli azionari delle aziende elettroniche (Nasdaq) Gli accordi di libero scambio: NAFTA (North american free trade agreement) e Mercosur Un nuovo ordine mondiale neoliberista?

I paesi emergenti Lo sviluppo del Brasile, del Cile, dell’Argentina In Asia della Cina e dell’India Le “tigri asiatiche”: Corea del Sud, Honk Kong, Taiwan e Singapore: aumento della produzione industriale, delle esportazioni, dell’occupazione e del reddito pro-capite (in crisi nel 1997)

La Cina La fine della collettivizzazione e della pianificazione statalistica L’impulso al settore privato sotto il controllo statale L’apertura ai capitali stranieri La crescita economica e industriale L’aumento delle esportazioni Un “capitalismo socialista” La compressione dei consumi e l’investimento nel debito pubblico USA

L’India Modernizzazione economica + democrazia parlamentare Riduzione del deficit pubblico Apertura agli investimenti esteri Liberalizzazione degli scambi Crescita industriale e del PIL (+7,5% annuo tra 1994 e 1997) Macchinari, manufatti metallici, prodotti chimici e farmaceutici Industrie di software elettronico (il back office): dal cotone al silicio

Africa Guerre tra Stati, guerre civili, povertà, Ruanda, Somalia, Rhodesia (Zimbabwe) Il Sudafrica dall’apartheid al governo dell’ANC: De Klerk e Mandela> Commissione nazionale per la verità e la riconciliazione

America Latina Dalle dittature alla democrazia: Perù, Bolivia, Argentina, Uruguay, Brasile, Cile Le politiche neoliberiste La vittoria delle sinistre: Lula (Brasile), Chavez (Venezuela), Morales (Bolivia) La crescita del Brasile (Brics)

Nuovi rapporti di forza La potenza del dollaro consentiva agli USA di vivere al di sopra delle proprie possibilità L’UE pensava di poter realizzare una staffetta con gli USA nel traino dell’economia mondiale Nel 2005 si concentravano in Estremo Oriente i 2/3 delle riserve valutarie mondiali derivanti dai profitti delle esportazioni Gli investimenti cinesi in occidente

La globalizzazione come levatrice di un “colonialismo asiatico”? I nuovi istinti protezionistici (Tremonti e la Lega) Ma… il rischio della rappresaglia finanziaria sarebbe altissimo

Come comincia la crisi attuale? L’indebitamento USA L’eccessiva espansione del mercato finanziario senza controlli Strumenti finanziari sempre più sofisticati ma rischiosi L’espansione del credito 2006: risparmio investito in titoli e in azioni 5 volte più grande del PIL mondiale

Hedge fund (fondi speculativi) Credit default swap: titoli consistenti in scommesse sulla capacità o meno di una società di rientrare dai propri debiti, trattati in un mercato parallelo di scambi bilaterali tra banche Non più una finanza che alimentava l’economia reale ma che si autoalimentava

Le cause del crollo 2001 e 2004: la FED mantiene basso il costo del denaro Ne deriva un abnorme aumento della liquidità Una legge del 2003 USA che consente di finanziare interamente con mutui l’acquisto di case I mutui subprime (non di prima scelta, erogati dalle banche senza tante garanzie) L’aumento del prezzo del petrolio e delle materie prime> aumento dei tassi di interesse (costo della moneta)

Mancanza di controlli da parte di FED e SEC L’investimento dei fondi pensione in derivati Il credito al consumo

2007 Esplosione della bolla immobiliare Crollo dei prezzi delle case: le case valevano meno dei mutui accesi per comprarle Insolvenza dei debitori nei confronti delle banche Il crollo di Wall Street sulla scia del crack degli hedge fund legati ai subprime Crollo delle banche d’affari: Lehman Brothers, Goldman Sachs, Morgan Stanley

La caduta dei titoli dei fondi sovrani (quelli degli Stati) Una voragine di oltre 1600 miliardi di dollari di capitalizzazione Le nazionalizzazioni di molte banche private in USA e GB Nulla sarebbe stato più come prima: il liberismo a briglie sciolte era stato sepolto dalle macerie di Wall Street Si chiudeva la stagione del neoliberismo puro inaugurata da Ronald Reagan e da Margaret Thatcher