Simone Gozzano Università di L’Aquila Emergenza, sopravvenienza, riduzione Firenze 18 novembre 2005 Sopravvenienza, riduzione e identità come rompersi la testa senza venirne a capo Simone Gozzano Università di L’Aquila
Contro l’identità Argomenti metafisici (funzionalismo e realizzabilità multipla – il dictum di Block) Argomenti fenomenologici (qualia: zombie e spettro invertito) Entrambi dipendono dall’argomento modale di Kripke i Dolore = attivazione fibre-C ii Se dolore = attivazione fibre-C allora non è possibile avere dolore senza attivazione fibre-C iii È possibile avere dolore senza attivazione fibre-C Dolore ≠ attivazione fibre-C (non è necessariamente identico)
Kripke: le identità a posteriori sono necessarie. Calore = moto molecolare Due termometri rilevano calore, ossia moto molecolare, a prescindere da come lo fanno (dilatazione / elettrici). Come è possibile? Perché sono costruiti per essere posizionati nel sistema di relazioni causali determinate dal calore, un sistema molteplicemente realizzabile. L’identità è resa vera da molecole diverse. Ne segue che calore è mal individuato? Se lo è anche l’identità lo è. Piuttosto si tratta di una identità sui generis, funzionale e rigida Vale anche per luce = radiazione elettromagnetica (sono diverse le lunghezze d’onda di tale radiazione che sono luce)
“calore acqua = moto molecole di H2O”. Identità L’identità “calore = moto molecolare” è sia funzionale sia rigida. Funzionale perché coglie certe funzioni indipendentemente dalle realizzazioni (H2O, O2) (aumento è causato da combustione, pressione, frizione e causa carbonizzazione, evaporazione, ecc.; è causato da pressioni, e causa nuove posizioni) Rigida perché coglie solo la relazione di identità tra funzioni in tutti i mondi. (Lewis: “il numero vincente della lotteria è …”) Identità corretta (su individui o tipi) deve avere questa forma: “calore acqua = moto molecole di H2O”.
Interpretazione Realizzazione (molteplice) Esemplificazione Essere un’occorrenza spazio-temporale di un’entità astratta. Esempio originale di Putnam (programmi che realizzano macchine di Turing). Ma se si tratta di realizzazione tra proprietà (occorrere di prop. fisica realizza occorrere di prop. mentale – Lycan) è meno chiaro. Kim: realizzazione è più forte di covarianza Esemplificazione Rapporto type/token (il type è necessariamente astratto? Cloni) Determinazione Relazione asimmetrica di tipo concettuale (cremisi determina rosso, non il contrario). Lato concettuale della realizzazione (Yablo la definisce in termini di quella) Costituzione Parte/tutto. (Calore può non essere costituito dal calore dell’acqua né da congiunzione di questo con quello dell’aria, ..., …).
“Dolore = attivazione fibre del dolore” L’errore degli identitisti: una identità a grana eterogenea (dolore e fibre-C). Rimpiazzarla con: “Dolore = attivazione fibre del dolore” È l’identità schematica dalla quale seguono identità specifiche come: dolore negli umani = attivazione fibre-C Circa la sua modalità vedi dopo. Kim ritiene identità funzionali nomologicamente necessarie ma metafisicamente contingenti. Tesi di Kim: il dolore ammette identità specifiche della forma: Sx→(Mx↔Px). Funziona?
Dolore = sensazione di dolore Poiché le fibre per il dolore vengono individuate da relazioni causali esse sono colte in riferimento ad esse. Esse si attivano per rilevare danni (eso ed endogeni) al corpo. L’identità è: Dolore = sensazione di dolore Sensazione di dolore ≠ sensazione dolorosa La prima ci informa che sta occorrendo un danno al corpo La seconda presenta un carattere qualitativo
Sensazione di dolore senza dolore: asimbolia del dolore Dolore senza sensazione di dolore: arto fantasma
Realizzabilità multipla per sensazione di dolore Non è tesi di identità ma di correlazione Come interpretare ‘S’? Specie (nozione teorica a rischio circolarità) Struttura (se fibre C allora (dolore = attivazione fibre C)): Dalla struttura alla funzione Catene causali devianti e strutture invertite X ha fibre C, la sua specie ha dolore se fibre C attive tuttavia per lui dolore = attivazione fibre D. Strutture invertite. Di nuovo il problema dei ruoli? Stesse fibre fenomenologia diversa?
Funzione univocamente realizzata (base categoriale/strutturale univoca) “Durezza massimale =df Graffiare tutto ed essere graffiato solo da se stesso” è realizzata solo dal diamante. Generi naturali sono realizzatori univoci di funzioni (o agglomerati di funzioni). Il dolore (genericamente inteso) non è un genere naturale, come non lo è il calore. Lo sono determinate strutture che vanno comunque considerate in relazione al ruolo che giocano in un sistema. Esse identificano il dolore.
Il ruolo della struttura va inserito nel sistema Our view is that the concept of pain, or indeed of any other experience or mental state, is the concept of a state that occupies a certain causal role, a state with certain typical causes and effects. … It is the concept of a member of a system of states that together more or less realize the pattern of causal generalizations set forth in commonsense psychology. (That system may be characterized as a whole and its members characterized afterward by reference to it.) (Lewis 1980, p. 218)
x (St x (Dx = R(St x))) Proprietà di primo ordine, individuata da neurofisiologia e univocamente realizzata da St per quel sistema Struttura che appartiene/uguale a, non proprietà di, x (avverbialismo). (Un sistema è insieme relazionato di strutture?) Proprietà di primo ordine individuata dal senso comune: danni al corpo ed evitamento. Se x ha questa struttura allora (x ha dolore = x ha struttura che ha ruoli causali univoci) Le precisazioni sul dolore sono ottenute in virtù del fatto che la struttura è un genere naturale univocamente realizzato.
Dolore e realizzazione multipla La nozione di dolore è molteplicemente realizzabile, come calore Poiché più generi realizzano il dolore, tale concetto di senso comune non è univoco. Essa è pero significativo. “Dolore” individua tutti i dolori perché essi presentano somiglianze di famiglia (Wittgenstein soccorre la teoria dell’identità!). Le identità specifiche (condizionate) garantiscono i poteri causali specifici e quindi le identità locali. Ma non si possono fissare i poteri causali, quindi neanche i ruoli, di “dolore” come categoria di senso comune. (Come non definiamo in termini necessari e sufficienti cosa sia un “gioco”).
Che tipo di sopravvenienza? Dolore (come categoria psicologica) sopravviene sulle sue realizzazioni fisiche, ossia sulle identità locali. Sebbene l’identità sia una relazione più forte della sopravvenienza, l’identità locale è compatibile con essa. Che tipo di sopravvenienza? Forte (intermondi): Proprietà-A sopravvengono fortemente sulle proprietà-B se e solo se B-identità implica A-identità in e fra tutti i mondi possibili. A-properties strongly supervene on B-properties just in case necessarily if anything has an A-property, say F, then there is a B-property, say G, such that x has G, and necessarily anything that has G has F. (Kim: “Sup., emerg, realiz, reduc”) Superduper? Relazione naturalistica tra proprietà sopravvenienti e subvenienti e legame concettuale.
Necessità metafisica o nomologica? Con le leggi di natura diverse, le proprietà mentali sono diverse? Se così fosse avremmo solo necessità nomologica, ma questa limitazione varrebbe per tutte individuazioni funzionali (“gene” è necessariamente DNA?). Necessità metafisica per le strutture e necessità nomologica per le funzioni? Possibili punti di discussione: essenzialismo sulle leggi di natura/proprietà. Interdipendenza tra proprietà e leggi (al cambiare delle seconde cambierebbero le prime quindi non è detto che le attuali nozioni di senso comune sarebbero applicabili). Possiamo davvero asserire che esistono individuazioni non funzionali ma essenziali? Acqua=H2O è funzionale? I qualia sono essenziali solo perché siamo concettualmente confusi?