Uso dell’oscilloscopio

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Misure riflettometriche nel dominio della frequenza (OFDR)
Advertisements

Introduzione ai circuiti elettronici digitali
Storia dell'A.O. Introduzione A.O. Invertente A.O. non invertente
Storia dell'A.O. Introduzione A.O. Invertente A.O. non invertente esci
Cenni sugli amplificatori
Misura di diffusività termica
Digital Data Acquisition
Elettromiografo Gli elementi che compongono un Elettromiografo sono:
Attività sperimentale 2009
Attività Sperimentale 2007 Elettronica
CORSO DI SIMULAZIONE ELETTRONICA
Attività Sperimentale 2008 Elettronica
Stages Estivi 2013 corso di simulazione elettronica con Spice
I FILTRI RC PASSA-BASSO PASSIVO.
CONVERTITORI A/D ad ELEVATE PRESTAZIONI
Cenni sugli amplificatori
ANALOGICO-DIGITALI (ADC) DIGITALE-ANALOGICI (DAC)
ANALOGICO-DIGITALI (ADC) DIGITALE-ANALOGICI (DAC)
IDROFONO (8 x 1m). IDROFONO (8 x 1m) IDROFONI E GEOFONI.
Condizionamento dei segnali di misura
Esperienza n. 11 Filtri passa-basso e passa-alto
Esperienza n. 12 Filtro passa-banda
Esperienza n. 10 Partitore resistivo e sua compensazione in c. a
Spettro di frequenza dei segnali
L’amplificatore operazionale
Esperienza n. 8 Uso dell’oscilloscopio analogico
Esperienza n. 9 Uso dell’oscilloscopio per misure di ampiezza e frequenza di una tensione alternata e misura dello sfasamento tra tensioni. Circuito RLC.
Laboratorio di Fisica Nucleare e Subnucleare
Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli 1 Retta di carico (1) La retta dipende solo da entità esterne al diodo.
Conversione Analogico/Digitale
Oscilloscopio -Principio di utilizzo
Storia dell'A.O. Introduzione A.O. Invertente A.O. non invertente esci
Scienze per l'ingegneria
Il rumore termico, definizione
La Trasmissione dei Segnali
Il Rumore nei Circuiti di front-end dei Rivelatori
Misure di Tempo Introduzione Discriminatori
Lezione 0 Mi Presento… Introduzione al Corso Obiettivi Il Programma
Introduzione alla Elettronica Nucleare
A. Cardini / INFN Cagliari
Shaping dei segnali analogici da rivelatori di particelle (Parte 2)
Concetti fondamentali sull'oscilloscopio
Sistemi di acquisizione
Applicazione: problemi sugli azionamenti a velocità variabile (VSD)
Gli strumenti elettronici
L’amplificatore operazionale (AO)
Programma di oggi: AMPLIF. OPERAZIONALE (OpAmp): BIPOLI S e N
MAYBE Comincio con il descrivere il setup sperimentale: Nella camera hanno: 1)1 log-periodica identica a quella prevista per AMY 2)1 LNBF banda C (quelli.
Università degli studi di Padova Dipartimento di ingegneria elettrica
Università degli studi di Padova Dipartimento di ingegneria elettrica
L’oscilloscopio Definizione Principio di funzionamento Uso e comandi
BENVENUTI Work shop 6 dicembre Adeguamento e manutenzione degli impianti di ricezione TV terrestre e satellite Work shop 6 dicembre 2014.
LABVIEW Sommario Che cosa è uno strumento virtuale (VI) creato con LABVIEW Parti di un VI: pannello frontale diagramma a blocchi Confronto tra il principio.
Simulazione elettronica analogica con Spice e progettazione di un Layout Attività sperimentale 2010 Elettronica.
Laurea Ing EO/IN/BIO;TLC D.U. Ing EO 4
FILTRI.
Fabio Garufi - TAADF Tecniche automatiche di acquisizione dati Sensori Prima parte.
ADC – SCHEMA GENERALE I convertitori AD sono disponibili come circuiti integrati in diversi modelli, che differiscono fra loro per prezzo, prestazioni.
Digital Pulse Processing (DPP) in Fisica Nucleare
Il potenziale di membrana
Data Acquisition System I° Modulo(DAS) Corso di Elettronica1.
Shaping dei segnali analogici da rivelatori di particelle (Parte 1) Perche’ e’ necessario lo shaping? Il segnale nei rivelatori Un po’ di teoria Lo shaping.
Conversione Analogico/Digitale Le grandezze fisiche che vogliamo misurare variano con continuità in un dato intervallo ed in funzione del tempo: sono descrivibili.
La comunicazione attaverso la rete Presentazione di: Nicola Rispoli Presentazione di: Nicola Rispoli Materia: informatica Materia: informatica Data: 13.
FILTRI NUMERICI. Introduzione Nel campo nei segnali (analogici o digitali), un sistema lineare tempo-invariante è in grado di effettuare una discriminazione.
Lezione XIII Common-Mode feedback (CMFB). Introduzione  In tutte le applicazioni degli amplificatori operazionali un anello di retroazione differenziale.
Alcune tecniche di massimizzazione del rapporto segnale rumore Segnali continui Tecniche di conteggio.
Specchio cascode low-voltage  Per limitare la caduta di tensione sullo specchio, ovvero eliminare il compromesso tra accuratezza e output swing, abbiamo.
Lezione XVII Compensazione II. Riepilogo  Dall’ingresso verso l’uscita troviamo sicuramente il polo al nodo X (o Y) non dominante e il polo dominante.
Transcript della presentazione:

Uso dell’oscilloscopio Generalita’ Banda passante Input e amplificazione verticale Trigger Analogico vs. Digitale

A. Cardini / INFN Cagliari Generalita’ Possiamo considerare l’oscilloscopio semplicemente come un voltmetro in grado di mostrare il grafico della tensione in funzione del tempo Oggigiorno gli oscilloscopi sono in realta’ degli strumenti avanzatissimi, in grado di fare moltissimi tipi di misure diverse Nel corso di questa esperienza preliminare vedremo vari tipi di oscilloscopi, sia analogici che digitali 16-Mar-06 A. Cardini / INFN Cagliari

Oscilloscopio Analogico 16-Mar-06 A. Cardini / INFN Cagliari

Banda Passante / Tempo di salita E’ di fondamentale importanza la banda passante dell’amplificatore di ingresso per fare si che l’oscilloscopio rappresenti il segnale in modo corretto, in particolare per quel che riguarda il tempo di salita dei segnali Una formula approssimata e’ la seguente: Se ho un segnale con un fronte di salita trise, questo verra’ visto sull’oscilloscopio con un tempo di salita tmeas pari a 16-Mar-06 A. Cardini / INFN Cagliari

A. Cardini / INFN Cagliari Stadio di Input Come ogni buon voltmetro, l’oscilloscopio ha una alta impedenza di ingresso, tipicamente 1M, in parallelo con una capacita’ di qualche decina di pF E’ possibile cambiare l’impedenza di ingresso a 50  direttamente sull’oscilloscopio, per terminare correttamente il cavo che trasporta il segnale Lo stadio di ingresso puo’ essere: DC: accoppiato in continua, modalita’ normale di funzionamento AC: viene filtrata la componente in continua (attenzione!) GND: l’ingresso e’ messo a ground Un oscilloscopio ha tipicamente tra 2 e 4 ingressi indipendenti 16-Mar-06 A. Cardini / INFN Cagliari

Scala Orizzontale e Verticale Verticale: permette di regolare a quanti mV corrisponde una divisione Orizzontale: permette la scelta della base dei tempi Ritardo: permette di scegliere con quanto ritardo rispetto al segnale viene fatta partire la “sweep” – nei moderni oscilloscopi digitali posso anche scegliere un ritardo negativo 16-Mar-06 A. Cardini / INFN Cagliari

A. Cardini / INFN Cagliari Trigger E’ sicuramente la cosa alla quale fare piu’ attenzione, altrimenti potreste non riuscire a vedere quello al qualse siete interessati Definisce la condizione per fare partire la “sweep” (osc. analogico) o l’acquisizione (osc. digitale) Sorgente Internal: il riferimento usato e’ uno dei segnali External: un canale aggiuntivo usato solo per un segnale di trigger Line: trigger in fase con la tensione di rete Condizioni Slope: trigger su fronte discesa o salita Level: valore della soglia alla quale scatta il trigger Modi Normal: trigger solo se sono verificate le condizioni Auto: autotrigger (analog) o anche autolevel Single: un solo campionamento o una sola sweep alla volta 16-Mar-06 A. Cardini / INFN Cagliari

Un buon oscilloscopio analogico 16-Mar-06 A. Cardini / INFN Cagliari

Un buon oscilloscopio digitale 16-Mar-06 A. Cardini / INFN Cagliari

A. Cardini / INFN Cagliari Analogico vs. Digitale Accuratezza A: dipende dalla BW del sistema D: dipende dalla BW analogica e dalla frequenza di campionamento Repetition rate A: idealmente 1/sweep_time; l’intensita’ e’ proporzionale alla freq. di trigger; grazie alla “memoria” del fosforo molte forme d’onda possono essere visualizzate assieme! D: dipende! Nei primi modelli poche forme d’onda/s; nei nuovi (DPO, digital phosphor) anche 3600/s, e simulazione digitale della memoria dei fosfori Singoli eventi A: praticamente invisibili o quasi D: se ci sono si vedono (se si riescono a triggerare), ma se sono rari c’e’ bisogno di alte frequenze di acquisizione (5 GS/s nel TDS3054B) 16-Mar-06 A. Cardini / INFN Cagliari

Analogico vs. Digitale (2) Trigger A: tradizionalmente solo sul livello D: trigger avanzato su livelli, combinazioni logiche di segnali, … …e ancora A: poco altro D: storage dei segnali, analisi dei segnali in tempo reali, interfaccia strumento al computer, … 16-Mar-06 A. Cardini / INFN Cagliari