Teatro (Valle-Inclán e F.G. Lorca)
Il teatro di questo periodo è generalmente poco propenso ad accogliere le novità, quindi le opere più innovative hanno una diffusione soprattutto elitaria e falliscono nei circuiti commerciali Teatro di maggior successo agli inizi del novecento: testi comici o melodrammatici, senza volgarità, moraleggianti, retorici, di ambientazione borghese, con finali “tranquillizzanti”
Nomi più rappresentativi del teatro “commerciale”: Jacinto Benavente (1866-1954), Premio Nobel nel 1922 José de Echegaray (1832-1916), Premio Nobel nel 1904 (contestato da Unamuno e dai membri della G98)
Ramón del Valle-Inclán (1866-1936)
L’ESPERPENTO (Teatro di Valle-Inclán dal 1920) La parola esperpento significa “sgorbio”, una persona o una cosa sgraziata, fatta male Estetica dell’esperpento: Deformazione programmatica della realtà: mettere in evidenza le storture, le bruttezze del mondo come modo per poterlo interpretare. Distanziamento dell’autore dalla sua opera, dai suoi personaggi, dai sentimenti e dalla realtà che vi vuole rappresentare: superare il sentimento, superare il riso o il pianto.
Teatro di Federico García Lorca Rifiuta la poetica del distanziamento: crede profondamente nei sentimenti e nella partecipazione emotiva, ma non nel sentimentalismo Testi surrealisti: El público e Así que pasen cinco años (1930) Importanza del confronto con il pubblico: esperienza de La Barraca (1932-1936) Riscoperta della Tragedia
Federico García Lorca (segundo por la derecha), presentando a Pedro Salinas (centro) ante Eduardo Ugarte y otros componentes de la Barraca.
La Tragedia in Lorca carica emotiva sostenuta dall’unità di azione alternanza fra dialogo e cori che consentiva l’inserimento di versi (che funzionano come un “amplificatore” dei sentimenti e li rendono oggettivi) presenza di maschere: tipi universali = sentimenti universali presenza del destino (il Lorca passione, istinto) che si scontra con la volontà (ragione, norme sociali) Le maggiori tragedie di Lorca sono: Bodas de Sangre (1933) Yerma (1934) La casa de Bernarda Alba (1936)