Prof Gianluca Perseghin

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Prof Gianluca Perseghin 10 lezioni Esame scritto con 3 domande “aperte” + orale a partire da Febbraio 2010 Libro di testo: Igiene Generale della Scuola e dello Sport di A Boccia e G Ricciardi Idelson-Gnocchi Ed

Calendario delle Lezioni 1 1) 5/10/09 ore 8:30 Presentazione del corso, definizione di Sanità Pubblica, Igiene, Educazione Sanitaria e Prevenzione 2) 19/10/09 ore 8:30 Principi di epidemiologia: malattie infettive e malattie cronico degenerative, fattori causali, di rischio e di protezione, Mortalità, Morbidità e altri tassi 3) 26/10/09 ore 8:30 Indagini epidemiologiche 4) 26/10/09 ore 14:30 Epidemiologia malattie cronico degenerative: malattie cardiovascolari 5) 2/11/09

Calendario delle Lezioni 2 6) 9/11/09 ore 8:30 Epidemiologia malattie cronico degenerative: Obesità 7) 9/11/09 ore 14:30 Epidemiologia malattie cronico degenerative: Diabete 8) 16/11/09 Epidemiologia malattie cronico degenerative: Tumori 9) 30/11/09 Epidemiologia delle malattie cronico degenerative: Osteoporosi 10) 14/12/09 Simulazione esame

Epidemiologia dei tumori Studio della distribuzione delle varie forme di tumore nelle diverse (etnie, età, abitudini) popolazioni è utile per mettere in relazione particolari condizioni ambientali, razziali (ereditarie) e culturali con l’insorgenza di neoplasie maligne. Si possono inoltre avere informazioni sulla eziologia (cause). Il cancro è la seconda causa di morte nei paesi occidentali (22,3 %).

Epidemiologia dei tumori

I tumori costituiscono il 25% delle morti che si registrano annualmente in Italia RUOLO DEL SESSO Uomini Apparato respiratorio (22%) Apparato genito-urinario (12%) Intestino (10%) Donne Mammella (27%) Utero (11%) Intestino (11%)

Sede del tumore Maschi Femmine Mammella - 20 Polmone 55 8 Stomaco 18 Colon 50 35 Prostata 13 Utero 5 Pancreas 3 Testicolo 1 incidenza x 100.000 all’anno

Epidemiologia dei tumori Ruolo del sesso: Incidenza e mortalità riferita alla sede e al sesso dei tumori più frequenti

Epidemiologia dei tumori Fattori geografici ed ambientali: carcinoma dello stomaco

Epidemiologia dei tumori Ruolo dell’attività lavorativa

Il 65 % della mortalità per tumori è attribuibile a cause ambientali, in teoria eliminabili (abitudini dietetiche, abitudini sociali, fumo di sigaretta-30%-, esposizione a sostanze tossiche derivate dall’industria)

Fattori geneticamente determinati Ereditarietà: sono quelle in cui la trasmissione di un singolo gene mutato aumenta fortemente il rischio di sviluppare la neoplasia Sindromi neoplastiche ereditarie (autosomiche dominanti): retinoblastoma familiare, poliposi adenomatosa familiare del colon (FAP), sindrome da neoplasie endocrine multiple (MEN) Forme di cancro familiari: carcinoma dell’ovaio, della mammella (geni BRCA-1 e BRCA-2) Sindromi autosomiche recessive da difetti di riparazione del DNA: xerodema pigmentoso, atassia-teleangiectasia Alterazioni preneoplasiche acquisite: Iperplasia endometriale- carcinoma endometrio Displasia della cervice – carcinoma della cervice Metaplasia e displasia dell’epitelio bronchiale fumatori-carcinoma broncogeno Cirrosi epatica (epatocarcinoma)

FATTORI DI RISCHIO Esofago - fumo di sigaretta - bevande alcoliche - cibi bollenti (?) 2) Stomaco Nitriti (conservanti) + amine = nitrosamine (cibi affumicati e abbrustoliti) 3) Colon Eccessivo consumo di grassi Scarso apporto di fibre (verdura e frutta)

FATTORI DI RISCHIO 4) Pancreas - fumo di sigaretta - eccessivo consumo di grassi - eccessivo consumo di alcohol - eccessivo consumo di proteine - nitrosamine 5) Fegato - cronicizzazione dell’epatite B e C o alcoholica - Cloruro di vinile, idrocarburi policiclici aromatici, amine aromatiche (professionali)

FATTORI DI RISCHIO 6) Testicoli - causa disembriogenetica 7) Mammella - predisposizione ereditaria - menarca precoce - menopausa in età avanzata - prima gravidanza in età avanzata - obesità 8) Utero - precocità nei rapporti sessuali - elevato numero di partners - infezione da papilloma virus

FATTORI DI RISCHIO 9) Polmoni - fumo di sigaretta - radiazioni ionizzanti - asbestosi 10) Leucemie (cellule linfoidi e cellule mieloidi) - benzene radiazioni ionizzanti 11) Cute (melanomi) - raggi UV

L’inquinamento ambientale Numerosi studi confermano maggiore incidenza tra le popolazioni di zone urbane in confronto alle zone rurali. E’ dimostrata a carcinogenicità del benzene e degli altri IPA. E’ dimostrato il ruolo delle polveri sottili, e dell’amianto. Delle radiazioni ionizzanti e UV E’ fortemente sospetto il ruolo dei pesticidi. Esiste un lungo elenco di cancerogeni presenti negli ambienti del lavoro (es. nickel, cd, CVM).

L’esposizione alle polveri fini protratta nel tempo accorcia l’attesa di vita Fonte IIASA (CAFE) Stime delle PM 2,5 antropiche nel 2000 diminuzione della speranza di vita alla nascita a causa dell’inquinamento atmosferico da PM 2,5 è stimata pari a circa 1,19 anni (Bologna: - 1,10 anni). Il dato sulla speranza di vita va letto in questo modo: un bambino nato nel 2002 a Ferrara ha, sulla base della situazione epidemiologica ferrarese, una speranza di vita di 81,6 anni. Di questi, però, 1,19 anni (con intervallo di confidenza tra 0,3 e 2,1 anni) vengono perduti a causa dell’esposizione ai livelli di inquinamento di PM2,5 superiori a 15 microgrammi per metrocubo presenti nel 2002 e considerati invariati per tutta la sua vita futura.

Agenti microbici Herpes simplex type 2 (Ca. alla cervice) Human Papilloma virus (idem) HBV (epatocellular carcinoma) (RR da 6.0 a 100.0 !)

Il ruolo dell’alimentazione Il rischio cresce per tutti i tumori con elevato consumo di grassi animali, proteine e basso consumo di frutta e verdura. L’effetto protettivo è più evidente per i tumori dell’ app. digerente, prostata, vescica, fegato, pancreas e mammella Quali alimenti ?:nutrienti, non nutrienti, contaminanti naturali, contaminanti non naturali,additivi, prodotti della cottura, altri trattamenti.

Il ruolo dell’alimentazione Componenti nutritivi a rischio: calorie,proteine,grassi,sodio,alcool Componenti nutritivi protettivi: fibre, vitamine, minerali. Il ruolo della sovralimentazione(1)anticipazione del menarca con prolungamento dell’esposizione a estrogeni endogeni, (2) accumulo di inquinanti nel tessuto adiposo.

Il ruolo dell’alimentazione Ingestione di cancerogeni: -naturali (es felce acquilina in Giappone) -prodotti dalla cottura (es. fritti, alla griglia (benzopirene), affumicati) -prodotti da microrganismi (aflatossina) Formazione di cancerogeni -attraverso il metabolismo (es. i nitriti (non cancerogeni), diventano nitrati (cancerogeni) Problemi di trasporto -prolungato contato delle mucose con le feci contenti scorie (probabile beneficio delle fibre) Agevolazione o interferenza con la “promozione” -es. carenza di vitamina A (retinolo), aumenta la formazione di radicali liberi Additivi alimentari Ciclamati, coloranti,nitriti,saccarina ecc.

Interazione tra fattori di rischio La co-presenza di più fattori di rischio ha effetti di moltiplicazione del rischio. Es. ca. alla laringe: fumo (RR14.0), alcool (RR 14.) fumo +alcool RR 135.0. Es. ca. polmonare: fumo (RR 11.0), amianto (RR 5.0), fumo+amianto RR 80.0

Epidemiologia dei tumori Abitudini di vita: tumori delle vie respiratorie Cancro della cervice uterina (età del primo rapporto, numero di partners-HPV)

Epidemiologia dei tumori Andamento nel tempo:I tassi di mortalità si sono modificati nel corso degli anni.

SOPRAVVIVENZA percentuale Tumore ‘70 ‘80 ‘90 Mammella 69 72 78 Ovaio 25 32 29 Collo utero 63 59 65 Polmone 6 9 10 Esofago 3 5 8 Stomaco 16 20 22 Colon 39 45 49 Prostata 44 50 Leucemie 24 23 28 Linfomi 40 47 Fegato 2 4 Pancreas Testicolo 87 85 Melanoma 53 58 Ist Sup Sanità percentuale

PREVENZIONE Esiste chiara associazione tra la riduzione dell’esposizione ai fattori di rischio e la riduzione dell’incidenza delle rispettive neoplasie Possibilità di intervento anche sullo stile di vita

Il 65 % della mortalità per tumori è attribuibile a cause ambientali, in teoria eliminabili (abitudini dietetiche, abitudini sociali, fumo di sigaretta-30%-, esposizione a sostanze tossiche derivate dall’industria)

Epidemiologia dei tumori Ereditarietà: sono quelle in cui la trasmissione di un singolo gene mutato aumenta fortemente il rischio di sviluppare la neoplasia Sindromi neoplastiche ereditarie (autosomiche dominanti): retiniblastoma familiare, poliposi adenomatosa familiare del colon (FAP), sindrome da neoplasie endocrine multiple (MEN) Forme di cancro familiari: carcinoma dell’ovaio, della mammella (geni BRCA-1 e BRCA-2) Sindromi autosomiche recessive da difetti di riparazione del DNA: xerodema pigmentoso, atassia-telangectasia Alterazioni preneoplasiche acquisite: Iperplasia endometriale- carcinoma endometrio Displasia della cervice – carcinoma della cervice Metaplasia e displasia dell’epitelio bronchiale fumatori-carcinoma broncogeno Cirrosi epatica (epatocarcinoma)

Il codice di prevenzione Europeo Stile di vita salubre Non fumare Ridotto consumo di alcolici Dieta ricca in frutta e verdura e povera di grassi Attività fisica Evitare eccessiva esposizione al sole Evitare esposizioni a sostanze cancerogene.

Prevenzione secondaria Screening mammografico In Italia copre solo 30% delle donne (almeno una volta...). Nelle regioni del sud, copre meno del 20%. Screening per ca. alla cervice dell’utero In Italia copre circa 60% delle donne (almeno una volta...). Nelle regioni del sud meno del 40%. Il tasso di letalità (morti/malatiX100) è associato alla copertura dello screening.

Prevenzione secondaria (screening) Possibile per alcuni tumori: -Cervice -mammella -prostata -colon

PREVENZIONE: nutrizione Tumore Frutta Verdura Vit A Vit C Sali minerali Attività fisica Fibre Amidi Polmone ↓↓↓↓ ↓↓↓ ↓↓ Vescica Pancreas Colon Prostata Ovaio Mammella Stomaco

PREVENZIONE: stile di vita Tumore Fumo Alchol Obesità Carne Grassi Caffè Cottura cibo Polmone ↑↑↑↑ ↑ Vescica ↑↑ Pancreas ↑↑↑ Colon Prostata Ovaio Mammella Stomaco