Prof Gianluca Perseghin

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Prof Gianluca Perseghin 10 lezioni Esame scritto con 3 domande “aperte” a partire da Febbraio 2010 Libro di testo: Igiene Generale della Scuola e dello Sport di A Boccia e G Ricciardi Idelson-Gnocchi Ed

Calendario delle Lezioni 1 1) 5/10/09 ore 8:30 Presentazione del corso, definizione di Sanità Pubblica, Igiene, Educazione Sanitaria e Prevenzione 2) 19/10/09 ore 8:30 Principi di epidemiologia: malattie infettive e malattie cronico degenerative, fattori causali, di rischio e di protezione, Mortalità, Morbidità e altri tassi 3) 26/10/09 ore 8:30 Indagini epidemiologiche 4) 26/10/09 ore 14:30 Epidemiologia malattie cronico degenerative: malattie cardiovascolari 5) 2/11/09

Calendario delle Lezioni 2 6) 9/11/09 ore 8:30 Epidemiologia malattie cronico degenerative: Obesità 7) 9/11/09 ore 14:30 G08 Epidemiologia malattie cronico degenerative: Diabete 8) 16/11/09 ore 8:30 Epidemiologia malattie cronico degenerative: Tumori 9) 30/11/09 ore 8:30 Epidemiologia delle malattie cronico degenerative: Osteoporosi 10) 14/12/09 ore 8:30 Simulazione esame

Cause attuali di morte negli U.S.A. 500 450 1990 2000 400 350 300 Numero medio annuo di morti (in migliaia) 250 200 150 100 50 Il fumo è attualmente la principale causa di morte negli USA: tuttavia emerge con forza il ruolo degli effetti della cattiva alimentazione e della sedentarietà che portano all’obesità e che rappresentano la seconda causa di morte. In linea tendenziale, si osserva un aumento molto più consistente della mortalità attribuibile al sovrappeso/obesità rispetto a quello osservato per il fumo (un aumento del 33% vs 8,75%): nei prossimi anni l’obesità/sovrappeso potrebbe rappresentare la principale causa di morte negli USA. Mokdad et al. JAMA 2004; 291: 1238-1245. Tabacco Dieta inadeguata e inattività fisica Consumo di alcool Infezioni microbiche Agenti tossici Veicoli a motore Armi da fuoco Comportamento sessuale Uso illecito di droghe Number of Average Annual Deaths* (in thousands) Adapted from Mokdad et al. JAMA 2004; 291: 1238-1245.

Obesità: definizione

Obesità: definizione DXA, Total Body Water, Total Body K, CT, MRI,

Obesità: definizione BMI = Peso in kg (Altezza in m)2 75 (1.77)2 = 23.9

BMI e mortalità per ictus e cardiopatia ischemica Prospective Studies Collaboration* Lancet 2009

Aspettativa di vita a 40 anni: impatto dell’eccesso di peso 35 40 45 50 Donne Non fumatrici Uomini Non fumatori Aspettativa di vita a 40 anni Normale (18,5-24,9 kg/m2) Sovrappeso (25-29,9 kg/m2) Obeso (30 kg/m2) 46,3 43,0 39,2 43,4 40,3 37,5 7,1 anni 5,8 anni 3,1 anni 3,3 anni L’analisi dei dati dello studio Framingham dal 1948 al 1990 mostra che, in media, uomini e donne adulti obesi (BMI ≥30) e non fumatori di età 40 anni vivono da 6 a 7 anni in meno rispetto ai non fumatori normopeso. I soggetti non fumatori che sono in sovrappeso (BMI 25-29,9) vivono circa 3 anni in meno. L’associazione obesità e fumo comporta una sopravvivenza ridotta di 13-14 anni rispetto al soggetto normopeso non fumatore (dati non mostrati). La riduzione dell’aspettativa di vita non necessariamente si traduce con l’aumento della sopravvivenza che potrebbe derivare da un programma di prevenzione dell’obesità. Peeters et al. Ann Intern Med 2003; 138: 24-32. Peeters et al. Ann Intern Med 2003; 138: 24-32

Obesity Trends* Among U.S. Adults BRFSS, 1990, 1998, 2006 (*BMI 30, or about 30 lbs. overweight for 5’4” person) 1990 1998 2006 No Data <10% 10%–14% 15%–19% 20%–24% 25%–29% ≥30%

Whole body glucose upake BODY MASS INDEX vs INSULIN SENSITIVITY 80 60 Whole body glucose upake (mmol/kg.min) 40 20 15 30 45 60 Body mass index (kg/m2) But why are some individuals insulin resistant while others are not? EGIR database

Obesità viscerale

Caratteristiche epidemiologiche dell’obesità in Italia L’Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare Italiano, istituito dall’ANMCO (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri) in collaborazione con l’ISS (Istituto Superiore di Sanità), ha stimato la prevalenza delle principali malattie cardiovascolari aterosclerotiche e dei relativi fattori di rischio nella popolazione italiana di ambedue i sessi (35-74 anni) selezionata casualmente fra i comuni di residenza di 51 centri di cardiologia (200 persone per centro). Circa il 20% della popolazione è obesa (BMI ≥30): il 68% degli uomini e il 56% delle donne sono in sovrappeso/obesi (BMI ≥25). I dati dello studio FAST (pazienti che afferiscono all’ambulatorio dei MMG) indicano per il sovrappeso/obesità una prevalenza del 57% negli uomini e del 44% delle donne. La diversa composizione per classi di età può solo in parte spiegare queste differenze. Si è osservato un aumento consistente di questa condizione in Italia rispetto a circa 10 anni fa: infatti, in una osservazione epidemiologica simile effettuata su di una popolazione di lavoratori, il 32% delle donne e il 40% degli uomini erano sovrappeso/obesi. E’ utile sottolineare che vi è una certa discrepanza fra obesità e obesità addominale, con una maggiore prevalenza di quella addominale, il che può spiegare la prevalenza di sindrome metabolica osservata in questa popolazione. The Italian Cardiovascular Epidemiological Observatory It Heart J 2004 (suppl 3): 49S-52S The Italian Cardiovascular Epidemiological Observatory It Heart J 2004 (suppl 3): 49S-92S.

Obesità: definizione

Waist circumference is a surrogate marker of visceral fat Women >88 cm = Increased risk1 Men >102 cm = Increased risk1 1Lean MEJ, et al. Lancet;1998:351:853–6 cm Slide 5: Waistline circumference is a surrogate marker of visceral fat Waistline circumference, perhaps the simplest of all measurements, provides an accurate assessment of visceral fat mass which has been shown to be a key indicator of risk factors for major cardiovascular disease. A waistline circumference >88 cm in women and >102 cm in men reflects a significantly increased risk of developing many of the co-morbidities associated with obesity. Xenical Slide Kit August 1998 Section 1 5 5

Other measures of obesity Skinfold thickness Bio-electric impedance Body fat distribution by CT or MRI scans Example of a CT scan Slide 6: Other measures of obesity Skinfold thickness, the determination of fat mass by bio-electric impedance and the use of computerised tomography (CT) or magnetic resonance (MRI) scanning may also be used to evaluate obesity. The last two techniques are, however, limited to use in specialist centres and are particularly expensive. Xenical Slide Kit August 1998 Section 1 6 6

Obesità = Problema Medico Donne Obesità = Problema Medico Uomini

Body weight regulation Genetic & environmental factors Metabolic factors Diet Physical activity Social factors Energy Intake Expenditure Energy expenditure Resting energy expenditure Postprandial thermogenesis Physical activity

Dispendio energetico Metabolismo a riposo Termogenesi indotta dal cibo Dispendio energetico indotto dall’esercizio fisico

Termogenesi a riposo Tessuto adiposo bruno: ruolo prevalente nella termogenesi dei roditori. Poco rappresentato nell’uomo dopo la prima infanzia Tessuto adiposo bianco: prevalente funzione di deposito. Nell’uomo il tessuto adiposo periviscerale conserva alcune delle caratteristiche metaboliche del tessuto adiposo bruno Muscolo scheletrico: ruolo verosimilmente centrale nella termogenesi dell’adulto

Non-obese Obese Resting energy expenditure Postprandial thermogenesis Physical activity Non-obese Obese kcal/[kg LBM]/day Non-obese Obese kcal/day

Termogenesi indotta dal cibo Dovuta a digestione, assorbimento, metabolizzazione dei nutrienti A parità di energia introdotta, i carboidrati inducono maggior termogenesi dei lipidi La restrizione calorica si accompagna a riduzione della termogenesi indotta dal cibo

man: no evidence for “luxuskonsumption”. Resting energy expenditure Postprandial thermogenesis Physical activity Ravussin E et al. Short-term mixed-diet overfeeding in man: no evidence for “luxuskonsumption”. Am J Physiol 249: E470-E477, 1985.

?? Reduced physical activity (sedentary lifestyle) Resting energy expenditure (REE) Postprandial thermogenesis (PT) Physical activity (PA) ?? Energetic efficiency ?? Reduced physical activity (sedentary lifestyle) Non-obese Obese 25 % REE PT PA PA Non-obese Obese REE PT PA Total energy expenditure

Ruolo Endocrino del Tessuto Adiposo Leptin Adiponectin Resistin Omentin Vistafin RBP4 alpha-TNF, IL6, IL1beta

Consequences of obesity Stroke Respiratory disease Cardiovascular risk factors Heart disease Diabetes Gall bladder disease Osteoarthritis Hormonal abnormalities Cancer Slide 13: Consequences of obesity The slide illustrates the most common co-morbidities and risk factors associated with obesity. These range from type 2 diabetes, osteoarthritis, cancer of the breast and prostate, major cardiovascular disease, stroke and respiratory disease to gallstones and gout. In short, obesity predisposes patients to a variety of diseases and, accordingly, should be considered by the medical profession as a serious, potentially life-threatening condition rather than an affliction brought on by lack of self-control. Hyperuricaemia and gout Xenical Slide Kit August 1998 Section 1 13 13

Evidence-based medicine Obesità: terapia Evidence-based medicine Hypo-caloric Diets Behavioral therapy Exercise Surgery

Esercizio fisico Aumento del Consumo energetico Aumento dispendio energetico da esercizio fisico Aumento metabolismo basale Aumento termogenesi da cibo (?) Aumento del Consumo energetico