Infortuni sul lavoro Le origini del problema – la rivoluzione industriale La soluzione civilistica: la responsabilità civile La legge n.80 del 1898 Lo.

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Infortuni sul lavoro Le origini del problema – la rivoluzione industriale La soluzione civilistica: la responsabilità civile La legge n.80 del 1898 Lo strumento giuridico: l’assicurazione Il rischio professionale La soluzione transattiva

Campo di applicazione oggettivo E' obbligatoria l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro delle persone le quali, nelle condizioni previsto dal presente titolo, siano addette a macchine mosse non direttamente dalla persona che ne usa, ad apparecchi a pressione, ad apparecchi e impianti elettrici o termici, nonché delle persone comunque occupate in opifici, laboratori o in ambienti organizzati per lavori, opere o servizi, i quali comportino l'impiego di tali macchine, apparecchi o impianti. L'obbligo dell'assicurazione ricorre altresì quanto le macchine, gli apparecchi o gli impianti di cui al precedente comma siano adoperati anche in via transitoria o non servano direttamente ad operazioni attinenti all'esercizio dell'industria che forma oggetto di detti opifici o ambienti, ovvero siano adoperati dal personale comunque addetto alla vendita, per prova, presentazione pratica o esperimento. L'assicurazione è inoltre obbligatoria anche quando non ricorrano le ipotesi di cui ai commi precedenti per le persone che, nelle condizioni previste dal presente titolo, siano addetti ai lavori: …….

Art. 4 Sono compresi nell'assicurazione (1): 1) coloro che in modo permanente o avventizio prestano alle dipendenze e sotto la direzione altrui opera manuale (2) retribuita, qualunque sia la forma di retribuzione; 2) coloro che, trovandosi nelle condizioni di cui al precedente n.1, anche senza partecipare materialmente al lavoro, sovraintendono al lavoro di altri; 3) gli artigiani, che prestano abitualmente opera manuale nelle rispettive imprese (3); 4) gli apprendisti, quali sono considerati dalla legge (4); 5) gli insegnanti e gli alunni delle scuole o istituti di istruzione di qualsiasi ordine e grado, anche privati, che attendano ad esperienze tecnico-scientifiche od esercitazioni pratiche, o che svolgano esercitazioni di lavoro; gli istruttori e gli allievi dei corsi di qualificazione o riqualificazione professionale o di addestramento professionale anche aziendali, o dei cantieri scuola, comunque istituiti o gestiti, nonché i preparatori, gli inservienti e gli addetti alle esperienze ed esercitazioni tecnico-pratiche o di lavoro (5); 6) il coniuge, i figli, anche naturali o adottivi, gli altri parenti, gli affini, gli affiliati e gli affidati dei datore di lavoro che prestano con o senza retribuzione alle di lui dipendenze opera manuale, ed anche non manuale alle condizioni di cui al precedente n. 2 (6); 7) i soci delle cooperative e di ogni altro tipo di società, anche di fatto, comunque denominata, costituita od esercitata, i quali prestino pera manuale, oppure non manuale alle condizioni di cui al precedente n. 2 (7);

8) i ricoverati in case di cura, in ospizi, in ospedali, in istituti di assistenza e beneficenza quando, per il servizio interno degli istituti o per attività occupazionale, siano addetti ad uno dei lavori indicati nell'art. 1, nonché i loro istruttori o sovraintendenti nelle attività stesse; 9) i detenuti in istituti o in stabilimenti di prevenzione o di pena, quando, per il servizio interno degli istituti o stabilimenti, o per attività occupazionale, siano addetti ad uno dei lavori indicati nell'art. 1, nonché i loro istruttori o sovraintendenti nelle attività stesse. Per i lavoratori a domicilio si applicano le disposizioni della legge 13 marzo 1958, n. 264, e del regolamento approvato con decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1959, n. 1289 . Tra le persone assicurate sono compresi i commessi viaggiatori, i piazzisti e gli agenti delle imposte di consumo che, pur vincolati da rapporto impiegatizio, per l'esecizio delle proprie mansioni si avvolgono non in via occasionale di veicoli a motore da essi personalmente condotti. Sono anche compresi i sacerdoti, i religiosi e le religiose che prestino opera retribuita manuale, o anche non manuale alle condizioni di cui al precedente n. 2, alle dipendenze di terzi diversi dagli enti ecclesiastici e dalle associazioni e case religiose di cui all'art. 29, lettera a) e b), del Concordato tra la Santa Sede e l'Italia, anche se le modalità delle prestazioni di lavoro siano pattuite direttamente tra il datore di lavoro e l'ente cui appartengono le religiose o i religiosi o i sacerdoti occupati e se la remunerazione delle prestazioni stesse sia versata dal datore di lavoro all'ente predetto . Per quanto riguarda la navigazione e la pesca, sono compresi nell'assicurazione i componenti dell'equipaggio, comunque retribuiti, delle navi o galleggianti anche se esercitati a scopo di diporto.

Criterio soggettivo lavoratori subordinati parasubordinati lavoratori autonomi insegnanti e allievi Tirocinanti (v. l. 196/ 1997) Criterio oggettivo macchina isolata ambiente pericoloso lavorazioni pericolose

Il “ristoro” negli infortuni e malattie professionali

La valutazione del danno tabellata (prima del 2000) Industria sordità di un orecchio 15 pollice destro 28(20)* pollice sinistro 23(16)* falange pollice dx 15 falange pollice sx 12 Agricoltura 20 30 25 16 12 * Secondo la nuova tab. (n.243)

La valutazione del danno nell’assicurazione infortuni Forfettaria (ex ante) Perdita della capacità lavorativa generica Franchigia: ristoro solo dei danni superiori al 6% della lesione dell’integrità psico-fisica (10% della perdita di capacità lavorativa generica).

Il risarcimento del danno La responsabilità extracontrattuale

La valutazione del danno alla persona nel diritto civile Il problema del soggetto non economicamente valutabile La rilettura dell’art.32 Cost. Dai tribunali di Genova e Pisa alla sentenza della Corte Cost. 184 del 1986 (La riforma del SSN)

La risoluzione del problema civilistico Danno biologico (alla salute) come tipo di danno distinto da quello patrimoniale e da quello non patrimoniale Visione unitaria e inscindibile del danno nella sua componente statica (lesione) e dinamica (conseguenze pregiudizievoli) Problema della quantificazione del danno.

Il danno alla persona nel rapporto di lavoro L’art.2087 e l’obbligazione di sicurezza L’ art.10 del t.u. 1124/1965 La “franchigia”

La giurisprudenza costituzionale Corte cost., 15-02-1991, n. 87: inammissibilità “…deve ammettersi che il rafforzamento della tutela del lavoratore qui considerato comporterebbe una innovazione legislativa, e quindi la specificazione di modalità procedurali e tecniche, la cui effettuazione spetta al legislatore”.

Corte cost., 18-07-1991, n. 356 È illegittimo l’art. 1916 c.c., nella parte in cui consente all’assicuratore di avvalersi, nell’esercizio del diritto di surrogazione nei confronti del terzo responsabile, anche delle somme da questo dovute all’assicurato a titolo di risarcimento del danno biologico.

Corte cost., 27-12-1991, n. 485. È illegittimo, per violazione dell’art. 32 cost., l’art. 10, 6º e 7º comma, d.p.r. 30 giugno 1965 n. 1124, nella parte in cui prevede che il lavoratore infortunato o i suoi aventi causa hanno diritto, nei confronti delle persone civilmente responsabili per il reato da cui l’infortunio è derivato, al risarcimento del danno biologico non collegato alla perdita o riduzione della capacità lavorativa generica solo se e solo nella misura in cui il danno risarcibile, complessivamente considerato, superi l’ammontare delle indennità corrisposte dall’Inail. È illegittimo, per violazione dell’art. 32 cost., l’art. 11, 1º e 2º comma, d.p.r. 30 giugno 1965 n. 1124, nella parte in cui consente all’Inail di avvalersi, nell’esercizio del diritto di regresso contro le persone civilmente responsabili, anche delle somme dovute al lavoratore infortunato a titolo di risarcimento del danno biologico non collegato alla perdita o riduzione della capacità lavorativa generica.

L’INAIL alla riscossa? Tentativi di recuperare le somme versate La scissione del danno biologico Arriva il legislatore: il d.lgs. 38/2000

Il d.lgs.38/2000 Riconoscimento del danno biologico: la modifica delle tabelle di valutazione del danno all’integrità psico fisica. Il mancato riconoscimento del danno biologico da temporanea Il mancato riconoscimento del danno biologico in caso di morte

Ristoro dal 6% al 16% = capitale dal 16% al 100% = rendita per danno biologico + rendita per perdita della capacità di lavoro

Danni micropermanenti dm 2011 Circolazione stradale punti coef Valore a 11 20 30 40 50 60 6 1,7 € 7.742,21 € 7.393,81 € 7.006,70 € 6.619,59 € 6.232,48 € 5.845,37 7 1,9 € 10.095,23 € 9.640,95 € 9.136,18 € 8.631,42 € 8.126,66 € 7.621,90 8 2,1 € 12.751,87 € 12.178,04 € 11.540,44 € 10.902,85 €10.265,26 € 9.627,66 9 2,3 € 15.712,13 € 15.005,08 € 14.219,48 € 13.433,87 €12.648,26 €11.862,66