1 SISTEMI ORGANIZZATIVI COMPLESSI 27° 28 novembre 2012  Roma 24 settembre- 12 dicembre 2012  C.d.L magistrale: Comunicazione d’impresa 2° anno 9 crediti.

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1 SISTEMI ORGANIZZATIVI COMPLESSI 27° 28 novembre 2012  Roma 24 settembre- 12 dicembre 2012  C.d.L magistrale: Comunicazione d’impresa 2° anno 9 crediti (inclusi crediti Laboratorio) Nuovo Orario: lunedì Sani 9 Martedì Sani 9 Mercoledì 9-11 Sani magna   Stanza 111 (ex B4) Via Salaria113, tel.: ricevimento mercoledì

2 IV parte del corso Rella P., Cavarra R, Uomini e donne nelle radio private a Roma.La passione del lavoro oltre la precarietà, FrancoAngeli 2011 ↓ analisi del mondo della radiofonia romana ↓ strutture produttive piccole e frammentate mercato del lavoro atipico e complesso

3 Come nasce la ricerca maggio 2007 progetto “Lavorare nei media a Roma: nuova imprenditoria, precariato e differenze di genere” ↓ prosecuzione di lavori precedenti su: 1.differenze di genere nel lavoro e nella carriera a Radio Rai 2.coppie flessibili (coppie di lavoratori precari con figli) a Roma.

4 Domande preliminari  Sapete che significa genere? Che differenza c’è tra sesso e genere ?  Ha a che vedere col femminismo?  E’ un concetto usato solo in sociologia?  Serve ancora studiare il lavoro in un’ottica di genere?

5 il concetto di genere Sex- gender system = insieme di modalità, comportamenti, rapporti “con i quali ogni società trasforma la sessualità biologica in prodotti dell’attività umana e organizza la divisione dei compiti tra uomini e donne” (G. Rubin, The Traffic in Women in Piccone Stella e Saraceno Genere.La costruzione sociale del femminile e maschile, 1996) Nasce negli anni ’70 dal femminismo, ma non è il modo delle donne di classificare se stesse, ma un nuovo approccio allo studio della società, che riguarda uomini e donne → i generi sono 2 Inizialmente l’attenzione è al genere femminile, oscurato da millenni di Pensiero “neutro” (≈ maschile) ↓ per scoprire e valorizzare le differenze del genere femminile con i Women’s studies (anni ’80) Dagli anni ’90 men’s studies: serve ridefinire anche l’identità maschile

6 I° femminismo: per la cittadinanza  1791 Dichiarazione dei diritti delle donne e della cittadina di Olympe de Gouge  femminismo Usa, legato ai movimenti antischiavisti ↓ 1848 Dichiarazione dei sentimenti  1867: National Society for Women Suffrage → Conquista i diritti politici nei paesi anglofoni,scandinavi, Urss, Turchia  Femminismo islamico legato a movimenti indipendentisti Egitto e Algeria  Dopo la II guerra mondiale: conquista di un suffragio realmente universale

7 II° femminismo dopo il ’68- identità e differenza  negli Usa e poi in Europa le donne si sentono in posizione di subalternità nei movimenti studenteschi e per i diritti civili e fondano movimenti autonomi  anni ’80 e ’90: in Occidente si attenua la spinta movimentista ma rimane forte l'influenza intellettuale  Andamento carsico del femminismo ↓  In Italia oggi→vivacità culturale ( – donne e uomini per la società che cambia- Gio, ) e politica (se non ora quando?- 2° convegno di Paestum)ww.ingenere.it

8 Genere è concetto non neutro che nasce dal 2° femminismo Genere è il modo molteplice e complesso con il quale le differenze sociali tra i sessi acquisiscono significato e diventano fattori che strutturano l'organizzazione della vita sociale Secondo l'epistemologa Harding genere è un concetto a più strati  Come identità personale → autoconsapevolezza e relazione con l'identità collettiva  È principio di organizzazione della struttura sociale → famiglia e divisione sessuale del lavoro  Come base di valori normativi → valori identitari organizzati come sistema binario in cui si suddivide il potere

9 Rapporto complesso tra lavoro femminile e modernità

10 1 Il genere della radio. Carriera, famiglia e pari opportunità FrancoAngeli 2004 obiettivo: verificare differenze di genere nella carriera in una grande azienda, in cui fosse presente un Comitato Pari Opportunità (ipotesi implicita: cultura azienda non ostile alle donne) problema inatteso: precariato, molto presente nei reparti radio Rai tra le/i programmisti registi e giornalisti ↓ attenzione a differenti generazioni di donne → le 40-50enni con problemi di carriera difficile → le più giovani e precarie in condizioni di “doppia presenza impossibile”: prese da un lavoro appassionante, ma precario rinunciavano spesso a sposarsi e soprattutto a fare figli.

11 Segregazione: un modo per guardare a discriminazioni e differenze di genere  Segregazione verticale: dirigenti e operai prevalentemente uomini, le donne in posizione intermedia  segregazione orizzontale di alcuni mestieri:  lavoro di tecnico quasi esclusivamente “maschile”, giornalista + “maschile” che femminile,  lavoro amministrativo e di programmista regista“femminile”

12 Il genere della radio. risultati attenzione a differenti generazioni di donne → le 40-50enni con problemi di carriera difficile → le più giovani e precarie in condizioni di “doppia presenza impossibile”: prese da un lavoro appassionante, ma precario rinunciavano spesso a sposarsi e soprattutto a fare figli. NB L’idea che la Rai fosse un azienda non pregiudizialmente ostile alle donne si è rivelata fallace, per la debolezza dei CPO e la rilevanza della raccomandazione politica

13 Differenze di genere nel lavoro a tempo indeterminato  non plateali, ma che tendono a cumularsi tra loro, ad aggiungersi alle differenze di classe e generazionali.  + difficoltà di accesso al lavoro  + difficoltà femminili di carriera, di sfondare il soffitto di cristallo. Nella Rai ciò è aggravato dalla rilevanza, di meccanismi di cooptazione politica, un ambito in cui le donne si muovono con più difficoltà.  Il lavoro si conferma un elemento centrale della vita per entrambi i generi, in particolare per le donne per le quali continua ad avere anche un valore emancipatorio.  pari opportunità, di fatto poco praticate, non sono state uno strumento efficace

14 Differenze nel lavoro precario -segregazione che in passato: Il lavoro di giornalista sta perdendo il suo carattere “maschile” più di quanto quello di programmista regista il suo carattere “femminile” Il lavoro, quasi professionale e molto flessibile, si conferma un elemento centrale della vita per entrambi i generi  Nella generazione più giovane l'aumento del precariato, l'allungamento dei tempi di accesso al lavoro stabile colpiscono sia gli uomini che le donne, ma solo queste ultime sono impossibilitate a crearsi una propria famiglia, perché le responsabilità familiari continuano ad essere mal divise.  Pari opportunità, di fatto poco praticate, sono un esigenza riconosciuta anche dagli uomini specie se precari

15 I risultati più interessanti di una ricerca sono spesso quelli non previsti  modificando il disegno della ricerca, intervistando anche precari presenti negli uffici Rai, ma non nella pianta organica → abbiamo affrontato nel 2002 il problema del lavoro precario, che sarebbe diventato sempre più centrale NB L’idea che la Rai fosse un azienda non pregiudizialmente ostile alle donne si è rivelata fallace, per la debolezza dei CPO e la rilevanza della raccomandazione politica

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17 A.La centralità del lavoro nella vita dei soggetti B.il fascino del lavoro nella comunicazione nella società della conoscenza C.precariato subito o lavoro autonomo scelto? D.radio mezzo di comunicazione ancora attuale E.il genere è ancora una variabile discriminante? F.ambiguità del professionismo: strumento di divisione tra chi fa il/la giornalista (più tutelato) e chi fa altri lavori o ulteriore vincolo che ritarda l’inclusione nel lavoro tipico di tutti/e?

18 A 1 Il lavoro in una società complessa  Società fordista mette al centro il lavoro (del capofamiglia) → le persone si definiscono in base all’occupazione svolta, che a sua volta garantisce sanità e pensione per la famiglia  Società postfordista esalta le responsabilità individuali→la mancanza di lavoro indica:  Scarsa attivazione nella ricerca  Incapacità di inventarsi un lavoro La cultura postmoderna esalta l’ampiezza delle possibilità di scelta, ma ignora che libertà senza sicurezza comporta paura e incertezza per il futuro

19 A 2 Vincoli oggettivi alla libertà e centralità del lavoro  Disuguaglianze di cittadinanza, origine sociale e genere  Di capitale sociale  Problemi di vulnerabilità familiare Il lavoro rimane centrale nella vita  È un modo per realizzarsi  O almeno uno strumento per realizzare altri desideri (formare una famiglia e/o acquisire beni materiali e culturali)

20 B. La comunicazione tra forza produttiva e produzione di senso  Nel capitalismo informazionale (C astells ), le nuove tecnologie di trasmissione dell’informazione hanno facilitato la globalizzazione, favorito l’organizza- zione a rete e trasformato i mass- media →  a loro volta questi influenzano sempre più i comportamenti e i valori dei soggetti  → il fascino del lavoro nella comunicazione

21 C. precariato subito o lavoro autonomo scelto? Questa domanda richiede di capire anzitutto il contesto della ricerca già in parte analizzato ↓  Il mercato del lavoro che diventa sempre più precario  Le specificità romane anche dal punto di vista produttivo  Le specificità del settore della comunicazione

22 Specificità del lavoro atipico nella comunicazione Per misurare il lavoro atipico (non solo tra i giornalisti) si sono utilizzati i dati Inps delle gestioni separate Dal 1996 i parasubordinati iscritti all’Inps2 erano diventati 1,7 milioni nel 2004 divisi in 2 gruppi 1.Amministratori e sindaci s.p.a. e amministratori enti locali, + anziani e con buoni redditi 2.Collaboratori e assimilati: età media 37 anni e retribuzioni molto basse

23 Tab. 5 – Iscritti alla Gestione Separata per genere e tipologia nel 2007 DonneUominiTotaleMonocomm ittenti % Reddito medio in €/anno Tipico/con corrente , Tipico/esc lusivo , Atipico/co ncorrente , Atipico/es clusivo , Totale ,

24 Sono precari  Quelli con redditi bassi  Con un solo committente ( di fatto non autonomi)  Le donne + degli uomini Tra le categorie dell’Inps2 compaiono i “ collaboratori giornali”, ma il grosso dei giornalisti sono nelle gestioni se- parate legate all’ordine professionale dei giornalisti (Inpgi 1 e 2) ↓

25 Il lavoro tipico ed atipico dei giornalisti Per misurare il lavoro dei giornalisti si sono utilizzati i dati Inps delle 2 gestioni separate Inpgi Secondo una recente ricerca presentata a ” Editoria e Lavoro. Giornata europea contro il precariato” (5/11/ 2011). i tesserati 2010 sono , ma meno della metà iscritti, gli altri o pensionati o irregolari Giornalisti iscritti 2010 Inpgi 1 dipen- denti Inpgi 2 auto- nomi crescita % / ,85+7,7

26 verifica ipotesi attraverso la letteratura e opinioni dei testimoni privilegiati →  La radio ha 100 anni: nel nostro paese si cominciò a parlare di servizi radiofonici nel 1910, anche se solo nel 1924 l’URI ebbe in concessione il servizio.  Negli anni ’50 subisce la concorrenza della televisione, ma ha una prima rinascita negli anni ’70 con le radio private, che per prime forzarono il monopolio radiotelevisivo della Rai.  Negli anni ’80 e ’90 il connubio prima con il telefono e poi con internet ne fa un mezzo interattivo, al contrario della televisione.  Nei primi anni del terzo millennio la radio precede ancora una volta la televisione con programmi sul Web, che permettono l’ascolto di radio che non trasmettono nell’etere o il riascolto di programmi già trasmessi

27 La struttura produttiva frammentata delle radio locali  Il panorama delle radio private nel Lazio si caratterizza per un’elevata polverizzazione. Emerge in modo chiaro una difficoltà nel reperimento dei dati e nello svolgimento di un censimento di queste realtà economiche.  Le radio censite dall’Iem (Istituto economia dei Media) per il Corecom del Lazio sono nel e per la maggior parte hanno una natura di tipo commerciale: le radio comunitarie risultano essere solo 25 a fronte di 90 radio commerciali, ma mancano dati sul fatturato e sul numero dei dipendenti

28 Le associazioni radio  La frammentazione del mondo radiofonico emerge anche guardando alle associazioni datoriali: ce ne sono ben 7, anche se le più importanti sono 3  FRT  Aeranticorallo  Rea

29 Valutazioni rischi diverse per radio comunitarie, commerciali grandi e piccole  Se per le radio comunitarie il rischio maggiore è il taglio dei contributi, per chi rappresenta le radio più grandi, come la FRT, le radio sono meno esposte alla crisi economica perché fanno una pubblicità più economica, che sarà l’ultima ad essere tagliata, e ricevono meno sovvenzioni della carta stampata. Inoltre se i costi di gestione sono in aumento per una carente pianificazione nella distribuzione di frequenze, che obbliga ad aumentare la potenza dei segnali e quindi le spese di energia elettrica, col passaggio al digitale si potrebbero ridurre in maniera consistente  Opposto il parere dell’Aeranti corallo, che rappresenta radio più piccole e quelle non commerciali, che troveranno più difficoltà a fare investimenti per il digitale:

30 Tab. 4 – Elenco interviste a testimoni privilegiati per tipologia

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33 La posizione di imprenditori e presidenti associazioni datoriali  Anche le contro parti ammettono una situazione di forte precariato, almeno per il passato  La controparte dei lavoratori è un insieme eterogeneo di piccole e medie imprese con ragioni sociali diverse: commerciali, comunitarie e politiche.  Gli imprenditori non solo sono divisi ma anche scarsamente sindacalizzati  Anche se i presidenti delle associazioni imprenditoriali, com’è ovvio, non parlano di lavoro precario, ammettono però un ampio ricorso a collaboratori esterni, specie da parte delle piccole radio locali

34 Attualità o crisi della radio?  Secondo imprenditori e dirigenti da noi intervistati la radio è un mezzo di comunicazione che non sta al centro dell’attenzione, ma rimane importante  Alla domanda “ Pensa che il settore radiofonico sia in crisi?” i più ottimisti dicono che è addirittura in espansione, altri ammettono qualche problema contingente legato alla crisi economica.

35 E. Il genere è ancora una variabile discriminante? Nella ricerca su radio Rai sì. Nelle politiche Ue l’attenzione al genere è richiesta in maniera trasversale Sicuramente è una tematica ancora vivace considerando la vitalità degli studi sulle differenze di genere e soprattutto il nuovo protagonismo femminista dal punto di vista sociale (movimenti giovani femministe e LGBT sul web, ma anche in piazza) e culturale: GIO, InGenere.it → Se non ora quando? Manifestazione 13 febbraio 2011 che aggrega molti gruppi (anche on line) in tutta Italia

36 F.Ambiguità del professionismo  strumento di divisione tra chi fa il/la giornalista (più tutelato) e chi fa altri lavori o ulteriore vincolo che ritarda l’inclusione nel lavoro tipico di tutti/e? - in particolare La professione di giornalista come si sta modificando? Da un’analisi storica sulla professione di giornalista ((Malatesta1996 e 2006) emerge che è stata inizialmente rifugio per i figli delle classi alte incapaci di prendersi una laurea e poi ha guadagnato di status grazie all’intreccio con la politica, dimostrato dalla crescita di parlamentari giornalisti

37 una ricerca travagliata Le difficoltà di accesso derivano da almeno due fattori:  - micro imprese a struttura familiare  - piccole imprese che rifiutano un contatto perché utilizzano lavoro nero. E’ stato perciò impossibile seguire il percorso programmato ↓ contattare le radio con una lettera di presentazione. In tale lettera si richiedevano poche informazioni quantitative sulla radio e soprattutto la possibilità di poter fare interviste a chi nelle radio lavora.

38 Difficoltà e percorsi di ricerca alternativi Ha funzionato ben poco il percorso più lineare della ricerca del tipo A, B o C,  A → contatto per → scheda radio → persone da intervistare → 1 radio comunitaria  B → testimoni privilegiati sindacalisti → lavoratori (pochi iscritti anche alla Fnsi quanto più è precario il rapporto di lavoro) → qualche intervista.  C → testimoni privilegiati associazioni imprenditoriali → imprenditori → lavoratori Si è ricorsi al percorso D: passaparola e conoscenze personali  D → passaparola da lavoratore a lavoratore e alle nostre conoscenze personali)

39 Una ricerca di carattere esplorativo utilizza prevalentemente metodi qualitativi, in parte per scelta, in parte per la poca disponibilità di dati e per l’impossibilità di raccoglierli in maniera esaustiva. Campionamento a valanga. Non si cerca un campione rappresentativo dell’universo radio private a Roma, ma in cui ci siano tutte le sue componenti ↓ Secondo Iem Corecom prevalgono le radio commerciali↓ Abbiamo però cercato chi lavora in tutti i tipi di radio

40 Cap.3 Radio per Tipologia nel 2007 (fonte: Iem Corecom) Provincia Roma ↓ LAZIO ↓ Commerciale82,9%77,6% Non commerciale 17.1%21,6% TOTALE (v.a) 100 (70) 100 (115)

41 Radio presso cui si sono svolte le interviste per tipologia

42 Obiettivistrumenti 1)Capire il mondo delle radio nella realtà me- tropolitana romana → 2)Analisi situazioni lavorative → 3)Intrecci vita lavoro: lavoro di ostacolo alla famiglia?/ figli di ostacolo al lavoro? → 4)Condizioni e percezioni differenze di genere → 5)Diritti e uscita dal lavoro precario  Analisi dati Iem  Interviste testimoni privilegiati ( non schede Radio)  Questionario  Interviste semi- strutturate