La casa come «macchina per abitare»

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
LE VILLE DI MONTEDAGO Costruzione e vendita ville singole di prestigio con ampi giardini e piscine private.
Advertisements

Le grandezze e la loro misura
IL TEMPO È RELATIVO.
LA CUBA.
Le cattedrali.
Hard disk.
L’abitazione Progettazione e costruzione di un edificio
Il modello di rilevazione degli edifici
Prato e i suoi edifici.
Elementi di Matematica
L'ABITAZIONE L’uomo ha sempre operato perché spinto da un bisogno. L’abitazione nel corso dei secoli è stato uno dei bisogni primari che l’uomo ha dovuto.
L’ABITAZIONE NELLA STORIA
EDIFICI IN MURATURA La muratura è uno dei più antichi materiali da costruzione, ma l'applicazione dei principi dell'ingegneria strutturale a questo materiale.
Lezione 2 Lo sviluppo locale prima della Rivoluzione Industriale
Una Casa per Studiare e per Vivere
(a cura di Michele Vinci)
La città verticale di Hilberseimer
Il Cerca – costellazioni
Il Neoclassicismo Si sviluppa in Europa tra la fine del 1700
Edificio residenziale a Berlino 2009
Escursione al Parco Archeologico di Passo di Corvo
Le Corbusier Unitè d’ Habitation (Marsiglia).
Intervista ad Antoni Gaudì Esame di Matelsup 2 Ballirano Anna Facoltà di Scienze della Formazione Primaria.
Blocco Unico Poli.
L’utilizzo di strutture modulari come soluzione antisismica
“LA SCIENZA NEL QUOTIDIANO”
Corso di Tecnologia delle Costruzioni
ARCHITETTURA ROMANICA
L’intervista al grande matematico: Pitagora. Il teorema.
Obiettivi del progetto HOLY STAIR
LA CITTA’ La città è un ambiente quasi completamente costruito:quindi è in gran parte artificiale. Una città è differente da un paese o da un villaggio.
Dal sistema geocentrico ad oggi
COSTRUZIONI EDILI.
Strutture di elevazione
STRUTTURE ORIZZONTALI
Torino Piemonte Architetti
La nostra gita a Spilimbergo
Il novecento: Walter Gropius e la scuola del Bauhaus
Le Corbusier ( ) Charles-Edouard Jeanneret (che più tardi avrebbe assunto, ricordandosi dei suoi avi e anche in assonanza col nome del suo maestro,
Le criticità nell’edilizia residenziale (1)
Le Corbusier 6 Ottobre Agosto 1975.
EDIFICI IN MURATURA La muratura è uno dei più antichi materiali da costruzione, ma l'applicazione dei principi dell'ingegneria strutturale a questo materiale.
Come si costruisce una casa
Abitazione *.
Abitazione *.
IC Pergine 1 Anno scolastico: 2013/2014 Classe:3°A Nome: Ginevra
Teoria del consumo: la scelta del consumatore
Capitolo 1 Alle origini della
LA CITTA’ MEDIEVALE.
Monforte d’Alba – Cappella di S. Stefano - La cappella di S. Stefano si trova in frazione Perno, poco distante dal centro urbano. E’ situata su un piccolo.
Il calcolo in fase elastica delle sezioni composte c.a.- c.a.p.
La Macchina di Wimshurst
Progetto di travi in c.a.p isostatiche
Come si costruisce una casa
Le Corbusier - Une petite maison Questo piccolo libro racconta la storia della casa che Le Corbusier ha costruito nel 1923 ai bordi del lago Léman (vicino.
I modelli in forma ridotta e i Fogli aggiuntivi 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni Formazione per gli operatori del Censimento.
I carichi sulle strutture Carichi permanenti: - invariabili – peso proprio della struttura Carichi semipermanenti - variabili in un vasto arco di tempo.
CONFRONTO TRA I VANTAGGI DEI CAPANNONI PREFABBRICATI IN
BIOARCHITETTURA Bioarchitettura è un termine coniato da Ugo Sasso. La bioarchitettura comprende tutte quelle conoscenze che permettono la realizzazione.
Istituto di Istruzione Superiore "E. Fermi" Ozieri (SS) Ist. Tecnico per Geometri, Commerciale Agrario P.za Medaglie d'Oro Ozieri Tel Fax.
3) L'URBANISTICA ROMANA E GIUSEPPE TERRAGNI. La Casa del Fascio di Como ed il rapporto con l'architettura e l’urbanistica romana. a cura di Maria Grazia.
Lessico morfologia, principio insediativo, tessuto, tipologia edilizia
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 1D Prof. Anna Maria Puleo CORSO DI TEORIA E TECNICA DELLA PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA D Corso integrato Prof.
Frank Lloyd Wright "... L'Architettura Organica è creata dall'amore per la natura umana......The Organic Architecture is created from the love for the.
Istituto di Istruzione Superiore "E. Fermi" Ozieri (SS) Ist. Tecnico per Geometri, Commerciale Agrario P.za Medaglie d'Oro Ozieri Tel Fax.
Il ripetersi dei fenomeni luminosi diurni e annuali ha permesso agli astronomi di creare un modello teorico per la lettura, l’analisi e la misurazione.
Sperimentazione tra arte e tecnologia
SCUOLA MEDIA STATALE “C.COLOMBO”. Percezione di lunghezze Percezione di forme Percezione di colori Completamento di immagini Movimento mimetismo Uccelli.
L’antica Roma.
Transcript della presentazione:

La casa come «macchina per abitare» Charles-Edouard Jeanneret, Le Corbusier è uno dei primi teorici dell'architettura contemporanea. A lui si deve l'organizzazione del primo CIAM (Congresso Internazionale d'Architettura Moderna), tenutosi nel 1928 a La Sarraz, in Svizzera. L’opera che può essere considerata come il manifesto del suo modo di concepire l'architettura è Villa Savoye, costruita a Poissy, in Francia, tra il 1929 e il 1931.

Lo slogan di Le Corbusier ha promosso almeno due diverse interpretazioni: si tratta di una macchina messa a punto dalla nuova «civilisation» al fine di poterci abitare, per proporre e distribuire socialmente un «comfort» (vocabolo molto di moda negli anni ' 20) adeguato alla vita moderna, separando così nettamente l' idea stessa dell' abitare dallo strumento, oppure esso nasconde l' invito a considerare la funzione stessa dell' abitare come «machine», qualcosa quindi che si può ridurre a funzionamento, che si può decostruire e ricostruire nelle sue parti secondo l' energia dissociativa e, insieme, positiva che percorre molte delle posizioni dell' avanguardia?

La costruzione, di due soli piani, ha una pianta rigorosamente quadrata e si regge su degli esilissimi colonnini in calcestruzzo armato chiamati pilotis, termine francese che può tradursi come «palafitte».

Poiché tutta la struttura è in calcestruzzo armato le pareti non hanno funzione portante (sono solo i pilotis che reggono i solai) e dunque possono essere disposte in piena libertà, secondo le esigenze di progettazione e di organizzazione dello spazio pensate dall'architetto. Partendo dal basso si ha un portico coperto sotto al quale si può accedere direttamente in automobile. Oltre al garage con tre posti macchina vi sono i servizi di lavanderia e un piccolo appartamento per l'autista. Dal portico, in diretto contatto con il verde del prato circostante, si accede al primo piano mediante due rampe inclinate con dolce pendenza.

Dal grande giorno rettangolare si accede a una singolare terrazza a «L», invisibile da fuori in quanto chiusa su entrambi i lati esterni dalle bianche pareti delle facciate. Una ulteriore rampa, infine, conduce alla copertura piana.

Qui sono ricavati il solarium, lo stenditoio e il giardino pensile, protetti dagli sguardi indiscreti per mezzo di un setto di muro sagomato con morbide forme, generate in pianta dal rigoroso raccordo di cerchi ed ellissi.

[a] La pianta è rigorosamente quadrata…

[b] e si regge su degli esilissimi pilotis a sezione circolare.

[c] Partendo dal basso si ha un portico coperto sotto al quale si può accedere direttamente in automobile.

[d] Dal portico, in diretto contatto con il verde del prato circostante, si accede al primo piano.

[e] Il grande soggiorno rettangolare ha ampie finestrature orizzontali a nastro.

[f] Il solarium, lo stenditoio e il giardino pensile sono protetti da un setto di muro sagomato con morbide forme.

Nel complesso la costruzione appare come un assemblaggio di volumi geometrici puri, assolutamente estranei all'ambiente circostante, dal quale emerge con voluta e singolare chiarezza. Egli ritiene che se un'architettura obbedisce con rigore razionale a tutte le necessità funzionali a essa connesse, non può essere in contrasto con l'ambiente e il paesaggio circostanti. Villa Savoye, dunque, è il miglior prototipo dei cinque punti della nuova architettura di Le Corbusier: 1. i pilotis; 2. il tetto-giardino; 3. la pianta libera; 4. la finestra a nastro; 5. la facciata libera.

I pilotis sono degli esili pilastrini in calcestruzzo armato I pilotis sono degli esili pilastrini in calcestruzzo armato. La loro funzione è quella di isolare la residenza dal terreno. «Il cemento armato rende possibili i pilotis. La casa è nell'aria, lontano dal terreno; il giardino passa sotto casa, il giardino è anche sopra la casa, sul tetto». Il tetto-giardino è funzionale all'evoluzione tecnologica. Poiché il tetto deve essere impermeabile Le Corbusier teorizza una «misura particolare di protezione: sabbia ricoperta di lastre spesse di cemento, a giunti sfalsati. Questi giunti sono seminati di erba. Sabbia e radici non lasciano filtrare l'acqua. I giardini-terrazze diventano opulenti: fiori, arbusti e alberi, prato».

La pianta libera, resa possibile dall'uso dei solai in calcestruzzo armato, retti da pochi ed esili pilotis, lascia al progettista la possibilità di organizzare gli spazi di ogni piano senza ricalcare quelli dei piani sottostanti «Grande economia di volume costruito, impiego rigoroso di ogni centimetro. Grande risparmio di denaro. Razionalità agevole della nuova pianta!»

La finestra a nastro (fenétre en longuer) rivoluziona l'aspetto delle moderne facciate. Il suo sviluppo orizzontale, reso possibile dall'uso dei solai in calcestruzzo armato e dal conseguente alleggerimento delle pareti, consente una maggior penetrazione luminosa e una più idonea corrispondenza tra funzione interna e forma esterna. In questo modo «le finestre possono correre da un bordo all'altro della facciata». La facciata libera discende ancora una volta dalla struttura dei solai e dei pilastri in calcestruzzo armati. Questi ultimi sono arretrati rispetto alle facciate che possono assumere sempre nuove configurazioni in relazione alle funzioni degli spazi interni. Solo così la casa può assumere il ruolo di «macchina per abitare»

Le teorie di Le Corbusier trovano applicazione anche nella progettazione di grandi complessi di abitazione e, addirittura, di intere città. A questo fine nel 1947 l'architetto elabora il Modulor che, sulla base delle proporzioni umane individua una serie di multipli e sottomultipli geometrici in base ai quali dimensionare le costruzioni

Nasce da questo studio la realizzazione dell'Unità di abitazione a Marsiglia in cui Le Corbusier consente, con il suo progetto, la concentrazione di un numero altissimo di alloggi all’interno di un unico e complesso organismo edilizio polifunzionale. Si tratta dell'edificio per civile abitazione più grande mai costruito. Esso è composto da ben diciassette piani, è percorso al suo interno da sette strade coperte, a loro volta interconnesse da scale e blocchi ascensori, che servono 337 appartamenti di vari tagli per un numero massimo di circa 1500 abitanti.

Una delle strade coperte interne all’Unitè di abitazione

Quasi tutte le cellule abitative sono del tipo duplex, cioè disposte su due diversi livelli accessibili mediante una scala interna. Ciò consente di creare spazi più liberi e mossi e meglio rispondenti alle esigenze dell'abitare quotidiano. Essa rimane una sorta di gigantesco laboratorio sperimentale, più che una macchina per abitare perfettamente funzionante.

Le Corbusier sosteneva che una cellula minima deve essere completata con servizi comuni, lo sport e il tempo libero devono diventare una manifestazione domestica e quotidiana. Sovrapponendo le cellule si ottenevano strutture abitative complesse. In questa concezione modernista di abitazione si è cercato sempre di contenere lo spazio della casa all'interno di un existenz minimum, dove le attività erano compresse attorno ai movimenti di un corpo statico costretto a relazionarsi con l'architettura attraverso una serie di gesti e stili di vita sempre uguali e ripetuti. Sport ed altre attività avvenivano nei cosiddetti servizi comuni. Un esempio è costituito, poi, dal grande piano per la città indiana di Chandigarh, dove progetta un tessuto a maglie regolari diviso in vari settori (potremmo definirli anche quartieri) dotati di scuole, attrezzature sportive, verde pubblico e strade commerciali, oltre naturalmente ad abitazioni, per un totale di abitanti, che può variare dai 1000 ai 20000.

Anche Le Corbusier, come Wright, è capace anche di architetture monumentali. È il caso della Cappella di Notre-Dame-du-Haut. di Ronchamp, presso Belfort. Si tratta della prima volta che la tipologia dell'edificio sacro viene rivisitata in chiave veramente moderna, con l'impiego di un materiale nuovo e di per sé brutale quale il calcestruzzo armato.

L'edificio si compone di un'unica navata di forma assai irregolare L'edificio si compone di un'unica navata di forma assai irregolare. Tre piccole cappelle indipendenti sono ricavate in altrettante piegature dei tre robusti setti murari che delimitano la navata stessa. Qui Le Corbusier viene meno a uno dei principi dell’architettura razionalista (l’uso di angoli retti) in quanto qui utilizza la curva

Le tre cappelle terminano in altrettanti campanili di forma semicilindrica, mentre la copertura è realizzata con un'unica gettata di calcestruzzo modellata come se si trattasse di una gran vela rovesciata.

Per aumentare il senso di leggerezza dell’insieme la copertura, che conserva il caratteristico colore grigiastro del cemento, non appoggia direttamente sulle pareti ma su corti pilastrini affogati nella muratura

Osservando il soffitto dall’interno si percepisce una lama di luce che penetra tra i muri e la vela in calcestruzzo, come se potesse volare via da un momento all’altro All'interno la luce entra attraverso decine di aperture delle più varie forme. Feritoie, finestre, vetrate e frangisole determinano suggestivi effetti di luce, valorizzati dal netto contrasto tra il bianco dell’intonaco a calce del muro e il grigio sporco del cemento