Una favoletta interattiva

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Transcript della presentazione:

Una favoletta interattiva Ferraro Carla Matricola n° 008002458 Manna Giorgia Matricola n° 008002468 Scienze della Formazione Primaria Laboratorio: La risorsa formativa del gioco intelligente. Suor Orsola Benincasa 2005

La banda in gamba In un bel giorno di primavera, la Banda in Gamba era sotto il ciliegio a fare merenda. Quelli della Banda erano cinque. C’era Ada, ape esploratrice. C’era Elio, fortissimo elefante. C’era Ivo, ippopotamo erborista. E poi c’era Otto, un orso dal fiuto straordinario.

Ma Ada, Elio, Ivo e Otto erano solo quattro: chi mancava ? Ugo Elio

SBAGLIATO

Nel paese…nel paese di Chivalà è scomparso il sole!!! Mancava Ugo, uccellino colorato e veloce volatore. Ed ecco che anche lui arrivò: Nel paese…nel paese di Chivalà è scomparso il sole!!! Mamma mia, mamma mia! Cosa c’è, Ugo?

-Cos’è successo al paese di Chivalà?- chiese Otto incredulo. Nuvoloni neri coprivano il sole C’era sempre il temporale Non c’era più il sole

SBAGLIATO

…misero in un sacco pane e miele e partirono… Bisogna andare a Chivalà e vedere quello che si può fare! Ma non si può vivere senza il sole! Partiamo…però portiamoci la merenda! …misero in un sacco pane e miele e partirono…

Se ci fosse una balena, potremmo farci portare! Cammina cammina, arrivarono sulla riva del mare. Ma sull’acqua non si può camminare, allora la Banda in Gamba si fermò. Se ci fosse una balena, potremmo farci portare! E adesso? Guardate là!

-Quella cosa grande che soffia, salta e scivola, cos’è?- Una Balena Un’Orca Un Delfino

SBAGLIATO

-Aiutaci ad attraversare il mare, per favore!- Era proprio una balena: Beba la ballerina, che danzava allegra alla musica delle onde. -Aiutaci ad attraversare il mare, per favore!- chiesero quelli della Banda in Gamba. -Saltate su!- disse lei, e quando i cinque le furono in groppa, nuotò verso il largo.

Naviga, naviga un giorno videro qualcosa di grosso che galleggiava. Il mare era mosso, ma Beba era forte e sicura, e i cinque non avevano paura. Nemmeno di notte avevano paura, perché la luna illuminava il loro cammino. Naviga, naviga un giorno videro qualcosa di grosso che galleggiava. Aveva una testa e otto lunghi tentacoli, che si muovevano attorno.

-Cos’è?- chiese Ada. Una Balena Un’Orca Un Polpo

SBAGLIATO

-Sissignori, sono Popi, il polpo. - disse quello, fissando i cinque -Sissignori, sono Popi, il polpo!- disse quello, fissando i cinque. -E voi, chi siete?- Quelli della Banda si presentarono, e poi chiacchierarono con Popi. Ada e Ugo si posarono sulla testa di Popi, e si fecero trasportare da lui, accanto a Beba. …Era bello viaggiare con i due nuovi amici, nel silenzio fresco del mare.

Poi il mare finì: una terra grande si stendeva davanti a loro Poi il mare finì: una terra grande si stendeva davanti a loro. -Ciao Popi, ciao Beba! Grazie!- gridarono i cinque. Il polpo e la balena agitarono coda e tentacoli, e si immersero. Da che parte è Chivalà? Da quella parte!

-Alt!La strada è bloccata!- La Banda si mise in cammino. Il sole splendeva. Ivo camminava davanti, con Ada sulla testa. Dietro veniva Otto, e poi Elio, con Ugo appollaiato fra le sue grandi orecchie morbide. A un certo punto Ivo si fermò. -Alt!La strada è bloccata!- C’erano dei grossi massi che impedivano il passaggio.

-I massi sono caduti dalla montagna- disse Otto guardando in alto -I massi sono caduti dalla montagna- disse Otto guardando in alto. -E adesso, come facciamo?- Li spostiamo!!! E senza dire altro, muovendo i massi con la proboscide e spingendoli con la fronte, liberò la strada.

-Andiamo in esplorazione, Ugo!- Cammina, cammina, la strada saliva fino a un valico. Quando furono lassù, i cinque si fermarono stupiti. Dov’è la terra? E’ coperta da nuvole nere! Non si vede niente! -Andiamo in esplorazione, Ugo!- disse Ada, e insieme volarono giù, nell’aria scura.

Poco dopo l’ape e l’uccellino tornarono Poco dopo l’ape e l’uccellino tornarono. -La gente di Chivalà dice che il paese è buio perché il sole se n’è andato!- disse Ada. -E anche le stelle non ci sono più!- aggiunse Ugo. -E il mare è tutto grigio e fermo!- raccontò l’ape. -Scendiamo alla spiaggia!- disse Elio, agitando le grandi orecchie. -Prima faremo merenda, e poi decideremo cosa fare.

Stavano mangiando pane e miele, quando la sabbia si gonfiò, e ne uscì una testa con un grande paio di baffi. -Ma cos’è?- Una talpa Uno scoiattolo

SBAGLIATO

-Ciao, sono Tea, la talpa. - disse l’animale, tremante e senza fiato -Ciao, sono Tea, la talpa!- disse l’animale, tremante e senza fiato. -Che ci fai, qui sulla spiaggia?- chiese Ivo. -Prima abitavo sulla montagna, ma lassù c’è un fumo nero e puzzolente che non mi fa respirare, così sono venuta in riva al mare- rispose Tea. -C’è qualcosa di strano, a Chivalà!- disse Otto, scuotendo la testa. -Sentite, amici, andiamo a parlare con il re di Chivalà- disse Ada.

-E chi è il re di Chivalà?- chiese Elio. Rospo Rino Talpa Tea Polpo Popi

SBAGLIATO

-Non lo so, però ho un sospetto!- rispose il rospo. -Quale?- Re Rino era molto triste. -Da molto tempo il sole non splende su Chivalà!- spiegò. -Ci sono sempre nuvole nere nel nostro cielo!- -E da dove vengono le nuvole nere?- chiese Ivo. -Non lo so, però ho un sospetto!- rispose il rospo. -Quale?- Chiesero in coro i cinque. -Che la spiegazione sia sottoterra, dalle parti della talpa Tea- disse il re.

-Io sono piccola, quasi invisibile,- disse Ada -Io sono piccola, quasi invisibile,- disse Ada. -Andrò a dare un’occhiata!- Veloce e silenziosa, Ada s’infilò nella tana della talpa Tea. Per farsi coraggio bisbigliava una canzone. Vola e vola, la galleria era molto lunga, e saliva, e scendeva, andava di qua, andava di là. E poi tornava a salire, salire,salire.

Fiona,e quello è drago Dodi All’improvviso Ada si trovò all’aria aperta. Lì, posata su un fiore, c’era una farfalla. Un grosso drago era disteso, e dormiva respirando affannosamente. Fiona,e quello è drago Dodi Chi sei? Io sono Vippi. E io Zizì!

-Perché Dodi è così abbattuto. - chiese l’ape -Perché Dodi è così abbattuto?- chiese l’ape. -Perché ha un bruttissimo raffreddore, tossisce sempre, e non riesce a gettare le sue fiamme rosse come una volta!- spiegò Vippi. -Tossisce, tossisce, e dalla gola gli esce solo fumo nero!- disse Zizì. -Dodi non è cattivo, noi lo conosciamo, e siamo qui per fargli compagnia.- -Ora so quello che volevo sapere- disse Ada. –Grazie, amici!-

Da dove veniva il fumo nero? L’ape volò veloce fuori dalla tana, e andò a raccontare alla Banda quello che aveva saputo. Da dove veniva il fumo nero? Dalla gola di Vippi Dalla gola di Dodi Dalla gola Fiona

SBAGLIATO

Andiamo a dirlo a re Rino! Ivo, tu sei esperto di erbe e miscugli magici, vero? Si, e potrei preparare uno sciroppo per guarire il drago, con l’aiuto degli abitanti di Chivalà!

Non c’era tempo da perdere, e la ricerca cominciò… alla Banda in Gamba si unirono tanti nuovi amici… Tutti portarono ad Ivo quello che avevano trovato. Lui gettava gli ingredienti nel pentolone, e alla fine fu pronto uno sciroppo dai mille profumi.

I cinque uccelli arrivarono sopra la bocca del drago. -Chi porta lo sciroppo sulla montagna?- chiese re Rino. -Lo portiamo noi!- disse l’aquila. Ora via, presto! I cinque uccelli arrivarono sopra la bocca del drago. Mamma aquila afferrò il fondo della sacca e la rovesciò. Lo sciroppo cadde nella gola di Dodi.

E fecero bene, perché Dodi si svegliò, sbadigliò, respirò profondamente, starnutì, e gli uscirono dalla gola bellissime fiamme rosse e gialle. ERA GUARITO. Mentre quelli della Banda in Gamba sedevano con re Rino sulla riva del mare, d’improvviso arrivò un forte acquazzone dovuto allo starnuto di Dodi… Dopo il cielo divenne sempre più azzurro e limpido.

Il sole splendeva in alto, forte e caldo, e i colori di Chivalà brillavano attorno. Al tramonto il mare divenne rosso e arancio… …e quando il sole sparì oltre l’orizzonte in cielo si accesero migliaia di stelle luminose, e in quel buio prezioso salì la luna, bianca e stupenda.

Gli abitanti del paese di Chivalà erano felici Gli abitanti del paese di Chivalà erano felici. Portarono a Dodi una caldissima sciarpa a strisce arancio e blu, un maglione ed un costume, affinchè non gli tornasse il raffreddore.

Poi il re diede una grande festa in onore della Banda in Gamba Poi il re diede una grande festa in onore della Banda in Gamba. Le cuoche del paese cucinarono una grandissima torta, un’orchestra suonò per ore e ore…

Non vedo l’ora di fare merenda sotto il nostro ciliegio! Quando la festa finì Ada, Elio, Ivo, Otto e Ugo salutarono gli amici di Chivalà e si misero in cammino per tornare a casa. Non vedo l’ora di fare merenda sotto il nostro ciliegio! Anche noi!!!

Fine