I miei amici
Talami d’amor, nel nido gli uccellini tubano in festa
All’improvviso un canto melodioso, è un usignolo.
Oh, girasole, affaticato dal tempo! Tu che conti i passi del sole, bramando anche tu quel luogo dorato in cui il pellegrino conclude il suo viaggio. In cui il giovane che si strugge dal desiderio e la vergine esangue nel suo sudario di neve sorgono dalle loro tombe e aspirano al luogo in cui,mio girasole, vorresti andare.
Gli occhi socchiusi nella penombra amica scivolano i ricordi di fanciullesca antica e giochi e corse e i prati divisi coi fratelli del tempo ormai lontano dei verdi giorni belli. Del vento le carezze di melodie lontane chiusero svelte gli occhi di chi era stato un cane.
Lungo il sentiero coglierò con i miei gatti fiori di campo
Anima che accarezzo a sera, e sei un cane stanco, ma sempre fedele. Un cane che balbetta un nome: padrone, padrone mio. Non lasciarmi anima cane, non lasciarmi mai. Alda Merini
Un cane desidera il tuo affetto più della sua pappa, beh, quasi.
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