PASSEGGIANDO NEL TEMPO

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Transcript della presentazione:

PASSEGGIANDO NEL TEMPO GIOIA FORNAI DEBORA BUONCRISTIANI Scuola Primaria 1°circolo didattico «E. Solvay» Rosignano Solvay (LI) CIDI-FIRENZE 10 MAGGIO 2015

Abbiamo scelto di affrontare il verbo perché è una categoria grammaticale fondamentale per la costruzione di qualsiasi testo. «Nessun altro tipo di parola ha la possibilità di dare, assieme, tante informazioni con una forma sola…» ( M.L. Altieri Biagi «Io amo, tu ami, egli ama» )

ATTIVITA’ DI OSSERVAZIONE Per iniziare il lavoro sul verbo è stata proposta un’attività che ha coinvolto, in giorni diversi, tutti gli alunni (cinque al giorno). Sulla base di una scheda, i bambini dovevano osservare tre dei loro compagni senza rivelarne l’identità. L’osservazione è stata effettuata durante alcuni momenti dell’attività scolastica

Abbiamo letto le informazioni rilevate e ne abbiamo trascritte alcune.. Risponde Gioca, va in bagno È seria, ascolta Sbadiglia È triste, non ascolta È distratto, è sorridente È felice Beve Alza la mano È gentile

È seguita una negoziazione sui significati delle parole trascritte: Fiamma: «RISPONDE è un’azione, qualcosa che si fa» Gabriele: «È RISTE non è detto che si fa qualcosa, si può avere l’aria triste e non fare niente» Emanuele: «BEVE vuol dire che aveva sete, provava una sensazione» Isabella: «È GENTILE ci fa capire una qualità»

Questi verbi cosa ci raccontano?

…ascoltiamo ancora…

ALZA LA MANO E’ DISTRATTO STUDIA COME AVVENGONO QUESTI FATTI? Per scoprire il modo INDICATIVO torniamo a leggere le frasi e i verbi che i bambini hanno scritto sulla scheda di osservazione relativa ai tre compagni di classe… ALZA LA MANO E’ DISTRATTO STUDIA COME AVVENGONO QUESTI FATTI? E’ sicuro che Francesco alza la mano? Davvero Luca ti sembra distratto? Sei certo che Elisa studia? SI’, IL SUO ATTEGGIAMENTO, I SUOI GESTI, IL SUO MODO DI FARE, INDICAVANO QUELLO CHE E’ STATO REGISTRATO.

IL SIGNOR INDICATIVO «L’indicativo è ciò che esiste, ciò che è esistito, ciò che esisterà. Il concreto, il sicuro, il reale» E.ORSENNA I Cavalieri del Congiuntivo.

PRENDIAMO ORA IN ESAME LA RELAZIONE DEL VERBO CON IL TEMPO CHE E’ MOLTO IMPORTANTE PER LA NARRAZIONE Infatti il verbo è un grande «narratore» che ci consente di passeggiare avanti e indietro nel tempo…A questo proposito…

Dal testo di «Storia»: I VERBI HANNO TEMPI DIVERSI «SPOSTAVA» E «ALLEVAVA» FINISCONO ALLO STESSO MODO E ANCHE «INVENTÒ» E «ADDOMESTICÒ» I VERBI HANNO TEMPI DIVERSI I QUATTRO VERBI HANNO LA STESSA PERSONA SONO TUTTI E QUATTRO AL TEMPO PASSATO . «ALLEVAVA» E «SPOSTAVA» È IMPERFETTO. «ADDOMESTICÒ» E «INVENTÒ» SONO PASSATO REMOTO

Le nostre scoperte… ADDOMESTICO’ ISABELLA: «Lo fa in un tempo» GABRIELE: «Lo fa una volta sola» FIAMMA: «L’azione finisce» ALLEVAVA ISABELLA: «Lo fa in un altro tempo» GABRIELE: «Succede di continuo, l’azione si ripete» FIAMMA: «Lo fa per sempre»

Abbiamo discusso… «che cosa, in natura, ha un movimento continuo, che non finisce?» IL FIUME! Abbiamo concluso che… «l’imperfetto può essere paragonato a un fiume che scorre e non si ferma, mentre il passato remoto è il fatto che accade, si stacca dal resto e si conclude»

A questo punto abbiamo utilizzato come testo d’appoggio «La grammatica è una canzone dolce» di E. Orsenna «…il diplodoco sgranocchiava. Siamo nell’imperfetto. Sempre passato è, naturalmente, ma un passato che è durato a lungo, un passato che si ripeteva: cosa faceva durante tutta la giornata il diplodoco, dal primo di gennaio al trentun dicembre? Sgranocchiava. Mentre con l’altro, sgranocchiò, siamo nel passato remoto. Ovvero un passato che è durato soltanto un momento. Un giorno che, eccezionalmente, forse dopo un’indigestione,il diplodoco non aveva più fame, sgranocchiò una tuberosa. Il resto del tempo divorava…»

Dalla scoperta alla regola I verbi al tempo imperfetto indicano la ripetitività dell’azione nel tempo I verbi al tempo passato remoto indicano il momento in cui l’azione si compie e si conclude nel passato

Le nostre riflessioni… E’ stato un lavoro che ci ha impegnato molto perché abbiamo dovuto trovare la modalità giusta per fare in modo che i bambini facessero le loro «scoperte». Per quanto riguarda la parte del lavoro relativa alla scoperta del modo indicativo, abbiamo seguito le indicazioni della prof.ssa Piscitelli che in una Sua pubblicazione aveva affrontato l’argomento. Per la parte inerente la scoperta del tempo dei verbi, ci siamo servite, come testo d’appoggio, del sussidiario di storia. E’ stato difficile strutturare questa parte del lavoro ma è stato anche emozionante vedere come i bambini sono stati capaci di interagire in modo efficace nelle diverse situazioni comunicative e come hanno saputo applicare le loro conoscenze implicite per fare nuove scoperte.