La grande divergenza
La grande divergenza… Perché alcuni paesi sono ricchi e altri sono poveri? Perché l’Occidente si industrializza prima di altre civiltà? 1500, differenze di reddito modeste: crescono con diffusione del capitalismo. Ultimi 5 secoli divisi in 3 periodi: a) 1500-1800: era mercantilista. b) 1800: fase del catch-up. c) 1900: tecnologia e aumento produttività. “Divergenza”: inizia con le esplorazioni geografiche e nei primi decenni dell’800 l’Europa è il continente più ricco. Chi è già ricco nel 1820, in seguito cresce più rapidamente degli altri, con alcune eccezioni: Giappone, Corea, ecc. Cina, raccoglitori di te.
La grande divergenza… Tra le cause della divergenza: industrializzazione e deindustrializzazione. 1750: maggior parte produzione manifatturiera è in Cina (33%) e India (25%). 1913: Cina (4%) e India (1%). GB, USA ed EU 75%: il mondo è cambiato. Cause: industrializzazione EU (tecnologia + energia). Perché proprio in EU e in GB? Andamenti della manifattura mondiale: allunghi, rincorse, sorpassi. Dopo l’EU gli USA: futuro della Cina? Sviluppo industriale: utilizzo massiccio di tecnologia ed energia. Teoria degli alti salari come fattore che incentiva il ricorso alla tecnologia. PIL e salari reali (tenore di vita): essi spiegano le origini e la diffusione della industria moderna. Là dove costo del lavoro è elevato vi sono forti incentivi a ricorrere alle macchine.
La grande divergenza… Società che vivono al limite della sopravvivenza: impossibile investire in macchine e tecnologia; poca innovazione; vita più breve; maggiore possibilità di malattie; poca istruzione; scarsa produttività. In GB alla fine del Settecento la famiglia di un giardiniere si sfama e può mandare i figli a scuola. Un paese arretrato, in realtà, non ha incentivi a svilupparsi: la manodopera è abbondante ed economica; le imprese non hanno convenienza a utilizzare macchine per l’aumento della produttività. Trappola della povertà: i paesi in via di sviluppo. Rivoluzione Industriale: causa ed effetto degli alti livelli salariali. Non solo: la ricchezza materiale è prerogativa anche degli affittuari agiati e dei piccoli proprietari : figure sociali emergenti nell’Inghilterra che sta industrializzandosi.
I piccoli proprietari costituiscono uno strato sociale del tutto particolare, tipicamente inglese. La Francia e l’Italia somigliano a un dado privo dei punti segnati tra il sei e l’uno: fra nobiltà e contadini [non vi sono figure intermedie]. Il piccolo proprietario inglese indossa vesti rozze, ma paga in oro: porta bottoni di rame, ma ha le tasche piene d’argento […], al suo paese è un uomo importante, che fa parte delle giurie (dei tribunali penali). Ben di rado si mette in viaggio e il suo credito va più lontano di lui. Da uno scritto inglese del 1688