Presentazione a cura di: Giuseppe Capuano, Dirigente Responsabile Area Studi e Ricerche - Istituto G. Tagliacarne
L’edizione 2008 dell’Osservatorio “fotografa” la situazione del credito nel territorio grossetano in diversi momenti. I dati di fonte Banca d’Italia sono stati utilizzati per le analisi strutturali per il periodo 2000-2007. Al fine di fornire informazioni e dati “in tempo reale” sui possibili risvolti della crisi finanziaria a livello locale si è realizzata una indagine sul campo condotta nel periodo “pre-autunnale”, allorquando si sono avvertiti i primi segnali sui mercati europei della crescente crisi finanziaria. Inoltre, onde fornire una prima valutazione dei possibili impatti della crisi finanziaria sulla situazione attuale e futura del credito nella provincia, si è provveduto a organizzare un Focus Group con banche e confidi nel periodo di inizio novembre.
IL CREDITO IN PROVINCIA DI GROSSETO IN DIECI PUNTI 1. Un tendenziale equilibrio tra domanda e offerta di credito. La dotazione bancaria si caratterizza per la copertura totale del territorio (100% di comuni bancati) e nella capacità di risposta alla domanda potenziale attivata da famiglie ed imprese. Gli sportelli bancari rispetto alla popolazione, sono in linea con il livello medio della regione, e un livello superiore rispetto al dato nazionale.
IL CREDITO IN PROVINCIA DI GROSSETO IN DIECI PUNTI 2. Importante presenza di banche medio-grandi ma rilevante è anche il ruolo delle banche locali di più piccole dimensioni. I principali operatori bancari della provincia di Grosseto sono attualmente medio-grandi banche organizzate in forma di S.p.A.; con il 77,2% della rete bancaria locale. La progressiva evoluzione del sistema bancario provinciale non ha precluso la importante presenza di banche piccole e minori. Infatti, nel territorio negli ultimi anni e diversamente dalla media nazionale, si assiste ad una crescita degli sportelli (+56,7% tra il 2000 ed il 2007) anche di banche locali (22,8% del totale). Una quota più alta rispetto al dato regionale (17%) e nazionale (20,5%).
IL CREDITO IN PROVINCIA DI GROSSETO IN DIECI PUNTI 3. Nel medio periodo non si assiste a fenomeni di razionamento del credito e la dimensione degli impieghi medi cresce. La media di credito per sportello è di dimensione più contenuta rispetto agli standard medi del Paese e del contesto regionale. Relativamente alle imprese si segnala una crescita degli impieghi medi decisamente superiore rispetto al dato regionale, al Centro e all’Italia. La variazione rilevata tra il 2000 e il 2007 è stata pari, infatti, al +99,2% in provincia attestandosi, in valori assoluti, su quasi 104 mila euro per azienda, spia di una crescita non trascurabile dell’erogazione creditizia al tessuto imprenditoriale locale (il cavallo sembra aver “bevuto” più che in passato).
IL CREDITO IN PROVINCIA DI GROSSETO IN DIECI PUNTI 4. Crescono meno gli investimenti più direttamente legati alla produzione rispetto a quelli finanziari e immobiliari. Relativamente agli investimenti imprenditoriali emerge una modesta crescita dei finanziamenti per macchinari, impianti, etc., a dimostrazione di come la provincia abbia risentito della generalizzata crisi degli investimenti “produttivi”, associata al contestuale spostamento del credito verso forme di investimento immobiliare o finanziario.
Finanziamenti per cassa oltre il breve termine per destinazione economica dell’investimento in provincia di Grosseto, in Toscana, nel Centro ed in Italia (Anni 2000 e 2007, valori percentuali) Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Banca d’Italia (Segnalazione di Vigilanza)
Investimenti in macchine, attrezzature, mezzi di trasporto, etc Investimenti in macchine, attrezzature, mezzi di trasporto, etc. nelle province della Toscana, nel Centro ed in Italia (Anni 2000-2007, valori assoluti in milioni di euro) Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Banca d’Italia (Segnalazione di Vigilanza)
IL CREDITO IN PROVINCIA DI GROSSETO IN DIECI PUNTI 5. Aumenta l’indebitamento delle famiglie e cresce il loro peso sul Pil provinciale. In provincia di Grosseto risultano in netta crescita i debiti verso le banche del settore famiglie, non solo e non tanto per una necessità di investimento ma, soprattutto, per difficoltà di liquidità. Non sono, pertanto, solo i mutui per l’acquisto di immobili a crescere, ma anche i finanziamenti personali richiesti dalle famiglie per compensare quel potere d’acquisto eroso dall’alta inflazione dei primi mesi del 2008 e dalla diminuzione del reddito personale disponibile.
Il debito degli italiani confrontato con i principali Paesi europei ed USA (2007) Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su fonti varie
Prime 10 ed ultime 10 province per incidenza degli impieghi bancari delle famiglie consumatrici sul PIL (Anno 2007; valori percentuali) Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati propri e Banca d’Italia
Impieghi delle famiglie consumatrici nelle province Toscane, ed in Italia (Anni 2000-2007, variazioni %) Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Banca d’Italia Nel 2007 sono stati erogati finanziamenti alle famiglie per 1,28 miliardi di euro a fronte dei 4,2 miliardi totali (pari al 30,3%)
IL CREDITO IN PROVINCIA DI GROSSETO IN DIECI PUNTI 6. Sofferenze stabili ma sempre più concentrate in pochi soggetti. Per le sofferenze bancarie è stata rilevata a Grosseto una situazione di sostanziale stabilità dei livelli di insolvenza. Il punto che, tuttavia, deve far riflettere è relativo all’elevata concentrazione delle sofferenze nelle mani di pochi soggetti in stato di insolvenza: nel 2007, il primo 5% degli affidati detiene circa il 63% delle sofferenze. Considerata, quindi, l’attuale situazione del portafoglio rischi delle banche nel territorio grossetano, appare fondamentale operare una miglior selezione delle richieste di fido, onde non penalizzare eccessivamente soggetti “virtuosi” con costi troppo onerosi o con una quantità di credito inadeguata, scongiurando così fenomeni di “selezione avversa”.
Sofferenze bancarie in provincia di Grosseto, in Toscana ed in Italia (Anni 2000 e 2007; valori assoluti in milioni di euro e percentuali) Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Banca d’Italia Incidenza delle sofferenze dei maggiori affidati in provincia di Grosseto, in Toscana e in Italia (Anni 2000 e 2007, valori percentuali) Fonte: Banca d’Italia
Prime 10 ed ultime 10 province per importo complessivo degli effetti protestati (gennaio-ottobre 2007-2008) Fonte: elaborazioni Unioncamere-InfoCamere su dati Registro informatico dei protesti
IL CREDITO IN PROVINCIA DI GROSSETO IN DIECI PUNTI 7. Nella fase di crisi attuale le imprese segnalano una maggiore prudenza nell’erogazione di credito da parte delle banche rispetto al passato. Dal lato dell’erogazione di credito secondo le imprese esiste uno squilibrio tra domanda ed erogazione di credito. Le banche, da parte loro, motivano la loro maggiore prudenza principalmente sulla base del non positivo andamento economico dell’impresa richiedente più che sulla valutazione delle garanzie o dei bilanci. Sono le aziende più longeve e quelle di dimensione maggiore ad essere più critiche sia rispetto alla quantità di credito erogata che alla durata del finanziamento e ai costi applicati.
La “discesa” dei tassi di interesse negli USA e nell’UE Si riduce la pressione inflazionistica: tasso di inflazione dal 4 al 3% in Europa con tendenza al 2% nel 2009 Pericolo deflazione?
Andamento storico dell'EURIBOR Fonte: BCE Sotto i livelli del dicembre 2007
Distribuzione provinciale del tasso di interesse sui finanziamenti a breve termine (Anno 2007; valori percentuali) Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Banca d’Italia
Le prime 10 e le ultime 10 province per tasso di interesse sui finanziamenti a breve termine (Anno 2007; valori percentuali) Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Banca d’Italia
Giudizio sul costo del finanziamento: sono le imprese “mature” a ritenere elevato il costo del finanziamento. Più soddisfatte le imprese “più giovani” (Valori percentuali sul totale intervistati) Fonte: Osservatorio Provinciale sul Credito di Grosseto, 2008
Quasi stazionaria rispetto al 2007 la disponibilità del credito………. Giudizio delle imprese sulle determinanti fondamentali dell’offerta di finanziamenti valori percentuali sul totale intervistati Fonte: Osservatorio Provinciale sul Credito di Grosseto, 2003-2008
……….ma aumentano i costi del finanziamento valori percentuali sul totale intervistati Fonte: Osservatorio Provinciale sul Credito di Grosseto, 2003-2008
IL CREDITO IN PROVINCIA DI GROSSETO IN DIECI PUNTI 8. Secondo le imprese, le banche devono avere più fiducia nell’erogazione del credito perché i “fondamentali” della maggior parte delle aziende sono solidi. In una fase di crisi strutturale, come quella attuale, viene palesata da molte aziende la necessità di adozione da parte del mondo bancario di strumenti meno standardizzati ed atti a soddisfare esigenze specifiche e di avere più fiducia.
I fattori congiunturali condizionano l’erogazione del credito I fattori congiunturali condizionano l’erogazione del credito. Per il “retail” forte è la motivazione delle “garanzie insufficienti”. Principali motivi del rifiuto di concessione del credito alle imprese della provincia di Grosseto (Valori percentuali sul totale delle banche rispondenti*) *Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale può essere diverso da 100 Fonte: Osservatorio Provinciale sul Credito di Grosseto, 2008
IL CREDITO IN PROVINCIA DI GROSSETO IN DIECI PUNTI 9. Al contrario, secondo le banche, erogare credito sul territorio grossetano appare ancora “rischioso”. Emerge, infatti, dall’indagine come le banche siano meno propense ad erogare credito a “clienti nuovi”, segnalando che, trovandosi ad operare in un contesto con rischi di “default”, è fondamentale una “collaudata” conoscenza della propria clientela.
IL CREDITO IN PROVINCIA DI GROSSETO IN DIECI PUNTI 10. Maggiori difficoltà per le imprese con Basilea II. L’applicazione delle procedure di valutazione del merito creditizio imposte da Basilea II ha comportato per le imprese grossetane, in generale, più effetti negativi che positivi. In particolare, le maggiori criticità si riscontrano nel segmento più strutturato (clientela corporate) che sconta, più degli altri, la diminuzione del credito concesso.