Giovanni Giolitti f. meneghetti 2010
I sistemi liberali nel primo ‘900 Lo stato liberale, all’inizio del secolo, trova le sue espressioni più compiute in USA, G.B., Francia, Belgio, Province Unite, paesi scandinavi, Italia, in opposizione agli imperi austro-ungarico, germanico, zarista. Caratteri dello stato liberale: Costituzione ovvero regole codificate in carte fondamentali Divisione dei poteri Elezione popolare del Parlamento (o di una camera) Pluralità di partiti f. meneghetti 2010
La crisi di fine secolo Negli ultimi anni del secolo XIX si era verificata in Italia, una involuzione autoritaria (v. episodio-simbolo di Milano, 1898: 80 morti e oltre 400 feriti). Umberto I decorò il gen. Bava Beccaris per l’esemplare repressione. Il 29 luglio 1900 lo stesso re venne ucciso da un anarchico, Gaetano Bresci, per vendetta. f. meneghetti 2010
La svolta di Giolitti Giovanni Giolitti, piemontese, influenzò la politica italiana, dal 1901 (ministro nel governo Zanardelli) fino al 1914 (presiedendo tre governi). E’ l’età giolittiana. Giolitti determinò un’inversione di tendenza rispetto alla precedente linea autoritaria: cercò di ottenere il consenso dei ceti operai del nord e dell’ala moderata del PSI sulla base di un programma minimo di riforme sociali, cui era favorevole anche la borghesia più moderna (v. lezione di Cavour). f. meneghetti 2010
Politica economica Non aumenta le tasse Nazionalizzazione ferrovie Opere pubbliche (traforo Sempione, acquedotto pugliese…) Diminuisce il debito estero La lira diventa forte e fa aggio sull’oro La congiuntura favorevole è di aiuto f. meneghetti 2010
Politica sociale Dichiara legittimo lo sciopero economico (non politico) e dà conseguenti disposizioni ai prefetti del nord: “Il governo quando interviene per tenere bassi i salari commette un'ingiustizia, un errore economico e un errore politico". Attua delle riforme: Viene migliorata la Cassa Nazionale di Previdenza per l’invalidità e vecchiaia E’ vietato il lavoro domenicale e quello notturno per le donne e portata a 12 anni l’età minima per il lavoro Facilitazioni per le gestanti f. meneghetti 2010
Rapporti con il PSI G. si guadagna il favore dell’ala moderata del PSI (Turati), mentre si radicalizza l’opposizione della sinistra del partito (Ferri e Labriola; nel 1904 presero le redini del PSI). Così viene proclamato il primo sciopero generale della storia italiana. Filippo Turati f. meneghetti 2010
Giolitti e il sud G. al Sud mostra un volto assai diverso: - severe le istruzioni ai prefetti sulle manifestazioni (a Candela e Giarratana ci furono dei morti); - non mancano i compromessi con le cosche locali. Gaetano Salvemini, democratico, suo implacabile nemico, gli procura così la fama di “ministro della malavita”. Giolitti si difende con la metafora del sarto, che deve fare il vestito al gobbo. Inoltre vara delle leggi “speciali”, che sembrano assegnare al sud lo status di “colonia”. f. meneghetti 2010
Giolitti bifronte f. meneghetti 2010
La guerra di Libia A partire dal 1907-8 (crisi ec.) la linea di G. si fa più conservatrice. Per avere il consenso dell’opposizione, concede la guerra per la Libia: così spera di accontentare i nazionalisti, i socialisti rivoluzionari (terre ai contadini!), una parte dei cattolici (lotta agli infedeli), gli ambienti finanziari che avevano larghi interessi nei territori libici (Banco di Roma), il trust siderurgico, alcuni intellettuali (Pascoli, D’Annunzio). La guerra si svolse fra il settembre 1911 e l’ottobre 1912 e fu più lunga e difficile del previsto; l’Italia ottenne la Libia e il Dodecanneso. Dura la critica di Salvemini. f. meneghetti 2010
La grande proletaria si è mossa “Combattiamo e spargiamo sangue non per corrompere ma per umanare e incivilire” f. meneghetti 2010
La politica pendolare Per fare da contrappeso alla guerra G., con una manovra “pendolare”, concede il suffragio elettorale maschile (1912): over 21 ed alfabeti (od over 30 con servizio militare) Si va così alle elezioni del 1913, con il duplice timore, da parte della borghesia liberale, dei socialisti e dei cattolici. Si trova allora una soluzione di compromesso: il patto Gentiloni. I cattolici (che entrano così nella politica dello stato italiano) votano i candidati liberali impegnatisi a tutelare gli interessi cattolici Oltre 200 deputati liberali su 344 vengono eletti grazie a questa alleanza «clerico moderata». f. meneghetti 2010
Una guerra senza onore ALLUCINANTE DIDASCALIA DELLA FOTO IN UN SITO DI ARMI La guerra italo-turca fu teatro di numerosi progressi tecnologici… in particolare… il 23 ottobre 1911, un pilota italiano (sorvolò le linee turche…. e il 1° novembre la prima bomba lanciata a mano dall'aria. Importante fu anche l'uso della radio….con la collaborazione dello stesso Guglielmo Marconi. E il nostro fucile mod.91 che mostrò le sue ottime qualità balistiche e qualche difetto dovuto ad inceppamenti f. meneghetti 2010
Resistenza della popolazione e repressione italiana Esecuzione di ribelli nel 1928 (sotto il fascismo) f. meneghetti 2010
Un bilancio economico Bilancio positivo: coincide con un grande balzo in avanti dell’industria, concentrata soprattutto nel triangolo Milano-Torino-Genova. La lira si rafforza diventando prestigiosa. Cresce però il divario nei confronti del sud. Campagna meridionale f. meneghetti 2010
Bilancio politico L’apertura illuminata di G. appare oggi positiva, almeno nella primo periodo. Negativo fu il trasformismo che lo portò a trattare con le cosche meridionali al sud, e con i sindacati al nord. L’ambiguo pendolarismo di Giolitti non resse però alle tensioni che precedettero la prima guerra mondiale. Fallì, dopo la guerra, anche di fronte al fascismo. Nel complesso un bilancio in chiaro-scuro. f. meneghetti 2010