Le cornici culturali e letterarie tra fine ‘800 e ‘900 f. meneghetti 2004-8
Tra ‘800 e ‘900 positivismo nuove filosofie antipositiviste 1850 1900 Time line Idealismo marxismo positivismo nuove filosofie antipositiviste romanticismo Naturalismo e verismo decadentismo ‘900 Sul piano filosofico Sul piano letterario f. meneghetti 2004-8
Contesto storico 1850-70 Positivismo filosofia mentalità Progresso tecnico Borghesia al potere Espansione economica Liberismo/ liberalismo Contesto storico 1850-70 Positivismo filosofia mentalità f. meneghetti 2004-8
Mentalità Fiducia nei fatti Ottimismo e nel concreto Mito della scienza e della tecnica Rifiuto di spiritualismo e idealismo (materialismo) fiducia ingenua nel dato oggettivo (i fatti parlerebbero da soli) Scientismo Grande considerazione della biologia Determinismo (causalità) Razionalismo f. meneghetti 2004-8
Filosofia Positivismo inglese Positivismo francese Darwin Spencer Comte Taine Evoluzione della specie Selezione naturale Evoluzione sociale: verso l’ordine e il differenziato Filosofia come epistemologia Nasce la sociologia Determinismo (race, milieu, moment) f. meneghetti 2004-8
Charles Darwin Charles Darwin nacque il 12 febbraio 1809 a Birmingham. Indirizzato dal padre agli studi di medicina, Charles focalizzò ben presto i propri interessi sulla storia naturale e venne a conoscenza delle idee di Jean Baptiste Lamarck. Il 21 dicembre 1831 s'imbarcò come naturalista per compiere ricerche scientifiche e rilevazioni geografiche: il viaggio intorno al mondo durerà fino al 2 ottobre 1836. Gli anni successivi saranno dedicati all'elaborazione della teoria dell'evoluzione Darwin in seguito formulò una concezione naturalistica dell'uomo e illustrò il principio di continuità con gli animali. Si chiese anche quale fosse il valore da attribuire alle razze umane e giunse alla conclusione della discendenza da un unico ceppo comune, con successiva diversificazione: da qui l'introduzione del concetto di popolazione, della variazione delle caratteristiche umane. f. meneghetti 2004-8
La teoria dell’evoluzione Prima di Darwin le posizioni degli studiosi erano divise in due correnti di pensiero: da un lato chi vedeva la natura in continuo cambiamento, dall'altro i sostenitori della fissità delle specie (Linneo). Nel 1809, il naturalista Lamarck presentò per primo una teoria evoluzionista secondo cui gli organismi viventi si modificherebbero nel tempo adattandosi all'ambiente (pensava che i caratteri acquisiti fossero trasmissibili). Darwin, dopo il suo viaggio che gli permise di studiare le diversità, si convinse che la “lotta per la vita” fosse uno dei motori principali dell'evoluzione: nella catena della trasmissione dei caratteri ereditari (studiata anche da Mendel) avvengono delle mutazioni in gran parte casuali: l’ambiente naturale entra in azione in un secondo momento, determinando vantaggi o svantaggi riproduttivi di quelle mutazioni (selezione naturale). Mutazione e selezione, prese singolarmente, non possono invece produrre un'evoluzione significativa. f. meneghetti 2004-8
tendenza realistica insita già nel romanzo dell’ ‘800 In letteratura: tendenza realistica insita già nel romanzo dell’ ‘800 Flaubert Antitesi tra ideale e realtà Impersonalità dello stile Balzac: La “commedia umana” L’importanza del denaro POI NATURALISMO in Francia (1860-1880) VERISMO in Italia (1874-1890) f. meneghetti 2004-8
NATURALISMO Contesto storico francese caratterizzato da: Realtà economico-sociale dinamica (conseguente ottimismo) Compattezza politica, culturale, linguistica di vecchi data esponenti poetica temi generi F.lli Goncourt Oggettività Impersonalità I ceti sociali umili (operai) Il romanzo sociale detto “sperimentale” E. Zola (affare Dreyfus) Il determinismo biologico e sociale f. meneghetti 2004-8
VERISMO Contesto storico italiano caratterizzato da: Realtà economico-sociale arretrata (conseguente pessimismo) Recente unificazione politica (mancanza lingua unitaria; dialetti) esponenti poetica temi generi L. Capuana Oggettività Impersonalità I ceti umili (preindustriali) Il romanzo sociale”e la novella G. Verga Meno determinismo biologico; più pietas f. meneghetti 2004-8
ovvero cultura della crisi, non Crisi del positivismo Crisi storica(1880-1900): lunga depressione, protezionismo,colonialismo, tensioni internazionali, nazionalismi Nuove teorie scientifiche Scientismo in crisi: valore non più assoluto delle leggi scientifiche Nuove ideologie: pessimismo, sfiducia nei metodi liberali, autoritarismo, nazionalismo, razzismo Nuove filosofie Decadentismo, ovvero cultura della crisi, non crisi della cultura f. meneghetti 2004-8
Nuove teorie scientifiche Lobacevskij Planck Clasius Heisemberg Einstein Geometrie non euclidee Teoria dei quanti p. indeterminazione Teoria relatività 2 p. termodinamica (entropia) f. meneghetti 2004-8
Nuove teorie filosofiche Bergson Nietzsche Freud L’intuizione e il tempo soggettivo L’inconscio e le pulsioni sessuali Il superuomo, al di là del bene e del male f. meneghetti 2004-8
DECADENTISMO Disagio della civiltà e sfiducia nella ragione e nella scienza Nuovi atteggiamenti intellettuali Nuove forme di conoscenza a-logiche basate sull’ intuizione Nuova poetica Nuovi temi Estetismo, esotismo, paradisi artificiali: fuga dalla realtà Simbolismo (poeta “veggente” capace di cogliere le cose oltre l’apparenza) musicalità, fusione di tutte le arti, il bello bellezza, relazione arte-vita donna fatale f. meneghetti 2004-8
Bellezza, eleganza, dandysmo, donna fatale f. meneghetti 2004-8
Paradisi artificiali e poeti maledetti Verlaine Rimbaud f. meneghetti 2004-8
Il mito del viaggio-fuga e di Ulisse f. meneghetti 2004-8
Termine ad quem Quando finisce il decadentismo? La risposta non è univoca o scontata. Esistono infatti diverse interpretazioni. fino alla 1^ guerra mondiale fino alla 2^ guerra mondiale fino a tutto il XX secolo, in quando dominato dal senso della crisi, sfiducia nella ragione, pensiero debole f. meneghetti 2004-8
Decadentismo e ‘900 La sfiducia nella scienza, alimentata da due guerre catastrofiche e altamente tecnologiche, le scoperte scientifiche (Einstein, Heisemberg, Planck operano nel primo ’900), indirizzi filosofici critici ed antipositivisti (Popper) fanno sì che la crisi caratterizzi anche il ‘900. Dopo il primo conflitto mondiale, però qualcosa cambia: per gli scrittori non c’è più fuga dalla realtà, ma analisi lucida. La ragione viene recuperata come strumento di indagine critica e di conoscenza, anche se c’è la consapevolezza della provvisorietà e della relatività di ogni verità: non esiste più l’oggettività assoluta, ma esistono tanti punti di vista diversi sulla realtà. f. meneghetti 2004-8
Adesso tocca a voi… f. meneghetti 2004-8