La conciliazione vita-lavoro Il mobbing: conoscere per prevenire a cura del Comitato Unico di Garanzia dell’Università di Bologna La conciliazione vita-lavoro Dott.ssa Annamaria Donini Dipartimento di Scienze Giuridiche Bologna, 25 settembre 2015
CONCILIAZIONE VITA – LAVORO: In termini generali Conciliare sfera lavorative e sfera privata-familiare al fine di consentire di vivere al meglio i ruoli che ciascun lavoratore svolge all’interno di ambienti sociali complessi
CONCILIAZIONE VITA – LAVORO: perché parlarne migliora il clima lavorativo? sostiene le diversità o le diverse esigenze ed evita la stigmatizzazione? aumenta la qualità della vita lavorativa nel suo complesso? è sostenibile dal punto di vista organizzativo?
CONCILIAZIONE VITA –LAVORO: di cosa stiamo parlando Non ci sono definizioni prescrittive È un concetto giuridico Confini mobili Comprende una pluralità di istituti tipici di regolazione del rapporto di lavoro (ma non solo: viabilità e trasporti, scuola, assistenza sociale e sanitaria..)
CONCILIAZIONE VITA –LAVORO: di cosa stiamo parlando Bilanciamento o contemperamento di interessi in conflitto Viene imposto – o promosso – un sacrificio dell’interesse del datore di lavoro e corrispondentemente sono attribuiti diritti al lavoratore con la finalità di liberare dal lavoro tempo ed energie da dedicare alla vita privata e familiare (M.V. Ballestrero, Lavoro e diritto, 2009)
CONCILIAZIONE VITA –LAVORO: di cosa stiamo parlando .. Al lavoratore è così attribuito un esercizio combinato dei diritti fondamentali quali la tutela della vita familiare, la protezione della donna lavoratrice e la garanzia della parità di trattamento tra i sessi “CONTRATTO SOCIALE DI GENERE” (L. Calafà, Paternità e lavoro, 2007)
Conciliare il lavoro con cosa? Esigenze personali predeterminate dal legislatore che rispecchiano valori rilevanti costituzionalmente (non qualsiasi attività o tempo libero) Cura dei figli / della famiglia Disabilità Formazione Altre situazioni meritevoli di tutela (volontariato, donazione sangue..)
La conciliazione in una prospettiva di genere Conciliazione del lavoro con i compiti di cura nasce come strumento per le donne Per liberare il lavoro delle donne dai compiti di cura per accedere e permanere nel mercato del lavoro E così promuovere l’occupazione femminile e le pari opportunità (prospettiva ancora presente)
…progressivamente La promozione di un equilibrio tra tempo del lavoro e tempo di vita per sé e per la cura perde la connotazione “femminile” e viene rivolto a lavoratrici e lavoratori Non solo per l’accesso delle donne al mercato del lavoro ma anche per promuovere una migliore condivisione della vita familiare DIRITTI DI TUTTI?
Conciliazione vita-lavoro per donne e uomini Risoluzione del Consiglio 29 giugno 2000 partecipazione equilibrata delle donne e degli uomini all’attività professionale e alla vita familiare Carta di Nizza, dicembre 2000, art. 33 Al fine di poter conciliare vita familiare e vita professionale, ogni persona ha il diritto alla tutela contro il licenziamento a causa della maternità e a un congedo di maternità retribuito e a un congedo parentale dopo la nascita o l’adozione di un figlio
A livello nazionale Introdotta concezione della conciliazione meno gender oriented ma rivolta alla condivisione dei ruoli familiari es: art. 9, l. n. 53/2000: sostegno economico per accordi contrattuali che promuovano azioni per la conciliazione rivolte “a lavoratori e lavoratrici” con compiti di cura
ISTITUTI PER LA CONCILIAZIONE, oggi Vari interventi normativi, sia nella cd. riforma Fornero (2012) che nel Jobs Act (2014-2015) Conciliazione presa sul serio deve considerare Potenziali vantaggi ma anche rischi - Segregazione del lavoratore - Sostenibilità organizzativa e finanziaria
Istituti per la conciliazione: CONGEDO PARENTALE Durata di 11 mesi (invece che 10) nel caso in cui sia distribuito in capo ad entrambi i genitori NOVITA’ DEL JOBS ACT Ampio periodo di vita del bambino entro cui si può beneficiare del congedo (da 8 a 12 anni) e periodo in cui è previsto un indennizzo (da 3 a 6 anni) …
Istituti per la conciliazione: CONGEDO PARENTALE Su base oraria: ciascun genitore può scegliere tra congedo su base giornaliera e congedo su base oraria Inoltre Introdotto passaggio al part time al posto del congedo ed entro gli stessi limiti (ma è un diritto?)
Istituti per la conciliazione: il telelavoro Prestazione di lavoro al di fuori della sede di lavoro laddove la prestazione sia tecnicamente possibile con l’ausilio delle tecnologie informatiche (dpr n. 70/1999) Art. 14, comma 1 l. n. 124/2015 (cd. riforma Madia): le PA nei limiti delle risorse di bilancio adottano misure per l’attuazione del telelavoro o di “altre modalità spazio temporali” di lavoro Incentivo nel settore privato art. 23,d.lgs.n.80/2015
Istituti per la conciliazione: il telelavoro Volontario Criteri di preferenza Eliminare o ridurre il vincolo del luogo e dell’orario di lavoro può migliorare la qualità della vita lavorativa Oppure potrebbe segregare e creare differenziazioni di trattamento? Come tutti gli strumenti di flessibilità organizzativa è ambivalente
Istituti per la conciliazione: Azioni positive, ex art. 42 CPO tra gli scopi favorire, anche mediante una diversa organizzazione del lavoro, delle condizioni e del tempo di lavoro, l’equilibrio tra responsabilità familiari e professionali e una migliore ripartizione delle responsabilità tra i due sessi Rimozione degli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione di pari opportunità al fine di favorire l’occupazione femminile e realizzare l’uguaglianza sostanziale tra uomini e donne nel lavoro
Istituti per la conciliazione: Azioni positive nella PA Piani di azioni positive (v. anche art. 48 CPO) e attività dei CUG per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni, nell’ambito delle disponibilità di bilancio (art. 57, d. lgs. n. 165/2001)
Istituti per la conciliazione: Welfare aziendale Nel settore privato: servizi e prestazioni per le esigenze di cura e assistenza oppureservizi educativi o ludici per bambini,.. Le misura di conciliazione può essere attivata attraverso contrattazione collettiva che talvolta costituisce prerequisito per agevolazioni pubbliche (così l’art. 25 d. lgs. n. 80/2015: sgravi contributivi per contrattazione di secondo livello che promuova la conciliazione tra “vita professionale e vita privata”) nel settore pubblico…
Istituti per la conciliazione: Welfare aziendale e PA Problema di legittimazione a monte degli interventi e delle risorse Più facile laddove sono i contratti collettivi a prevedere misure di welfare aziendale e le risorse corrispondenti (es. enti pubblici non economici, ccnl 2001; introdotto accordo per televoro) (Il welfare aziendale nella PA, studio su aranagenzia.it)
Istituti per la conciliazione: Novità cd. riforma Madia Nei limiti delle risorse di bilancio, le PA procedono a stipulare convenzioni con asili nido e scuole dell’infanzia e a organizzare servizi di supporto alla genitorialità per i periodi di chiusura scolastica, art. 14, comma 1, l. n. 124/2015 Welfare aziendale obbligatorio con finalità di conciliazione?
Le anime della conciliazione Conciliazione per la condivisione dei ruoli al fine della parità e uguaglianza sostanziale Conciliazione per miglioramento benessere di tutti i lavoratori Conciliazione per migliorare la produttività Finalità coincidenti o in contrasto?
Dipartimento di Scienze Giuridiche Annamaria Donini Dipartimento di Scienze Giuridiche annamaria.donini2@unibo.it www.unibo.it