UNPLI Marche e le Sagre enogastronomiche Un progetto per la “Qualità”

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
SETTORE IMPIANTI SPORTIVI
Advertisements

Conferenze di servizio con i D.S. Lazio sett.- ott. 2007
Organizzazione pubblica e attività amministrativa del turismo
La sorveglianza sanitaria nel nuovo Testo Unico
PROGETTO EQUAL S.A.R.A. IT – G – PUG – 095 SUBAPPENNINO RIQUALIFICAZIONE AGRO – ALIMENTARE IL DISTRETTO RURALE DEL SUBAPPENNINO DAUNO: UNA NUOVA OPPORTUNITA.
La Provincia presenta Gli itinerari per l'Expo Alla scoperta del territorio, parlando di Expo 10 giugno 2013 Silvia Lanzani Assessore provinciale alla.
Caratteristiche del turismo nel terzo millennio
ORGANISMO INDIPENDENTE PER LA VALUTAZIONE E LA PERFORMANCE
La sorveglianza sui prodotti biocidi: Il ruolo del Ministero
LA SPERIMENTAZIONE CLINICA CON DISPOSITIVI MEDICI IN ITALIA: NODI PROBLEMATICI PER I COMITATI ETICI Prof. Claudio Buccelli Federazione Nazionale dei Comitati.
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
C O M U N I T A M O N T A N A V a l l o d i D i a n o Sostegno e Sviluppo di un modello imprenditoriale di fruizione del Parco Nazionale del Cilento e.
Il piano nazionale di prevenzione in agricoltura e silvicoltura
1 Il Piano Casa del Molise Legge Regionale 11 dicembre n. 30.
A cura di Maurizio Lacerra 1 Sistemazione e riqualificazione di aree destinate ai mercati Indirizzi, Criteri e Modalità. Sistemazione e riqualificazione.
Parma, 20 marzo 2003 Francesco Schinaia Firma Digitale e strumenti di accesso ai servizi
PROGETTI INTERREGIONALI DI SVILUPPO TURISTICO (L.135/01)
Settore Igiene e Sicurezza del Lavoro ASL Roma B M. Giuseppina Bosco Convegno Ligiene del lavoro quale rilevante prevenzione nella pubblica amministrazione.
Cattedra di Diritto e Legislazione
Le risorse informative di fonte regionale Maria Grazia Vecchio Perugia, 25 settembre 2006.
FORUM PROVINCIALE DEL TERZO SETTORE Le funzioni dellEnte Provincia Prato 24 maggio 2011.
Fonte: Elaborazione C.S. Fipe su dati Enit
ISTAT DCRS Novità organizzative e legislative per il PSN (Roma, 24 giugno 2009) Maria Rosaria Simeone (Dirigente Servizio DCRS/IST) Impatto della normativa.
incoraggiare la creazione di un ambiente propizio allo sviluppo delle imprese nel settore turistico favorire una migliore cooperazione tra gli Stati membri,
Strumenti economici per il turismo in Sicilia
Bando a Sostegno dellImprenditoria Giovanile. PERCHE UN BANDO? Per raggiungere una platea più ampia possibile Per dare sostegno concreto dal punto di.
Costruzione di un curricolo per competenze Seminario Re.Na.I.A. Jesolo, dic 2010 Presentazione di Alessandra Canepa Collegio dei Docenti, 17 gen.
Art. 1. (Finalità). 1. La presente legge promuove l'agricoltura sociale, nel rispetto dei princìpi previsti dall'articolo 117, secondo comma, lettera m),
LE DISCARICHE DI RIFIUTI
PIOT-Maratea ANALISI OPERATIVA Arch. Mario De Filippo
Roma, 3 marzo 2009 Maria Valeria Pennisi
Legge regionale 30 dicembre 2008, n. 73 Norme in materia di sostegno alla innovazione delle attività professionali intellettuali Regione Toscana Settore.
INTRODUCTION LANDSCAPE POLICIES
Il marchio AGRIQUALITA’
cliccare o premere un tasto per far scorrere il testo
Piano nazionale per la prevenzione in agricoltura e selvicoltura: ruolo del Coordinamento Tecnico Interregionale Prevenzione nei Luoghi di Lavoro Roma,
Principi normativi: ambito europeo e nazionale. 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni Giornate formative per gli UPC Giugno - Luglio.
Interreg IIIB- MEDOC ENPLAN ITALIA Regione Autonoma Valle d’Aosta
LE OPPORTUNITA’ OFFERTE DAI PROGRAMMI DI SVILUPPO LOCALE DEI GAL PADOVANI Coordinatrice GAL Patavino e GAL Bassa Padovana Dott.ssa Loredana Margutti.
Misura 323 Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale AZIONE 1: Stesura e aggiornamento dei piani di gestione dei siti Natura 2000; predisposizione.
Tutela: Censimento inquadramento territoriale analisi tipoogica
Sviluppo e rinnovament o villaggi Cultura Promozione ECN.sys Promozione ECN.sys Aiuti diretti alle imprese Natura Filiera corta Giovani e categorie deboli.
Verso l’Intesa Programmatica d’Area Comelico-Sappada Linee-guida del documento programmatico d’area
Manifestazioni, trattenimenti, spettacoli: sicurezza a 360°
Regione Campania Legge regionale n. 6 del 15 giugno 2007, art. 1, comma 1 La regione Campania riconosce ogni forma di spettacolo, aspetto fondamentale.
Le misure per la competitività della filiera agroalimentare Farra di Soligo 16 ottobre 2014.
Relatore: ing. Francesco Italia
Provincia di Venezia Assessorato alla Cultura Presentazione del progetto Maggio 2014 RetEventi Cultura.
PROFESSIONI TURISTICHE
21 aprile 2011 Commissione Regionale L.R. 27/ Bilancio delle attività in attuazione del Programma INFEA Percorso di riorganizzazione.
AGRITURISMO Art codice civile: agriturismo = ogni prestazione connessa alla coltivazione del fondo, alla silvicoltura ed all’allevamento del bestiame.
La porta Turismo etico e sostenibile. La porta  40 km di spiaggie  2 isole  Posti Letto  Camere  10 Comuni costieri  7 Comuni nell’entroterra.
Le Consulte Regionali per i beni culturali ecclesiastici Loro ruolo e azione sul territorio Roma, 3 – 6 ottobre 2011 CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA Corso.
L’organizzazione dei controlli ufficiali sulla sicurezza alimentare ai sensi del Reg.CE n.882/2004 L’organizzazione dei controlli ufficiali sulla sicurezza.
Ufficio Turismo Dal 1° gennaio 2007 infoSASSO è stato riconosciuto Ufficio UIT della Provincia di Bologna Le risorse umane: Carla Stanzani Francesca Biagi.
Un modello possibile Democrazia rappresentativa delega Democrazia partecipativa decidere insieme Amministrazione condivisa fare insieme.
Giornate di informazione sull’offerta di istruzione del II ciclo PROVINCIA DI RAVENNA Ufficio X - Ambito Territoriale di Ravenna Percorso di istruzione.
ASSE IV L.E.A.D.E.R. PIANO DI SVILUPPO RURALE Regione Puglia
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
I comuni italiani delle eccellenze alimentari Walter Tortorella e Giorgia Marinuzzi Dipartimento Studi Economia Territoriale IFEL-Fondazione ANCI CIBO.
1 BANDO MISURA 322 SVILUPPO E RINNOVAMENTO DEI VILLAGGI AZIONE 1: Interventi di ristrutturazione, recupero architettonico, risanamento conservativo, riqualificazione,
Asse 3: opportunità per i territori PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE (PSR ) Reg. (CE) del Consiglio n. 1698/2005 Programma Rurale Integrato Provinciale.
PROPOSTA DI LEGGE D’ INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI COMUNALI JUNIOR DI CASTELVENERE “Natura e storia da recuperare"
Ing. Monica Summa Camera di Commercio di Napoli 1 “ La gestione in sicurezza delle attrezzature: aspetti generali ed applicativi ” Sala Consiglio Camera.
A.A ottobre 2008 Facoltà di Scienze della Comunicazione Master in Comunicazione nella PA Le politiche attive del lavoro prof. Nedo Fanelli.
POLITICHE DI GENERE SUL TERRITORIO ESPERIENZE A CONFRONTO Attività del Comitato Pari Opportunità dell’Odcec di Firenze 1 aprile 2016 Con il patrocinio.
IL TERRITORIO IN UN PRODOTTO. DALLA VENDITA DIRETTA AL MARCHIO PER UNA STRATEGIA DI PROMOZIONE Il turismo non viene più considerato solo dal punto di vista.
ISTITUTI DI PARTECIPAZIONE E DEMOCRAZIA DIRETTA NEGLI ENTI LOCALI Dr. Roberto Montagnani A.A. 2013/14.
Ma non è quest Ma non sarà così…. ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Legge 107/15, art.1, commi Percorsi obbligatori in terza, quarta e quinta: almeno 200.
Stato dell’arte sulle attività regionali in materia di ECM Filippo Melita Treviso 11/2/2005.
Transcript della presentazione:

UNPLI Marche e le Sagre enogastronomiche Un progetto per la “Qualità” Francesco Fragomeno settore sagre e sicurezza alimentare di UNPLI Marche

I valori delle sagre enogastronomiche le sagre enogastronomiche nella regione Marche rappresentano un importante momento di animazione dei borghi e dei paese dell’entroterra promuovono la socializzazione tra i cittadini e paesani promuovono il turismo culturale e l’ecoturismo promuovono le attività economiche legate alla enogastronomia (ristoranti, osterie, negozi) promuovono la cultura della conservazione delle tradizioni enogastronomiche tipiche del luogo promuovono i prodotti tipici e tradizionali del territorio

Se non ci fossero state le sagre forse non si sarebbe scoperto un entroterra carico di storia, di tradizioni, di una ricchezza inestimabile di beni ambientali, paesaggistici, naturalistici, culturali, storici, artistici, religiosi e della vera ricchezza delle tradizioni popolari “il turismo del mare ha un binomio con il turismo delle colline e delle montagne”

Le sagre enogastronomiche sono una forte attrattiva per il luogo e rispettano le regole della convivenza pacifica con le attività economiche Non è assolutamente vero e rifiutiamo a priori attacchi generici denuncianti attività scorrette e di concorrenza sleale o addirittura “abusive”. Le Pro Loco hanno un “valore” intrinseco e di interesse generale del luogo da tutelare e quanto viene allestito è conforme alle norme igienico-sanitarie e alle autorizzazioni commerciali e quant’altro dovuto per lo svolgimento di attività temporanee.

Pro Loco e sagre di Qualità: il primo censimento regionale fra Pro Loco Il Comitato Regionale UNPLI Marche, anche al fine di creare una forte immagine di riqualificazione delle iniziative enogastronomiche promosse dalle Pro Loco aderenti ha avviato un programma di studio per verificare la situazione regionale e procedere quindi alla elaborazione di un progetto regionale per la concessione di un Marchio di Qualità alle sagre delle Pro Loco.

Pro Loco iscritte all’UNPLI Marche nell’anno 2010 n. 196 Primo censimento delle sagre enogastronomiche dal primo censimento delle sagre enogastronomiche allestite dalle Pro Loco nelle Marche risultano questi dati (i dati si riferiscono al censimento effettuato nel 2010): Pro Loco iscritte all’UNPLI Marche nell’anno 2010 n. 196 Sagre di rilevanza locale n. 168 Sagre di rilevanza regionale n. 45 Stima complessiva di partecipanti n. 300.000

Dove si svolgono le manifestazioni enogastronomiche Provincia N° Pro Loco N° Eventi N° Schede Censite N° Comuni N° Residenti ANCONA 41 37 24 49 478.319 ASCOLI PICENO/FERMO 60 71 33 40+33 213.586* MACERATA 19 57 329.369 PESARO URBINO 54 72 32 365.369 TOTALE 196 213 108 239 1.599.542 (*) il n° residenti è riferito solo alla provincia di Ascoli Piceno in quanto non sono disponibili i dati della Provincia di Fermo. Dati sito internet Comuni d’Italia.it

Valutazioni dei dati percentuali del censimento omogeneità di distribuzione degli eventi enogastronomici nella regione Marche circa il 40% delle manifestazioni sono collegate a tradizioni popolari circa il 30% sono attive da oltre 25 anni circa il 30% utilizzano e promuovono prodotti tipici locali/regionali

Il Marchio di Qualità per le sagre enogastronomiche: le motivazioni creare l’immagine etica delle manifestazioni promosse dalle Pro Loco conservare e valorizzare le radici storiche delle sagre garantire all’avventore la genuinità e salubrità dei prodotti promuovere l’indirizzo turistico e la promozione dei prodotti tipici e tradizionali del territorio creare i presupposti di promozione congiunta ai produttori del territorio e delle attività economiche

I requisiti e gli obblighi sono ammessi ad effigiarsi del Marchio di Qualità Q.UNPLIMARCHE le manifestazioni ed iniziative enogastronomiche (sagre, fiere, esposizioni) che dimostrino il valore promozionale; il rispetto dei valori culturali della tradizione; l’utilizzazione di prodotti dell'agroalimentare legati al territorio marchigiano e dei prodotti del territorio locale; l'evento abbia una tradizione consecutiva non inferiore ad anni 10 per le sagre e di anni 25 per le sagre storiche.

I requisiti e gli obblighi sono ammessi ad effigiarsi del Marchio di Qualità Q.UNPLIMARCHE si svolgano in luoghi idonei preferibilmente in ambienti caratteristici come borghi e centri storici, ambienti di naturalità, parchi pubblici (con esclusione di campi sportivi ed analoghi) rispettino le norme igienico - sanitarie riferite alla sicurezza alimentare promuovere il mantenimento delle attività agricole connesse alle produzioni agroalimentari tradizionali;

I requisiti e gli obblighi sono ammessi ad effigiarsi del Marchio di Qualità Q.UNPLIMARCHE promuovere iniziative volte alla valorizzazione di produzioni agricole tipiche non più in uso, ma caratteristiche del territorio, recuperando piantagioni, sementi autoctoni di interesse tradizionale (cece, fava, orzo, farro, cicerchia, grano saraceno ,mais, ecc.) e di impianti di olivicoltura, frutti ed altro, specifici nella storia del territorio

Lo sviluppo e la promozione: promozione turistica dei luoghi, della bellezza architettonica e delle tradizioni alimentari; promozione delle attività di ristorazione e di accoglienza turistica riferita alla ospitalità alberghiera; promozione delle attività artigianali d'arte; promozione di attività commerciali connesse al Marchio di Qualità;

Lo sviluppo e la promozione: partecipazione e promozione ad iniziative intercomunali, promozione dell’esistenza di un punto di informazione o accoglienza; pubblicazioni di guide o opuscoli promozionali; predisposizione della segnaletica direzionale e informativa,

I documenti I requisiti richiesti dovranno essere attestati e comprovati da idonee documentazioni; dovranno essere compilati gli appositi stampati di supporto alla richiesta di inserimento all’uso del marchio Q domanda di ammissione scheda tecnica di valutazione dei requisiti richiesti allegare documenti utili

Valutazioni ed ammissione Le richieste di ammissione saranno esaminate dalla apposita Commissione Tecnica di Esperti nominata dal Comitato Regionale UNPLI Marche, la quale assegnerà un punteggio che stabilirà la ammissibilità della manifestazione proposta.

Le norme di legge L’ammissione delle richieste sarà valutata anche in riferimento alle normative vigenti in materia: L.R. 10 dicembre 2003 n. 23 Interventi per il sostegno dei sistemi di certificazione della qualità e della tracciabilità delle produzioni agricole ed agroalimentari (Art. 9 Marchio di Qualità) L.R. 3 giugno 2003, n. 12 Tutela delle risorse genetiche animali e vegetali del territorio marchigiano

Le norme di legge L’ammissione delle richieste sarà valutata anche in riferimento alle normative vigenti in materia: D.Lgs 30 aprile 1998, n. 173 Disposizioni in materia di contenimento dei costi di produzione e per il rafforzamento strutturale delle imprese agricole, a norma dell’art. 55, commi 14 e 15, della legge 12 dicembre 1997, n. 449 DM 08/09/1999 N. 350 Regolamento recante nome per l’individuazione dei prodotti tradizionali di cui all’art. 8, comma 1, del D.Lgs. 30 aprile 1998, n. 173

Le norme di legge L’ammissione delle richieste sarà valutata anche in riferimento alle normative vigenti in materia: Legge. 8 giugno 1990 n 142 Ordinamento delle Autonomie Locali (istituzione di prodotti di denominazione comunale DECO)

Il marchio “Q” della Regione Marche Il progetto in atto sarà sottoposto alla approvazione della Regione Marche - Assessorato all’Agricoltura - sentito il parere obbligatorio del Tavolo Tecnico con le associazioni di categoria per l’inserimento delle manifestazioni enogastronomiche nel marchio di qualità “Q” della Regione Marche.

Grazie per l’attenzione