Ritratti. Karl Marx: dinamismo e fragilità del capitalismo
Il sociologo del capitalismo Ma non del socialismo … La famiglia Berlino: contro la staticità del modello classico: l’influenza di Hegel la concezione del processo storico come trasformazione che si realizza attraverso la dialettica di elementi contradditori Persecuzione, esilio e l’incontro con Engels
La critica all’economia classica La distinzione tra apparenza ed essenza L’ineguale distribuzione del potere e della ricchezza creano rapporti di scambio asimmetrici : il plusvalore e l’esercito di riserva La produzione di beni è finalizzata alla produzione di denaro Il “Comitato d’affari della borghesia” Il capitalismo è il prodotto di uno specifico momento storico: non c’è in esso niente di naturale Dove il capitalismo non è imbrigliato la sperequazione della ricchezza è maggiore: il perseguimento di finalità egoistiche non supporta la crescita del benessere collettivo
L’emigrazione Conduceva al riequilibrio dei salari tra paese di partenza e paese di destinazione. Primo quindicennio del Novecento – paga giornaliera Manodopera femminile settore tessile 0,69-1,29 lire12 ore Fiat –operaio4,34 -7,10 lire8 ore Ford- operaio26 lire8 ore
La curva di Kuznets
Quota salari sul reddito nazionale
In nero: spesa per buste paga– in rosso: spesa pubblica - milioni di euro Si noti l’andamento delle due voci dal 2010
Deregulation: complotto contro la Francia* Cfr. P. Krugman Il complotto contro la Francia - Repubblica, 12 novembre 2013 Venerdì 8 novembre Standard & Poor ha declassato la Francia ed Economist la definisce “una bomba a orologeria nel cuore dell’Europa”. I fondamentali di questo Paese tuttavia non sono malaccio, ad esempio sono migliori di quelli Olandesi. Per conto di chi parlerà Standard & Poor?
Le crisi La stabilità endemica del sistema è il frutto dell’azione di forze non coordinate: l’idea di Marx è antitetica a quella di Von Hayeck La crisi di sovrapproduzione è una crisi di tipo nuovo La competizione è fonte di dinamismo ma distorce la concorrenza manchesteriana: del resto siamo entrati nella Seconda Rivoluzione Industriale
Concorrenza, dinamismo e corto circuito 1 Concorrenza Erosione del saggio di profitto 2 Aumento del capitale costante Erosione del saggio di profitto 3 Ogni capitalista ne ammazza molti altri … Concentrazione e monopolio 4 Si raggiunge un nuovo equilibrio …. Gli espropriatori verranno espropriati?
Il ruolo del denaro e del credito Riformismo e Welfare State Contro chi si sono scagliate le masse proletarie? Lo stato non si dissolve, anzi …. Qualcosa e’ andato storto …
Lo Stato, l’impresa pubblica e la politica: una storia italiana Dal 1933 ai primi anni Novanta l’Italia era il Paese che aveva la più grande industria di stato dopo l’URSS Nel secondo dopoguerra dopo qualche esitazione si decise di conservarla Nel 1953 nacque l’ENI, nel 1956 il ministero delle Partecipazioni Statali L’ impresa pubblica è “occupata” dalla seconda generazione DC